Guardala, Jane.
Guardala.
È bellissima, vero?
Lo è.
Ero innamorato di lei, una volta.
Poi sei arrivata tu, che con la tua presenza hai fatto crollare il debole muro delle mie certezze, riducendolo a polvere labile immediatamente dispersa nel vento.
Non so più chi sono, ormai.
Mi ritroverò, un giorno.
Ma tu guardala, Jane.
Diventerà la tua migliore amica, ne sono convinto.
Devi starle sempre accanto, Jane, qualunque cosa accada, quando io non ci sarò più, quando sarò lontano.
Ama la mia Alicia come io non sono mai stato in grado di fare.
Affido la sua felicità a te, custodiscila come fosse un tesoro prezioso.
Lo è.
Ma io l’ho bistrattato.
Non farlo anche tu.
Guardala, Jane.
Guarda mia moglie Alicia.
Lei è l’unica che ti ha resa… possibile.
Addio,
tuo Eddie.
 

< Se n’è andato >, mormorò Jane, leggendo quella lettera lasciata dalla sola persona che avesse mai davvero sentito parte di sé.
Ma ora, quel luogo recondito del suo cuore che era sempre stato abitato da Eddie, era vuoto, solo, come si sentiva lei adesso.
< Se n’è andato >, ripeté, e non era una domanda.
Era solo una constatazione, pronunciata con il tono della rassegnazione.
Alicia la strinse a sé, con delicatezza, perché Jane era troppo magra, ed una pressione leggermente più forte l’avrebbe spezzata.
< Sapevamo che sarebbe successo, prima o poi >, la consolò.
L’altra la guardò, specchiandosi nei suoi occhi azzurri pieni di lacrime, così uguali ai propri.
Non era sola.
Aveva Alicia.
Ma non bastava.
Lei voleva Eddie.
Neanche Alicia era sola.
Aveva Jane.
Ma non riusciva a sopportarlo. Non ancora.
Voleva Eddie, anche lei.
Eddie, che se ne era andato, e questa volta per sempre.
Eddie, di cui era rimasto soltanto il corpo, nascosto sotto gli innumerevoli strati di trucco, la parrucca bionda ed i vestiti femminili della persona che sostava piangente al suo fianco.
Eddie, che ora era, e sarebbe sempre stato, semplicemente Jane.