Fanfic su artisti musicali > Avenged Sevenfold
Segui la storia  |       
Autore: Heaven Black    14/03/2016    0 recensioni
"Angel? Strano nome per una ragazza tormentata come te"
"Che ne sai tu? Non ci conosciamo nemmeno"
"Ti conosco fin troppo bene invece", continua senza smettere di guardarmi
"Io non ti ho mai visto", mormoro quasi spaventata dal comportamento del ragazzo.
"Questo non vuol dire che io non abbia visto te", mi sorride sincero e mi porge una mano, "James Sullivan"
Senza pensare gli stringo la mano, possibile che mi senta come se stessi stringendo la mano al Diavolo?
---
Storia nata dopo un lungo momento di riflessione, spero possa piacervi!
Genere: Fantasy, Mistero, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Synyster Gates, The Rev, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: Tematiche delicate
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Capitolo ventiquattro - I can't believe it...

*Qualsiasi cosa succeda alla fine del capitolo questa non è la fine!*


"La fine non è altro che l'inizio di una nuova avventura" -Heaven6661


JAMES'S POV

Non avrei dovuto lasciarlo andare, Brian non è cattivo ma quando è così incazzato non si sa mai cosa potrebbe passargli per la testa, già mi immagino i telegiornali intasati di notizie preoccupanti su decine e decine di morti ritrovati per le strade senza un motivo preciso...
Sospiro cercando di cacciare questo pensiero dalla testa per quanto ci riesca. Siamo tornati a casa e i ragazzi sono andati a dormire, erano distrutti e un po' scossi per quello che è successo, ho detto a Matt di stare tranquillo, che mi sarei coricato anche io, ma non ci riesco, non riesco a stare con le mani in mano mentre il mio migliore amico e la ragazza della mia vita sono là fuori, da soli, in pericolo...perchè me lo sento, so che sono in pericolo.
Mi maledico mentalmente per non riuscire a capire dove possano trovarsi, non una sensazione, non un'idea su dove potrebbero essere...
Maledizione James, pensa, pensa cazzo
Continuo a fissare un punto impreciso sul muro della cucina davanti a me mentre sorseggio una birra, un modo come un altro per non impazzire del tutto, penso ad ogni luogo della città, ci penso con intensità cercando di ricordare anche i dialoghi che feci in ciascun luogo ma non c'è nessun particolare che mi possa aiutare.
"Cazzo amico"
Sobbalzo e punto gli occhi su Zacky che è appena entrato in cucina.
"Zacky, scusa non ti ho sentito entrare"
"Fa nulla, tu piuttosto? Non dovresti riposare e smetterla di traccannarti birre?"
"Birre? Vee, ma ne ho bevuta solo una"
"Mi stai dicendo che quelle bottiglie si sono bevute da sole?"
Mi volto verso il tavolo notando cinque bottiglie di birra vuote, possibile che non me ne sia reso conto, preso com'ero nel passato?
"Non me ne sono reso conto..."
"Sei davvero preoccupato Jim"
Zacky prende una sedia e si siede affianco a me, mi fissa con quegli occhi cerulei in grado di trasmetterti pace e serenità.
"C'è qualcosa che mi sfugge Zack, non è possibile che non riesca a capire che fine abbiano fatto Brian e Angel, e non dirmi di star calmo, ok Brian era incazzato ed è tipico di lui sbollire per poi ritornare da solo, ma questa volta è diverso, sento che qualcosa non va, per quanto riguarda Angel non so davvero come cercarla", sbuffo passandomi una mano tra i capelli con nervosismo.
