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Autore: SpecialKlaine    02/03/2016    0 recensioni
Quando Kurt e Blaine si lasciano, Chris e Darren iniziano a riconsiderare il loro rapporto.
[Traduzione]
Genere: Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Chris Colfer, Darren Criss, Grant Gustin
Note: Traduzione, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Character Bleed

Disclaimers: I personaggi non ci appartengono e il testo è proprietà di - fictocriticism -, l'autrice a cui abbiamo chiesto il consenso di tradurre e ripubblicare qui la fanfiction.




CHARACTER BLEED


Il bussare sulla porta era tranquillo ma insistente. Ignorarlo non aveva portato a nulla, quindi Chris si rassegnò ad affrontare il più velocemente possibile chiunque fosse là fuori.
Aprì la porta con le scuse a fior di labbra ma nessuna opportunità di dirle dato che Darren gli passò davanti, dirigendosi verso il salottino.

"Darren?" chiese, seguendolo. "Che succede?"

Darren aveva un aspetto... orribile. Come se non avesse dormito per giorni. I suoi capelli erano mosci e completamente in disordine, la sua maglietta era stropicciata, gli occhi arrossati. Chris si avvicinò finché non arrivò ad essere faccia a faccia con l'altro uomo e gli mise con esitazione una mano sulla spalla.

"Stai bene?"

Darren prese un respiro profondo, in quello che sembrò essere un tentativo di calmarsi.

"Hai letto il copione?" la sua voce era roca e dolce, e al suono una fitta di istinto protettivo attraversò Chris. Non avrebbe mai voluto che Darren stesse in quello stato - così distrutto.

"Il copione?" ripeté confuso. "Uhh, ce l'ho qui da qualche parte. Non l'ho ancora letto, aspetta..."

Frugò per la roulotte, trovando finalmente il copione sotto al divano. A questo punto aveva convinto Darren almeno a sedersi e sembrava così giovane e indifeso. Le sue braccia che circondavano le gambe - occupava pochissimo spazio sui cuscini e Chris fu costretto a ricordare quanto potesse essere compatto Darren.

Si sedette sull'altro lato del divano, vicino ma senza toccare in alcun modo Darren. Aveva appena aperto il copione quando sentì il piede di Darren dargli un colpetto sulla coscia.

"Sì?" mormorò mentre sfogliava lentamente le pagine.

Darren si smosse dalla sua posizione e si allungò per girare le pagine, sedendosi di fianco a Chris. Riusciva a sentire le loro braccia toccarsi e la sua pelle si riscaldò dove si scontrava con quella di Darren. Realizzò con un sussulto che Darren aveva finito di sfogliare il copione. Era aperto su una scena di Kurt e Blaine, nella camera di Kurt.

Chris lesse il più veloce possibile, sentendo la tensione emanata da Darren. Era un tantino distraente, ad essere sinceri; il suo corpo premuto sul suo, trascurando completamente ogni confine attentamente stabilito da Chris. In realtà Darren oltrepassava spesso i confini accuratamente stabiliti di spazio personale  di Chris e, per quanto ci provasse, Chris non riusciva ad avercela con lui per questo. Lo frustrava quanto velocemente si era abituato al tocco di un'altra persona, e il numero di volte in cui si era addormentato con visioni delle mani di Darren su di se era ridicolo: il tocco innocente che all'inizio era modellato sulle loro interazioni quotidiane si era trasformato facilmente in qualcosa di decisamente più fraintendibile, audace e fottutamente attraente. Dava la colpa alla sua incredibile carenza di vita sociale; ovviamente avrebbe sognato della persona che vedeva di più durante il giorno.

Fu richiamato dal suo viaggio mentale dal copione.

"Aspetta. Si stanno mollando?" chiese incredulo. "Prima della fine della stagione? Cosa?"

Darren si strinse un po' di più a lui , la testa appoggiata alla spalla di Chris. Il controtenore diede un pacchetta distratta ai suoi ricci, l'altra mano a scorrere la pagina mentre leggeva la scena. Era bella, ammise a se stesso. Toccante, da spezzarti il cuore. Abbastanza credibile. Era esattamente come sarebbe andata una rottura tra quei due, pensò.

Ma non voleva che si lasciassero.

L'ovvio amore di Darren per i 'Klaine' aveva creato varie risposte detestabili durante le interviste su quanto amasse tutto della sua relazione nella serie. In risposta, Chris parlava abbastanza frequentemente di quanto volesse altri stimoli, qualcosa per smuovere l'equilibrio di Kurt e Blaine.
Ogni volta che finiva una di quelle interviste, riceveva un messaggio o un'email da Darren.

faceva una. Un'altra diceva

Darren sembrava perennemente preoccupato per come avrebbero reagito i fan alla rottura.

"Rappresentano così tanto" aveva sussurrato piano a Chris una sera, mentre stavano giocando a Mario Bros sulla Wii di Darren. "Non mi piace l'idea di insinuare che potrebbe non durare."

Chris aveva risposto, col cuore che si stringeva allo sguardo addolorato sul volto di Darren "Non tutto ciò che è bello dura per sempre, Dare."

