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Autore: Edo14capa    15/03/2016    0 recensioni
[ Storie originali ]
Un ragazzo, un potere demoniaco e una serie di viaggi che trascendono lo spazio ed il tempo. Questa storia è incentrata sula cultura fumettistica, dei manga, degli anime e, più in generale, della cosiddetta "cultura nerd", sebbene si possa leggere anche senza aver letto le opere trattate. Anche se la storia potrebbe non contenere contenuti troppo volgari o violenti, ho deciso di metterè il "bollino" arancore. Spero che vi piaccia la storia e, sinceramente, non so cos'altro aggiungere. Buona lettura.
Genere: Avventura, Azione, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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Il ragazzo camminava per la strada con i suoi amici, mentre ascoltava una sua amica parlare di una fanfiction su due cantanti. Era stranamente a disagio, come se qualcosa non fosse al proprio posto, come se qualcuno lo stesse osservando. Allora si fermò, si guardò intorno e annusò l'aria, ma niente: non riusciva a capire cosa fosse quella sensazione. "Edo, tutto bene?" "Sì, Ele, tranquilla" Elena era una ragazza magra, non troppo alta nè troppo bassa, con uno chatouche blu sui capelli ed una faccia impossibile da odiare "Ok. Allora, come ti dicevo, dopo questo Kellin e Vic si trovano in piscina..." i due amici continuarono a camminare, finché non raggiunsero la scuola, lei parlando e lui sempre più a disagio. Arrivati a scuola si divisero ed andarono nelle proprie classi. La mattina passò senza che accadesse nulla, ma, quando suonò la campanella dell'ultima ora, il ragazzo capì che sarebbe dovuto restare in classe per capire chi lo stesse cercando e la risposta non tardò ad arrivare "Buon giorno, disertore. Dovremmo discutere di una certa cosa...", intervenne una voce alle sue spalle. La voce apparteneva ad un uomo sulla quarantina con occhi verdi, capelli corti e neri, corporatura robusta ed uno sguardo penetrante, sottolineato in qualche modo dagli occhiali che in quel momento stava sistemando sul naso "Ero sicuro che prima o poi saresti arrivato anche tu", detto questo, Edo estrasse dalla tasca un foglio con un cerchio magico disegnato sopra e lo attivo poco più avanti di lui. Subito il cerchio si espanse sotto di loro e una luce li avvolse e li portò in un posto pieno di alberi. In lontanaza si intravedeva una cinta muraria mezza distrutta, ma il ragazzo non ci fece molto caso, perchè l'altro disse:"Io sono Evan" poi tolse gli occhiali e creò una lancia di roccia dal terreno. Edo evocò un cerchio magico, salmodiando parole incomprensibili all'orecchio umano, e ne estrasse dei coltelli, che attaccò alla cintura, un coltello leggermente ricurvo, che mise dietro la schiena, e una spada in un fodero, che posizionò sulle spalle, in modo che la cintura a cui era attaccato il fodero passasse obliquamente al busto. Il nemico scagliò la lancia e ne preparò un'altra all'istante, mentre il ragazzo schivò e si preparò a contrattaccare. Quando l'avversario creò tre file di stalattiti, rispettivamente per infilzarlo e bloccargli la fuga, Edo gridò:"Tempesta Omega" allora la spada scintillò e, quando mosse la spada di piatto da destra verso sinistra, tutto si zittì per un attimo, l'aria si tese e le parole diedero nuova forza allo spostamento d'aria, rompendo le stalattiti. La lotta continuò in uno scontro all'arma bianca, dopo che Evan distrusse la lancia ed estrasse una spada bastarda da un cerchio magico, fatto comparire dicendo una serie di parole incomprensibili. Edo sferrò un affondo, che fu parato con la parte piatta della