"Posso aiutarti in qualche modo, se vuoi", tenta Zacky tirandosi su e sedendosi composto.
"Come?"
"Vieni"
Ci alziamo e ci dirigiamo in salotto Zacky è il primo a sedersi sul tappeto con le gambe incrociate, mi guarda come per dirmi di fare lo stesso, un po' sciettico decido di sedermi allo stesso modo.
"Ok, respira, un respiro profondo, chiudi gli occhi e libera la mente, non pensare a nulla"
"Zacky, dubito che la meditazione mi possa aiutare in qu...", non finisco la frase che mi arriva un pugno in testa da parte del mio amico, lo guardo sconvolto mentre sul suo viso si dipinge un'espressione scocciata.
"Fa come ti dico, per l'amor del Cielo, grande e grosso come sei e devo ancora insegnarti a seguire i consigli di chi ne potrebbe sapere un po' di più di te!", sospira e poi si rimette seduto composto, "Avanti, fa come ti ho detto"
Senza farmelo ripetere questa volta cerco di calmarmi, chiudo gli occhi e smetto di pensare a qualsiasi cosa, il silenzio che aleggia nella casa è molto d'aiuto e ogni tanto c'è solo la voce di Zacky a rompere quest'armonia, solo per dirmi cosa fare.
Dopo qualche lungo minuto inizio a sentire la testa pesante e la mia mente elabora un'immagine ben definita.
"Ci sei Jimmy, concentrati"
Due figure che riconosco essere Brian e Angel, corrono, lei è spaventata lo posso notare dal suo viso rigato dalle lacrime, lui soffre ed è ricoperto di sangue, una terza figura si aggiunge, non riesco a vederne il viso ed è l'unica immagine sfocata come se non volesse farsi riconoscere.
Istintivamente muovo un braccio in avanti nel tentativo di prendere il braccio di Angel, che sta correndo sempre più impaurita seguita da quella figura nera e incappucciata.
"Non perdere il contatto, James"
L'ombra la raggiunge e la prende con se, della figura della ragazza non c'è più nulla. Questa volta l'ombra si volta verso Brian, inizia a tremare, una scia di fumo nero gli si avvicina e al contatto sembra che Brian ne rimanga bruciato, inizia a dimenarsi ma più lo fa più l'ombra lo avvolge, spiega le ali che appaiono bianche e splendenti, non come sono solite a mostrarsi, sono pure, non gliele vedevo da anni, man mano che l'ombra sale esse tornano del loro solito color nero, sento la paura di Brian come se fosse mia e non posso non lasciarmi sfuggire un lamento.
"Resisti, resisti James!"
La voce di Zacky che cerca di incoraggiarmi mi arriva distante e ovattata come se fossi sott'acqua, mi concentro ancora di più fin quando davanti a me non si staglia una villa, subito dopo un sentiero nero e sconnesso, per ultimo un cimitero.
Apro gli occhi di scatto riprendendo a respirare come se in tutto questo tempo fossi stato in apnea, velocemente le mani di Zacky si posano sulle mie tempie e quest'ultimo chiude gli occhi, quando li riapre io mi sento sollevato, come se avessi un peso in meno, mentre dal suo sguardo soddisfatto capisco di esserci riuscito.
"Hai visto?", mi chiede pur sapendo già la risposta.
"Ho visto la villa, il sentiero e il cimitero...c'erano anche Brian e Angel ...e un'ombra, sono in pericolo!"