Darren gli aveva scoccato un'occhiata indecifrabile. "Dovrebbe."

Chris rimise il copione sul tavolo e quando affondò nei cuscini del divano, circondò con le braccia le spalle di Darren. Sembrava molto più piccolo così, e Chris evitò di pensare a quanto stesse bene su di lui.

"Andiamo, non sarà così male."

Darren semplicemente scosse la testa, i ricci a solleticare il mento di Chris.

"Sì, lo so" sospirò Chris. Non poteva negare che l'idea di Kurt e Blaine che si lasciavano era terrificante. Darren era la sua figura di riferimento sul set - avevano così tante scene insieme e anche quando non erano al centro della scena, investivano così tanto tempo per assicurarsi che i loro movimenti fossero realistici ed autentici per due ragazzi innamorati.

 A Chris non piaceva pensare a quanta discussione e preparazione gli era servita. Ma fortunatamente tra le esperienze precedenti di Darren (con le donne) e le esperienze di Chris in fatto di, beh, essere gay, ce l'avevano fatta. Sarebbe stato difficile interrompere quella routine. Adesso si capivano in un modo per il quale venivano spesso presi in giro dal cast. Sapevano sempre dove fosse l'altro, e questo presumendo che non erano mai davvero distanti.

"Non c'è nulla che possiamo fare a riguardo, per adesso. Ci pensiamo domani. Resta qui per la notte, ok?"
Chris massaggiò in tono consolatorio le spalle e la schiena, sentendole tese. Premette deciso sulla su scapola, giusto abbastanza forte da sentire il muscolo sciogliersi e Darren si inarcò. Alzò la testa dalla spalla di Chris con uno sguardo contrariato che lo fece ridacchiare, mentre tirava l'altro in piedi.

"Denti" disse in tono autoritario, dirigendo Darren dentro al bagno. Guardò in un silenzio divertito mentre Darren si lavava i denti senza nemmeno guardare nello specchio, i suoi occhi - quando erano aperti - vagavano in giro come se fosse troppo stanco per focalizzarsi su qualcosa.

Nella stanza da letto, trovò il paio di boxer d'emergenza di Darren e uscì velocemente per cambiarsi. Quando aprì di nuovo la porta, Darren stava sdraiato a gambe e braccia aperte sul letto, il naso nascosto sotto l'angolo di uno dei cuscini. Chris lo spinse delicatamente sulla parte sinistra del letto (preferiva dormire in mezzo, ma se proprio doveva si prendeva il lato destro. Era più vicino alla porta e gli era sempre stato insegnato di dormire il più vicino possibile alla porta in caso di pericolo.) Accarezzò la fronte di Darren, scostando i ricci, prima di avvicinarsi e premergli un bacio sulla fronte.

"Buona notte. Cerca di dormire, okay?"

Darren mormorò una risposta che sarebbe potuta essere il suo nome mentre il suo respiro si stabilizzava velocemente. Non sarebbe dovuto essere sorpreso, considerò Chris, dopo lo stato nel quale era arrivato Darren. Adesso che il suo amico stava bene, Chris sentì i suoi stessi occhi iniziare ad appesantirsi. Si sdraiò su un fianco, di fronte a Darren, e allungò un piede per strofinarlo con esitazione contro la sua caviglia. Sbatté lentamente gli occhi, lasciando che la sua visione si riempisse con il viso rilassato e decisamente bello di Darren. Fu l'ultima cosa che vide prima di soccombere all'oscurità.

Il mattino dopo, quando Chris si svegliò, Darren era sdraiato sulla schiena con un braccio sulla testa e l'altro allungato verso Chris. Accarezzò delicatamente il polso di Darren prima di scivolare silenziosamente fuori dal letto e dirigersi verso il bagno.

Si appoggiò contro il muro della doccia e lasciò che l'acqua scivolasse sulla sua testa, chiudendo gli occhi. Non riusciva a scrollarsi di dosso la sensazione che il mondo si stesse spostando. E non gli piaceva.

***

La scena era difficile. Ne avevano riparlato circa un centinaio di volte prima, ma alla fine restava comunque una scena orribile da girare.
Chris non si era mai sentito così conscio degli occhi che lo guardavano sul set. Anche durante la loro scena 'quasi sessuale', la pressione non era mai stata così intensa. In gran parte era stato grazie a Darren, doveva ammetterlo. Aveva riso con lui, gli aveva fatto il solletico sulle costole, premuto le loro ginocchia insieme e allegramente discusso di quanto sarebbe stato felice di fare questo lavoro per sempre se si fosse trattato di coccolarsi con Chris tutto il giorno.

Quel giorno non sarebbe potuto essere più diverso da ciò che stava accadendo in quel momento. Darren era raggomitolato su se stesso dall'altra parte del set. Avevano cercato di restare vicini, ma era difficile restare nel personaggio così. Faceva male, sia a Kurt che a Chris, e forse avevano solo bisogno di un po' di distanza.

