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Autore: crazy lion    20/03/2016    15 recensioni
Attenzione! Spoiler per la presenza nella storia di fatti raccontati nel libro di Dianna De La Garza "Falling With Wings: A Mother's Story", non ancora tradotto in italiano.
Mancano diversi mesi alla pubblicazione dell’album “Confident” e Demi dovrebbe concentrarsi per dare il meglio di sé, ma sono altri i pensieri che le riempiono la mente: vuole avere un bambino. Scopre, però, di non poter avere figli. Disperata, sgomenta, prende tempo per accettare la sua infertilità e decidere cosa fare. Mesi dopo, l'amica Selena Gomez le ricorda che ci sono altri modi per avere un figlio. Demi intraprenderà così la difficile e lunga strada dell'adozione, supportata dalla famiglia e in particolare da Andrew, amico d'infanzia. Dopo molto tempo, le cose per lei sembrano andare per il verso giusto. Riuscirà a fare la mamma? Che succederà quando le cose si complicheranno e la vita sarà crudele con lei e con coloro che ama? Demi lotterà o si arrenderà?
Disclaimer: con questo mio scritto, pubblicato senza alcuno scopo di lucro, non intendo dare rappresentazione veritiera del carattere di questa persona, né offenderla in alcun modo. Saranno presenti familiari e amici di Demi. Anche per loro vale questo avviso.
Genere: Drammatico, Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Demi Lovato, Joe Jonas, Nuovo personaggio, Selena Gomez
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti, Spoiler!, Tematiche delicate
Capitoli:
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WARNING 5 maggio 2020:
in questi mesi ho riflettuto molto su questa fanfiction alla quale tengo moltissimo, e mi sono accorta che ci sono alcune cose che non vanno. Ciò non significa che chi la inizierà ora non dovrà leggerla. Potete, vi assicuro che ho sempre fatto del mio meglio. Solo, son oconvinta di poter fare ancora di più.
Per questo motivo una volta ultimata (riprenderò tra qualche settimana, non posso farlo prima a causa dialcuni problemi personali) mi prenderò un po' di pausa e poi la rileggerò e revisionerò. La trama non cambierà, ma ci sarà un fatto presente nel capitolo 2 che non avverrà perché lo ritenevo troppo estremo, se così si può dire. Altre tematiche verranno sviluppate ancora meglio e aggiungerò dei dettagli per dare più realismo alla storia di quanto ce ne sia già. Non servirà che la rileggiate, anche perché appunto il filo narrativo resterà quello. Desidero solo rendere questa storia ancora più veritiera e migliore.
crazy lion





CAPITOLO 1.

VOGLIO AVERE UN BAMBINO
 
Demi era nello studio di registrazione, davanti al microfono. Un silenzio carico d’attesa riempiva la stanza, nella quale vibrava ancora la pazzesca energia prodotta dalla canzone precedente ma che la ragazza, quel giorno, non aveva percepito. Si guardò distrattamente intorno. Tutti erano pronti, il brano seguente sarebbe iniziato nel giro di pochi secondi. Si passò le mani sul viso e si concesse un piccolo sospiro che molti avrebbero potuto scambiare per stanchezza. Sfregò i palmi l’uno contro l’altro e aspettò.
I musicisti iniziarono a suonare "Confident", ma lei non cominciò a cantare come invece avrebbe dovuto. Dopo qualche secondo tutti si fermarono.
"Demi, che ti succede?" le chiese il batterista.
"Niente, io…" balbettò arrossendo. "Ho solo bisogno di una pausa."
"Ma abbiamo appena iniziato!" protestò il pianista.
"Lo so, ma devo fermarmi. Ho la testa che sta per esplodermi."
Detto questo uscì.
Stava arrivando alla macchina quando il suo manager la chiamò.
"Demi!"
La ragazza si voltò e gli sorrise. Ma fu un sorriso spento, stanco forse, uno di quelli che si fanno per nascondere ciò che si prova davvero.
"Phil, non ci riesco oggi. Scusami."
La sua voce, però, non era allegra ed era più grave del normale. Da quando era uscita dalla clinica aveva deciso che non avrebbe più trattenuto o nascosto i problemi e le emozioni, o che almeno ci avrebbe provato.
L'uomo si avvicinò a lei e la guardò negli occhi.
"Mi vuoi dire cosa ti succede?" le chiese gentilmente.
"Sali" gli rispose Demi.
