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Autore: The_Lock    09/03/2016    1 recensioni
A grande richiesta, il secondo capitolo della saga It's Up to You. Ashley è una matricola che si trasferisce nel campus St. Collins. Tra confraternite e segreti, il gioco interattivo ritorna: a fine di ogni capitolo si dovrà scegliere tra due o più opzioni, ognuna delle quali avrà delle conseguenze. Il primo a commentare ha il diritto di scegliere.
Genere: Horror, Suspence, Thriller | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'It's up to you!'
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ST. JUDE HOTEL, ore 2:00

 

Il St. Jude Hotel era ormai una gabbia di fuoco.
I piani superiori erano interamente divorati dalle fiamme e il fuoco aveva iniziato a mangiare anche il piano terra. Sulle scale che conducevano alla hall si poteva già intravedere il bagliore arancione delle fiamme che avevano iniziato a bruciare le prime camere.
“Ashley... ti prego, posa la pistola.” disse Jason con mani tremanti, ma la nonostante le braccia della bionda tremassero, i suoi occhi erano fermi, decisi e severi.
“Ashley, potessi tornare indietro cambierei ogni cosa, credimi!” sbottò Madison con voce isterica “Non volevo uccidere Dylan, è stato uno stupido incidente!” disse, e poi aggiunse “Logan! Logan ha ucciso molte più persone!” disse, indicando il ragazzo.

“Mi fai schifo...” ringhiò Ashley e fece per premere il grilletto, ma Jason alzò le braccia come per calmare una bestia inferocita.

“Ashley... è vero, abbiamo sbagliato. Abbiamo tutti ucciso qualcuno, ma vuoi davvero diventare come noi? Almeno tu, non diventare un'assassina.” disse il ragazzo con sguardo disperato.

L'unico che non parlava era Logan. Il ragazzo rimaneva con aria severa e fredda, non muoveva un muscolo e osservava Ashley con attenzione eppure senza averne paura.

“Forse dovremmo dirglielo, non credi?” domandò Logan, rivolto alla bionda.
“Già, tanto vale...” sorrise Ashley.

“Dirci cosa?” domandò Jason.

“Dylan March... era mio fratello.” disse Ashley e il primo colpo fu sparato.

 

La testa di Madison si rivolse indietro, mentre il proiettile le trapassava il cranio da lato a lato. La ragazza cadde a terra e dal teschio bucato iniziò a fuoriuscire materia cerebrale e copiosi rivoli di sangue.
Jason inorridì davanti a quella visione grottesca e si voltò di scatto, guardando Ashley. “
“T-tuo fratello?” chiese, mentre le gambe non gli reggevano più per via della ferita e Jason cadde in ginocchio, come a chiedere penitenza.

“Sì. Avete ucciso mio fratello.” mormorò Ashley, avvicinandosi a Jason e puntandogli la pistola sulla fronte. Il foro d'uscita era ancora bollente ed il ragazzo trasalì, sentendo il calore premuto contro la sua fronte.

“Dopo che Logan ha saputo del falso omicidio, mi ha contattata e mi ha raccontato ogni cosa. Sei stato così cieco, Jason! Ho acquistato la fiducia di Madison ed ho colto la prima occasione per imbastire una trappola mortale; appena Madison ha deciso che avremmo dovuto festeggiare nel St. Jude Hotel io e Logan abbiamo studiato ogni passaggio segreto a memoria. È stato facile. Poi ho consegnato i biglietti sbagliati a Linsday così da ridurre la festa solo a otto partecipanti... il resto è abbastanza ovvio: io e Logan ci alternavamo nell'uccidere qualcuno così da avere almeno un po' di alibi.” spiegò, facendo spallucce.

“E le telefonate? Ed i messaggi?” domandò il ragazzo.
“Ashley ha rubato il cellulare a Linsday, poi abbiamo filtrato le chiamate e duplicato qualche scheda.” spiegò Logan con un filo di voce.

“Logan, ti prego. Sei il mio migliore amico.” mormorò Jason con le lacrime agli occhi.

“Lo so. Anche tu lo sei. Ma non potrò mai perdonarti.” spiegò con sguardo affranto.
“Peccato, Jason... saremmo potuti essere una bella coppia.” mormorò Ashley e premette il grilletto.
Il terzo colpo partì e Jason cadde a terra, inerme.