Ryan li chiamò ai propri posti (stava supervisionando la scena, Chris non l'aveva mai visto così nervoso) e Chris si mise la faccia tra le mani, permettendo al dolore e all'afflizione di espandersi nel suo petto. Un'occhiata veloce a Darren gli fece contrarre il cuore e improvvisamente le emozioni di Kurt non erano molto lontane dall'essere in sincrono con le sue.

Il dialogo non sembrava essere davvero importante, e né lui né Darren recitarono i loro versi esattamente come erano scritti. Entrambi erano in lacrime verso la fine della ripresa, e dopo un paio di tentativi Ryan decise di chiudere lì per quel giorno, incoraggiando entrambi a rilassarsi nel pomeriggio.

Tornarono alla roulotte di Chris e collassarono sul divano consumato, esattamente come avevano fatto altre volte prima di allora. Questa volta però sembrava diversa, e Darren si accoccolò immediatamente di fianco a Chris, le dita a stringergli la spalla. Sedevano in silenzio; dopo un giorno di parole dolorose, la quiete era un balsamo.

Quando lo stomaco di Darren brontolò forte, Chris alzò entrambi in piedi e si trascinò fuori dalla vettura. Avevano bisogno di alcol e cibo d'asporto. Non sapeva esattamente cosa stesse provando, non voleva sentirlo più.

***

Quando Chris aprì gli occhi il mattino seguente la prima cosa che vide fu il volto di Darren. L'altro ragazzo stava ancora dormendo e a Chris ci volle un momento per realizzare ogni dettaglio possibile.
Non sapeva perché l'avesse colpito così tanto. Fondamentalmente, sapeva che Kurt e Blaine avrebbero incontrato degli ostacoli prima o poi. Sapeva che con l'andare avanti della serie sarebbe stato più probabile che i due litigassero. Solo non si aspettava che avrebbe fatto così male. Segnalava la fine delle loro interazioni sul set, per quanto fossero limitate. Non riusciva a non pensare che avrebbe avuto ripercussioni peggiori di quella.

Chris si sdraiò sulla schiena con un sospiro. Non c'era motivo di abbattersi per questo. Doveva solo tirarsi su e andare avanti.

Si rifiutò di chiedersi perché sentisse un vuoto nello stomaco al pensiero. Invece, scivolò dal letto e camminò silenziosamente verso il bagno. Magari una doccia l'avrebbe aiutato a schiarirsi le idee.

***

La volta seguente in cui si trovarono sul set insieme fu quasi dieci giorni dopo. Era la loro prima scena di gruppo dopo la rottura e Chris fu attento a stare dalla parte opposta di Darren, cercando di prestare attenzione a qualunque cosa stesse facendo Cory coi suoi piedi (seriamente, non sembrava riconoscere la sinistra dalla destra).

"Stop!"

Chris sobbalzò quando realizzò di star fissando di nuovo Blaine, arrossendo al mondo in cui si era istintivamente avvicinato. Darren (o era ancora Blaine?) colse il suo sguardo e gli rivolse un sorriso triste.
"E' difficile" disse Darren, le mani che si torcevano in modo strano.

"E' strano" confermò Chris. Il suo corpo continuava a volersi muovere nell'orbita di Darren, come era abituato a fare.

---

Le mani di Darren erano sui suoi fianchi e lo spinsero via dal lavandino. Quando Chris protestò, rise e basta.

"Andiamo, Chris. Si presuppone che stiamo uscendo! Ci siamo visti durante l'estate, ricordi? Blaine sarà il ragazzo con le mani lunghe e tu non devi fare altro che abituarti."

E così fece.

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Apparentemente, abituarsi ad un Darren più affettuoso di quanto fosse strettamente necessario non era un problema. Doversi disabituare, dall'altro canto, si stava dimostrando quasi impossibile. Tutto ciò a cui riusciva a pensare Chris era la mano di Darren che cercava casualmente la sua, il modo in cui il suo braccio gli circondava la vita.
"Andrà tutto bene" disse, cercando di mantenere lo sguardo fisso. Darren sembrava dubbioso, ma annuì comunque.

***

Darren e Grant guardarono la scena da dietro le quinte. Cercò di concentrarsi su Lea e Cory - magari non avevano molto da dire, ma era comunque importante e meritavano la sua attenzione. Perché era un professionista.
Sicuramente non guardò Darren e Grant sussurrarsi coprendo le loro parole con le mani. Dopotutto, Grant era adorabile. Era felice di sapere che gli era stato offerto un posto fisso nella prossima stagione. Non sarebbe stato bello che Blaine fosse solo mentre Kurt era a New York, dopotutto.
"-New York! Non ci credo che tu non sia felice per me!"

Rachel si stava inalberando adesso e la voce di Lea trillava sempre più stridula su ogni parola che diceva.

Dall'altra parte del set, Grant si allungò per spingere un ricciolo ribelle nella massa gellata di Darren, dicendo qualcosa che Chris presumette fosse tutt'altro che gentile. Darren rise in risposta e passò un dito sul bordo della giacca di Grant. Chris fece finta di non vedere lo sguardo vagamente assorto nei suoi occhi. Sembrava che fosse passato così tanto tempo dalle scena alla Dalton.

