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Autore: Silkye96    02/03/2016    2 recensioni
Una song-fic sulla coppia NathanielXCastiel che dedico a una persona molto speciale per me.
Spero vi piaccia.
Dal testo:
*-Dunque, spero tu abbia un buon motivo!- esclama scuotendo appena il capo.
Gli lancio un asciugamano e lui si toglie giacca e camicia.
-Grazie- mi dice mentre si asciuga i capelli.
C'è silenzio ma poi la sua voce profonda e dolce al tempo stesso si fa largo fra le mura della stanza.
-Allora?-
Deglutisco rumorosamente e mi siedo sul letto, guardando il mio amico con apprensione.
-E' una cosa seria, ho bisogno di sapere che non mi giudicherai- gli dico con un fil di voce.*
Genere: Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Castiel, Lysandro, Nathaniel
Note: OOC | Avvertimenti: Tematiche delicate
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CassNathChichi
Sono due settimane, due settimane da quando ho iniziato a vergognarmi di me stesso e del mio malsano desiderio di toccare la sua pelle chiara, si dice che quando si trova l'amore lo si capisce all'istante, un sacco di stronzate.
Io non l'ho capito e continuo a non capirlo, che poi chiamarlo amore è un'esagerazione!
Non posso fare a meno di vergognarmi di quello che sono, sempre di più...Non mi sono mai sentito così male.
Mi guardo allo specchio e vedo solo un ragazzo consumato, freddo e apatico che mi fissa, mi guarda e mi deride, si prende gioco di me e della mia mascolinità!
Do un pugno allo specchio senza pensarci troppo, mi ferisco la mano ma lo noto solo quando un rigolo di sangue scende lungo il mio polso stretto.
Sento un urlo preoccupato provenire dalla mia camera, non voglio che entri!
-Castiel!- sento gridare, posso distinguere chiaramente il rumore di un pugno che sbatte forte contro la porta.
-Castiel aprimi la porta!-
La sua voce è così irritante, così maledettamente....
Un paio di braccia si avvinghiano al mio corpo con forza, mi sento stringere forte e sento benissimo il suoi capelli morbidi carezzarmi la schiena nuda.
-Che diavolo ci fai qui? Idiota di un delegato...- gli dico con arroganza.
-Ho sentito un rumore e...-
Lo spingo via con energia e mi volto per guardare il suo viso.
Nathaniel mi guarda, anche lui ha il petto nudo e i capelli zuppi, ha uno sguardo così preoccupato.
-Castiel...Ho corso sotto la pioggia per due ore! Sono venuto qui solo perché hai detto che volevi vedermi! Qual è il tuo problema?-
La sua voce assume un tono acuto e furente, non mi ero nemmeno reso conto che fuori piovesse.
-Me ne vado, non ne vale la pena...Ah, spero tu abbia delle bende- mi dice mentre corre fuori dal bagno.
Non riesco a fermarlo anche se vorrei.
Voglio che mi odi, sarà più facile per entrambi, creerà meno confusione...Meno aspettative...
Mi siedo sul mio letto e fisso la finestra, delle grandi gocce di acqua piovana scivolano lungo il davanzale.


  Miro el cielo que ya no tiene sus colores
  Ya no veo el sol y son grises las flores
   Mi unica verdad son tus ojos muy dentro de mi...

Chiudo gli occhi e penso a quello sguardo che racchiude in sé tutta la passione del mondo.
Non avrei mai pensato di essere il tipo che si innamora dei ragazzi, o che quanto meno desidera farci sesso.
Non mi considero gay, sono solo umano, anche io ho il diritto di amare chi mi pare no? Ma...Fra tutti, perché proprio quell'idiota di un delegato?
Non mi entra in testa come sia possibile, davvero...Ho una confusione tale in testa che mi sento svenire.


   Dos fotografias tan solo han quedado
  Que sobre mi cama el tiempo ha dejado
   La distancia que nos divide me duele también...

Mi volto distrattamente e osservo una foto di classe gettata sul letto, abbasso lo sguardo e ci vedo lì, a battibeccare sullo sfondo con aria determinata.
Mi spunta un sorriso nostalgico, proprio quel giorno...Proprio quel giorno capii quanto mi sarei sentito perso senza Nathaniel.
Eppure siamo così diversi, così divisi...Non abbiamo una sola cosa in comune e non c'è assolutamente niente su cui siamo d'accordo eppure siamo così incredibilmente simili.
Fa male sapere che siamo così distanti l'uno dall'altro, non solo fisicamente ma anche emotivamente.
Ma guarda un po'...Sto diventando una cazzo di femminuccia!
Non credo alle parole che mi vengono in mente, mi sento così diverso dal solito, mi sento debole e io non sono abituato ad esserlo!
Ho bisogno di aiuto.
Afferro il cellulare e digito il primo numero che mi viene in mente.
Attendo una risposta con ansia finché la voce profonda di Lysandro non si fa largo tra le mie orecchie.
-Pronto?-
-Lysandro, ti disturbo?-
Sento uno sbuffare deciso, ok...Probabilmente lo disturbo.
-No, dimmi...Problemi?-
-
Ehm...Più o meno, senti ti va di venire da me?- chiedo speranzoso.
Lo sento sospirare dall'altro capo del telefono, è come se avesse qualcosa di così importante da fare da non aver tempo per me, confesso che la cosa mi ferisce un po' ma in questo momento non so se sto peggio per Nathaniel o per Lysandro per cui, da un po' di tempo a questa parte, sono diventato una piaga.
-Arrivo- mi dice con tono piatto.
Osservo rapidamente l'orologio e mi rendo conto che, effettivamente, è un pochino tardi, ma poco importa, ho bisogno di parlare con un amico fidato che non sia in grado di giudicarmi negativamente.