 

Ashley scavalcò i due cadaveri e Logan fece lo stesso, tirando fuori la vera chiave che apriva il portone- quella che aveva dato ad Ashley era solo una copia che si sarebbe spezzata nella serratura.
I due uscirono e si allontanarono, illuminati dalla luce rossa delle fiamme e si voltarono a guardare il St. Jude Hotel un'ultima volta.
Logan sgorgò in pianto e Ashley lo imitò. I due guardarono fieri il fuoco che mangiava e purificava quel luogo in cui sei assassini erano stati colpevoli dell'uccisione della creatura più delicata e pura che entrambi conoscevano. Sapevano di aver vendicato la persona a cui entrambi tenevano di più al mondo e non potevano sentirsi in colpa per questo.

Pieni dell'amore per Dylan, i due si ringraziarono per la fedeltà dimostrata e si presero per mano.

 

 

FINE

 

 

 

 

 

 

 

What if:

 

  • se (cap 1) Ashley non avesse lasciato perdere Jason, se ne sarebbe innamorata e lo avrebbe, in caso, risparmiato nel finale;

  • se (cap 3) Madison avesse scelto la sede della TPK, allora gli assassinii sarebbero avvenuti per tutto il campus;

  • se (cap 4) Tristan avesse risposto al telefono, sarebbe morto negli spogliatoi;

  • se (cap 6) Tristan avesse seguito l'ombra, si sarebbe imbattuto in Linsday;

  • se (cap 7) Tristan avesse aperto la porta, non sarebbe morto;

  • se (cap 8) Jason avesse girato la chiave del portone principale, avrebbe innescato un meccanismo che avrebbe decapitato Freddie che sarebbe accorso per salvarlo;

  • se (cap 9) Linsday fosse andata verso la porta antincendio, sarebbe morta;

  • se (cap 10) Linsday si fosse nascosta, sarebbe morta;

  • se (cap 10) Freddie si fosse ammanettato, avrebbe incontrato Madison e non l'assassino;

  • se (cap 11) Linsday fosse andata a sinistra, si sarebbe imbattuta nel cadavere di Tristan;

  • se (cap 11) Jason avesse scelto obbligo, questo sarebbe stato “Uccidi Madison”;

  • se (cap 13) Michael non avesse preso il coltello e se (cap 14) non fosse andato a destra, non sarebbe morto;

  • se (cap 13) Madison non avesse parlato con Freddie oltre la porta, quest'ultimo non sarebbe morto;

  • se (cap 15) Linsday fosse uscita con Madison e Logan dalla stanza, allora avrebbe perso il posto di Logan sulla sedia elettrica e sarebbe, eventualmente, morta;

  • se (cap 16) Ashley avesse conservato la pistola, allora la scelta del capitolo 18 sarebbe stata “Spara a Jason” oppure “Scappa”;

  • se (cap 16) Linsday fosse uscita dalla camera, non sarebbe morta;

  • se (cap 17) Ashley e Jason fossero andati verso il terrazzo, allora il finale si sarebbe svolto lì;

  • se (cap 17) Madison avesse salvato Logan, allora sarebbe morta lei poiché Logan non era in realtà legato e aveva dietro allora schienale un coltello;

  • se (cap 18) Ashley sarebbe scappata, Madison sarebbe morta;

  • Se (cap 19) Ashley avesse sparato a Logan, allora sarebbe stata una farsa poiché Logan aveva un giubbotto antiproiettile;

 

Care amiche lettrici e cari amici lettori,
anche questo capitolo della saga è concluso, finalmente! Devo ammettere che è stato molto faticoso, soprattutto dover sempre cecare un alibi per Ashley e per Logan senza che voi potevate sospettare dell'uno o dell'altro; decisamente più faticoso e più psicologico del primo It's up to you! 
Ammetto che, a metà racconto, tra università ed altro, avevo anche pensato di chiudere la storia, ma alla fine mi sono sforzato e spero che il risultato sia decente e che vi sia piaciuto. 
Ho messo nell'elenco i bivi più importanti, ma se avete domande su altre scelte, chiedete pure in privato o lasciate un commento! Se avete, inoltre, dubbi su come si sono svolte determinate azioni, o su chi tra Ashley e Logan ha fatto qualcosa, non esitate a domandare! 
Son contento di questo secondo capitolo, lo ammetto; e ringrazio tutti quanti: da chi ha commentato a chi ha semplicemente letto o sbirciato.
Spero di aver dissipato ogni dubbio della trama (lasciare così tanti buchi da riempire è difficile!). 
Verso metà aprile ci sarà It's up to you 3... stay tuned :) 
Un abbraccio, 
The_Lock

  
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