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Autore: Class Of 13    06/03/2016    3 recensioni
[Seconda Classificata al contest "Idee in Libera Uscita indetto da Meryl Watase sul forum di EFP.]
Attrattore Beta, 7 Luglio 2025. Rintarō Okabe, dopo aver fallito nel tentativo di salvare Kurisu Makise ha rinunciato alla possibilità di manipolare il passato. Dopo 15 lunghi anni e una sanguinosa guerra, una D-Mail sta per cambiare il futuro aprendo le porte dello Steins;Gate.
«Ne, ne, Okarin», richiama la tua attenzione Mayuri. «Sai, Mayushii crede che oggi andrà tutto per il meglio», la senti dire con una voce che trattiene a stento il pianto. Sai che Mayuri è forte, molto più di te e che, a differenza tua, non si abbandonerà mai alle lacrime pur di rassicurare una persona a lei cara. «Oggi è il 7 luglio, è la festa della Tanabata, ricordi? Quindi... Mayushii è sicura che Okarin potrà presto riabbracciare la sua amata Orihime-sama!».
Genere: Angst, Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: What if? | Avvertimenti: Spoiler!
- Questa storia fa parte della serie 'This is Steins;Gate's choice. El. Psy. Kongroo.'
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Welcome To The Jungle ~ Note dell'autrice (pt.1): data la mia ormai non più così recente fissa per Steins;Gate e le recenti News che sono riuscita a racimolare su Steins;Gate Zero, ho deciso di dedicarmi alla stesura di una storia un po' più seria e alla fine è uscita una cosetta abbastanza angst (una novità per me che amo le cose tenerose (?)). Ma andiamo per gradi. Steins;Gate prima che un anime è una Visual Novel e lo scorso dicembre in Giappone (perché l'Europa gli fa schifo, giustamente) è uscita la Visual Novel di Steins;Gate Zero, il "sequel ufficiale" della serie. In realtà più che un sequel è un approfondimento di quest'ultima, o, meglio, è l'approfondimento degli eventi che porteranno Okabe a mandare al se stesso del passato la D-Mail che gli permetterà di salvare Kurisu Makise. La linea di universo in cui è ambientata la storia è una linea di universo dell'attrattore Beta, precisamente quella in cui Okabe rinuncia a salvare Kurisu dopo il primo tentativo di soccorso fallito: è la linea da cui proviene la Suzuha dell'episodio 23 nonché quella in cui scoppierà la Terza Guerra Mondiale a seguito della costruzione della macchina del tempo e in cui Okabe morirà nel 2025. Senza dilungarmi ulteriormente, ci tenevo a fare alcune piccole precisazioni:

- In questa linea d'universo Okabe soffre di disturbo post traumatico da stress a seguito dei vari viaggi temporali eserguiti e dell'aver involontariamente ucciso Kurisu, perciò ha frequentemente incubi riguardanti l'evento, oltre ad essere molto più serio e maturo, avendo abbandonato la figura di Hōōin Kyōma e i suoi atteggiamenti da sindrome adolescenziale.

- Nella linea Beta non esiste la Time Leap Machine e il Microonde Telefonico viene smantellato, ecco perché il Microonde Telefonico presente in questa storia presenta una nomenclatura diversa rispetto a quella dell'anime o della prima Visual Novel.

- Per i nomi giapponesi questa volta ho voluto rispettare la scrittura delle vocali lunghe ō e ū anche per dare un tono un po' serio a quello che ho scritto, perciò Hououin Kyouma e Rintarou Okabe sono stati traslitterati in Hōōin Kyōma e Rintarō Okabe.

- Un ringraziamento enorme va a Bahamut e Darkri della pagina Open The Steins;Gate che mi hanno consigliata e hanno betato la mia storia, e a tutti i miei carissimi amici roleplayer del fandom di Steins;Gate, che mi hanno offerto un gigantesco supporto morale. Siete i migliori.

- Questa storia è nata grazie al contest "Idee in Libera Uscita" di meryl watase. Il prompt che ho scelto è la frase " Non sono riuscito a proteggere la persona che amavo... Con queste mie mani sporche di sangue non posso più stringere nessuno a me... " pronunciata da Cho Hakkai di Saiyuki. Nel tentativo - secondo me malriuscito xD- di ottenere il bonus, ho anche inserito una piccola citazione rimaneggiata di Enjoy The Silence dei Depeche Mode: ho reso il verso "words are meaningless and forgettable" in "le parole ormai ti paiono svuotate del loro significato, così facili da dimenticare".




