Night is Still Long

                                                                                                                        Ahimè, c'è più pericolo nei tuoi occhi che in venti delle loro spade
                                                                                                                                           (W. Shakespeare-Romeo e Giulietta, atto II scena II)

I due giovani,completamente nudi e ansimanti, riposavano adagiati l'una sull'altro sull'enorme letto a baldacchino posto al centro della stanza. Attorno a loro, le cortine di finissima seta venivano smosse dalla brezza notturna che entrava dalla grande finestra aperta, dando sollievo ai loro corpi surriscaldati. Il vento portava con sé il dolce aroma del roseto dal cortile sottostante.

Anche con l'Inverno alle porte, Alto Giardino conservava l'odore della Primavera.

E Robb non riusciva proprio a pensare all'Inverno in quel momento; non con il piacevole peso di Margaery Tyrell sul suo petto. Poteva avvertire ogni singolo battito del cuore di lei, percepire ogni minima vibrazione che scuoteva la sua pelle, anche la più lieve.

Margaery si stiracchiò voluttuosamente, ed il corpo posto di traverso sulla morbida superficie si tese per un secondo, prima di tornare a rilassarsi.

Robb la sbirciò, sorridendo lievemente.

Gli ricordava una qualche sorta di animale predatore, un felino che, dopo aver passato la giornata a caccia, sonnecchia pigramente nel mezzo di una radura.

Con cautela, quasi temendo di spaventarla, protese la mano verso la sua schiena, e lasciò scorrere le dita sulla sua candida pelle.

-Non mi hai detto cosa ne pensi di Alto Giardino- farfugliò lei, senza nemmeno guardarlo, tenendo la testa poggiata sul suo petto.

-La trovo incantevole, mia signora-

Ridacchiarono all'unisono, come due bambini che hanno appena imparato un nuovo gioco.

-Cosa farai ora?- chiese subito dopo la Tyrell, accigliandosi.

-Credo che resterò a guardarti ancora un po' – scherzò lui.

Margaery gli lanciò un'occhiata di rimprovero.

-Intendevo dopo che sarai ripartito-

-Marcerò su Approdo del Re- rispose lui con semplicità -libererò le mie sorelle e la città da quella feccia dei Lannister-

Margaery avvertì un cupo furore palesarsi nella voce del suo compagno.

S'impuntò sui gomiti, in modo da poterlo guardare dritto negli occhi.

-E dopo?- chiese, scrutandolo con ostinazione.

-Cosa intendi?-

-Te ne tornerai nel tuo freddo e ostile regno abitato dai lupi?- chiese la ragazza con tono leggero, giocando distrattamente con le ciocche dei suoi capelli.

-Vi faremo ritorno insieme, mia signora- le ricordò -e tu sarai la mia regina, e la Regina nel Nord-

Non era questo ciò che voleva? Una corona, un regno da governare, un popolo che la osannasse?

Dal canto suo, Robb avrebbe avuto il suo esercito, arricchito dalle forze di Mace Tyrell.

L'Altopiano oramai non mandava più provviste alla Capitale. Sarebbe stato ancora più facile cingere la città d'assedio.

Sarebbero usciti entrambi vincitori da quel grottesco gioco.

Margaery fece scorrere lentamente la mano sul petto di lui, fissandolo intensamente con quei fulgidi occhi che sapevano essere ben più devastanti di qualsiasi esercito nemico.

Robb sentì la propria pelle avvampare, man mano che la Tyrell lasciava scivolare le dita sul suo torace.

-Mio padre ha rischiato tutto, acconsentendo alla nostra unione- gli fece notare lei, accostando le labbra al suo orecchio

-Potresti ambire a molto di più- gli sussurrò -potresti prendere il Trono. Delegare a qualcun altro il governo del Nord- gli mordicchiò delicatamente il lobo, e Robb si lasciò scappare un gemito -perché accontentarsi di un Regno solo, quando potremmo possederli tutti?- continuò a mormorare, scendendo con la mano verso l'inguine del giovane re.

Quasi in un moto di disperazione, Robb balzò in ginocchio sul letto.

-Il Nord deve tornare ad essere libero e indipendente- affermò, usando un tono di voce che non ammetteva repliche -come lo era fin dall'inizio. E' giusto che sia così-

L'afferrò per la vita e l'attirò a sé; la baciò, con foga e vigore. La Tyrell aveva nuovamente acceso il suo desiderio.

Margaery si strinse ancora di più a lui, inebriata dalle labbra sul suo collo, dalle mani sulla sua pelle.

Per un attimo, dimenticò di dover mantenere il controllo.

Poi, con espressione decisa, spinse via il Giovane Lupo, che affondò di schiena sul letto con un gemito di protesta.

Sghignazzando soddisfatta, montò a cavalcioni sopra di lui.

-Non riuscirai a farmi cambiare idea- affermò Robb, quasi divertito.

-Mmh.. vedremo- replicò con tono malizioso Margaery, passandogli un dito sulle labbra -la notte è ancora lunga-.

NdA

Salve!

L'idea per questa FF mi venne in mente parecchio tempo fa, mentre leggevo uno dei libri della saga (mi pare fosse A Storm of Swords); in un passaggio, Catelyn pensa tra sé e sé che forse avrebbe dovuto far fidanzare Robb con la giovane Tyrell. Ne è conseguita questa piccola what if.

La cosa che adoro di questo pairing è che (almeno per come la vedo io) non si basa sull'amore. O almeno non nel senso puro del termine. Sono legati per via di un'unione politica, di certo si piacciono, sono entrambi giovani e piacenti, ma restano semplicemente alleati. Credo sia un'idea interessante, perciò ho deciso d'inserirla nella FF.

Beh, ho sproloquiato abbastanza … lasciatemi pure un commento, mi farebbe molto piacere sapere cosa ne pensate :)

Alla prossima!

Montreal