"Stop!" urlò il direttore.

Chris sobbalzò così forte che quasi cadde dalla sedia.

*** 

"Hey Chris, come va?"

Chris sussultò e quasi buttò giù il suo computer, bilanciato precariamente su un ginocchio, vicino ad una morte prematura. Prima che potesse scivolare completamente fuori controllo, una mano ferma ne afferrò un angolo e lo riportò al sicuro nel suo grembo. Un effetto collaterale del restare improvvisamente soli per la maggior parte del tempo era che i suoi nervi erano distrutti.

"Calmati, amico!" ridacchiò Grant. "Non volevo spaventarti."

Chris in genere non aveva mai il suo computer a lavoro ma era così vicino a finire una scena sulla quale aveva passato settimane, quindi aveva deciso di rischiare per una volta e portarlo con lui. Per qualche motivo, gli era stato difficile trovare ispirazione ultimamente.

"Sto cercando di finire una scena" spiegò, sforzandosi di non far trapelare la frustrazione nella sua voce.

"Oh scusa, non volevo rovinare il tuo momento d'ispirazione."

Grant sembrava così contrito che Chris sorrise, facendogli segno di sedersi vicino a lui.

"Non preoccuparti, prima o poi lo finirò. Comunque che ci fai qui in giro? Pensavo che tu e Darren giraste una scena oggi?"

Un'altra scena, gli ricordò cordialmente il cervello. LA scena. Era dalla prima volta che Ryan aveva menzionato che Blaine e Sebastian avrebbero avuto scene insieme che si era reso conto che sarebbe probabilmente potuto succedere. Semplicemente non aveva davvero considerato quanto sarebbe stato difficile vederlo accadere.

"Già, è, uh-- il motivo per il quale volevo parlarti, veramente."

Il tono esitante di Grant staccò Chris dallo schermo. Davanti all'espressione nervosa sul viso dell'altro, mise da parte il pc.

"Che succede?" chiese gentilmente. Non l'avrebbe mai ammesso, ma non gli dispiaceva giocare il ruolo del mentore sul set.

Grant si mosse leggermente a disagio, le dita che giocherellavano con l'orlo della giacca. Svogliatamente, Chris si chiese se avrebbero fatto andare Sebastian al McKinley l'anno prossimo. Sarebbe stata la fine degli Usignoli una volta per tutte.

"Sono nervoso per il bacio" confessò Grant. "Si dice sul set che sei tu la persona alla quale parlarne perché hai baciato Heather e Darren, e sei bravo e sono preoccupato che manderò tutto a puttane e comunque Sebastian non piace a nessuno, e Dio non volevo dire tutto ciò. Sto zitto e basta."

Smise di parlare, gli occhi sbarrati e pieni di panico. Chris non riuscì a non ridacchiare.

"Grant, respira" iniziò. "Prima di tutto, non sono un genio del bacio, ok? Ma, cosa più importante, andrà bene. Darren è un professionista, ed è molto tranquillo. Non credo che avrai alcun problema. Voglio dire, si tratta di recitare, no? So che sei etero, ma è proprio come baciare una ragazza, ne sono sicuro."

Grant si mosse di nuovo a disagio. "Oh, ho già baciato ragazzi. Solo che, sai, non ne ho mai baciati davanti alla telecamera."

Chris sbatté le palpebre, un po' preso alla sprovvista. Non se l'aspettava.

"Oh. Beh--, quindi immagino ti andrà bene?"Chris non riuscì a non farla sembrare una domanda. All'improvviso era diventata una conversazione completamente diversa da quello che pensava.

Grant si piegò in avanti e affondò la testa tra le mani. "E' così imbarazzante." Le parole erano smorzate, ma Chris era piuttosto sicuro di averle capite bene.

"Grant?"

La situazione gli stava sfuggendo di mano. Era un attore per l'amor del cielo - se si smontava per un po' di sbaciucchiamento davanti alla telecamera, avrebbe fatto fatica a trovare lavoro.

Grant spostò una mano per parlare più chiaramente.

"Senti Chris, grazie per il tuo aiuto. Immagino che non condividiamo lo stesso problema, quindi mi crogiolerò nell'autocommiserazione per un po' e dopo andrò avanti. Ti lascio tornare a quello che stavi facendo prima."

"Sono molto confuso adesso" disse Chris il più tranquillamente possibile. Cosa era appena successo?"

Grant sospirò. "Sono nervoso per il bacio perché è Darren, okay? E' che--, beh, non voglio lasciarmi prendere troppo. In questo momento."

"Lasciarti prendere troppo? Perché dovresti-- oh."

Chris si irrigidì, gli occhi indubbiamente troppo spalancati per sembrare naturale. "Sei preoccupato perché potresti fare cosa? Lasciarti prendere un po' troppo? Per Darren?"

Grant lo guardò attentamente. "Chris, tu sei gay, giusto? Presumo che tu possa apprezzare un ragazzo. Mi stai dicendo che non trovi Darren attraente?"