Si no te vas mi amor tendras
Eres viaje que no tiene meta, no busca destino
Eres tierra de nadie donde me quedo contigo,ahi
Y me siento yo, solo pero sé
Como tu amor encontraré...

Lysandro arriva poco dopo, gli apro, è completamente bagnato.
-Dunque, spero tu abbia un buon motivo!- esclama scuotendo appena il capo.
Gli lancio un asciugamano e lui si toglie giacca e camicia.
-Grazie- mi dice mentre si asciuga i capelli.
C'è silenzio ma poi la sua voce profonda e dolce al tempo stesso si fa largo fra le mura della stanza.
-Allora?-
Deglutisco rumorosamente e mi siedo sul letto, guardando il mio amico con apprensione.
-E' una cosa seria, ho bisogno di sapere che non mi giudicherai- gli dico con un fil di voce.
-Sai, qualsiasi cosa sia...Non ti ho mai visto così insicuro...- mi risponde sedendosi accanto a me.
Mi sorride caldamente.
Lysandro è un santo, non so come faccia a trovare la forza di rivolgermi un sorriso nonostante il mio egoismo.
-Non so davvero come dire questa cosa...- mormoro stringendo i pugni.
Non riesco a guardarlo in viso.
-Io credo...Credo di essermi innamorato-
Lysandro si inginocchia di fronte a me per potermi guardare negli occhi, il suo sorriso dolce sempre presente sul suo volto delicato.
-Di chi?- mi chiede.
Sgrano gli occhi, non so come rispondere.
La mia testa si fa confusa, senza volerlo le mie mani prendono a tremare, non so davvero cosa dire.
-Castiel?-
Mi passo una mano fra i capelli, esasperato e affranto.
-Non ridere, ma io...Io sono...Sono innamorato di Nathaniel-
Lysandro sgrana gli occhi e mi sorride, è un sorriso diverso dai suoi soliti, è radioso.
-Lo sapevo da un po' in realtà, perché dovrei giudicarti? Non puoi scegliere di chi innamorarti, non è scritto da nessuna parte che siccome sei maschio puoi innamorarti solo di ragazze, giusto?-
Le parole del mio amico mi toccano nel profondo :-Giusto-
 
    De ti no sé nada tan solo tu nombre
   Y tu voz escucho tan solo en canciones
   Son las emociones que hablan de nosotros dos.

Corro sotto alla pioggia che picchia forte sulla mia fronte scivolando dolcemente lungo il mio collo.
Non riesco a fermarmi nemmeno volendo, inseguo quel profumo di vita che mi avvolge da almeno due settimane, inseguo quella felicità che credevo non avrei mai trovato, specialmente non nei suoi occhi color miele, non in quegli occhi, non in quel viso...
Corro finché non trovo una figura dai capelli color grano rannicchiata lungo la strada, sotto un portico di un bar abbastanza squallido.
-Idiota di un delegato!- esclamo correndogli incontro.
Lui si alza e corre verso di me con il viso rosso rigato dalla pioggia gelida.
Le sue braccia mi cingono le spalle con forza, sembra che non voglia lasciarmi andare.
Ricambio l'abbraccio caldo e dolce che mi rivolge.
Sposto i suoi capelli bagnati e gli sussurro all'orecchio :-Mi dispiace...-
I suoi occhi si illuminano, ora mi guarda con un sorriso mesto, il suo sguardo sfocato dal pianto.
-Ti amo- mi sussurra.
Chiudo gli occhi e lo stringo più forte al mio petto.
     
  Si no te vas mi amor tendras
  Eres viaje que no tiene meta,no busca destino
  Eres tierra de nadie donde me quedo contigo,ahi
  Y me siento yo, solo pero sé
  Como tu amor encontraré...

Improvvisamente, la pioggia cessa di crollare dal cielo, un flebile sole affiora fra le nubi illuminando i nostri visi arrossati.
E' come se i nostri cuori ricchi di tempesta avessero finalmente trovato una luce, una pace...
Riesco a percepire chiaramente quell'amore che tanto ho rinnegato, con tanta forza, con tanta testardaggine.
Quanto mi sento idiota ora...

    Cambia el cielo (yo veo) el amor que llevas dentro de ti.
  Eres viaje que no tiene meta,no busca destino
 Eres tierra de nadie donde me quedo contigo,ahi
  Y me siento yo,solo pero sé
 Como tu amor encontraré...

Le nostre labbra si sfiorano, non mi importa nulla di quello che direbbe la gente, non posso aspettare, chiudo gli occhi e infrango le mie labbra contro le sue senza un briciolo di esitazione.
Oggi è il giorno, il giorno in cui io..Io,Castiel, ho accettato quello che sono e non voglio più nascondermi.
Non ne sento più il motivo.
Man mano che il bacio si fa più profondo il sole ci scalda sempre più il viso, le nuvole sono sparite e finalmente, riesco a vedere il cielo azzurro avvolto dalla luce bianca dei raggi solari.
Non mi sono mai sentito così bene.
Finalmente, sono libero!
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ANGOLO DELL'AUTRICE:
Ciao a tutte!
Questa song-fic la dedico alla dolcissima @Chichi Zaoldyeck, spero ti piaccia tesoro, io ce l'ho messa tutta!
Ovviamente, spero che piaccia anche a tutte voi che la leggerete.

  
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