Crossover
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Autore: Myleda78    28/02/2016    0 recensioni
Leda è la custode del tempo,cui spetta il compito di tutelare il delicato equilibrio tra i mondi.Quando degli squarci appaiono sul tessuto spazio-temporale si prepara ad affrontare il più antico e crudele dei nemici.Per riuscire a sconfiggerlo ha bisogno dell'aiuto di due valorosi guerrieri provenienti da altri mondi.Così Link,l'eroe del tempo,e Seiya cavaliere della dea Atena si trovano al centro dell'ennesima lotta,stavolta per la salvezza di tutti gli universi conosciuti
Universi presenti e personaggi
Legend of Zelda Ocarina of Time:Link,Zelda,altri personaggi
Saint Seiya:Pegasus Seiya,Saori Kido,altri personaggi
nuovo personaggioLeda
importante :note nel capitolo 1
Genere: Introspettivo, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Crack Pairing
Note: AU, Cross-over, OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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~~I personaggi dell’universo Saint Seiya e dell’universo Legend of Zelda non mi appartengono,ma sono proprietà rispettivamente di Masami Kurumada e Shigeru Miyamoto.La Custode del Tempo,Leda,e l'universo in cui si svolge la storia,così come la sua trama sono invece frutto della mia fantasia e ne rivendico l'originalità.Questa storia è stata scritta senza alcuno scopo di lucro.
Capitolo 1  "Impasse"
Universo Saint Seiya.Grecia.Grande tempio della dea Atena
La notte era stranamente luminosa.Sembrava che tutte le stelle avessero deciso di brillare più intensamente del solito.Le tredici stelle della costellazione di Pegaso in particolare attiravano come una calamita lo sguardo della giovane donna avvolta in un lungo abito bianco,che sembrava totalmente estraniata ad ogni altra cosa la circondasse.I lunghi capelli violetti ondeggiavano lentamente intorno al suo corpo snello,sfiorandole le braccia nude.Mai come in questo momento la sua natura divina era stata tanto evidente,eppure mai come in questo momento si sentiva solo una donna......una donna disperata che aveva perso tutto.
<< Seiya >>
mormorò,senza staccare gli occhi da quelle tredici stelle che tante volte aveva cercato per trovare conforto e serenità.Una lacrima solitaria prese a scorrerle lungo il viso e lei la lasciò fare,sentendola scivolare sulla guancia,accarezzandole il collo,prima di completare il suo tragitto inesorabilmente verso terra.
" Alla dea Atena non è concesso piangere per un solo uomo ",si rimproverò mentalmente.Ma questo non era esatto;in quanto divinità protettrice della terra aveva il diritto ed il dovere di preoccuparsi e soffrire per tutta l'umanità,fosse anche per uno solo di loro.Quel che realmente non le era concesso era versare lacrime per un uomo in particolare....poco importava quanto di se stesso avesse dato quell'uomo per la salvezza di quella stesssa umanità.