"Cosa? Certo che sono gay, idiota. Solo che, sai, non ho mai davvero pensato a Darren in quel modo."

Grant alzò così tanto le sopracciglia che quasi sparirono nei suoi capelli.

"Ti sei rotolato su un letto con quello lì. Mi rifiuto di credere che tu non l'abbia almeno considerato."

"Era--, quello era per una scena, Grant. Cristo!"

Grant alzò le mani in risposta. "Okay, okay, non c'è bisogno di prendersela. Comunque, la mia scena è tra poco quindi credo che andrò a soffrire silenziosamente in  un angolo. Grazie per il tuo aiuto."

E se ne andò, lasciando Chris attonito. Decise che avrebbe guardato la scena. Per supportare Grant.

***

Chris sospettò che gli stesse venendo un attacco cardiaco. Non ci potevano essere tanti altri motivi per i quali il suo cuore avrebbe dovuto battere in quel modo nella sua cassa toracica.
Ma nonostante ciò, non aveva intenzione di lasciare il set. Non poteva abbandonare Grant nel momento del bisogno. Era un mentore. E davvero, il bacio sembrava che li stesse prendendo entrami. Erano arrossati e un po' timidi l'uno con l'altro. Blaine aveva premuto Sebastian contro il muro fuori dallo Scandals (il Kurt interiore di Chris si disgustò - avrebbe preferito che fosse il contrario). Grant era molto più alto di Darren, quindi Sebastian stava piegando le ginocchia, con Blaine in piedi tra le sue gambe.

Chris non riusciva a staccare gli occhi da quelli di Darren, non quelli di Blaine, i pugni stretti nella camicia di Sebastian. Sembrava disperato - dovevano essere brilli dopotutto - e Chris guardava ipnotizzato mentre Sebastian posava una mano intorno al collo di Blaine, avvicinandolo.

Era sensuale, ad essere sinceri. Un bacio diverso dalla maggior parte dei baci che avevano condiviso Kurt e Blaine. Non c'erano dolcezza e bellezza, niente amore. Quello era per sfogarsi.

Un gemito raggiunse il posto in cui era seduto Chris, e sentì le guance arrossarsi in risposta. Bene. Tempo di andarsene.

Sembrava comunque che Grant ce la facesse benissimo senza di lui.

***

Era la fine della terza stagione. Avevano finito di filmare, i loro contratti erano confermati per la prossima stagione, e stavano festeggiando un'ultima volta.
La discoteca era rumorosa e Chris si lisciò un'altra volta la camicia, riuscendo in qualche modo a sentirsi eccezionalmente giovane e stranamente vecchio allo stesso tempo. Era più giovane della maggior parte del cast e gli veniva chiesto di mostrare i documenti ovunque andasse ( a meno che i buttafuori non lo riconoscessero). Eppure, avendo preso solo un rum e diet coke, guardando i suoi colleghi bere fino ad essere ridicoli, non riuscì a non sentirsi più saggio della sua età. Non gli dispiaceva bere. Però gli dispiacevano i dopo-sbronza.

E comunque, sembrava che non potesse fidarsi di se stesso ubriaco dopo "l'incidente" un paio di settimane prima.

---

"Darren?"

Dall'altro lato del telefono si sentivano solo respiri e rumori ovattati. Che ora era? Chris non riusciva a capire che cosa segnava l'orologio ma sospettava che forse non era l'ora appropriata.

"Chris?" chiese assonnato, e Chris non riuscì a trattenere un sorriso al suono della sua voce.

"Mi sei mancato, Dare! E' bello sentire la tua voce. Dimmi tutto" disse, o strascicò, ad essere onesti.

"Sei ubriaco?" chiese Darren sbadigliando, e riuscì a sentire lo schiocco della sua mascella mentre si allargava.

"Un po', credo? Stavo passando proprio una bella serata prima. E tu non c'eri! Non più. Quindi ho pensato di salutarti. Non è bello parlare?"

Chris è così felice di avere finalmente una conversazione con Blaine, oops, no, Darren, che quasi si perse quello che disse l'altro.

"Sono le 4 del mattino, Chris. Devo andare, amico."

E poi ci fu silenzio al telefono. Chris lo guardò confuso per un attimo prima di realizzare che aveva probabilmente attaccato. Ma quando provò a chiamare di nuovo, a rispondere fu la segreteria telefonica di Darren.

"Mi sei mancato. L'ho già detto? Oops. Dovresti tornare da me."

E Chris riempì il resto del messaggio con un'interpretazione orrenda dei "Don't Look Back in Anger" degli Oasis. E' un terribile Gallagher.
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Chris invece guardò le movenze di Harry diventare decisamente più rilassate e ampie con l'aumento di drink che beveva. Vide Grant dall'altra parte della stanza impegnato in una conversazione sussurrata con Lea - non se lo aspettava. Sembravano entrambi lanciare occhiate di nascosto a Darren.

Darren era in mezzo alla pista da ballo con un braccio intorno al collo di Heather. Sarebbe sembrato ridicolo considerando le loro differenze d'altezza, invece sembrava solo divertente e felice e Chris soffrì alla gioia pura sul volto dell'altro. Non avevano parlato molto dalla chiamata, e Chris non riusciva a smettere di arrossire pensandoci.