Salirono e chiusero le portiere. La ragazza rimase in silenzio per un tempo che a Phil sembrò interminabile, con le mani sulle ginocchia e lo sguardo perso nel vuoto.
"Non riesco a pensare all’album" disse piano.
"Non sei felice? Le canzoni stanno venendo benissimo!”
"Sì che lo sono! Stiamo lavorando tanto su quel CD e io ci sto mettendo, come sempre, tutta me stessa. Tu sei un manager eccezionale e fai sempre del tuo meglio per aiutarmi sia dal punto di vista professionale che da quello personale. Quando mi serve un consiglio io chiedo spesso aiuto a te, lo sai, Phil."
Era gennaio, “Confident” era ancora in fase di registrazione. Demi lavorava dal lunedì al venerdì e a volte anche nei weekend provando e riprovando finché i testi non venivano perfetti. Era stancante, sì, ma anche bellissimo. Quando una canzone veniva come doveva si sentiva incredibilmente soddisfatta.
"Sì, lo so” riprese l’uomo “e vorrei che ora tu ti confidassi con me. Siamo amici, Demi e mi fa star male vederti così estraniata dal mondo. Cosa ti preoccupa?"
"Non è una preoccupazione" disse lei sorridendo. "È un pensiero che ho da qualche tempo. Ho ventidue anni, sono single e quando mi guardo in giro per strada mi sento vuota. È come se mi mancasse qualcosa. Sento un vuoto dentro che mi fa star male.” Si indicò il cuore, come per dirgliche era quello il punto che doleva di più. “Da qualche mese provo questa sensazione e alcuni giorni fa ho capito di che cosa si trattava." Raccontò a Phil di essere andata a passeggiare in un parco giochi poco lontano da casa sua. Lì di solito i paparazzi non c'erano e a lei piaceva guardare i bambini divertirsi e correre. Quel giorno, però, qualcosa dentro di lei era cambiato. Si era sentita come se una scintilla si fosse accesa nel suo cuore. "Guardare quei bambini mi ha commossa più di quanto mi sarei mai aspettata" continuò. "Da alcuni mesi sto pensando che vorrei tanto avere un bambino. Fino a qualche giorno fa era solo un'idea vaga che mi veniva in mente ogni tanto, ma quando ho visto quei bambini e mi sono emozionata ho capito che quel sentimento non è arrivato per caso, non è stato solo perché li ho guardati giocare. Mi sono commossa perché il mio cuore mi ha detto che ero pronta ad avere un figlio, che era quello che volevo. In questi tre giorni non ho fatto altro che pensarci, anche quando cantavo. È per questo che mi sono distratta così stamattina."
Phil la guardò, serio. All'inizio aveva pensato che stesse scherzando. Ora, però, guardandola negli occhi notò una luce diversa, nuova, piena di speranza.
"Vuoi veramente avere un bambino, Demi? Ne sei convinta? Essere genitore è un’enormmme responsabilità, comporta dei sacrifici."
"Sì" rispose la ragazza. "Ci ho riflettuto a lungo, non solo in questi giorni. Credo che essere madre sia la cosa più bella che possa accadere nella vita di una donna. Io ho passato molti brutti periodi, ma proprio queste esperienze mi hanno fatta crescere e aiutata a capire che bisogna imparare ad amare se stessi e volere un bene infinito agli altri. Io adoro i bambini, come sai ne ho fatti salire alcuni sul palco durante i miei concerti. Adesso, però, voglio dare amore ad un bambino tutto mio. Il mio cuore ne è talmente pieno che esploderà se non lo do a qualcuno. Voglio mettere un bambino al centro della mia vita, amarlo più di me stessa, fare tutto quello che fanno le mamme di questo mondo. Lo voglio, Phil, anche se sono single!"
Lui sapeva che la ragazza stava bene così. Diceva di non sentirsi ancora pronta ad iniziare una nuova relazione dopo la rottura con Joe Jonas, avvenuta pochi anni prima. Ora lei non lo amava più, i due erano solo grandi amici, ma Demi non voleva iniziare una nuova storia almeno per ora. Non negava che le sarebbe piaciuto trovare qualcuno, in futuro, ma questo sarebbe avvenuto in un momento ancora piuttosto lontano.
"Io ho sempre saputo che tu avevi un grande istinto materno, Demi” le disse Phil parlando con onestà. "Immaginavo che prima o poi avresti detto queste cose. Lo immaginavamo tutti, in realtà: sia io, che i musicisti che suonano le tue canzoni."
"Davvero? Questo significa che mi appoggerai?" chiese lei, felice.
