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Autore: Osage_No_Onna    09/03/2016    2 recensioni
Prima (e forse unica?) pubblicazione in questo fandom.
1.Prendi un personaggio, fandom, ship, friend-ship, qualsiasi cosa.
2.Accendi il tuo lettore musicale, metti su una playlist e inizia ad ascoltare le canzoni modalità "casuale".
3.Per ogni canzone, scrivi qualcosa ispirato ad essa che sia relativo al tema scelto all'inizio. Hai solo il tempo della canzone. Vietato prepararsi in anticipo o scrivere oltre il termine del brano. Vietato anche saltare le canzoni.
4.Ripeti il procedimento con 10 canzoni e posta il risultato. Assicurati di includere il nome del brano e l'artista.
Drabble miste incentrate sulla coppia più amata/trascurata e discussa del Furioso (e dell' "Orlando Innamorato"), Ruggiero/Bradamante.
[Canti di riferimento: XLV, XLIV, -, XXII, -, XXXIII, XII, XLVI, XXXVI, IV]
[ Non è assicurata la corrispondenza tra testo delle drabble e quello delle canzoni]
Genere: Generale, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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La croisée des destins- Ten Songfics about Ruggiero & Bradamante

 




1. Life for rent- Dido

Steso tra il fogliame della foresta, la visiera calata sugli occhi pieni di lacrime, non voleva più contatti con il mondo esterno.
Morire, morire e basta: non poteva desiderare di meglio.
La sua vita era sempre stata una vita mai pienamente sua: sempre assoggettato a qualche superiore, dai due re al padre adottivo, ed ora il suo rivale in amore.
Era per lui che aveva vinto la mano della persona a lui più cara, l’unica al cui servizio sarebbe stata volentieri.
“Ruggiero, che stupido sei stato.
Perché fare tutti quei progetti? Come potresti vivere senza di lei?
Ben venga la fine a pagare la mia stupidità.”

 

2. Just around the riverbend- Judy Kuhn (Pocahontas)
La fanciulla aveva sciolto i capelli ricci e biondi ed ora li lasciava fluttuare dietro di lei, mossi dal vento e dalla corsa del velocissimo cavallo Rabicano.
Al suo fianco gli alberi fitti delle foreste tra Perpignan e Carcassonne passavano in un lampo.
Cullata dal rumore degli zoccoli, si fermò indecisa a contemplare il bivio di fronte a lei.
Obbedire ai genitori e sposare un uomo che non avrebbe mai amato o mantenersi fedele al dolce voto delle sue preghiere?
Nessuna esitazione: spronando il destriero si diresse dove la foresta era più intricata ma più luminosa, lasciandosi indietro il grigiore del borgo che aveva attraversato.

3.  Φαίνεταί μοι κνος σος θέοισιν[1]- Trinovox
Come mai tremava tutta, Bradamante?
Proprio lei che aveva la fama di non aver mai ceduto all’ amore!
Eppure… com’ era dolce quel fuoco che correva sotto la pelle.
Si perse negli occhi marroni e profondi del guerriero saraceno, assaporando ogni sua parola come se fosse miele.
Contemplò intensamente i ricci castani di lui, la pelle leggermente olivastra, sentì rotolare nella sua anima il suono profondo della voce di lui nelle più intime fibre della sua anima.
Sì, le erano stati aperti i cancelli del Paradiso e quel cavaliere era un angelo custode. Ma se era sulla Terra... perché le stelle non se l’erano ripreso?
 

4. Eblouie par la nuit- ZAZ
Non sembrò loro possibile aver vagato per così tanto tempo senza essersi mai riconosciuti.
Ma non ebbero nemmeno il tempo di chiedersi che strana pazzia li avesse presi o di che malia fosse impregnato il palazzo, perché la vista e l’abbraccio furono una cosa sola.
Le loro braccia formarono nodi tenaci intorno ai loro torsi e i loro occhi annegavano l’ uno nelle iridi luminose dell’ altra.
Si erano cercati così a lungo ed ora eccoli lì, finalmente insieme, con i loro baci che facevano annegare nella felicità del loro incontro quella folle mancanza.
Avevano difficoltà a separarsi dal calore del corpo dell’altro: la felicità aveva finalmente un volto reale. 


5. Nishi no sora e- Spoon
Il cielo, visto in movimento, dava tutt’ altro effetto: correva anch’ esso, inesorabilmente, insieme a tutto il resto del mondo che pareva girare solo per loro, eppure quella volta azzurra e tersa come poteva esserlo solo di primo mattino era sempre lì e raramente cambiava i propri tratti.
Era un grande padre, i cui sorrisi erano sempre più luminosi dopo i burberi tuoni dei giorni precedenti, e che guardava i due novelli sposi ridere ed inseguirsi senza mai afferrarsi davvero, perdersi per la gioia di ritrovarsi, prima sulle veloci cavalcature e poi sulle navi in compagnia degli alcioni. 