Era vero - gli era mancato Darren. Erano così legati. Un pensiero angosciante gli disse che magari non se ne era accorto finché non era stato un po' troppo tardi. Cercava di non concentrarcisi spesso, perché i suoi pensieri passavano a com'era vedere Darren svegliarsi la mattina accanto a lui, come stava accoccolato al suo braccio quando stavano sul divano in salotto, com'erano le sue labbra quando si baciavano come Kurt e Blaine fino a come le sue storie passate suggerivano che gli piacessero le donne (anche se nei momenti di debolezza realizzava l'assenza assoluta di conversazioni a riguardo).

I fianchi di Darren ruotarono contro quelli di Heather e entrambi stavano disgustosamente bene insieme, bellissimi e flessibili e felici. Chris ingollò il resto del suo drink senza nemmeno pensarci e si diresse verso il bar.

Fu solo quando tornò verso la loro zona riservata che vide Grant ballare dietro a Darren, le mani intorno alla sua vita mentre Darren stava in mezzo al loro sexy menage a trois.

Chris aveva bisogno di uscire di lì.

"Chris!" Amber gli afferrò i polsi mentre cercava di scappare. "Chris, tesoro, sei faaavoloso stasera. Credo che dovresti abbordare qualcuno. Oh, che ne dici di lui!"

Indicò con entusiasmo un tipo che Chris pensò fosse molto probabilmente etero. Si era messo a posto i capelli ed era ovviamente depilato, come era evidenziato dalla sua maglietta scollata. Ma la ceretta non rendeva un uomo gay.

"No grazie, Amber," disse gentilmente mentre cercava di farsi strada. 

"Oh andiamo, Chris! Sembri solo, fatti aiutare," si imbronciò lei. "Sei il mio preferito, Chris, e voglio che tu sia felice."

"Davvero, lo apprezzo molto, ma in questo momento ho solo bisogno di una boccata d'aria, ok?"

Questa volta riuscì a liberarsi i polsi e si mosse attraverso la folla finché trovò la porta del balcone. Finalmente, poteva respirare di nuovo.

Il balcone era vuoto, fortunatamente. Si diresse verso un angolo, appoggiandosi contro il muro e inspirando profondamente, sentendo l'aria riempirgli i polmoni. Stava malissimo. Non riusciva più ad immaginarsi una vita senza queste persone. Rimaneva per la quarta stagione, Ryan aveva accennato a cose come storyline divise e l'Università di Ohio, ma non potevano sapere di più fino all'avvicinarsi delle riprese. Ma non sarebbero stati tutti lì. Dianna, Mark, e Harry non sarebbero decisamente rimasti, tranne che per qualche episodio di qua e di là. E comunque non sarebbe mai stato lo stesso una volta che Kurt e Rachel si fossero diplomati. Chris si chiedeva come sarebbero riusciti a cavarsela gli sceneggiatori rispetto al fatto che Kurt e Blaine si fossero lasciati per New York se Kurt sarebbe finito comunque in Ohio. Non che sarebbe importato; dopotutto Grant era ufficialmente un regolare nella stagione, adesso. Chris serrò le labbra, la tensione che gli metteva sottosopra lo stomaco al pensiero.
Gli piaceva Grant. Davvero. Solo che non gli piaceva Sebastian. E gli mancava molto Blaine. E Darren. Specialmente Darren. Dio, cosa gli stava succedendo?

La porta si aprì, facendo trapelare il rumore della musica e delle risate da dentro. Chris non si sorprese quando le due persone che stavano occupando i suoi pensieri spuntarono fuori. Darren era evidentemente ubriaco adesso, Grant decisamente meno oppure era bravo a nasconderlo. Si appoggiarono alla ringhiera del balcone, respirando a fondo.

"Ahhhh!" Esclamò drammaticamente Darren. "Posso respirare!"

Chris non riuscì a non ridacchiare, e al suono Darren e Grant si girarono verso di lui.

"Chris!" urlò Grant, decisamente troppo forte, considerando la corta distanza che li separava. "Sei qui! Non riuscivamo a trovarti!"

Chris sussultò leggermente quando Grant gli mise casualmente un braccio intorno alle spalle. Non era abituato alle persone che invadevano il suo spazio, ad eccezione di Darren, e Grant era decisamente più alto di Darren. La mano di Grant gli strinse il braccio, e Chris sentì il tocco come se l'avesse marchiato. Alzò gli occhi verso Darren e si sorprese quando trovò l'altro accigliato, gli occhi scuri e insondabili.

"Stai passando una bella nottata?" chiese il più innocentemente possibile Chris, cercando di mantenere l'immagine di Grant, Darren e Heather che ballavano (se si poteva chiamare "ballo") il più lontano possibile dalla sua mente.

"Certo," rispose Darren, in tono seccato. Non era un tono che Chris aveva sentito spesso da lui e sentì le sopracciglia corrugarsi in risposta.

