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Autore: KibiRain    11/03/2016    0 recensioni
ATTENZIONE: Questa storia è il sequel di "Sono come la pioggia", se non avete letto la prima storia ci capirete poco e niente.
"Perché avete presente quelle giornate di pioggia? Quelle giornate in cui ti senti stanca e scombinata, quelle che vorresti solo passare in casa con un maglione extra large e qualcuno di speciale? Quelle giornate che vorresti fossero giornate per due?"
Genere: Horror, Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Laughing Jack
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Rain aveva ricominciato,dopo mesi a vivere normalmente. Il padre e la madre le sarebbero sempre mancati nonostante nella vita le avessero fatto più male che bene.
Jack aveva imparato,a controllare i suoi istinti e aveva assunto un aspetto quasi normale.
Rain era l'unica che sotto tutto lo strato di cerone da pagliaccio era riuscita a trovare sorrisi sinceri,emozioni vere,un cuore umano.
Dopo i funerali dei genitori sua cugina Giulia decise di venire ad abitare di fronte a lei,le due ragazze non si vedevano da una vita perché la madre di Giulia aveva preferito tenerla lontana da quella famiglia sgangherata,ma si volevano bene e Rain ne aveva sentito spesso la mancanza.
Giulia era l'esatto opposto di Rain, sempre allegra e con qualcosa da raccontare,aveva le punte dei capelli verdi -perché nessuno se li fa mai verdi- diceva, sembrava che il verde fosse proprio il suo colore perché era anche quello dei suoi occhi, leggermente più robusta di Rain di certo non si poteva dire che non amasse i dolci.
Inizialmente aveva avuto un po' di problemi a presentarle Jack, si era dovuta inventare un passato che il ragazzo non aveva, però alla fine era risultata credibile. Infine aveva iscritto Jack a vari incontri clandestini per far si che sfogasse la sua rabbia,il proxy aveva vinto quasi tutti gli incontri e quelli che aveva perso erano una messa in scena per non destare sospetti.
Grazie agli incontri che fruttavano un bel po' di soldi i due si mantenevano e Rain stava persino mettendo da parte qualcosina per un viaggio.
Giulia invece era subito stata assunta come aiuto-pasticciera da una pasticceria nel quartiere, il proprietario era rimasto sbalordito dalle sue doti ( anche se magicamente in quei giorni era sparito qualche pandoro).

"Capisco chi sei: la parte mancante,l'esatta metà"

   
 
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