ANGEL'S POV

Ormai è quasi mattino, sono rimasta chiusa in questa cantina tutto il tempo, incapace di fare qualsiasi cosa.
L'immagine degli occhi neri e vuoti di Brian mi tormenta e ogni volta che provo a chiudere gli occhi nella speranza di riposarmi mi appaiono, sempre più vivi e reali che mai.
Incutono timore solo a pensarci, ogni tanto dal piano superiore provengono delle urla strazianti che mi fanno sentire solo peggio.
E all'improvviso ogni cosa mi è chiara come non mai, la storia di Derek è vera, e ormai anche solo chiamarlo con questo nome mi risulta impossibile, Lucifero, la stella del mattino, l'unica persona ad essersi preso gioco di Dio, l'unico ad esser stimato e ammirato da lui stesso...
La porta della cantina si spalanca di colpo facendomi scattare in piedi come una molla e sulla soglia è proprio la figura di Brian a mostrarmisi, alle sue spalle il Diavolo in persona.
"Cambio di programma piccola, a quanto pare i tuoi amichetti hanno capito dove vi trovate", entra nella stanza con uno sguardo beffardo e mi si avvicina tanto che riesco a percepire il suo profumo naturale.
"Di sicuro li devi aver aiutati, dimmi come"
"Ma di che stai parlando?"
"Lo sai di cosa parlo, voglio sapere come li hai avvertiti"
"Io non ho avvertito proprio nessuno"
"Gates"
Al solo pronunciare il suo nome Brian scatta in avanti, mi ritrovo senza rendermene nemmeno conto contro la parete bloccata dal corpo del ragazzo che non mi degna di un solo sguardo, avvicina pericolosamente il viso al mio collo e si ferma.
"Allora, come hai fatto a dire a James dove ti trovi?"
"I-io...non glielo detto...come avrei fatto a .."
Mi muoiono le parole in gola nel sentire i denti di Brian, appuntiti e affilati come quelli di una tigre, a contatto con la pelle che viene lacerata senza troppi preamboli facendomi urlare di dolore, è fuori da ogni genere di male che abbia mai provato, non è paragonabile nemmeno all'elettro-shock. All'improvviso sento il peso di Brian scostarsi violentemente da me e con gli occhi colmi di lacrime incrocio quelli del ragazzo, che stanno variando dal nero al loro colore originale e vice versa, si porta le mani alla testa e inizia ad urlare come un pazzo biascicando parole senza filo logico, dietro di lui Lucifero rimane impassibile, assottiglia lo sguardo su Brian e automaticamente sembra quasi che questo faccia solo più del male al demone.
Il ragazzo si porta le mani sulle braccia e sul collo iniziando a graffiarsi da solo, urlando dal dolore, mentre del sangue inizia a lasciare il suo corpo per poi infrangersi sul pavimento.
"Vattene cazzo! Va via!", urla con voce strozzata contorcendosi sempre di più.
"Dannazione ma quanto ti ci vuole ad arrenderti?", sbotta Lucifero avvicinandosi a Brian con pericolosità e afferrandolo per il collo, si scambiano uno sguardo e quello di Brian ricomincia a vacillare.
"Uccidi la ragazza"
Queste parole mi arrivano come uno schiaffo in piena faccia, Brian si volta di scatto e io mi sento rabbrividire, uno sguardo che mai gli ho visto, un ghigno sadico che lascia intravedere i denti, gli occhi nuovamente neri che esprimono solo odio, rabbia e aggressività, i vestiti ricoperti del suo stesso sangue, mi si riavvicina veloce, provo a fare qualsiasi cosa per scappare ma sono paralizzata dalla paura, mi afferra per le braccia facendomi cadere a terra e subito dopo mi è sopra, i denti e le unghie corte a contatto con la mia pelle, lacerano e graffiano impassibili mentre una mano corre alla tasca dei jeans estraendone un coltellino.
Impallidisco sempre di più, le lacrime scendono copiose e indisturbate, non ho la forza di scappare e a malapena di muovermi, la gola graffia a furia di urlare e la risata sadica di Lucifero è un sottofondo inquietante, chi l'avrebbe mai detto che sarei morta così?
"B-Brian...f-f-fer-mati, quest-o n-non sei tu!", supplico il ragazzo affinchè si possa fermare per puro miracolo ma questo non accade.
La lama del coltellino mi si conficca nel fianco, mozzandomi il respiro.
L'ultima cosa che sento è un urlo di rabbia.