 
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«Prima avevi un'espressione davvero triste. Ci... Ci conosciamo?».
La sua voce ti appare perplessa, ma sinceramente curiosa. I suoi occhi azzurri ti osservano come se volessero scrutarti dentro, come se una parte di quella ragazza lì davanti a te sapesse davvero quello che è successo, tutto quello che avete vissuto solo per tornare a quel momento, a quell'incontro che sembrava essere stato stabilito dalle misteriose leggi che governano l'universo.
Le parole ti muoiono in gola. Con dolore avevi accettato di perderla per sempre pur di salvare Mayuri, ma, nel rivedere quel viso a te così caro, il tempo sembra essersi fermato, la tua risoluzione si dissolve come fumo nell'aria.


La scena cambia. Fuori dalla finestra il cielo è scuro, la pioggia batte assordante e silenziosa allo stesso tempo contro i vetri.
«Non voglio vivere con il peso di aver sacrificato Mayuri sulla coscienza! Se non la salvi ti odierò per il resto della mia vita!», ti urla contro decisa mentre le sue mani si stringono al colletto del tuo logoro camice, la divisa dello scienziato pazzo che ormai sei stufo di impersonare. 
«Dimmi la verità. Quando la linea di universo cambierà Mayuri e Hashida non ricorderanno nulla del tempo trascorso assieme, vero? Perciò...», la sua voce si fa piccola mentre la tenerezza ti inonda il cuore nel vederla arrossire in quel modo. «Mi ricorderai?». 
Le lunghe ciglia che incorniciano gli occhi di Kurisu Makise sono imperlate di lacrime. Ti senti così impotente. Eccola, la punizione esemplare per l'uomo che credeva di poter sostituire Dio controllando il tempo. «Come potrei mai dimenticarti? Io...».


La stazione di Akihabara è illuminata dalla tenue luce dell'alba. È l'ultimo momento in cui vedrai Kurisu Makise, l'ultimo in cui potresti stringerla, sentire il suo calore e il battito del suo cuore. Quasi come se potesse leggerti nel pensiero, la vedi spalancare le braccia, gli occhi lucidi che cercano con tutte le loro forze di trattenere le lacrime mentre si getta tra le tue braccia e la stringi con tutta la forza che ti è rimasta in corpo. «Io... Io non voglio... morire. Non... voglio...».
La sua voce è flebile, meno di un sussurro, rotta dal dolore. Il suo sangue ti impregna il camice e i vestiti, rosso acceso su bianco, le tue mani lasciano andare la lama conficcata nel suo addome mentre il suo corpo ormai freddo si accascia senza vita contro il tuo quasi a volerti concedere un ultimo terribile abbraccio. Un urlo disumano abbandona la tua gola mentre il dolore prende possesso di ogni singola fibra del tuo essere.


