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Autore: Rose Du Rembrandt    04/03/2016    3 recensioni
Ed eccomi anche in questa sezione a sparare OOC e Pairing a caso ( o quasi )
Stavolta ho deciso di iniziare con una One Shot su una delle migliori coppie ( seppur improbabili ) presenti in Fairy Tail, una Narza ( NatsuxErza ).
È la prima volta che mo cimento in questo campo, quindi, non fatemi male, vi prego
Sotto le stelle, in una magica notte l'ordinaria bellezza, due maghi scopriranno il fuoco e l'acciaio più potenti di qualsiasi incantesimo, talmente magico, da spezzare l'armatura più importante per Erza, quella che la donna ha eretto intorno al suo cuore
La storia non è ambientata in un contesto particolare della trama
Genere: Fluff, Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Erza Scarlet, Natsu
Note: Lemon, Lime | Avvertimenti: nessuno
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Gli astri celesti si perdevano ovunque Natsu spingesse lo sguardo, le stelle parevano diamanti incastonati in una tovaglia blu scuro dal magico cotone etereo che dolcemente, ogni notte, la luna stendeva sul mondo conciliando il dolce sonno a tutti gli esseri viventi, siano essi buoni o cattivi, magici o no, animali o insetti. Respirando appieno il profumo dell'erba bagnata dalle cristalline gocce di rugiada che riflettevano timidamente i raggi della tenue e cristallina luce che dal celo cadeva sulla terra sotto forma di polvere di pianeti e scie di comete che andavano a morire contro l'atmosfera dove s'infrangevano in uno spettacolo di scheggie di paradiso finendo a rendere magici anche i loro sogni. Era così bello stare sotto quel quercio durante la notte, il vento smuoveva piano le fronde degli alberi cullando così le foglie che volteggiavano amorevolmente prima di toccare terra. Effettivamente, tutto era perfetto e intrinso di un potere mistico che si perde belle nebbie del tempo.


- Natsu... - portando lo sguardo oltre la spalla destra il viola incrociò lo sguardo di Erza che, arrossendo e senza dire altro, si sedette affianco a lui e poggiò la testa all'incavo fra spalla e collo di lui che, beandosi di quel magico momento di silenzio, le cinse le spalle con un braccio e chiuse gli occhi facendosi cullare dal caldo respiro della rossa che sorrise lievemente e alzò gli occhi verso il volto disteso del giovane rapita come sempre dai tratti affilati e delicati al tempo stesso,e quella luce in fondo alle sue pupille, quel fuoco di autentica passione, di coraggio, di vita, una fiamma che non si sarebbe mai spenta.
- Natsu... - - Si? - - Resterai con me? - a quella domanda il Dragon Slayer si ritrasse dalla primitiva posizione portandosi davanti a lei e le prese il mento tra le dita accarezzandole goffamente una guancia asciugando con il pollice una lacrima solitaria nata dall'occhio sinistro, come sempre. - Finché il mio fuoco non si estinguerà nella pioggia glaciale della Morte - rispose guardandola con fermezza e prendendole il viso fra entrambe le mani poggiando la fronte a quella di lei che singhiozzando si strinse a lui portando la testa al suo forte petto.
Natsu ricambiò dolcemente quel gesto e iniziò ad accarezzarle i capelli, sapeva quanto Erza si stesse esponendo in quel momento, lei, che dimostrava sempre di essere la più forte, la più dura, quando stava con lui si lasciava andare mostrando il suo lato più umano, mostrando Erza Scarlett e non Titania, e quello era il più grande dono che potesse ricevere, che lei potesse fargli.
- Scusa - sussurrò la maga sciogliendosi piano dall'abbraccio e pulendosi il volto con il palmo della mano sinistra sotto l'ardente sguardo del ragazzo che dal canto suo taceva, limitandosi ad osservarla e ammirarla nel in ogni suo singolo gesto, tanto perfetta in ogni cosa che faceva, anche quando era triste e piangeva, anche in quei momenti trasudava grazia e sensualità, ma lui era riuscito ad andare oltre, tanto da scorgere la sua anima lacerata, divisa, tanto fragile da dover esser protetta da un'armatura di carne e sangue oltre che dal ferro magico di cui disponeva.