JAMES'S POV


Una rabbia cieca e incontrollabile mi avvolge.
Tutto sembra annullarsi immediatamente.
L'unica cosa che continuo a vedere è il corpo immobile e ricoperto di sangue di Angel a terra, a cavalcioni su di lei l'ultima persona che avrei voluto vedere, mio fratello, il  mio migliore amico, un coltellino in mano e un'espressione da pazzo sul volto, gli occhi completamente neri e anche lui imbrattato di sangue.
"Bene, bene, bene, chi si rivede!"
Ci voltiamo verso quella voce e subito un brivido mi percorre la schiena mentre Matt, Johnny e Zacky fanno un passo indietro involontario.
"Vi sono mancato?"
"Non può essere..."
"E invece si, cosa c'è, vi faccio paura angioletti?", chiede prendendo evidentemente i ragazzi per il culo, scoppia in una risata malefica per poi puntarmi gli occhi contro.
"James, eri il mio miglior demone, che fai? Ora ti innamori?", inizia a camminare per avvicinarsi ma io rimango immobile, "Cosa c'è? Quella vista ti ha sconvolto? Dovevi sentire che meravigliose urla ci ha fatto l'onore di sentire", chiudo le mani in pugni e serro la mascella, "Ridotta così per mano del tuo migliore amico, sconvolgente non trovi? E tu che ti fidavi così tanto di lui"
"Sta zitto!", gli urlo contro.
"Beh, ma non vuoi vendicarti?", si volta verso Brian alza un braccio e immediatamente il corpo del mio migliore amico si piega in due sul pavimento, inizia ad urlare e a contorcersi su se stesso come se fosse indemoniato, preso da un impulso fraterno mi fiondo su di lui tentando di tenerlo fermo ma senza riuscirci.
"Lascialo stare! Bastardo che gli stai facendo!?".
E poi il delirio, Matt e gli altri si buttano addosso a Lucifero e iniziano ben presto a picchiarsi tra di loro, Brian non più preso da convulsioni involontarie invece, apre gli occhi, mostrandomeli neri, non ho il tempo di capirci qualcosa che mi ritrovo per terra con la fronte dolorante, mi ha tirato una testata senza darmi il tempo di togliermi, reagisco d'istinto tirandogli un pugno sullo stomaco e lui ricambia mordendomi il collo, urlo di dolore e lo spingo con tutta la forza che posso contro la parete che si frantuma sotto di lui, mi metto in piedi pronto a riattacarlo ma mi blocco, nel vederlo a quattro zambe con un braccio intorno allo stomaco e la testa china in una smorfia di dolore, non posso non ricordarmi di chi sia realmente, non posso ucciderlo, non me lo perdonerei mai.
Sono bloccato, non posso fargli del male, ma devo pur difendermi, mi avvicino poco verso di lui, sperando sia tornato in se, ma nel farlo abbasso la guardia e quando volta il viso di scatto ho a malapena il tempo di scostarmi, riesce ugualmente a tagliarmi con il suo coltellino prendendomi il petto lasciandoci un taglio abbastanza profondo che inizia subito a sanguinare.
"Brian fermati!"
Le parole non servono a nulla, con un salto felino apre le ali e, notando che sono insanguinate, non faccio altro che preoccuparmi di più, indietreggio e quando mi volto a vedere la situazione ho un colpo al cuore, Johnny e Zacky sono stesi a terra in posizione fetale, ricoperti di sangue e sofferenti, Matt si sta battendo come un leone contro il Diavolo che è l'unico a non fare nessun tipo di sforzo, sembra quasi divertito da tutto questo. 
La mia distrazione viene pagata a caro prezzo, sento la mano di Brian stringermi i capelli, mi tira indietro il collo e mi pianta la lama del coltellino sul torace.
Mi si mozza il respiro, sono davvero destinato a morire per mano di mio fratello?
La vista mi si appanna mentre sento la voce potente e preoccupata di Matt urlare il mio nome, deglutisco a vuoto sentendo in bocca il sapore del sangue, le gambe iniziano a tremare e in breve anche le mani.
Cado sulle ginocchia e Brian mi gira intorno piazzandosi davanti a me, mi guarda senza espressione, allungo una mano fino a stringergli il polso.
"Perchè...perchè lo hai fatto..."
Poi una luce bianca e accecante, una voce melodiosa e armoniosa, rassicurante, quelle voci che ti fanno sentire protetto.

"Svegliati James"


 
SPAZIO AUTRICE
Ci siamo ragazzi siamo quasi alla fine, giu di recensioni avanti!

Maraforevergates

 
   
 
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > Avenged Sevenfold / Vai alla pagina dell'autore: Heaven Black