"Certo che sì! Vuoi avere un bambino, non uccidere qualcuno!" Risero insieme. "Che cos'hai intenzione di fare, adesso?"
"Nei prossimi giorni andrò dal mio ginecologo che, credo, mi farà fare dei controlli per verificare che sia tutto a posto e poi vedremo. Ah, Phil?"
"Sì?"
"Non dirlo a nessuno per ora. Non voglio che lo sappia nessuno, nemmeno la stampa. Diremo tutto quando saprò qualcosa di concreto."
"D'accordo, manterrò il segreto. Sai che di me ti puoi fidare, vero?"
"Certo che lo so e ti ringrazio per esserci sempre quando ho bisogno di aiuto."
"Grazie a te che ti fidi così tanto. Ti va di tornare a cantare?"
"Sì, ora che mi sono sfogata credo di potercela fare."
Phil e Demi uscirono dall'auto e rientrarono in studio. Per fortuna non c'erano paparazzi lì intorno, quindi nessuno li aveva fotografati, né aveva sentito nulla.
La sera, uscita dal lavoro, Demi tornò a casa. Quando entrò il suo cagnolino, Batman, uno Yorkipoo, le corse incontro. "Ciao cucciolo!" esclamò la ragazza.
Gli diede da mangiare e l'acquaperché li aveva quasi finiti, poi andò di sopra e si distese sul letto. Rimase lì per un po', dopodiché prese una semplice tutta dall'armadio e andò in bagno a farsi una doccia. Fu molto felice di togliersi la gonna e la maglietta attillata che portava per infilarsi qualcosa di più comodo. Si asciugò in fretta i capelli. Averli tagliati corti aveva avuto i suoi vantaggi. Scesa in cucina si preparò un'omelette e, dopo aver mangiato, andò a trovare sua madre.
Quando la madre le aprì e lei entrò la prima cosa che notò (e della quale continuava a stupirsi ogni volta) fu che tutto era in perfetto ordine. I pavimenti splendevano da quanto erano puliti e non c'era nemmeno una traccia di polvere negli angoli del salotto. Non che la sua casa fosse un totale disastro anzi, anche lei la teneva pulita, ma Dianna era da sempre stata più brava in queste cose.
"Mamma!" esclamò la ragazza.
"Ciao amore!" le rispose la donna abbracciandola.
Andarono insieme a sedersi sul divano cove Eddie, il secondo marito di Dianna, stava guardando una partita di football americano.
"Ciao Eddie" lo salutò Demi.
Le piaceva quell'uomo, era sempre molto gentile con lei.
"Ciao cara. Scusami, non voglio sembrare maleducato."
Le diede un bacio sulla guancia.
"Non ti preoccupare, guarda pure la TV" rispose lei pensando che, quando gli uomini guardano le partite, si rincretiniscono completamente.
"Dove sono Dallas e Madison?" chiese Demi.
Le mancavano le sue sorelle, anche se le aveva viste solo qualche giorno prima. Erano tutte e due attrici, come lei del resto.
"Sono di sopra. Ora te le chiamo."
Dianna salì piano le scale e Demi rimase in silenzio a pensare a suo padre, Patrick. Non avevano mai avuto un gran bel rapporto, anzi, per molto tempo erano stati lontani. Pensò alla canzone che aveva scritto riflettendo sulla loro relazione padre-figlia, "For The Love Of A Daughter". Chissà se lui l'aveva mai veramente amata… Era morto il 22 giugno 2013 di infarto. A lei era dispiaciuto moltissimo ma, per quanto egoista questo possa sembrare, non ne aveva sofferto poi tanto perché non ci era particolarmente legata. Non poté fare a meno di domandarsi cos'avrebbe pensato Patrick della sua decisione di avere un bambino da single. Sarebbe stato contento oppure no? Demi non lo sapeva ma sperava che, se suo padre l'aveva amata almeno un po', dal cielo l'avrebbe aiutata e protetta. Madison e Dallas arrivarono, baldanzose, seguite dalla madre.
"Demiiiiii!" trillò Maddie gettandolesi tra le braccia.
"Ciao piccola!" esclamò la ragazza scompigliandole i capelli scuri. "Se fossi stata in piedi saremmo cadute entrambe, lo sai? Non sei più una bambina, tesoro! Non posso più prenderti in braccio come un tempo… Mio Dio, quanto sei cresciuta!"
Era una ragazzina molto bella, con gli occhi castani e Demi la adorava. Era dimagrita rispetto a qualche anno prima, ma alla sorella non era mai importato il suo aspetto fisico.
