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Autore: Hayaros    28/02/2016    0 recensioni
Durante la notte il vero io delle persone si mette in luce. Lontani alla vista, ogni stanza nasconde un segreto.
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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    Quando la luna faceva capolino nel cielo, rischiarando con il suo riflesso l'oscuro velo della notte accompagnata da qualche timida stella, anche la terra si rivestiva di luce propria.
Le strade, seppur prive di vita a quell'ora, erano adornati di riflessi dorati provenienti dai lampioni, che spezzavano l'oscurità con i loro fasci di luce.
Le case, laddove tutta la vita ora si racchiudeva, si aggregavano allo spettacolo di luci con le loro lampade interne accese visibili anche al di fuori, che lasciavano intendere la vita che, dopo essersi ritirata dalle strade, ora scorreva al loro interno.

    Ogni stanza era ora divenuta depositaria di mondi unici, piccoli universi dentro la quale scorrevano vite uniche ed irripetibili, ed esse si adornavano di luce propria durante queste ore della notte.
La luce del sole, così calda e piena di vita, era per molte di quelle persone solo una falsa prigione. Sotto i suoi fasci, le persone erano costrette a vivere vite decise e guidate da altri e non da loro stessi. La notte, quando i lampioni si accendevano e la luna usciva nel cielo, le persone si liberavano di quei vestiari quotidiani che erano obbligati ad indossare, e potevano liberare la loro mente.
Nella protezione delle loro stanze, di notte essi divenivano liberi di rivelare parti di sé celate durante il giorno.

    Da una delle finestre accese, una tela volta di spalle verso il vetro era visibile. Davanti ad essa c'era in piedi un ragazzo, intento a dipingere. Non era possibile vedere cosa ci fosse sulla tela: forse mondi incantati, rivisitazioni dei suoi pensieri; oppure scene della vita quotidiana, scene che aveva visto e che voleva riprodurre sulla tela. I colori venivano distribuiti sulla tela ed il ragazzo dirigeva il tutto con una grande attenzione: si fermava, si allontanava un poco dalla tela per poi riavvicinarvisi, continuando il suo lavoro. Dietro di lui, una scrivania sommersa da scartoffie di ogni genere emergeva dal caos della sua stanza, ma in quel momento non importava: la tela era il fulcro di quella sera, immagini destinate ad essere viste solo da poche persone.
Altrove una ragazza, inchinata di fronte alla sua scrivania sotto la luce di una lampada, scribacchiava parole su fogli volanti. Dietro di lei, i libri si erano accumulati sugli scaffali, ma in quel momento non importava: i fogli volanti rappresentavano il suo vero io, parole che provenivano dalla sua anima e dalla sua sensibilità, che prendevano forma su quei fogli tramutandosi in poesie. Distese d'inchiostro che erano una finestra verso la sua mente e le sue emozioni, distese destinate a non essere mai lette.
Sulla parte più lontana dalla finestra, all'interno di un'altra stanza un ragazzo era disteso sul suo letto. Disteso su cuscini e coperte, nelle sue mani teneva saldo un libro e, con una lampada sulla sua testa, si accingeva a leggerlo e ad immergersi nelle sue pagine. Leggeva con attenzione ogni frase, i suoi occhi totalmente presi dalle pagine che gli erano di fronte. Sul comodino, il suo cellulare tentava di richiamare la sua attenzione con luci intermittenti, ma lui non se ne curava: in quel momento, nel buio della notte, in quel bocciolo di luce non esisteva altro che il libro, con le sue storie ed i suoi personaggi. Racconti al di fuori del tempo e dello spazio, immortali, che, per un attimo, lo trasportavano altrove.
In un'altra stanza, una ragazza sedeva di fronte al suo computer. Illuminata dalla fioca luce del suo schermo, essa si lasciava andare sulle note di una melodia che ascoltava dalle sue cuffie. Gli occhi chiusi ed il cuore rilassato, si godeva quella musica che le permetteva di sentirsi così. Nella poca luce della stanza, la luce che le serviva la trovava altrove.

    Come loro, così molte altre stanze rappresentavano mondi unici. Semplici finestre di luce all'occhio esterno, all'interno essi rivelavano tutt'altra verità.
Sotto la luce della luna, la vita continuava a scorrere.

  
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