" L'amore della dea Atena deve andare in egual misura a tutti gli esseri viventi,non può e non deve trovare spazio nel suo cuore un sentimento speciale "
Quelle parole le erano state ripetute così tante volte che ormai era in grado di recitarle a memoria,quasi si fosse convinta della loro veridicità.Poco importava che il suo cuore si disperasse al pensiero di quell'uomo in bilico tra la vita e la morte,condannato dal suo desiderio di proteggerla per permetterle a sua volta di continuare a proteggere la terra.Poco importava che egli avesse messo il suo amore per lei,come donna e come dea,al di sopra di tutto.Saori strinse i pugni,per arginare il dolore che come un'onda la aveva nuovamente travolta.Il suo divino padre,il sommo Zeus,aveva punito quel giovane che troppe volte aveva osato rivoltarsi contro gli dei,che aveva guidato nella lotta i suoi compagni,senza risparmiarsi,fino al tragico epilogo della battaglia contro Hades.E il suo desiderio di salvarlo dalla morte era riuscito solo a fare adirare ancora di più Zeus.Perchè suo padre avrebbe forse potuto accettare che la dea accorrresse in soccorso del più fidato dei suoi cavalieri,ma mai le avrebbe perdonato il suo rinnegare la propria natura divina.Era colpa sua....alla fine aveva fallito,come dea e come donna.Era pronta a mettere a repentaglio la terra stesssa pur di salvare Seiya.Lei che avrebbe dovuto proteggere l'umanità non aveva esitato a lasciarla in balia di dolore e oscurità,pur di avere salva la vita di quell'unico uomo.Aveva dichiarato guerra agli dei ma aveva anche abbandonato la sua missione di protettrice dell'umanità,rea di volerla fredda e distaccata dinanzi alla morte del solo uomo che avesse mai amato.Era questo che Zeus non era riuscito a perdonarle.Tramite Seiya aveva voluto punire duramente lei,la figlia prediletta che lo aveva deluso.Così le aveva lasciato credere di essere riuscita a salvarlo e,quando si trovava di nuovo tra le sua braccia,avvolta dal suo cosmo caldo e carico di amore,allora Zeus aveva colpito con tutta la potenza del signore degli dei.Le aveva strappato definitivamente Seiya,imprigionandolo in una teca di cristallo da cui nessuno apparte lui stesso avrebbe potuto liberarlo.E poichè non aveva dubbi che lei avrebbe comunque tentato in ogni modo di riuscirci lo aveva portato nella sua dimora sul monte Olimpo,da cui la aveva bandita a causa del suo comportamento.Come doppio monito,agli uomini che non osassero ribellarsi alla autorità degli dei,agli dei stessi che ricordassero che il detentore unico di quell'autorità era lui e lui soltanto.Il peso di quel dolore ancora troppo recente la costrinse in ginocchio,le mani che artigliavano la terra umida .Passi leggeri e due braccia forti ma delicate la aiutarono a rimettersi in piedi e lei si ritrovò a pochi passi dal solo cavaliere rimasto al suo fianco.Quando la situazione era degenerata aveva liberato ogniuno di loro dai suoi obblighi verso di lei e verso la terra.A malincuore e solo dopo estenuanti discussioni avevano accettato la sua decisione,ritornando alle loro vite con la dolorosa consapevolezza di non poter più fare nulla per salvare il loro amico.Uno solo di loro non aveva voluto abbandonarla,forse perchè,sospettava la dea,non era riuscito a liberarsi dalla sensazione di essere in parte responsabile della situazione.Shun,cavaliere di Andromeda,era convinto di essere la causa principale della morte dell'amico.Pensiero che aveva origine nel fatto che era in lui che il dio degli inferi aveva scelto di reincarnarsi e che era stata la sua spada a trapassare il cuore di Seiya,dando origine a quella catena di avvenimenti che era culminata con l'intervento di Zeus.Gli occhi verdi di Shun la stavano guardando senza nascondere la preoccupazione di averla vista di nuovo in quello stato
<< Sto bene Shun >>
Saori si liberò delle braccia del giovane e voltò il viso per spezzare quel legame visivo,nel tentativo di non recare ulteriori preoccupazioni a quello che ormai considerava alla stregua di un fratello.
<< Saori-san... >>
era piuttosto strano che le si rivolgesse chiamandola per nome;ormai da anni i suoi cavalieri avevano preso a rivolgersi a lei semplicemente come Atena,quasi a voler segnare in quel modo un netto confine tra i loro ruoli.E di nuovo il ricordo di una voce calda che sussurrava il suo nome in una carezza......il flusso di dolore venne interrotto dalla voce di Shun che aveva ripreso a parlare
<< Voi non state bene,affatto.... >>
si avvicinò fino a posarle le mani sulle spalle,obbligandola a guardarlo
<< e fingere con me non vi aiuterà a superare il dolore per quel che è accaduto a Seiya >>
Ovviamente aveva ragione,ma Saori non voleva dividere il suo dolore con nessuno,essendo la sola cosa che le restava del suo amore.Ma questo non avrebbe potuto spiegarlo a quel giovane dal cuore spezzato e sanguinante come il suo;come avrebbe giustificato il suo atto egoistico?Poteva accettare il suo affetto e la sua amicizia?Li meritava ancora?Il cosmo di Shun era proprio come il suo proprietario,dolce e rassicurante.Purtroppo non era quello il cosmo che anelava più della stessa aria che respirava.Il ragazzo parve seguire il filo dei suoi pensieri perchè abbassò le braccia e mise le mani nelle tasche della giacca che indossava,con un sorriso di scuse.
