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Autore: sarasuskind    15/03/2016    0 recensioni
questa sera la fame mi ha ucciso, e ora devo scriverne per poterla saziare
Genere: Drammatico, Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Solitamente la fame arriva nella tarda sera, quando le famiglie spengono il televisore, i padri accompagnano i figli a letto e li fanno addormentare, e la città cala nel buio, interrotto da qualche lampione giù per la via.
A quell’ora della sera mi assale una fame, una fitta allo stomaco come fosse vuoto e dovesse per forza essere riempito. E capisco che è il momento di accendere la vera luce, sedermi, ascoltarmi, ed è difficile ascoltarmi perché nella mia mente c’è molto rumore. E le mani prendono vita e da sole, senza guida, tracciano parole, frasi, descrizioni, storie. È una fame incredibile. È come avere voglia di liberarsi da qualcosa che ti stringe nel petto, come aver voglia di un bacio o di un po’ di aria fresca. Come avere fame di respirare nel proprio mondo. Uscire da questo, e vivere nel proprio, nella propria mente. È come avere voglia di fare sesso tutta la notte, e toccare lei ovunque, scoprirla, superare i limiti.  Abbattere quei muri che nella giornata sei costretto ad aggirare, a guardare da lontano ma mai a superare. E nella notte le mani ti faranno male, perché ora sono autonome, ora conoscono storie che tu non hai ancora immaginato: sanno di sangue, di fumo e di vino rosso, sanno di quell’odore che hai sentito solo addosso a un poeta maledetto. Quella fame inebriante si chiama ispirazione, non posso fare a meno di ascoltarla e indubbiamente metterla a tacere. Mentre scrivo non capisco ciò che sto scrivendo, troppo complesso, le mie mani sono ottime autrici di drammi, amori insensibili e puttanate. Le leggerò una volta finito. Magari con qualche grado in corpo, giusto per non disgustare la mia mente per le cose oscene che avrò scritto. Ma saprò che la fame è saziata, e sto bene, mi godo il momento. Ma probabilmente tra due sere o tra un mese la fame sarà insostenibile, dovrò saziarla più a lungo. Perché questo tipo di fame richiede di volta in volta sempre più nutrimento. E scriverò così tanto da farmi male e tracciare parole che non conosco. Le dita non vanno più a ritmo, sono sconnesse. Parole meravigliose. Sentimenti agghiaccianti e crudeli nascono in me. Come ho detto nella mia mente c’è troppo rumore, e ciò comporta una fame inesauribile.
   
 
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