Apri gli occhi di scatto. Senti la fronte madida di sudore, il corpo che trema in modo incontrollabile. Sei su una vecchia sedia cigolante, e il tuo sguardo vaga rapido per le grigie mura della stanza fino a che il tuo cervello non realizza dove sei. Nascosto nei meandri dell'edificio in rovina di Radio Kaikan, lo stanzino cupo che ha funto da rifugio per te e gli altri membri del laboratorio è quasi totalmente immerso nel buio, fatta eccezione per un riflettore posto in un angolo della stanza. Un rumore di passi che si avvicinano allerta i tuoi sensi mentre ti guardi freneticamente attorno. Non possono avervi scoperti, non è possibile. Daru ti aveva detto di aver diffuso informazioni false e-
«Okarin», una voce familiare giunge alle tue spalle mentre un paio di braccia pallide ti stringe. «Va tutto bene, Mayushii è qui».
Anche se la voce di Mayuri ti tranquillizza, il tuo corpo reagisce da solo, liberandosi da quell'abbraccio con violenza, quasi quel contatto gli fosse nocivo. Mayuri è la tua amica più preziosa, la persona che ti è sempre stata vicino e che col suo sorriso ha dato tutta se stessa per lenire il dolore della perdita di Kurisu, ma non hai più il diritto di stare così vicino alle persone a te care, perché non sei stato in grado di proteggere la persona che ami e con quelle mani sporche di sangue non puoi stringere più nessuno a te. L'espressione ferita che Mayuri cerca di dissimulare con un sorriso rassicurante ti fa dolere il cuore. Non credi di aver mai odiato nessuno quanto la persona che sei diventato: hai ucciso la ragazza che ami e hai permesso che il mondo fosse nuovamente vittima della guerra solo per salvare quella persona che non fai altro che ferire, piuttosto che proteggere. Non avresti mai voluto arrivare a questo punto, un tempo in cui le risate di quell'estate al Laboratorio non sono altro che un ricordo lontano che potrebbe non tornare mai più.
I tuoi pensieri vengono interrotti nuovamente da Mayuri che, regalandoti come suo solito un sorriso dolcissimo, ti lascia cadere un oggetto tra le mani. Nonostante la poca illuminazione lo riconosci immediatamente: logoro e strappato in più punti, con quella penna rossa ancora appuntata al taschino, tra le tue mani giace il tuo camice bianco, l'emblema di Hōōin Kyōma, lo scienziato pazzo che sognava di cambiare la struttura di controllo del mondo, e capisci che il giorno è finalmente arrivato. Gli sforzi e i sacrifici di tutti sono ciò che ti hanno portato a quel momento, alla costruzione di una possibilità di cambiare finalmente quel futuro buio.
«Ne, ne1, Okarin», richiama la tua attenzione Mayuri. «Sai, Mayushii crede che oggi andrà tutto per il meglio», la senti dire con una voce che trattiene a stento il pianto. Sai che Mayuri è forte, molto più di te e che, a differenza tua, non si abbandonerà mai alle lacrime pur di rassicurare una persona a lei cara. «Oggi è il 7 luglio, è la festa della Tanabata2, ricordi? Quindi... Mayushii è sicura che Okarin potrà presto riabbracciare la sua amata Orihime-sama!».
«Mayuri...», mormori a metà tra l'incredulo e il disperato. Nonostante siano passati quindici lunghissimi anni la tua amica è rimasta sempre la stessa, un po' svampita ma sorprendentemente matura, la dolcezza dello sguardo velata dalla tristezza di ciò a cui i suoi occhi hanno assistito: non avevi mai conosciuto qualcuno che amasse le stelle più di lei, che estendesse la mano al cielo quasi a voler cogliere una di quelle pietre scintillanti sospese su nel firmamento. Quella della Tanabata era da sempre stata la sua leggenda preferita, lo sapevi, la storia di Orihime e Hikoboshi, Altair e Vega, gli amanti crudelmente separati che possono riabbracciarsi soltanto per una notte all'anno in quel fiume di stelle che è la Via Lattea.
Sotto il suo sguardo incoraggiante indossi nuovamente quel camice mentre ti posizioni di spalle rispetto al riflettore: le parole di Faris, che nasconde un sorriso dietro la videocamera, di Daru e Maho3, che dall'altro lato attendono con fermento l'inizio e la fine di tutto, ti arrivano distanti. Nella tua mente ringrazi Mayuri, che ha messo da parte la sua sofferenza per lenire la tua, Suzuha, che credendo in te ha abbandonato suo padre per tornare in un passato che non le appartiene, Daru, Maho e tutti coloro che hanno sacrificato i loro sentimenti e hanno rischiato la loro vita solo per far sì che quel momento potesse esistere. Prendi un respiro profondo. È ora. Il momento della rinascita di Hōōin Kyōma è giunto. Ti metti in posa, seduto sulla sedia sulla quale stavi dormendo fino a poca fa. Con la coda dell'occhio scorgi Faris farti cenno di cominciare.

