SaNami Week 2016 ~ When cigarettes meet tangerines. 

Day 01 ~ Kiss.

«Nami-san». Le mani del cuoco tremavano, mentre lanciava brevi sguardi alla navigatrice, comodamente sdraiata al sole a leggere un libro.
«Che c'è, Sanji-kun?», gli rispose lei tranquillamente, ignara della tempesta che si stava scatenando dentro di lui in quel momento. «Il gatto ti ha mangiato la lingua?».
La gatta casomai, pensò lui tra sé e sé. «N-No, Nami-san. Stavo solo pensando... Se ti ricordi della scommessa dell'altro giorno. Quella che ho vinto».
Gli occhiali da sole di Nami si fecero scuri, mentre lei rideva sotto i baffi. «Oh. Quindi è così... Ti fai beffa di una povera ragazza ingannata e sconfitta».
Sanji portò avanti le mani, iniziando a sudare freddo. «No, Nami-san! E' solo che io-».
Il cuoco non fece in tempo a terminare la frase, perché Nami era già davanti a lui con le labbra premute sulle sue, morbide e dolci. Sanji si lasciò andare a un sospiro beato, inconsapevole che Nami in realtà non vedeva l'ora di pagare pegno e che, soprattutto, aveva perso la scommessa di proposito.

Day 02 ~ Presence.

Il vento soffiava freddo sul ponte quella notte, e Nami sentì dei brividi scorrergli lungo la schiena. Non sapeva con precisione cosa stesse pensando, né perchè se ne stesse tutta sola sul ponte in piena notte, sebbene non fosse il suo turno di guardia. Forse aspettava... Aspettava, invano, qualcosa che non sarebbe tornato mai più. E che le mancava terribilmente.
Eppure, ad un tratto sentì un calore famigliare, come di una stoffa profumata di tabacco che si posava sulle sue spalle fredde. E si sentì terribilmente stupida, perchè...
“Nami-san, prenderai freddo così. vuoi farmi preoccupare?”
...Anche se Sanji non faceva più parte del loro mondo ormai da tempo, lei continuava ad avvertirne la presenza.

Day 03 ~ Handle with care.

Sanji sbirciò nella cabina di Nami, da cui una fievole luce di candela lasciava uscire un piccolo raggio di luce. Lui sapeva benissimo che quando Robin era di guardia preferiva lavorare fino a tardi; sapeva fin troppo bene che, se era costretta a dormire da sola, gli incubi la assalivano e quindi cercava di rimanere sveglia il più possibile, spesso addormentandosi sul tavolo da disegno.
Entrò nella stanza piano, facendo attenzione a non svegliarla; prese una coperta e gliela pose sulle spalle, sentendola tremare al solo tocco e vedendola increspare le sopracciglia in un'espressione di dolore. Probabilmente stava avendo un incubo, ma lui era preparato all'evenienza: aveva giurato fin da quando l'avevano salvata che l'avrebbe trattata con estrema cura, tutta quella cura e quell'amore che gli uomini pesce le avevano strappato fin dalla tenera età. La trasportò con cura fino al letto, adagiandola piano per non svegliarla; le rimboccò le coperte e poi, sempre delicatamente, le posò un bacio in fronte, avvertendo i tremori diminuire sempre di più, fino a scomparire. Infine, il cuoco le lanciò uno sguardo pieno di tenerezza e amore, quasi cercando di inondarla di tutto il forte sentimento che provava per lei.
«Buonanotte, mia preziosa, preziosissima, Nami-san».

Day 04 ~ Aroma

C'erano tanti profumi che Nami amava: quello di metallo – che le ricordava l'oro e i soldi che tanto adorava -, quello del mare, del vento che soffiava nel cielo sereno, dei mandarini... E poi c'era un aroma che prediligeva ancora più di questi: era il profumo di sicurezza, di amore, di casa; o, come tutte le altre persone lo avrebbero identificato, il profumo di tabacco.