6. Left outside alone- Anastacia
Con gli occhi vuoti di chi ha ormai realizzato appieno di aver vissuto in un’illusione, la donna avanzava con rabbia ma svogliatamente, ignorando la pioggia battente e il fango sul terreno.
Aver sconfitto i tre paladini poco prima non le aveva donato alcun conforto.
Continuava a ingoiare l’amarezza, ad incolpare Amore crudele, non lui, che pure l’ aveva tradita.
Cercò di aggrapparsi al poco restante buon senso, ma l’ unico risultato che ottenne furono le lacrime che prepotentemente ancora sgorgavano dagli occhi chiari.
“Dov’ è la finita la tua fede? Mi avevi promesso che me l’avresti donata in eterno.
Perché non vuoi dare stabilità a quelle dolci alate parole?”
 


7.  Studio trascendentale n. 12: Lo spazzaneve- Franz Listz
Tra scale e infinite stanze di quel labirinto, in quella prigione invisibile, nei fili dorati di una ragnatela illusoria, in preda a vorticosi pensieri e dolci affanni il giovane passava giorni invano a rincorrere un sogno.
Un sogno che, pur ribattendo sempre sullo stesso chiodo, non per questo era meno illusorio e meno efficace.
Incespicando nei sui stessi passi, in quella ricerca affannosa e vana, non solitaria come credeva, seguiva la dolce voce di lei: stava per raggiungerla, sfiorarla e zac! Le sue povere mani non sfioravano che il vuoto.
La donna che, come uno spirito folletto, prima si mostrava splendente nell’ armatura e poi volava via, quanto l’amava… 


8. While your lips are still red- Nightwish
Eccola lì, che gli cingeva il collo e, meravigliosa nel suo abito rosso, dolcemente lo baciava.
E lui, nella sua armatura pesta e forata, in condizioni da far pietà, cosa stava facendo?
Semplicemente, dopo tanti affanni, tanto dolore, si stava lasciando andare, ricambiando i baci a sua volta.
Com’ erano morbide, le sue labbra rosee!
Ed adesso che avevano la certezza di poter essere finalmente marito e moglie tutto aveva un sapore nuovo, meraviglioso.
Stringendola più forte a sé, il novello perfetto cavaliere sollevò tra le braccia la sua bella donna, che sempre gli era rimasta fedele, pronto ad emendare con fiamma più viva i suoi tanti precedenti peccati. 

9. One more night- Maroon 5
Un’ aquila argentea in campo azzurro invase il suo campo visivo e, in quel momento, la paladina di Francia capì che, da allora, ogni suo colpo di lancia sarebbe andato a vuoto: il giovane sembrava così innocente mentre le si avvicinava e i suoi occhi, non coperti dalla visiera, chiedevano ansiosamente spiegazione e pietà al tempo stesso: era in buona fede.
 Il sangue smise di ribollirle e il diavolo della rabbia levò le tende dal suo cuore.
Come previsto, la lancia dalla punta d’ oro cadde a terra e lì rimase per un pezzo, perché Bradamante aveva gli occhi rivolti a tutt’ altro.
L’inafferrabile Amore aveva vinto ancora una volta. 


10. Bring me to life- Evanescence
Il paesaggio dalla vegetazione lussureggiante era svanito, lasciando il posto a montagne desolate e brulle come poche, ma per lui anche così quel luogo era bellissimo.
Tra i tanti cavalieri confusi e le dame che brontolavano nonostante la recuperata libertà, una figurina possente si ergeva, sorridente, in mezzo allo spiazzo in cui si trovava.
Era lei: da quando si era tolta l’elmo, sciogliendo le trecce dorate, il ragazzo non aveva avuto altro pensiero.
Sapeva bene cosa significava quel sorriso luminoso e quelle catene tra le mani: era stata lei, e non altri, a liberarlo.
Di questo le era grato e, con insolito slancio nelle gambe, le corse incontro per accoglierla.  












 

 
 
 
 
 
 
 
[1] Traslitterato, il titolo sarebbe “Phainetai moi kenos isos theosin”, “Mi sembra che costui sia simile agli dei” (grossomodo). La canzone è una versione musicata del fr. 31 Campbell della poetessa greca Saffo, anche chiamato “carme della gelosia”.
   
 
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