«È un vero piacere conoscerti, me stesso di quindici anni fa. Se stai guardando questo video allora... Significa che hai fallito nel tentativo di salvare Kurisu. Posso immaginare quanto sia stato doloroso», cominci piano in tono solenne, quasi teatrale. È nostalgia la sensazione che ti prende: sono passati quindici anni dall'ultima volta che hai indossato le vesti di Hōōin Kyōma e quasi ti sembra di essere tornato ai tempi del Laboratorio, quando Kurisu era lì con te e potevi stringerla, parlarle senza doverti ripetere che si trattava un'intelligenza artificiale dietro lo schermo di uno smartphone o di un PC, un tempo in cui Akihabara risuonava del vociare della gente e non del boato delle bombe. Così racconti, spieghi al Rintarō Okabe distrutto come te dall'aver stretto a sé il corpo inerte della persona che ama come quel dolore sia stato un carburante necessario ad accendere la determinazione che ti ha portato a mandare quel videomessaggio, gli spieghi come salvare Kurisu sia in realtà possibile e come i ricordi che hai costruito assieme a lei non siano stati un sacrificio vano. Quelle tre settimane passate vagando da una linea d'universo all'altra, tutte le volte che hai visto morire Mayuri, la sofferenza di Suzuha, Faris e Ruka, questi quindici anni che ti sono parsi infiniti e, infine, la perdita di Kurisu, ora così lontana eppure così vicina al tuo cuore, sono state la punizione esemplare per te che hai osato prendere il posto di una divinità, convincendoti di essere riuscito a padroneggiare perfettamente quella misteriosa e affascinante entità che è il tempo. Eppure non sei lì per dare un avvertimento, per diffondere quanto siano stati duri e cupi tutti quegli anni senza di lei, stai girando quel video per diffondere un messaggio di speranza, è per questo che, mostrandoti finalmente all'obiettivo, con quell'aria di chūnibyō4 che tanto ti piaceva assumere quando eri solo un diciottenne, proclami l'inizio dell'ultima grande impresa dello scienziato pazzo Hōōin Kyōma, l'Operation Skuld.
Le dita di Daru si muovono celeri sulla tastiera del PC mentre termina il settaggio del Microonde Telefonico, versione 2.0.3: dopo pochi istanti il suo sguardo si sposta su di te, non dice nulla, ma sai già cosa significa tutto quello; lentamente i numeri brillanti raffigurati nei tubi Nixie5 iniziano a diminuire in modo progressivo mentre l'oggetto comincia ad emettere quelle scariche di un blu elettrico che tanto ti sono diventate familiari. Le mani ti tremano mentre osservi il contenuto di quella semplicissima mail indirizzata a te stesso. Premi il tasto di invio. Il futuro sta finalmente per cominciare.

«Inganna te stesso. Inganna il mondo. Queste sono le condizioni per raggiungere lo Steins;Gate. Ti auguro buona fortuna. El. Psy. Congroo».

§


Divergenza 1.048596%, attrattore Beta:  linea temporale dello Steins;Gate.

