Auguri a tutte le donne.
8 marzo
"Sta'
fermo, accidenti! Come faccio a medicarti se ti muovi come una
cavalletta?!" si lamentò Chichi, stringendo la siringa con
una mano.
"Mi
farai
l'iniezione! Non toccarmi! NON-TOCCARMI!" ululò Goku. Si
strinse i
pantaloni e tirò su con il naso, due lacrime gli rigarono il
volto. Era steso a
faccia in giù sul letto, tremando. Chichi gli
tirò verso il basso i pantaloni a
forza e gli conficcò l’ago nel sedere, Goku
gridò a squarciagola. Chichi finì
di fargli l’iniezione e Goku iniziò a
piagnucolare, dimenandosi. Chichi uscì
dalla stanza e si chiuse la porta alle spalle, isolando i rantoli del
marito.
Chichi raggiunse la cucina, roteò gli occhi e
gettò la siringa nella
spazzatura. Elly e Kamy erano sedute al tavolo.
“Le
urla di mio
fratello sono risuonate ovunque” sussurrò Kamy ed
Elly ridacchiò.
"Sempre
la
solita lagna" sbottò Chichi, incrociando le braccia. La
porta si aprì ed
entrò Bulma, seguita da Marron e Videl.
“In
questi
giorni anche Junior sembra un bambino. Ha il raffreddore, non fa altro
che
tirare su con il naso, tenermi il muso e borbottare”
spiegò Elly. Marron entrò
in cucina, ridacchiando ed aprì la finestra della stanza,
facendo entrare Pan. Videl sorrise alla figlia che
giocherellò con uno degli orecchini a fiore che indossava.
“Tipico
degli
uomini, appena hanno un raffreddore da niente stilano il
testamento” si lamentò
Chichi.
“Noi
siamo il
sesso debole, ma sono loro i peggiori a lamentarsi. Vetrunks
è solo un bambino
ed è già un esperto in quest’arte
quando non gli riesce qualche tecnica del
nonno”. Le fece eco Pan e Videl annuì. Kamy la
guardò sedersi
nella sedia davanti alla sua e
allungò le gambe sotto il tavolo.
“Nell’esercito
saiyan, ripetevano tutti che le donne non valevano la metà
degli uomini. Però
nessuna missione della squadra di mio padre sarebbe andata in porto
senza la
presenza di mia zia Celipa”. Si vantò Kamy,
annuendo un paio di volte. Bulma
aiutò Chichi a portare a tavola un vassoio con the e
biscotti.
“In
fatto di
lamentele, il signore imbattuto è il principe dei
saiyan”. Iniziò e, dopo aver
preso un biscotto, ridacchiò. Marron si servì,
mettendo due zollette di zucchero
nel proprio the e si voltò verso Bulma, che
proseguì.
“Si
è pestato il
dito con il martello la mattina presto e non ha smesso di sbraitare
fino a sera
tardi” canzonò il marito.
Pan,
Marron e
Bra sospirarono all'unisono con fare contrariato.
"Papà
si
sta lamentando dei capelli che cadono. Ogni volta che
c’è bisogno li rasa, ma
quando li ha, vive nel terrore di perderli" borbottò Marron.
Kamy scosse
la testa, Elly vide Bra entrare dalla finestra e la osservò
sedersi al suo
fianco.
“Di
cosa
parlate?” domandò. Elly si portò una
tazza di the alle labbra e socchiuse gli
occhi.
“Degli
esponenti
maschili. Goku sta ancora singhiozzando per una puntura”
spiegò. Bra piegò di
lato la testa, facendo ondeggiare i lunghi capelli azzurri.
“Tasto
dolente.
Goten mi ha ripetuto sedici volte di farmi da parte quando la
televisione si è
rotta. Era un lavoro da veri uomini, che io mi sarei rotta
un’unghia e avrei
piagnucolato per quello. E che un’amante dei vestiti e della
moda come me, non
poteva capire la motivazione virile che lo spingeva a riparare
l’apparecchio. Morale
della favola? Si è perso l’incontro di basket che
voleva vedere perché non è
riuscito a sistemare niente ed io in cinque minuti ho sistemato
l’antenna”
spiegò. Elly sospirò e le diede una pacca sulla
spalla.
“Uomini”
sussurrò e Videl sbuffò. Afferrò un
biscotto e lo sgranocchiò, con i suoi movimenti del capo
fece ondeggiare la sua lunga treccia mora.
“Gohan,
invece, non si lamenta. Semplicemente si chiude in camera sua, nel
completo
mutismo, come se i suoi pensieri fossero troppo profondi per il resto
del
mondo. Proprio oggi è in una di queste sue fasi a causa del
problema di
matematica di un suo allievo. Non riesce a risolverlo nemmeno
lui” spiegò.
Kamy incrociò le braccia sotto il seno.
“Non
fanno altro
che ripeterci che loro devono allenarsi, che devono salvare il mondo.
Però si
sbagliano se pensano che noi staremo semplicemente a casa ad
aspettarli” si
lamentò.
“Si
lamenteranno
anche che noi ragazze spendiamo troppo in vestiti, ma appena ne
mettiamo uno un
po’ più casalingo, immediatamente brontolano che
siamo sciatte” brontolò Bulma.
Chichi annuì, Pan sospirò e Bra si morse
l’interno della guancia. Kamy
sorseggiò l’ultimo goccio del proprio the
dimenando la coda e Marron si strinse
i codini.
“Beh,
allora,
pomeriggio di shopping?” domandò Bulma.
“Ci
sto” le
rispose in coro Marron e Videl.
“Dimostrerò
a
Goten che non gli conviene ricordarmi che ho passato interi pomeriggi
della mia
vita a comprare decine di vestiti” sibilò Bra e
ghignò, strofinando le mani.
“Vengo
ovunque
pur di non sentire ancora le lamentele di Junior” disse Elly.
“Mi
avete
convinta, vengo anche senza fare i piatti”.
S’intromise Chichi.
“Prendo
la macchina!” gridò Pan, volando fuori dalla
finestra.
“Tremate
uomini, da oggi vedrete il potere delle vostre
donne” sussurrò Bulma e si voltò verso
Kamy, che le fece l’occhiolino.