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Autore: MrsDarcy_27    05/03/2016    3 recensioni
"Invano ho lottato. Non è servito. Il miei sentimenti non possono essere repressi. Dovete permettermi di dirvi con quanto ardore vi ammiro e vi amo."
Mr Darcy, dopo mesi di interminabile agonia, nei quali si era invano cercato di convincere di non provare più nulla, assolutamente più nulla, per quella ragazza dagli occhi scuri e le parole taglienti, che tanto l'aveva stregato, sebbene di un rango tanto inferiore al suo, finalmente, aveva deciso di dichiararsi; sebbene quella non sarebbe stata l'ultima volta.
Era solo l'inizio: la strada per il cuore di Elizabeth Bennet era tortuosa e non priva di insidie, tutt'altro. Dopo un intera stagione passata a pensare a lei, era arrivato il momento nel quale era riuscito a fare breccia nel suo cuore: lei era sua, sarebbe divenuta sua moglie, la signora Darcy di Pemberly, non era stato un percorso facile, quello per ottenere il suo amore, ma il premio giustificava le fatiche, gli antichi rancori, ogni cosa era inferiore alla sua dolce Elizabeth. Attendevano impazientemente di iniziare la loro vita insieme; i Darcy di Pemberley.
Genere: Generale, Romantico, Storico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Charles Bingley, Elizabeth Bennet, Fitzwilliam Darcy, Georgiana Darcy, Un po' tutti
Note: Lime, Otherverse, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Tre settimane prima

Elizabeth si rigirava nel letto, tormentata. Tormentata e dilaniata da mille pensieri, che sia giorno che notte, le affollavano inevitabilmente la mente. 
Non c'era rimedio. Elizabeth era sempre stata una ragazza razionale, perspicace, ma, in quel momento, la razionalità l'ultima delle sue capacità utilizzabile.
Non si era mai trovata in quello stato. Cosa diavolo aveva? 
Ogni mattina, si svegliava, dopo aver dormito a malapena, o non aver proprio dormito, e si ritrovava a fissare fuori della finestra, come in attesa. Elizabeth era restia ad ammetterlo, restia ad affermare che fosse in attesa di qualche segno da parte di Mr Darcy. 
Tutta la famiglia Bennet era in estasi per il recente fidanzamento di Mr Bingley e Jane Bennet, come anche Elizabeth, d'altronde, se non per il fatto che sentisse la mancanza di qualcosa, o meglio, di qualcuno. 
Mr Bingley era divenuto un assiduo frequentatore di casa Bennet, ed i primi giorni veniva spesso in compagnia di Mr Darcy, cosa che era variata da all'incirca una settimana, dopo la partenza di quest'ultimo per Londra.
Elizabeth aveva compreso di non essere indifferente a Darcy, al contrario, ne era completamente soggiogata. Era inevitabile. Conoscendo la vera natura di Darcy, la stima per lui era cresciuta, passo dopo passo. Dal loro primo incontro, fino ad Aprile, mese in cui avvenne la negata proposta di matrimonio, lo reputava come un essere orgoglioso e superbo individuo, abituato ad avere tutto ciò che desiderava; Ma Elizabeth, dopo aver ricevuto la lettera di Darcy, al suo viaggio nel Derbyshire, ed al suo sorprendente incontro con Darcy in poi, aveva imparato a conoscere la vera personalità del ragazzo, il suo vero io, il suo essere generoso, amabile, intrepido, e ne era rimasta completamente folgorata. Darcy e lei si erano avvicinati, giorno dopo giorno, fin quando la ragazza non credette di averlo perso completamente; quando, la stupidità della sua sorella più piccola, aveva fatto sprofondare la famiglia Bennet in una situazione scandalosa e scabrosa, rendendo impossibile un qualsiasi tipo di contatto tra i Bennet e la società. Da lì in poi Elizabeth aveva pensato che ogni remota, se pur minima possibilità, di avere la stima di Mr Darcy, fosse dissipata. Le speranze di Elizabeth erano risalite, dopo aver saputo che Darcy in persona era intervenuto per far risorgere la famiglia Bennet dall'oblio. Che l'avesse fatto per lei? 
Le sue speranze crebbero al fidanzamento di Bingley con la sorella. Tuttavia, la sua tesi, e le sue speranze, cominciarono a svanire, vedendo il comportamento freddo e distaccato di Darcy nei sui confronti. Doveva aver frainteso la ragione dell'azione di Darcy; se tutto ciò fosse stato fatto per lei, perché ora la ignorava? Non aveva senso. 
La visita di Catherine De Bourgh non migliorò lo stato di Elizabeth, la quale capiva sempre di più l'impossibilità della loro situazione: come poteva, il proprietario di metà Derbyshire, volere una ragazza di modesta famiglia, come lei? Come, dopo che, già una volta, aveva rifiutato di sposarlo?
Catherine De Bourgh le intimò di non non dovere accettare, né ora né mai, la proposta di matrimonio di suo nipote Darcy. Elizabeth, ovviamente, si oppose energicamente, ottenendo l'ira funesta dell'anziana donna.
Per quanto l'opzione di avere Mr Darcy fosse del tutto impossibile, Elizabeth Bennet non avrebbe sottostato alle richieste di una così saccente e superba signore ricca, mai. 
Elizabeth inoltre comprendeva che i sentimenti che provava per Darcy erano più profondi di quanto pensasse, ma non voleva pensarci, decisamente no. La notte passò, senza che Elizabeth chiudesse occhio, tanto che si arrese al pensiero di dormire, per fare una delle sue tanto amate passeggiate. Finché, la ragione delle sue tanto lunghe attese, non si presento di fronte a lei, in tutto il suo splendore. Che fosse un miraggio? Forse il desiderare intensamente una cosa faceva si che si potesse vedere, sebbene in modo illusorio. 
No, era decisamente Fitzwilliam Darcy, in tutto il suo splendore, lì, di fronte a lei, all'alba.
La stava anche guardando intensamente, per giunta.
Cosa faceva lì?
«Non riuscivo a dormire.» disse Elizabeth, senza fare i dovuti saluti, inutili, in quel momento.