È l'afosa mattina del 7 luglio 2025 quando la familiare vertigine del Reading Steiner ti colpisce dopo quindici anni di quasi completa tranquillità. Il mondo si deforma e si distorce davanti ai tuoi occhi mentre la testa sembra esploderti per la troppa pressione al suo interno. Lentamente i sensi tornano ad esercitare la loro normale funzione fisiologica. Sei nel Laboratorio. Nonostante gli anni trascorsi poche cose sono cambiate, anche se l'occhio ti cade su una serie di bizzarri oggetti che identifichi come dei nuovi Gadget Futuristici. Il cuscino a forma di Upa tanto amato da Mayuri è sempre al solito posto sul divano, rattoppato qua e là con delle pezze colorate mentre al posto del PC di Daru c'è un nuovo modello lasciato in standby: riconosci lo stile del tuo fido braccio destro nello screensaver raffigurante una ragazza 2D in abiti piuttosto succinti. Ti affacci di corsa alla finestra: l'Akihabara che i tuoi occhi osservano non è molto diversa da quella di quando eri solo un ragazzo e ti viene spontaneo domandarti se il Braun Tube Workshop sia sempre al solito posto al piano di sotto. Barcolli verso il divano con il respiro ancora affannoso e ti accasci con la testa tra le mani. È finita, dopo tante tribolazioni e sofferenze hai raggiunto lo Steins;Gate, l'unica linea temporale il cui il futuro è sconosciuto, eppure, sebbene sia stata una tua scelta, non senti di aver vinto. Il rumore di una sedia che si sposta sul pavimento proviene dalla Development Room. A quanto pare non sei solo come pensavi.
«Okabe, che ne pensi di-».
Quella voce così familiare e amata giunge forte e chiara alle tue orecchie e, senza il bisogno di ricorrere a qualche complesso macchinario, il tempo sembra fermarsi. È quasi identica a come la ricordavi, con i lunghi capelli ramati che ricadono sul camice pallido troppo grande per il suo fisico così esile e gli occhi azzurri che ti osservano comprensivi sotto le lunghe ciglia nere.
«Ku... risu... Kurisu». Come se avesse capito tutto, in un istante lei è davanti a te. Non dice nulla, probabilmente aspetta di sentire qualcosa che confermi o smentisca le ipotesi che la mente brillante che hai sempre ammirato ha formulato. «Sei... Davvero tu?».
«Certo che sono io». La dolcezza del suo tono di voce ti lascia intendere come abbia già capito tutto. Dopotutto in questi quindici anni l'altro te stesso deve averle sicuramente raccontato della D-Mail che gli ha permesso di salvarla. Prima che tu possa dire altro la senti riprendere mentre ti rivolge un sorriso, lo stesso che in tutto quel tempo, riposto in fondo al tuo cuore, ti ha fatto da guida come una luce nel buio. «Non preoccuparti. In fondo te l'ho promesso, no? Ci sono io, perciò non sarai mai solo, in qualunque linea di universo ti troverai».
Sai di non esserne degno, sai che non dimenticherai mai la terrificante sensazione del suo sangue sulle tue mani, ma le parole ormai ti paiono svuotate del loro significato, così facili da dimenticare, quei sentimenti che avevi riposto in fondo al tuo cuore sembrano esplodere come fuochi d'artificio e le tue braccia vanno a stringere la figura davanti a te, aggrappandoti a lei come se da quella stretta dipendesse la tua stessa esistenza. In passato non sei stato in grado di proteggerla, non sei stato in grado di salvarla, ma adesso lei è qui, è reale, la puoi sentire balbettare frasi sconnesse ed essere certo che stia arrossendo nonostante ormai non siate più dei ragazzini. Puoi sentire il suo calore, il battito frenetico del suo cuore, la delicatezza delle sue mani che vanno posandosi sulla tua schiena, ricambiando il tuo abbraccio per poi scoprirti in lacrime miste di gioia e disperazione.
«Quindici anni di ricordi... quindici anni... perduti», singhiozzi mentre Kurisu ti accarezza con dolcezza i capelli in un gesto consolatorio. Ecco il prezzo che devi pagare per poterla finalmente riabbracciare: il Reading Steiner è un'abilità formidabile che ti permette di conservare i ricordi di tutte le linee di universo in cui sei stato, ma questo implica la perdita di tutti i momenti di quella linea temporale antecedenti al tuo arrivo. Il Rintarō Okabe che sei adesso e quello che Kurisu ha conosciuto per quindici anni potrebbero essere completamente diversi: è davvero giusto tutto questo? La stretta di Kurisu attorno a te si fa più salda nell'istante prima di separarsi e, per un attimo, riesci a sentire quel suo leggero profumo di agrumi che con nostalgia ti fa ripensare al vostro primo bacio. La guardi in volto solo per scoprirla sorridere in modo nostalgico.
«Non preoccuparti per la tua memoria, pian piano tornerà. E se così non fosse...», la senti dire mentre le sue mani stringono le tue. «Non importa quanti ricordi avrai perduto, il futuro è ancora tutto da vivere».
Le parole di Kurisu lasciano intendere come siano molte le cose che dovranno esserti spiegate e che dovrai spiegare, ma il suo calore e quel sorriso che porti nel tuo cuore da un lungo, lungo tempo, ti convincono che ci sarà un momento adatto per tutto. La guardi come se fosse la prima volta, lei che ha illuminato il tuo mondo nei momenti più bui di quei quindici anni e, alla fine di quella tortuosa strada che prosegue oltre il tempo, le parole che tanto a lungo hai sognato di pronunciare affiorano alle tue labbra. «Finalmente ti ho ritrovata».

And go the world which is still unseen6.


 
Note:

1) Ne, ne: teoricamente dovrebbe essere un'interiezione giapponese che corrisponde a qualcosa come "di', di' ". È un modo di dire tipico di Mayuri e non credo avrebbe reso allo stesso modo se l'avessi tradotto in italiano.

