A te, mio quasi errore.
QUASI ERRORE
Non ti ho mai sfiorato nel silenzio dei miei sogni,
ti amavo con la mente che fingeva d’esser cuore,
eri già la metà del mio tutto per un nostro futuro,
e le canzoni mi raccontavano pezzi della tua vita,
da tempo, oh da tempo ormai.
Il tuo nome era sempre sulle mie labbra anche se non ti vedevo,
le tue braccia mi stringevano seppur non eri vicino,
la tua voce era un’abitudine preziosa;
nei giorni miei diversi da tuoi
svanivi e apparivi senz’affanno,
entravi e uscivi dalla mia vita,
annoiato.
Sei rimasto una promessa non mantenuta,
un desiderio adorato e inafferrabile,
un miraggio nel deserto degli aridi sentimenti;
non hanno più senso le carezze ai nostri momenti non vissuti,
i sorrisi prima del sonno,
le parole pronunciate per te.
Vivo nel silenzio che hai lasciato al posto tuo,
mio quasi errore,
ripensando al punto che ci ha fermati nel passato,
quello che abbiamo scritto noi stessi
ancor prima di cominciare a viverci.
ti amavo con la mente che fingeva d’esser cuore,
eri già la metà del mio tutto per un nostro futuro,
e le canzoni mi raccontavano pezzi della tua vita,
da tempo, oh da tempo ormai.
Il tuo nome era sempre sulle mie labbra anche se non ti vedevo,
le tue braccia mi stringevano seppur non eri vicino,
la tua voce era un’abitudine preziosa;
nei giorni miei diversi da tuoi
svanivi e apparivi senz’affanno,
entravi e uscivi dalla mia vita,
annoiato.
Sei rimasto una promessa non mantenuta,
un desiderio adorato e inafferrabile,
un miraggio nel deserto degli aridi sentimenti;
non hanno più senso le carezze ai nostri momenti non vissuti,
i sorrisi prima del sonno,
le parole pronunciate per te.
Vivo nel silenzio che hai lasciato al posto tuo,
mio quasi errore,
ripensando al punto che ci ha fermati nel passato,
quello che abbiamo scritto noi stessi
ancor prima di cominciare a viverci.