"Stai bene?" chiese. Il braccio di Grant gli si strinse intorno mentre cercava di allontanarsi e sentiva il colletto della camicia tirare, una brezza a solleticargli la pelle appena esposta.

Giurò che gli occhi di Darren brillarono per un attimo, prima che il suo sguardo si indurisse ancora una volta.

"Sto bene, Chris. Mi diverto. Mi lascio andare. Perché ti stai nascondendo qui fuori?"
Darren sembrava arrabbiato, più duro che mai con Chris.

"Non riuscivo a respirare lì. Troppo affollato."

"Non volevi essere troppo vicino a qualcuno?" chiese Darren, quasi beffardamente, gli occhi a scrutare dove il corpo di Grant premeva contro il suo.

Chris era decisamente confuso adesso.

"Mi sembrava troppo affollato"ribadì. "E lo è ancora. Penso che potrei andare".

Scivolò da sotto il braccio di Grant e si diresse verso la porta.

"Quindi vuoi scappare di nuovo, Chris" disse Darren, e questa volta l'alcol era evidente nella sua voce strascicata.

Chris si girò per guardarlo. Grant era in piedi di fianco a loro, con gli occhi spalancati - non aveva evidentemente idea di cosa stesse succedendo.

"Che cosa vuoi dire, scusa?"

Darren ghignò verso di lui, l'espressione così brutta sul viso di Darren che Chris quasi inciampò.

"Come vuoi, Darren. Sei ubriaco. Ne parliamo domani o qualcosa del genere, va bene? "

La stanchezza lo raggiunse rapidamente di fronte alla rabbia di Darren e le sue palpebre sbatterono pesantemente. Quella doveva essere una notte di divertimento per tutti loro. Non aveva idea di cosa fosse andato storto.
"Buonanotte Grant. Darren. "

Spinse la porta e attraversò furtivamente la discoteca affollata senza attirare l'attenzione di nessuno. Mandò un sms di saluto a Lea mentre saliva su un taxi, dicendo di avere un mal di testa.

 gli rispose.

Chris appoggiò la testa sul sedile. Il viso di Darren, corrucciato e frustrato, non abbandonò i suoi pensieri per tutta la via di ritorno.

***

Il suo telefono squillò piano dal comodino. Chris si strofinò gli occhi. Avrebbe dovuto smettere di usare il suo computer a letto. Non era sano. Era sveglio da più di due ore ed era ancora a letto.

Chris si mise il telefono sul petto e cercò di respirare nonostante il nodo che gli si era formato sulla bocca dello stomaco. Quando si arrotolò a riccio un paio di minuti più tardi, il telefono gli cadde tra le coperte. 

Più tardi nel pomeriggio, Chris si fece coraggio e gli inviò velocemente una risposta.

 arrivò immediata la risposta.

Questo gli dava tre ore per pulire casa.

Fu mentre stava passava l'aspirapolvere sotto al tavolo che si rese conto che forse questo non era il modo in cui interagivano gli amici. Gli era mancata così tanto la presenza fisica di Darren che gli faceva male. Odiava vederlo con Grant, nonostante il fatto che, a quanto pareva (e aveva dei dubbi dopo la confessione di Grant sul set), fossero entrambi etero. Forse aveva quella che qualcuno avrebbe potuto chiamare "cotta".

Era una situazione infelice e frustrante, e toccava un nervo scoperto, sinceramente. Il comportamento di ieri sera di Darren era stato molto strano. Chris sperò che senza il coinvolgimento dell'alcol, avrebbero potuto smuovere la situazione e andare avanti, tornare com'erano un tempo.

***
Darren arrivò con una scatola di cinese in mano e una bottiglia di Diet Coke nell'altra. Lo salutò con un sorriso imbarazzato quando Chris gli aprì la porta, ma Chris semplicemente rise e lo invitò ad entrare.

"Hai preso il solito?" chiese scherzosamente mentre si dirigeva con Darren verso il divano.  Aveva le ciotole e le forchette pronte (Chris non riusciva ad usare le bacchette e non aveva intenzione di permettere a Darren di prenderlo di nuovo in giro a riguardo) sul tavolo, quindi si servirono rapidamente.

Una volta appoggiato comodamente contro i cuscini, guardando Darren deglutire enormi forchettate di cibo, Chris si sentì più a suo agio di quanto non si fosse sentito da settimane.

"Mi è mancato tutto questo" disse.

Darren si fermò.

"Anche a me" rispose piano. "E' stato strano da quella scena, vero?"

Chris sospirò, posando la ciotola sul tavolino. Si girò per guardare Darren, le mani inconsciamente strette in grembo.

"Dare, volevo chiederti scusa. So che sono stato un po' strano da allora. E' che, beh, credo di essermi identificato un po' troppo in Kurt, capisci?" si interruppe ridendo.

Darren lo fissò, gli occhi scuri come la notte precedente.

La sicurezza di Chris vacillò. "Dio, mi dispiace se ti ho messo a disagio. So che le cose sono un po' strane, ma mi passerà preso e poi le cose possono tornare normali, solo che io--"

Darren alzò piano una mano, e Chris si fermò, scioccato.

