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Autore: HoPauraDiSbagliare    05/03/2016    0 recensioni
Una bella giornata, una famigliola felice e tanto tanto amore...
Cos'altro potrebbe succedere?
Genere: Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo Personaggio, Patrick Jane, Teresa Lisbon | Coppie: Jane/Lisbon
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Passeggiata al parco 




Esco dal suv e cammino lungo il vialetto costeggiato da uno splendido giardino molto curato. Salgo i tre scalini del portico e busso alla porta dei signori Hammington, entrambi gentilissime e bravissime persone che gestiscono un piccolo asilo privato.

Dopo aver guardato nello spioncino, Judith mi apre.

-Patrick! Vieni caro, accomodati!- dice con un grande sorriso.

-Salve Signora Hammington, mi scusi, ma oggi non posso trattenermi, io e Teresa avevamo programmato un'uscita al parco insieme.- le rispondo, sperando di non risultare sgarbato.

-Oh, che bella idea! Entra dai che andiamo a prendere Matthew.-

Entro, chiudendo la porta e la seguo nell'altra stanza, dove suo marito sta controllando Matthew e altri due bambini.

-Salve, Bob.- saluto con un cenno della mano.

-Ciao ragazzo, come stai?- chiede con fare paterno.

-Bene e tu?- rispondo a mio agio.

-Molto bene, i bambini ci tengono impegnati fortunatamente.-

In quel momento due bambini tornano nel salotto correndo. Matt è il più piccolo dei cinque bambini che sono lì. Juliet ha 4 anni, Lucas 7 ed è il più grande, Jack ne ha 5 e Lily ne ha 3 e mezzo e poi c'è Matt, con il suo anno compiuto appena una settimana fa.

E' il cucciolo di quella famiglia allargata. Gli altri bambini lo trattano come se fosse un fratello e sono immensamente felice dell'aria gioiosa che si respira in questa casa.

-Bob, dove sono Jack e Lily?- chiedo, non vedendoli.

-Oggi la madre non li ha accompagnati, avevano una visita dal pediatra.- mi risponde.

-Stanno bene, vero?- chiedo preoccupato.

Ci conosciamo tutti e Susan è una donna gentilissima, con dei figli meravigliosi, non vorrei mai che gli accadesse qualcosa.

-Stanno benissimo, dovevano fare solo il vaccino.-

-Menomale-

in quel momento dei buffi versetti attirano la mia attenzione e vedo Matt gattonare verso di me, seguito da Lucas che lo controlla ogni volta che si allontana.

Mi avvicino a mio figlio e lo prendo in braccio.

-Ciao Luc!- dico al bambino castano scompigliandogli i capelli.

-Ciao Patrick.-

-Vi state divertendo tu e Matt?-

-Si, ora posso andare a giocare con Juliet?-

-Certo che puoi. Vai che ti sta aspettando.- gli dico salutando con la mano Juliet, che ricambia il gesto.

Guardo mio figlio che, mentre parlavo con Luc, si è tenuto impegnato giocando con la mia camicia.

-Ciao cucciolo.- lo saluto, attirando così la sua attenzione.

Fa una risatina e mi tocca la guancia con la sua manina paffuta, facendomi sorridere.

-Cosa hai fatto oggi, mh?- dico facendogli una pernacchia sul pancino.

Bob risponde alla mia domanda:

-Oh, le solite cose Patrick: pappa, nanna, gattonate e costruzioni. Credo che da grande questo giovanotto diventerà un ingegnere!- ride

Rido anche io.

-Spero non ti dispiaccia se lo abbiamo svestito un po', faceva molto caldo.-

-Avete fatto bene, tanquillo.- rispondo -Conoscendolo, non avrebbe smesso di lamentarsi un attimo se non lo aveste fatto.-

-Infatti- ride.

In quel momento ritorna Judith con la borsa di Matt e i suoi vestiti.

Prendo il tutto e mi siedo sulla poltrona, ringraziando la donna.

-Che ne dici se adesso ci vestiamo e poi andiamo dalla mamma, piccolo?-

-Tì.- risponde convinto.

Prendo il pantalone e glielo infilo, mentre il monello non la smette di muovere le gambine. Infilo la cannottiera dentro e poi passo alla maglia, che si fa mettere tranquillamente.

Gli aggiusto i riccioli mori sulla fronte e mi alzo, sistemandolo bene tra le mie braccia.

In quel momento mi arriva un SMS, così prendo il telefono dalla tasca e controllo: è Teresa.

"Dove sei? Tra 5 minuti vado al parco"

-Ora devo andare, Teresa mi aspetta.-

-Salutacela- dice Bob.

-Sarà fatto.- prendo la borsa e la metto in spalla. -Arrivederci Judith, ciao Bob, ciao bambini.-

Ci salutano tutti e poi esco, andando verso la macchina.

-Mamma ci aspetta, piccolo.- dico sistemandolo nel suo sediolino e salendo poi in macchina, partendo alla volta del Tahoe Park.

Una volta arrivato, scendo dall'auto e prendo Matt, camminando per trovare un posto tranquillo dove fare il picnic.

Un paio di donne si girano a guardarmi, ma non ci faccio tanto caso e continuo a camminare.

