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Autore: Marvel Architect    15/03/2016    1 recensioni
Logan era morto, Wolverine era morto.
Le Secret Wars hanno cambiato tutto però e, ancora una volta, è tornato a camminare sulla terra il canadese più pericoloso del mondo.
Genere: Avventura, Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Logan/Wolverine, Sorpresa
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Logan, in sella alla sua nuova moto, vide un bar sulla strada in lontananza e decise di fermarsi li: era da giorni che era in viaggio e non si era mai fermato.
Fermò la sua nuova compagna davanti alla porta del bar e scese.
Prima di entrare l'ex Wolverine si sistemò il cappello da cowboy che portava e si girò a guardare la nuova moto che gli era stata regalata: Tony e Steve, appena erano riusciti a rintracciarlo e si erano sincerati delle sue condizioni, avevano cercato di aiutarlo in qualsiasi modo.
Erano stati gentili con lui, molto gentili.
Avrebbero voluto che Logan fosse rimasto in città ma l'ex X Men non ne aveva la minima intenzione così i due membri fondatori dei Vendicatori lo accontentarono e lo lasciarono andare via: la moto era stata un loro regalo e, come aveva presto scoperto, era anche dotata di un comunicatore così se mai avesse avuto voglia sarebbe potuto tornare indietro su i suoi passi.
Logan però difficilmente si sarebbe voltato indietro: ormai era molto vecchio, non era il Wolverine che molti, chissà quanti, ricordavano e ne aveva viste davvero troppe.
Steve e Tony stessi Logan li aveva visti morire, non era riuscito a salvarli e, continuare a rivederli, non gli avrebbe fatto certamente bene, di questo ne era certo.
Non sapeva che cosa avrebbe fatto domani, su questo non c'erano dubbi, tuttavia sapeva che cosa avrebbe fatto in quel momento: sarebbe entrato nel bar e magari avrebbe cercato di prendersi una bella sbronza.
Logan sorrise, un sorriso malinconico però perchè non ricordava più come si faceva a farlo serenamente, si sistemò la giacca ed entrò nel locale.
Il bar puzzava di piscio e liquore, alcuni avventori erano svenuti sui tavoli e il barista era chiaramente un ex alcolizzato ma questo non era un problema: era stato in posti peggiore di quelli, non gli interessava.
L'ex eroe, a grandi passi, si avvicinò al bancone e, dopo essersi seduto, parlo ad una persona per la prima volta dopo anni: " Whisky, grazie ".
Il barista lo guardò, sputo per terra e prese una bottiglia da sotto al bancone per soddisfare la richiesta del nuovo avventore.
" Whisky, grazie " che frase di merda per riniziare socializzare si disse anche se non sapeva bene cos altro avrebbe potuto dire ne, infondo, gli interessava.
L'uomo dietro il bancone lo servì e il canadese prese subito il bicchiere.
Il liquore era di scarsa qualità, faceva schifo, ma non gli importava: era convinto che sarebbe andato avanti tutta la notte.
Cazzo si, avrebbe continuato a bere in silenzio, parlando solo per chiedere un altro bicchiere e continuando a guardare negli occhi l'unica persona vicina a lui.
Gli sarebbe piaciuto farlo, moriva dalla voglia di lasciarsi un po' andare ma Dio non l'aveva mai ascoltato tant è che entrarono dalla porta due uomini che, senza nessun dubbio, avevano cattive intenzioni.
I due, grossi e ignoranti pensò Logan, si avvicinarono al bancone e, senza degnarlo di uno sguardo iniziarono a parlare con il barista: " È arrivato il momento amico: tocca tirare fuori i soldi ".
Il barista strinse i pugni, non ce la faceva più, ma decise che ci teneva troppo alla sua vita e così aprì la cassa.
" Ah senti, dacci anche un po' da bere eh " disse uno dei due malviventi.
" Non credi di star esagerando? " chiese l'uomo con il cappello da cowboy.
" Che cosa diamine vuoi vecchio? " gli rispose acidamente il più grosso dei due tizi che gli diede una spinta.
Logan non si mosse di un millimetro, si girò e, tirato su il cappello continuo a parlare: " Vorrei che lo lasciaste in pace grazie: avete i soldi, filate via ".
I due risero, risero davvero tanto e quello che aveva spinto Logan gli sparò al petto.
Il colpo fecero cadere a terra il supereroe che perse anche il cappello.
L'anziano si rialzò sbuffando, riprese il cappello, si mise in posizione eretta e il proiettile dal suo petto cadde a terra.
Wolverine sorrise mentre i due fecero alcuni passi indietro, impauriti.
" Allora? Vi sto aspettando " disse Logan.
Uno dei due, a queste parole, si fece avanti provo a colpire l'eroe con un pugno ma finì per terra.
La stessa fine la fece il suo compagno che prima però si prese un bel pugno in faccia.
I due scapparono urlando e Logan, non si ricordava davvero l'ultima volta, sorrise e basta.
L'uomo lasciò dei soldi sul bancone, si aggiustò il cappello e uscì dal bar: si era dimenticato quant era semplice, si era dimenticato quanto poteva essere gratificante fare la cosa giusta.
Logan si mise le mani in tasca per cercare le chiavi della moto ma sentì qualcuno: si muoveva molto velocemente e, probabilmente, l'aveva seguito fino a quel momento.
L'eroe si girò di scatto e estrasse fuori gli artigli.
" Chi sei? " chiese l'uomo a quella ragazza davanti a lui.
" Tua figlia " rispose X 23 a quello che aveva sempre ritenuto essere " suo padre ".
  
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