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Autore: irene_197    08/03/2016    0 recensioni
Che succede se per due mesi devo fare da babysitter ai fratellini del mio migliore amico? E se lui ha un fratello gemello tanto bello quanto stronzo?
Genere: Romantico, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Non ho mai montato una tenda in realtá, ma osservando Filippo ed Erica che montano la loro, non sembra poi così difficile. Sono piuttosto fiduciosa, e poi nel caso io e Davide non ci riuscissimo potrei lasciargliela montare solo da lui, come sta facendo Serena con Riccardo. Seguo le indicazioni, o per meglio dire gli ordini, di Davide che mi tratta come se fossi la sua schiava personale. Ma non mi da tanto fastidio anche perchè è meglio lasciar perdere l'orgoglio in questa situazione, altrimenti mi sa che stanotte mi trovo a dormire sull'erba. Vedo con piacere che non siamo l'unica coppia in cui uno dei due comanda, ma anche in quella di Riccardo e Serena è presente questa modalitá di lavoro; l'unica differenza è che tra di loro il comandante è Serena, anche se non so bene che ordini possa dare al suo ragazzo, dato che non ne capisce niente di queste cose. Ci mettiamo neanche dieci minuti per montare una tenda bella e stabile e poi diciamocela tutta, vedere Davide all'opera non è stata poi quella fatica, anzi è stato un piacere per gli occhi. Anche gli altri hanno giá montato le loro tende, e sono proprio carine. Tutte sono blu, e disposte intorno, ma non troppo vicine, a una specie di buco, che contiene delle ceneri per accendere un faló. -bene quindi ora che si fa?- -beh ora andiamo a raccogliere la legna, così stasera possiamo fare il faló- -va bene andate pure, noi vi aspettiamo qui- -in realtá andiamo TUTTI quanti a raccogliere la legna- -e va bene, certo che voi senza noi ragazze non sapete proprio fare niente eh- I ragazzi guardano strano Serena, manco fosse una matta. -be allora andiamo o no?- chiedo -si ma non penserete di andare in un bosco con i pantaloncini- -si perchè?- -potrebbe esserci qualche serpente o qualche biscia, è meglio che vi mettiate dei pantaloni lunghi- Alla parola serpente, io e le mie amiche siamo giá scappate nelle tende per cambiarci. Mi tolgo i pantaloncini e mi metto dei leggins neri e gli scarponcini, spero che basti. Andiamo tutti insieme in cerca di un boschetto e appena lo troviamo, Filippo ci spiega quello che dobbiamo fare. -allora innanzitutto state attente a dove mettete le mani perchè potrebbe esserci qualche biscia, e poi dovete raccogliere solo rametti secchi, per cui non cercate di prendere quelli attaccati alle piante, che non vanno bene, tutto chiaro?- -si- -bene allora possiamo anche dividerci in due gruppi no?- -che ne dite se facciamo una specie di sfida?- -che tipo di sfida?- -il gruppo che raccoglie meno legna, va a prendere il pranzo- -d'accordo- -peró ci sono due regole, la prima è che nessuno deve rubare la legna dalla base dell'altra squadra e la seconda è che abbiamo un'ora e trenta minuti a partire da ora- -ok- Io vado con Serena e Erica e poi per non servirgli proprio la vittoria su un piatto d'argento, ci prendiamo Lorenzo. Io le ragazze cerchiamo di non allontanarci troppo da dove abbiamo lasciato le tende. Piú che per non perderci, questa strategia serve a camminare il meno possibile, eh già, siamo proprio furbe. Iniziamo a raccogliere i rametti che troviamo per terra, stando bene attente a non toccare niente di schifoso, e nel frattempo parliamo del piú e del meno. Forse siamo un pó lente in questa attivitá, dato che prima di allungare le mani, tastiamo la zona con i piedi, come ci ha suggerito Filippo, ma noi puntiamo sulla velocitá di Lorenzo. Non so voi ma io non ci tengo ad avere un incontro ravvicinato con dei serpenti o dei ragni, che schifo. Appena raccogliamo un bel gruppetto di legna, una di noi la porta alla nostra base, che non è altro che un punto deciso da noi, non troppo vicino da quella dei ragazzi. Quando è il mio turno di trasportare la legna, passo vicino a un ammasso di rami giá ammucchiati, per cui vado alla nostra base, appoggio la legna che ho tra le braccia e, dopo di che, prendo buona parte dei rami che ci sono nell'ammasso di legna che ho scovato,e porto anche quelli alla base. Caspita che fortuna. Quando torno dalla mia squadra, dico tutto alle ragazze e loro fanno lo stesso. Ci viene il dubbio che quella legna sia dei ragazzi, ma ci sembra strano, visto che la loro base non è quella; va be in ogni caso, dato che non stiamo infrangendo nessuna regola, non abbiamo fatto niente di male. Quando è passato il tempo previsto ci avviamo alla nostra base. -secondo voi ne avremo raccolta abbastanza?