- Allora, possa la tua fiamma durare in eterno - rispose Erza con l'ombra di un sorriso versando altre lacrime, era la prima volta che Natsu la vedeva così, di solito le bastava poco per riprendersi, ma ora pareva soltanto un essere che finalmente ha lasciato sgorgare tutto ciò che si teneva dentro, nel profondo, un mare di dolore, di pianto, di ricordi che come lame la trafigeevano e come fuoco ardevano sulle piaghe aperte e sanguinanti che segnavano in maniera indelebile la sua stessa natura, la sua stessa  essenza.
- Perché piangi? - la domanda la colse di sorpresa e alzando di scatto la testa si ritrovò ad un nulla dalle sue labbra, innquel momento le sembravano come un rifugio sicuro per sfuggire al branco infernale che sentiva divorarle le spalle per farsi strada fino al cuore in modo da consumarla del tutto.
Senza esitare oltre accorciò la distanza fra le loro bocche, sentiva la sua arida per il desio e tuttavia inumidita dalla " pioggia " che ancora le rigava la guancia. - Non c'è un perché - disse semplicemente baciandolo timidamente, tremante, se in in campo di battaglia non aveva rivali, li era del tutto inesperta, inadeguata quasi e le labbra fermenti, le mani sudate mentre stringeva il viso del viola, gli occhi che rimanevano chiusi, il cuore che galoppava, la paura che gli attanagliava lo stomaco con freddi artigli...non si era mai sentita così, completamente vulnerabile, esposta, denudata, eppure, si sentiva così bene, in pace con se stessa, in pace con il mondo.
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Quando ruppe quel contatto l'incanto si spezzò con esso e le lacrime cessarono, indurì l'espressione e si alzò in piedi lasciandolo scosso e interdetto, cos'era successo di preciso?
- Grazie Natsu - disse prima di dargli le spalle per tornare verso il grande edificio della Gilda che troneggiava alle loro spalle, il vento portò il profumo della donna fin dentro le narici del ragazzo che, avvampando di un fuoco incorporeo e potente più di qualsiasi altra magia, scattò ritto sulle gambe e si precipitò in avanti affermando saldamente un polso della rossa che si voltò quasi spaventata e vedendo lo sguardo che il viola le rivolgeva, rimase come pietrificata, ferma sul posto, il cuore mancò vari battiti, li dove lui la stava stringendo si sentì immensamente più calda. - Sei crudele Erza - - Natsu, cosa.. - - Sei crudele, sei una vittima carnefice, un lupo agnello, una fiamma ghiacciata... Ti sento quando piangi, ti sento di notte quando parli nel sonno, ti sento mentre ti rigiri fra le coperte in preda degli incubi del tuo passato, la sento la sofferenza che ti porti dentro. IO SENTO TUTTO ERZA, MA TU NON FAI ALTRO CHE ALLONTANARTI, CHR METTERE UN MURO, NON SOLO FRA NOI DUE, MA FRA TE E FAIRY TAIL, LA TUA FAMIGLIA. QUANDO LA SMETTERAI DI FARTI DEL MALE?! TU SEI CRUDELE CON TE STESSA ERZA, TI ANNULLI PER GLI ALTRI, SACRIFICHI LA TUA VITA. IO NON VOGLIO PERDERTI, TE L'HO APPENA DETTO, INSIEME FINCHÉ LA MORTE NON CI VORRÀ CON SE, E IN QUEL MOMENTO, BHÈ, VORRÒ ESSERE LI CON TE, IN MISSIONE O IN UN LETTO - quando tacque dovette portarsi una mano alla gola ma continuò a tenerla per il polso senza smettere di guardarla negli occhi sperando che tutte le cose non dette fino a quel momento lei potesse comprenderle anche solo così, senza dover parlare ma solo con gli specchi della loro anima fusi assieme, e Erza capì, forse anche più di quanto lo stesso Narsu voleva poiché gli si lanciò letteralmente addosso rischiando di fargli perdere l'equilibrio che però recuperò subito girando su se stesso tenendola saldamente per i fianchi senza lasciarla andare.