"Quando dici che dovrebbe tornare tutto normale, intendi che vuoi che torni come prima? Quando eravamo insieme tutto il tempo, appiccicati, e praticamente cercavamo di convincere tutti sul set che qualcosa doveva comunque succedere tra di noi?"
Chris sbatté le palpebre.

"Uhh, immagino?" rispose esitante. Non era una domanda che si aspettava di ricevere.

"Beh, io non voglio tornare indietro",disse Darren, e Chris non riuscì a trattenersi dall'indietreggiare.

"No, no, voglio dire che" si affrettò ad aggiungere Darren "Volevo solo dire che, uh, "Anche io mi sono identificato un po' troppo con Blaine."
Darren si allungò per prendere la mano a Chris e mettersela in grembo.

"Solo che non è neanche quello, non proprio."

Chris cercò di non concentrarsi sulla sensazione delle dita di Darren che gli accarezzavano delicatamente il palmo della mano.

"Non penso di stare sentendo solo il dolore di Blaine. Penso di sentire anche il mio."

Gli occhi di Darren erano spalancati e ansiosi e Chris si sentì stringere il cuore guardandoli.

"Darren, che cosa stai cercando di dire?" chiese Chris, il respiro irregolare.

In risposta, Darren si sporse in avanti, gli prese il viso tra le mani e lo baciò.

Chris socchiuse istintivamente le labbra, e Darren infilò la lingua quasi subito,  spingendosi nel bacio più velocemente di quanto Chris avesse mai immaginato. E lui si era trattenuto dall'immaginare tutto questo troppo spesso, non sicuro delle implicazioni, ma sapendo istintivamente che sarebbe stata una cattiva idea. Ma ora, con la lingua di Darren in bocca e una mano sulla sua mascella, Chris si lasciò andare. Non era in alcun modo simile ai teneri baci di Darren. Questo era diretto e aperto e assolutamente eloquente.

Si piegò in avanti d'istinto e Darren lo avvicinò immediatamente, i loro corpi si intesero come non avevano mai fatto. La mano di Darren si spostò verso la sua nuca, tirandogli delicatamente i capelli, e Chris gemette piano. Si sentiva surriscaldato, la sua pelle palpitava nei punti in cui Darren lo toccava, e non sarebbe passato molto prima che diventasse evidente a tutti i soggetti coinvolti.
Darren inspirò forte quando Chris gli morse il labbro inferiore e si tirò indietro, ipnotizzato dall'istintivo tentativo di Darren di seguire la sua bocca.

"Wow, Dare, è stato--"

"Lo so."

Darren sorrise contento,  la più cosa più vicina a Blaine che Chris avesse visto da tanto, fu dolce e triste nello stesso momento.
"Sei sicuro?" chiese timidamente. Dopo tutto, era Darren che aveva più da perdere.

Darren continuò a fissare deciso Chris.
"Certo che lo sono. Non ho voluto altro da mesi. "

Chris non riuscì a trattenere il sussulto scioccato al sentire quelle parole, e girò la testa, imbarazzato. Le dita di Darren, accarezzandolo dolcemente sulla guancia, lo riportarono alla realtà.

"Vieni qui" sussurrò, avvicinando Chris e avvolgendolo nel suo abbraccio per poi sussurrargli all'orecchio'. "Sei bellissimo, Chris. E divertente e sorprendente. Spiritoso, intelligente, fantastico ... "

Le sue parole mandarono dei brividi lungo la schiena di Chris.

"Valeva la pena stare qui grazie a te. Credo che la scena della rottura mi abbia spinto a rendermi conto che non si trattava solo di Kurt e Blaine per me. Si trattava di Chris e Darren. "

Questa volta fu il turno di Darren di abbassare lo sguardo.

"Capisco quello che vuoi dire," disse piano Chris, e la testa di Darren si sollevò, gli occhi pieni di speranza.

"Eri off limits per me. Ma Blaine non lo è mai stato. "

Chris si chinò verso di lui, premendo rapidamente le labbra contro quelle di Darren.

"Ora ho intenzione di pensare solo a te," sussurrò prima di baciarlo di nuovo, più profondamente.

Darren sorrise contro la sua bocca.

"Questo significa che ti piaccio senza papillon?" chiese, ridendo quando Chris sbuffò in risposta.

"Posso non indossare pelle?"

Darren rise ancora più forte, prima di fare una faccia esageratamente offesa. "Ma mi piace la pelle, Chris. Per favore."

"Solo se lasci stare il gel" disse Chris prima di mettersi a cavalcioni sulla vita di Darren.

La testa di Darren cadde all'indietro e gemette quando Chris lo spinse giù.

"Penso che potremmo anche essere più carini di Kurt e Blaine, che ne pensi?" domandò Chris, muovendo i fianchi.

"Cazzo" fu l'unica cosa che disse Darren.

Non era un dolce primo amore adolescenziale. Ma era qualcosa. E da come Darren crollò sotto le sue mani, Chris pensò che avrebbe potuto solo andare per il meglio.


   
 
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