- -lo spero perchè io non ne posso piú, non ho mai avuto le unghie così rovinate- -spero solo che sia piú di quella degli altri, perchè non ho nessuna voglia di camminare fino al chiosco- Quando arriviamo alle basi delle squadre, posso dire con orgoglio, che la nostra legna è maggiore di quella dei ragazzi, senza dubbio. Eh grazie avete barato! Non abbiamo barato, abbiamo solo preso in prestito i rami che ho trovato... Quando vedono che hanno perso, i ragazzi ci rimangono malissimo e non riescono a spiegarselo. Dopo aver avuto la conferma che quei rami che ho trovato erano i loro, io e le ragazze ci guardiamo e ci facciamo l'occhiolino, ma non confessiamo niente, neanche a Lorenzo. Ancora increduli i ragazzi si incamminano verso il chiosco che fornisce da mangiare ai campeggiatori. La nostra squadra intanto si cambia, rimettendosi pantaloncini corti o bermuda, e poi ci mettiamo a giocare a carte, sull'erba. C'è un caldo infernale e sinceramente non capisco neanch'io quale sia il bello del campeggio, ma pazienza, per stavolta accontenteremo i nostri fidanzati. ************************************* Dopo aver pranzato, i ragazzi decidono di giocare a calcio, e per un po' giochiamo anche noi con loro, ma quando capiamo che non ne vale la pena di farci umiliare così tanto, andiamo a fare un giro nei dintorni. -alla fine non è poi cosí male il campeggio- -come non è poi così male? Ma se fa schifo! Non ci sono posti per lavarti, puoi mangiare solo quello che c'è al chiosco e il teleono prende malissimo!- -be dai almeno stiamo piú tempo tra di noi- -io spero solo di riuscire a dormire stanotte..- -io e Riccardo non penso che dormiremo e basta...- -anche in campeggio?- guardiamo strano Serena -be che c'è di male, almeno posso fare qualcosa che mi piace in questi due giorni- -io non ce la farei a farlo qui, e poi non c'è un minimo di privacy- -be ma non serve mica la privacy, sappiamo tutti come si fa sesso- -cerca almeno di non urlare troppo- -non vi assicuro niente, non potete immaginare quanto sia bravo Riccardo- -non lo voglio sapere!- non so se poi riuscirei a guardarlo in faccia. Pe fortuna la conversazione si è fermata prima di sfociare nell'imbarazzante. Torniamo indietro e quando stiamo per raggiungere le tende, vediamo in lontananza i ragazzi, tutti girati di spalle, in piedi in riga e immobili. -ma che stanno facendo?- -scommetto quello che volete che stanno pisciando- -cosa?- Ossanto cielo, sembrava che stessero guardando il panorama; evidentemente prendono sul serio quell'aspetto dell'amicizia che dice di fare tutto insieme! ************************************ È sera, abbiamo giá cenato e il cielo è oramai scuro. Credo che questo sia il momento piú bello di tutti, finora, da quando siamo qui. Certo è stato divertente giocare, scherzare e parlare, ma ora che sono qui abbracciata a Davide, non ci sono dubbi. Siamo intorno al falo, che viene alimentato ogni tanto dalla legna che i ragazzi ci buttano, e abbiamo messo per terra i materassini dei sacco a peli. Quindi ci siamo seduti su di essi e stiamo abbracciati ai nostri fidanzati che ci scaldano, mentre ci raccontiamo storie di paura e barzellette. Purtroppo a un certo punto devo abbandonare le braccia di Davide che mi avvolgevano,perchè mi scappa la pipí. -dove vai?- -a fare la pipì- -uh veniamo anche noi aspetta- Alla fine sia Erica che Serena vengono con me "in bagno". Piú che per una necessitá momentanea, perchè non abbiamo voglia di doverci alzare stanotte per urinare. Come sono educata eh.
   
 
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