- Se proprio dobbiamo soffrire, almeno facciamolo insieme, in modo da superare qualsiasi muro che ci ostacola - - Non chiedo di meglio - concluse la rossa con un sussurro appena udibile prima di farsi cadere di schiena e raggiungere le labbra del Dragon Slayer in un nuovo bacio libera però dal timore iniziale e così, quando sentì le labbra di Natsu rispondete con furore, quando potè sentirne il forte tocco sulla pelle nuda, il respiro sul collo, i denti che lasciavano segni sulle spalle e sul seno come per marchiarne il possesso, un modo di urlare al mondo intero, che lei era sua e di nessun altro.

Boxer e pantaloni iniziarono a stargli stretti e la stessa Erzaa chiuse gli occhi mugolando leggermente sentendo la turgida virilità del suo amante premere sull'interno coscia, anche attraverso la stoffa poteva sentire il desiderio del drago che respirando affannosamente le accarezzò piano il viso, i contorni della mascella e i prosperosi seni coperti dal reggiseno che però tratteneva a stento i capezzoli ora ritti della compagna che bramava di sentire i tocchi del ragazzo sulla sua carne fremente. Come per rispondere a questa tacita preghiera Natsu affondò dolcemente i denti nel collo della donna che chiuse gli occhi sentendo un brivido al contatto del suo seno ora scoperto con il torace del ragazzo che continuò la lenta tortura fino ad arrivare al suo armonioso e florido petto che strinse amorevolmente tra mani e labbra facendola sussultare, ma non si sentivs ancora sazio e continuò a scendere su quel corpo fremente lasciando una lunga scia di baci e lievi scottature fino ad arrivare al basso ventre della donna che, presa alla sprovvista, lasciò andare un lungo gemito, inarcò la schiena e fletté le gambe affondando le mani nella zazzera viola spingendo adagio la testa dell'amante verso il suo fiore umido che si contrasse sotto i baci di Natsu che si spostò con snervante lentezza poco sopra per osservarla un secondo contorcersi in preda all'eros che la portò quasi ad urlare il suo nome ma lo trattenne soffocando l'urlo e muovendo il bacino. Ma Natsu ormai faticava a restare lucido e sentiva il suo organo ormai soffocato dai boxer e così se li strappò via emettendo un sospiro di sollievo che subito vennne sostituito da un altro gemito sentendo il tocco di Ezra lungo l'asta e, sporgendosi in avanti, ricominciò a baciarla con furore e strinse la coscia destra portandosela ad un fianco entrò piano in lei godendosi al massimo il momento e le espressioni che si dipinsero sul volto della ragazza che lo strinse a se graffiandolo con le unghie e rispondendo come posseduta ai suoi baci per poi stringergli i fianchi per guidare il movimento dell'amplesso che a poco a poco si fece più forte, le spinte arrivavano sempre più veloci e decise e lei lo sentì fremere e tremare e anche la sua femminilità si stava ferocemente contraendo e distendendo finché, entrambi soffocando le urla con un ultimo bacio, vennero e Erza percepì il seme del drago entrare in lei e con tutto il cuore sperò che potesse presto portare in grembo il figlio o la figlia di Natsu che esausto, si lasciò andare sul suo corpo uscendo da lei che gli sfiorò nuovamente il membro guardandolo negli occhi con infinita dolcezza, aveva i capelli incollati alla fronte e la pelle coperta dal sudore ma ciò che più le dava gioia era vedere quella luce prepotentemente romantica in fondo ai suoi occhi.
Spossato il viola si distese sulla schiena spalancando le palpebre e osservando il celo con un sorriso ebete sul volto che si allargò quando Erza si adagiò su di lui coprendo entrambi con i vestiti usandoli come coperte e portò poi la testa accanto a quella di lui sentendo sulla pelle il respiro profondo e irregolare dell'amante.
<< Sento i tuoi segni >> sussurrò il viola riprendendo ad accarezzarla facendole alzare gli occhi sui suoi che osservavano incantati la radura come se avesse un qualcosa di speciale, solo che li, l'unica cosa speciale, era adesso stesa al suo fianco. << Mi dispiace >> << Intendevo i segni del tuo amore, Erza, li sento scavati a sangue nel mio animo >> e serrò le palpebre cadendo, come la sua compagna poco dopo, tra le braccia di Morfeo, il dolce dio dei sogni.
   
 
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