Due parole prima di iniziare: dato che io, scrivendo, ascoltavo la versione di Once Upon A December di Emily Pandolfi, suggerirei a tutti voi di fare lo stesso mentre leggete, ma ovviamente siete liberi di non seguire il mio consiglio. Spero che la storia vi piaccia, ci tengo particolarmente. Buona lettura!

Il suono della pioggia che batte contro gli spessi vetri del castello, non li disturba; sono troppo impegnati a danzare sulle note di una melodia che soltanto loro riescono a sentire. I piedi di lei sono nudi contro il pavimento freddo; le mani di lui stringono, con la sicurezza di sempre, nonostante tutto, il suo corpo, e non la lasciano mai andare. Non del tutto. Mai del tutto. I loro completi da notte sembrano i più pregiati degli abiti, quando l’unica fonte di luce che li illumina è il grande camino al centro della loro camera da letto. Mentre si muovono, con una leggiadria tale che quasi sembrano fluttuare, su quel pavimento di pietra, le ombre sul viso di lei cambiano ad ogni movimento. Lui la osserva come se fosse la creatura più meravigliosa ad aver mai messo piede sulla terra. E per lui, lo è.
Ballano, François e Marie, proprio come hanno sempre fatto; si isolano da tutto. D’altronde, cosa importa se il mondo sta crollando sotto i loro piedi, mentre loro ballano?
Il tempo sembra passare così velocemente, eppure nessuno dei due avverte la fatica. Tuttavia, la musica si interrompe, quasi brutalmente, direbbe lei, e lui si allontana, come si allontanano i ricordi più belli.
‹‹ È quasi ora. ›› le sussurra; e la sua voce è così distante, così ovattata, eppure così chiara. Un sorriso è disegnato sul volto giovane ed etereo di suo marito; è rilassato, calmo, a differenza di Marie, che sa perfettamente a cosa lui si riferisca.
‹‹ Non aver paura, io sarò lì. ›› quasi le legge nel pensiero, come sempre, François, e Marie non può che sorridere.
‹‹ Lo so. ›› risponde in un sussurro, prima di prendergli il viso tra le mani, e premere le labbra contro le sue.  ‹‹ Ti amo. ›› mormora lui, senza staccarsi.
‹‹ Ti amo. Per sempre. ›› risponde lei.
Ma è troppo tardi, e le sue parole non sono che eco in una stanza vuota.
‹‹ Maestà? ›› la voce di una delle sue dame spezza la magia, e la risveglia completamente. Marie ha ancora il sapore delle labbra di François sulle proprie, e gli occhi pieni di lacrime, ma non ha più paura.
Lui sarà lì ad aspettarla, lo sa. Non l’ha mai lasciata andare. Non del tutto.
Così si alza dal letto, conscia che quella sarà l’ultima volta che potrà farlo, e apre la porta.
‹‹ Sono pronta. ››
 
 
 
L’ultima cosa che ricorda, prima che la pesante ascia si abbattesse su di lei, è l’immagine del suo François tra la folla. Con un sorriso sulle labbra e la silente promessa di un’eternità da passare insieme.
 

Salve! Ne è passato di tempo, eh? Odio vedere il fandom così poco attivo, ma suppongo che gli scrittori debbano ritenersi fortunati per avere ancora un fandom...oh, well. Ora, passando a cose meno deprimenti, (se fa per dire) se siete giunti fin qua, significa che la storia vi ha almeno attirato un minimo, e ne sono lieta. Spero che vi abbia trasmesso le stesse emozioni che ho provato io mentre la scrivevo.
Ebbene, se vi è piaciuta questa flash, fatemelo sapere! E se avete domande, curiosità, o consigli, commentate o mandatemi un messaggio e io sarò felice di rispondervi. Alla prossima! x