-Pappà?- sento chiamarmi.

-Si, Matt?- dico fermandomi e guardandolo, mentre gli accarezzo i capelli.

-ove è mamma?-

-Sta arrivando con il pranzo, così poi facciamo tutti la pappa!- gli rispondo sorridendo.

-Tìììì!-

Nel frattempo ho ripreso a camminare, arrivando davanti al laghetto artificiale.

-Che ne dici, ti piace qui?- gli chiedo.

-Tì.- risponde

Stendo la coperta che ho preso dalla macchina all'ombra della quercia e ci poggio Matt. Mi ci stendo anche io, prendo il cellulare e mando un messaggio.

"Sotto la quercia davanti al lago. Ti aspettiamo <3"

Poco dopo mi arriva la risposta:

"2 minuti e sono lì. Vi amo <3"

Sorrido e mi sistemo sugli avambracci, per osservare il prato e il lago davanti ai miei occhi.

Matt si avvicina e si arrampica sul mio fianco, sedendosi sul mio stomaco.

-E tu che ci fai qui sopra, monello? Ti diverti a sederti sul tuo povero papà?- gli chiedo divertito.

In risposta lui ride e io incomincio a fargli il solletico, beandomi della sua risata felice.

Amo questo bambino e Teresa come nient'altro al mondo, come prima d'ora ho fatto solo con Angela e Charlotte, ma questo amore è ormai unito alla consapevolezza che farei di tutto per proteggerli e per farli felici.

I miei pensieri vengono interrotti dalla voce di mia moglie.

-Cosa sta succedendo qui?- chiede divertita.

Mi alzo subito tenendo Matt in braccio e le porgo una mano, facendole fare una giravolta su se stessa e ammirandola nel suo vestitino a fiori.

-Sei bellissima- dico attirandola contro il mio corpo e salutandola con un bacio.

Lei ricambia e appena ci separiamo le rispondo.

-Mah, nulla mamma, sto solo coccolando questo principino.-

-Amma!- grida Matt, reclamando le attenzioni della madre.

-Amore mio, vieni qui!- dice allungando il braccio libero.

Afferro il cesto dalle sue mani e le passo nostro figlio, che subito si aggrappa a lei, lasciandosi stringere.

Poso il cesto sulla coperta e poi ritorno da loro.

Rimango ad osservarli un po', poi propongo di mangiare.

Cingo la vita di mia moglie e la accompagno fino alla coperta poco più avanti. Mi siedo e lei mi passa Matthew, che faccio sedere sulle mie gambe, mentre Teresa si siede al mio fianco.

Mi passa il thermos con la pasta al sugo per Matt e poi prende i due contenitori con le nostre insalatone.

Me ne porge uno e io lo poggio accanto a me, dando la priorità a mio figlio, che non vede l'ora di mangiare.

Lei inizia a mangiare guardandomi mentre imbocco Matt facendo versi e mosse strane per farlo divertire.

Ogni tanto la sento ridere e alzo lo sguardo, incastrando i miei occhi nei suoi, finchè nostro figlio non reclama la mia attenzione.

Appena ha finito di mangiare lo faccio sedere tra me e Teresa, prendendo il mio pranzo e aprendolo.

Mi blocco non appena lo vedo aggrapparsi al mio braccio e alzarsi.

Poso nuovamente il contenitore al mio fianco e lo aiuto a stare in piedi.

-Patrick, hai visto?- mi chiede mia moglie.

-Si, amore.- le rispondo commosso nel vedere mio figlio fare i primi passi.

-Vai Matt- lo incito inginocchiandomi alle sue spalle e prendendogli le manine, aiutandolo mentre lo seguo camminando sulle ginocchia.

Teresa si è spostata poco più di un metro avanti a noi, aspettandoci a braccia aperte.

-Andiamo cucciolo, ce la puoi fare.- lo incita.

Nostro figlio avanza lentamente e io guardo emozionato ogni suo passetto, incapace di parlare.

Appena arriviamo da Teresa mi alzo e prendo Matthew tra le braccia, ridendo mentre mi scende una lacrima lungo la guancia.

Lo stringo e porgo una mano a mia moglie, invitandola ad unirsi al nostro abbraccio.

Lei si alza e ci stringe e, quando si separa dal mio corpo, mi asciuga la lacrima che scorreva lungo la mia guancia.

-Hai visto, amore? Ha camminato.-

-Sì Patrick, ho visto.- mi risponde accarezzandomi la guancia e baciandomi.

-Ti amo- le dico cingendole la vita con il braccio libero.

-Anche io.-

-I ao.- tenta di ripetere nostro figlio.

-Anche noi cucciolo. Più di ogni altra cosa- gli rispondo guardandolo in quegli occhi così simili ai miei.



Il resto della giornata passò tra risate, baci, solletico e piccole passeggiate, ma soprattuttò fu una giornata all'insegna della felicità che, di lì in avanti, ci avrebbe sempre accompagnati.







Angolo:

Piccolo momento dolce. Sto approfittando del fatto che sono malata per pubblicare qualcosa che ho già scritto.

Se riesco, tra poco pubblico un'altra one-shot.

Spero abbiate gradito questa mia storiella.

A presto,

Laura.
  
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