spada bastarda, poi il ragazzo fece una mezza piroetta verso destra e colpì con la lama della spada, ma fu parato nuovamente. Quindi il nemico calò la spada sulla testa di Edo, che parò e si preparò a lanciare una palla di fuoco. Allora Evan creò tre golem di roccia alti tre metri, ma il ragazzo li distrusse con delle palle di fuoco. "Allora? Cominciamo a fare sul serio?" chiese Evan, provocandolo, ed Edo estrasse della cenere dalla tasca e da questa ricompose un libro. Quando prese il libro in mano, il demone dentro di lui ruggì e scalpitò, mentre Evan, a metá fra il sorpreso e l'eccitato, disse:"Ma quello non è il Necronomicon*?" "Sì: è un souvenir che ho preso dall'Inferno" rispose Edo, mentre aprì il libro, che iniziò a fluttuare in aria, poi girò le pagine usando la forza del pensiero e, quando trovò la pagina giusta, iniziò a salmodiare qualcosa in una lingua sconosciuta.  Nel frattempo anche Evan aveva cominciato a pronunciare formule incomprensibili, che gli stavano aumentando visibilmente la massa muscolare. Finirono quasi contemporaneamente le magie e, mentre l'uomo era diventato molto muscoloso e la sua pelle era ricoperta di uno strato di diamante, Edo era rimasto normale, ma quando gridò:"Ifrit!" il suo corpo si ricoprì di fiamme e divenne incandescente. A quel punto Evan provò ad attaccarlo con un pugno, ma non incontrò il corpo, poiché la sua mano cominciò a prendere fuoco a cinque centimetri dal corpo dell'avversario e riuscì a ritrarla prima che venisse carbonizzata. Allora Edo sorrise, caricò il colpo, riunendo tutto il fuoco ed il calore che aveva in corpo nel braccio sinistro e poi nella mano, e gridando:"Bettelgeuse" scagliò una palla di fuoco che, nonostante l'avversario alzasse muri di roccia e diamante via via più spessi e resistenti e indietreggiasse sempre più, il colpo lo prese di striscio, carbonizzandogli il fianco. Quindi il ragazzo di fuoco corse verso di lui e caricò il pugno, ma l'altro lo schivò e lo colpì allo stomaco, dato che il fuoco si era indebolito dopo la Bettelgeuse, lanciandolo qualche metro più indietro, dove la sua schiena incontrò un albero, contro cui si fermò. Dopodiché Edo cercò una pagina sul Necronomicon e recitò una formula, facendo vari segni con le mani e fermandosi con l'indice ed il medio puntato verso l'avversario, che, nel frattempo, aveva caricato un colpo riunendo il suo potere attorno alla mano, che stava prendendo le sembianze di una gigantesca trivella. Improvvisamente sulle dita del ragazzo si riunirono varie scintille, fino a ricoprirgli prima la mano e poi il braccio. Infine i due sferrarono le proprie mosse, sicuri che chi fosse rimasto in piedi avrebbe vinto, allora Evan gridò:"Diamond drill!" ed Edo disse:"Granata di scintille!". Dopodiché la trivella diventò di diamante, rafforzata dalle parole, e le scintille sul braccio del ragazzo cominciarono a scoppiettare ed assunsero un aspetto minaccioso, letale. I due colpi si scontrarono, ma divenne subito evidente chi avrebbe vinto: la Granata di scintille spaccò la trivella e le scintille ricoprirono il corpo di Evan, per poi esplodere fragorosamente. L'uomo di diamante cadde a terra stremato, ma riuscì a colpire Edo, sfruttando l'attimo in cui riprese fiato, perforandogli lo stomaco con una stalattite.

*Per chi non sapesse cos'è, ecco il link https://it.m.wikipedia.org/wiki/Necronomicon

Spero che il primo capitolo vi sia piaciuto, ditemi qualsiasi cosa vi venga in mente (da errori di battitura a perplessità sulla trama).
Premetto che non so se pubblicherò i capitoli regolarmente, ma ci proverò.
  
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