2) Tanabata: è una festa appartenente alla tradizione nipponica che si celebra il settimo giorno del settimo mese dell'anno, ovvero il 7 luglio. Prende spunto dalla leggenda di Orihime e Hikoboshi, corrispondenti alle stelle Altair e Vega (che assieme a Deneb formano il famigerato "triangolo dell'estate" nominato in molti anime): la storia narra che Orihime, un'abile tessitrice, fosse stata data in sposa al mandriano Hikoboshi e che i due si amassero a tal punto da pensare unicamente all'altro, trascurando i propri doveri. Fu per questo motivo che il padre di Orihime decise di punirli separandoli per sempre, ponendo tra loro il Grande Fiume Celeste, corrispondente alla Via Lattea, e permettendo loro di rincontrarsi solo la notte del 7 di luglio.

3) Maho Hiyajo: è un personaggio che appare in Steins;Gate Zero. Lavora nella stessa università in cui Kurisu è ricercatrice e, nonostante l'aspetto infantile, è la più grande del gruppo. Ammira moltissimo Kurisu e la sua morte la addolora terribilmente.

4) Chūnibyō: è il nome con cui è definibile l'atteggiamento da "scienziato pazzo" di Okabe. Il termine letteralmente significa "sindrome della seconda media" ed è un fenomeno che si verifica sia negli adolescenti che nelle persone più grandi. Generalmente chi soffre di questa "sindrome" tende a comportarsi come un adulto so-tutto-io dandosi un atteggiamento di superiorità rispetto ai veri adulti, oppure finge di essere convinto di possedere un qualche potere sovrannaturale. Il caro Okabe è addirittura una via di mezzo tra le due cose.

5) Tubi Nixie: avete presente quei tubicini trasparenti in cui sono presenti dei numeri di un arancione acceso che costituiscono il misuratore di divergenza nell'anime? Perfetto, quelli sono dei tubi Nixie. Senza perdermi in dettagli troppo tecnici, al loro interno è presente una miscela di gas che permette una reazione chimica che produce una luminescenza di un arancio intenso. In passato erano di uso comune nella costruzione di molti display.

6) And go the world which is still unseen: questa è una frase che appare sullo schermo dopo la sigla finale del true ending della Visual Novel di Steins;Gate Zero. Dal momento che i Giapponesi e l'inglese sono due mondi a parte, la frase non era proprio corretta dal punto di vista grammaticale, così le ho dato una sistematina. Il "mondo che non è ancora stato visto" è, ovviamente, lo Steins;Gate, essendo questa l'unica linea temporale il cui futuro è sconosciuto.
 

Welcome To The Jungle ~ Note dell' Autrice (pt.2): mi dispiace davvero di dovermi dilungare tanto nelle note, ma ci tenevo a fare delle ultime precisazioni, scritte qui dopo la storia per evitare di spoilerare a voi, ignari e coraggiosi lettori che siete arrivati fino in fondo, il perché di alcune scelte:

- Il finale di questa storia è stato ipotizzato basandomi sul fatto che non si sa cosa sia successo all'Okabe di questa linea temporale dopo aver mandato la D-Mail. La logica secondo cui funziona il Reading Steiner è quella di una sovrascrizione di ricordi, perciò l'Okabe dello Steins;Gate nel 2025 potrebbe benissimo acquisire tutti i ricordi dell'Okabe che ha passato quindici anni nella linea di universo Beta.

- Sempre nel finale Kurisu capisce che l'Okabe che ha davanti ha appena acquisito i ricordi del se stesso dell'altra linea di universo: questo perché, a seguito di ciò che Okabe le racconta del suo salvataggio, la mente geniale di Kurisu non impiega molto a capire quale sarà il destino dell'Okabe dello Steins;Gate ma nella mia mente ha preferito non dirgli nulla, contando che, come viene dimostrato nell'OVA e nel film, le persone mantengono, anche se in modo molto vago, i ricordi delle altre linee temporali. Infatti ho ipotizzato che nel futuro l'Okabe dello Steins;Gate recupererà i ricordi sovrascritti anche in misura maggiore degli altri per via del Reading Steiner.

 
 
   
 
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