Day 05 ~ Fairy Tale

Sanji e Nami non riuscivano proprio a comprendere i due maghi che si trovavano di fronte a loro; era proprio vero che, viaggiando per mare, era possibile incontrare tutti i generi più strani di individui.
«Juvia non riesce a credere alla domanda che avete fatto a lei e a Gray-sama!» disse la ragazza, lasciandosi scappare un risolino.
«Sono assolutamente d'accordo! Insomma, è proprio vero che voi pirati vivete fuori dal mondo! Siete davvero strani!», li apostrofò il ragazzo, guadagnandosi un'occhiataccia da Sanji all'ennesimo indumento caduto al suolo.
Nami incrociò le braccia, corrucciata: insomma, era davvero così grave non aver mai sentito parlare di questa Fairy Tale?!

Day 06 ~ Escape

«Nami-san...». Sanji alzò il viso da terra a fatica, tossendo convulsamente e osservando la piccola pozza di sangue che si era creata sotto il suo viso. Non ce l'avrebbe fatta questa volta; non solo non sarebbe riuscito a proteggere la sua Nami, ma non sarebbe nemmeno riuscito a restare in vita. La marina era troppo forte, Kizaru era troppo forte, e lui aveva perso. E, in mezzo a tutta quella polvere e quel sangue, non c'era visione più spaventosa di Nami che fronteggiava l'ammiraglio, con lo sguardo di chi sa che è arrivata l'ora dell'ultima battaglia e il Climattack ben stretto tra le mani.
«Nami-san, scappa!». Lei doveva vivere!
«No».
«Scappa».
«No».
«Ti prego, Nami-san!!! Tu devi vivere!», urlò Sanji, ormai in preda alla disperazione. «SCAPPA!».
«NO!», urlò a sua volta lei, nascondendo le lacrime. «Non scapperò senza di voi, non scapperò senza di te! Combatterò per te come tu hai sempre fatto per me e se dovessi morire proteggendoti...». Strinse ancora di più la sua arma tra le mani, guardando Sanji con una determinazione che non gli aveva mai dimostrato. «...Sarò felice di farlo!».
Sanji abbassò lo sguardo, piangendo, e annuì. Forse, se non fossero fuggiti entrambi, sarebbero stati in grado di rincontrarsi nello stesso posto una volta finito tutti. Era quella, la sua ultima speranza.

Day 07 ~ Give and Receive

Sanji non riusciva a staccare gli occhi dal frugoletto che sua moglie teneva tra le braccia; era la cosa più piccola e perfetta che avesse mai visto.
«Nami-san...» mormorò. «Grazie. Questo è il più bel regalo che mi abbiano mai fatto».
La navigatrice sorrise, regalandogli uno sguardo pieno di dolcezza. «Mi hai sempre dato tanto, Sanji-kun, molto più di quello che sperassi di ricevere in tutta la mia vita. Ora è il mio momento di ricambiare… Prendila in braccio».
Le mani di Sanji tremavano mentre toccava sua figlia per la prima volta, stringendosela al petto. «Credo di essermi appena innamorato di te… Bell-chan».

Day 08 ~Thank you.

«Sanji-kun!».
Nami non riusciva a capire cosa stesse succedendo. Le sembrava quasi di trovarsi in uno strano sogno, di quelli che quando ti svegli non ricordi nulla.
«E' un mio problema, devo risolverlo da solo», disse il cuoco, guardandoli da lontano. «Ma tornerò di sicuro! Salutate gli altri da parte mia, ok?».
Perché? Perché il suo sorriso sembrava quello di una persona che non ha intenzione di tornare? Di qualcuno che dice addio?
«Nami-san…», riuscì a vederlo pronunciare da lontano.
«Sanji-kun, non andare!».
«Grazie… di tutto!».
Tutto ciò che aveva intorno, improvvisamente le sembrò vuoto.
«SANJI-KUN!».

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*Note dell'autrice*: Ehilààà! :D Buona settimana Sanamosa a tutti! ^^ Speravo tanto di riuscire a pubblicare qualcosina per la SaNami week e, alla fine ce l'ho fatta! Perdonate questa piccola raccolta di brevi drabble fluffose o deprimenti... Spero siano di vostro gradimento! :D

Ps. Per il prompt "fairy tale" non sapevo proprio che inventarmi... Spero mi perdonete il crossover che ne è uscito grazie all'omonimia di suono di "tail" e "tale"! :P