«Neanch'io. Mia zia..» rispose Darcy.

«Sì, è stata qui.» Disse Elizabeth, accennando un lieve sorriso, nel ricordare il modo in cui aveva trattato una nobildonna, oltre che zia di Darcy. Era davvero successo?

«Come potrò mai fare ammenda per un tale comportamento? » Darcy lo disse con un tono mortificato, dunque anche lui provava vergogna per alcuni componenti la sua famiglia, ipotizzò Elizabeth.

«Dopo quello che avete fatto per la mia famiglia, sono io a dover fare ammenda.» Non c'erano parole per ringraziarlo, le era completamente debitrice. 

«Dovete sapere, che è stato fatto tutto per voi. Siete troppo generosa per prendervi gioco di me. Sapere che avete parlato con mia zia, ieri sera, mi ha fatto sperare di poter fare quanto prima non osavo. Se i vostri sentimenti sono gli stessi di Aprile ditelo ora. Il mio affetto e desideri sono immutati. Ma una vostra parola mi farà tacere per sempre. Se invece i vostri sentimenti fossero cambiati, devo dirvelo. Mi avete stregato anima e corpo e vi amo, vi amo; e d'ora in poi non voglio più separarmi da voi.»

Elizabeth era esterrefatta. Darcy era lì, con il cuore in mano: le aveva appena rinnovato i proprio sentimenti, sentimenti che, sebbene i mesi, i rifiuti e le peripezie, erano Immutati. 
I molteplici sentimenti che l'avevano tormentata negli ultimi tempi, ora si condensavano in un solo, unico sentimento: l'amore. Lo aveva già realizzato, ovviamente, ma non voleva ammetterlo completamente, non se non ci fosse stata una ragione. Ed ora la ragione c'era. Darcy l'amava ancora. Aveva fatto di tutto per lei. Come poteva meritarsi un tale amore? Era decisamente emozionata, era così surreale. 

« Bene, allora.» Elizabeth avrebbe voluto dire di più, ma ne era incapace. Completamente incapace in quel momento, la sorpresa e la felicità erano incommensurabili e paralizzanti. Non dicendo altro, Elizabeth si avvicinò a lui, prendendo le sue mani tra le sue. 
Stava davvero accadendo tutto ciò? 

   
 
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