<< Non ho mai preteso di prendere il suo posto >>
Quanta tristezza in quelle poche parole!Saori pensò che non era giusto.....in quella situazione senza speranza nulla era più giusto.I suoi cavalieri avevano vissuto una vita fatta solo di dolore e sangue,per quanto ancora il destino li avrebbe fatti soffrire?Allungò una mano in una carezza che era nata spontanea e.....
.....la mano restò sospesa a quanche centimetro di distanza dal viso di Shun,che aveva a sua volta sgranato gli occhi alzando la testa di scatto.Entrambi guardavano un cielo nero come inchiostro dove improvvisamente tutte le stelle avevano smesso di brillare.Un rombo lontano e l'aria carica di elettricità annunciavano l'approssimarsi di una tempesta.
<< Non può essere >>il cavaliere di Andromeda fisssava il cielo sopra le loro teste e ripeteva quella frase con un ritmo cantilenante che stava per far perdere definitivamente il controllo anche a lei.
<< Non può essere....non può.... >>
<< Falla finita Shun! >>il suo tono era stato secco e deciso;aveva percepito anche lei chiaramente il motivo per cui il ragazzo era così sconvolto,e in effetti non era possibile.Ma riusciva a sentire anche a quella distanza l'ira di Zeus e soprattutto,per un solo attimo,aveva chiaramente percepito l'altro cosmo che ora sembrava nuovamente sparito nel nulla.
<< Ma Saori-san,quello era.....quello.... >>
<< Lo so >>Saori Kido,la dea Atena,attendeva febbrilmente guardando in alto.Prima una,poi due....in rapida successione le tredici stelle di Pegasus ripresero ad illuminare la notte.....unica fonte di luce nel buio che li circondava.Nessuna possibilità di errore quindi.Lentamente i due ragazzi voltarono i visi fino a trovare gli occhi dell'uno riflessi in quelli dell'altra;carichi di aspettativa perchè solo un momento prima avevano sentito entrambi il cosmo di Pegasus espandersi anche se solo per un breve attimo,e adesso le sue stelle guardiane brillavano calde e sicure.Ecco perchè Zeus stava riversando sulla terra la sua ira sotto forma di violenta tempesta!La pioggia cadeva incessantemente e si mischiava alle lacrime di gioia sui volti dei due ragazzi stretti in un abbraccio.Non aveva importanza che suo padre fosse furioso o che adesso il suo cosmo fosse nuovamente scomparso,perchè era stato potente come mai prima .....e questo voleva dire che in quelche luogo Seiya aveva ripreso a vivere;in quale misterioso modo avesse infranto le catene della sua prigione era una domanda che si sarebbero posti in seguito......ora la sola cosa che importava era che nuovamente Seiya di Pegasus avesse sfidato e vinto gli dei.Per l'ennesima volta aveva restituito loro la speranza.


Note dell’autrice:
Salve a tutti,sono nuova e questa è la mia prima fan fiction in assoluto.Quindi non siate troppo cattivi con me,ma se volete dirmi cosa pensate della mia storia ne sarò felice. Vi aspetto nel secondo capitolo :”La custode del tempo”

Avrete notato che ho cambiato il titolo poiché mi sono accorta che era troppo simile a quello di un'altra storia.Chiedo scusa per l'accaduto e spero che il nuovo titolo vi piaccia.
   
 
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