I
cinque ragazzi cominciarono
a rivedere le grotte del Monte Nirvana già ispezionate dalla
tribù Cherokee.
Izzy diede indicazioni, poi i cinque entrarono nella prima grotta, e un
rumore
sinistro fece rabbrividire i nostri eroi. Poi Owen si rese conto che
era lui ad
emettere quel rumore…e se ne accorsero anche gli altri.
-Ti
perdono solo perché una
volta ci hanno salvato le tue scorreggie, Owen. Ma non farlo mai
più, ti
supplico.- Disse indispettito Noah.
-Ehm…scusate
ragazzi…è la
tensione...- Si giustificò Owen, prima di spararne
un’altra:-Ahah, scusate.-
I
ragazzi continuarono a esplorare
le grotte, fino a quando, nella trentesima grotta della giornata,
sentirono un
leggero rumore alle loro spalle. Il rumore era noto a Duncan: era una
pistola.
-Giratevi
lentamente e con le
mani in alto.- Disse una voce alle loro spalle. Duncan aveva
riconosciuto anche
quella. Il “punkettaro” cominciò a
sudare freddo, cosa che non sfuggì a Noah:-Ehy,
Duncan, che hai?-
-Mi
ha riconosciuto e ha paura. E’ così ovvio.-
Rispose Zeke. Era lui la voce.
“Sapevo che sarebbe stata una pessima idea fidarmi di
Duncan.” Pensò il buon
Noah.
-Sapete,
sto cercando una miniera di platino. Di platino puro. So che siete
sulle sue
tracce. Voi però non sapete una cosa: questi terreni sono
miei… Duncan… vedo
che ti sei fatto degli amici. Aspetta un attimo…tu sei
Noah.-Disse Ezekiel.
-Già,
piacere di rivederti Zeke. Sai, ho cercato di avvertirli quando
oltrepassammo
il confine tra i miei e i tuoi territori. Io sono un tipo onesto. A
differenza
di qualcun altro…-Bofonchiò Noah.
-Vuoi
dire che io sarei disonesto?-Proclamò il beffardo Zeke.
Poi
prese Noah per un braccio, cercando di stringerlo con una mossa
orientale.
Evidentemente Ezekiel non era granchè nel combattimento,
dato che Noah
manteneva il suo sguardo fisso su Zeke:-Scusa, potresti ridarmi il
braccio? Mi
serve. Rassegnati Ezekiel, sarai anche diventato intelligente, ma non
sei
capace a combattere.-
Detto
questo, Noah si liberò dalla presa e tirò un
diretto destro sul muso di
Ezekiel, che cadde a terra. Nonostante questa mossa a sorpresa, il
“Dio del
Male” si rialzò subito e si scagliò
contro Noah, che aveva osato toccarlo. Noah
si scansò di un passo ed eluse la mossa di Zeke senza
particolari difficoltà.
Dopo
quest’altra mossa l’allergico emise una tagliente
provocazione nei confronti di
Ezekiel:-Sei noioso. Io sono un semplice topo da scrivania, sei tu il
criminale
qua.-
Ezekiel
ribolliva di rabbia, Duncan era a bocca aperta, Owen era svenuto e
Cody… Cody
non si trovava. A un certo punto si udì la sua voce:-Ehy,
Dio del Male,
girati.-
Ezekiel
si girò, e ciò che vide lo lasciò a
bocca aperta: Cody aveva appena scagliato
una grande palla di ghiaccio, evidentemente recuperata sulla cima della
montagna, nella direzione di Zeke, che fu colpito in piena faccia. Del
resto
Cody gioca in prima categoria, mica niente. Il contraccolpo fece
battere la
testa a Ezekiel contro un corposo masso, che, al contatto con la testa
dura
dello stesso, si spaccò a metà, rivelando
l’impensabile: Una statuetta Cherokee
interamente di platino, a forma di pollo: avevano trovato il Pollo di
Platino.
Nel frattempo, un elicottero rosso atterrava molto silenziosamente
sulla cime
della montagna. Izzy uscì fuori, avendo udito il rumore
dell’elicottero. Poi fu
sorpresa da dietro da un’ombra, e fu sedata con del
cloroformio.