"Non sono più una bambina, ma sarò sempre la tua sorellina" disse Madison, felice.
"Sì, certo! Ti ricordi quando avevi cinque anni e io ti ho chiamata troia? Da allora ho iniziato ad insegnarti le parolacce!"
Risero insieme. Demi ricordò di aver raccontato quell'aneddoto in un'intervista.
Dianna propose a tutti di andare in cucina a bere un caffè. Eddie spense la televisione e seguì quelle che lui amava chiamare “le mie donne".
Dianna preparò il caffè mentre le sue figlie e e Eddie parlavano del più e del meno. Demi chiese a Dallas come andava al lavoro e la ragazza le rispose che andava tutto bene e che era contenta di quello che faceva. Madison, invece, disse di aver preso una A in geografia e Demi ne fu davvero contenta. Aspettava il momento giusto per dire alla sua famiglia ciò a cui stava pensando. Dianna mise a tutti lo zucchero nel caffè, lo servì e si sedette. Demi lo bevve tutto d'un fiato, dimenticandosi di mescolare lo zucchero. Era tipico di lei essere sbadata. Sputò nella tazzina quello che le era finito in bocca, sperando che nessuno se ne fosse accorto e poi iniziò a parlare:
"Devo dire una cosa a tutti voi."
"È bella?" chiese Madison.
"Secondo me sì, ma non so come la prenderete.”
"Oh Dio!" esclamò Dianna, tirando un sospiro di sollievo. "Credevo che fossi malata!"
"No mamma, non sono malata. Sto benissimo."
Dianna era sempre molto preoccupata per la figlia. Con tutto quello che le era successo, i problemi di anoressia, bulimia e autolesionismo, la donna sapeva quanto Demi aveva sofferto e quanto era stata costretta a lottare per riprendere il controllo della sua vita, ma nonostante ci fosse riuscita ed ora stesse bene, a volte era inquieta pensando che la ragazza avrebbe potuto stare male di nuovo. Come ogni madre, anche lei si preoccupava per la sua bambina.
"Se fossi stata malata avrei detto che si trattava di una cosa brutta, non ti pare, mamma?"
"Sì, hai ragione Demi, scusa."
La donna preferì non parlare dei pensieri che la inquietavano, per paura che la figlia avrebbe potuto arrabbiarsi o rattristarsi.
"Voglio avere un bambino" disse Demi e raccontò alla sua famiglia tutto ciò che aveva detto a Phil quella mattina.
Tutti la ascoltarono, guardandola seri.
"Se avrai un bambino io diventerò zia!" esclamò Madison quando Demi finì di parlare.
"Sì ma non succederà subito, prima dovrò fare dei controlli e…"
Vide lo sguardo perplesso di sua madre e si aggrappò così strettamente al tavolo di ebano della cucina che sentì un forte dolore alle dita. Il tavolo era rotondo e non molto grande. La ragazza si guardò in giro. La stanza era piccola e accogliente, con le pareti dipinte di blu. Sua madre adorava cucinare e preparava sempre dei gustosi manicaretti.
"Vuoi avere un bambino da single?" chiese Dianna.
"Sì mamma. Credo che un single possa dare moltissimo amore ad un bambino."
"Una famiglia deve essere composta da un padre e una madre" disse la donna.
"Lo dici proprio tu? Mamma, tu hai divorziato da papà, giusto? E hai cresciuto me e Dallas in modo fantastico. Niente mi renderebbe più felice a questo mondo che avere un bambino. Io ho tanto amore da dare, davvero!"
"So che hai un cuore grande," disse la donna dopo averci riflettuto per qualche minuto, "sei una ragazza molto matura e responsabile. Non è da tutti decidere di volere un bambino ad una così giovane età. Io non condivido molto la tua scelta perché credo che un bambino cresciuto da una persona sola in futuro potrebbe avere qualche difficoltà, magari a scuola o nelle relazioni, non so… Comunque ti starò sempre accanto."
"Grazie mamma!" esclamò Demi sorridendo.
"La stessa cosa vale per me," disse Eddie, "ma al contrario di tua madre capisco la tua scelta e la condivido."
Lei corse ad abbracciarli. Fece lo stesso con Madison che, lo si vedeva, era felice. Le brillavano gli occhi al solo pensiero che Demi avrebbe avuto un bambino.
"Anch'io sono d'accordo con Eddie, sorellina" disse Dallas e le due sorelle si abbracciarono.
"Sapere che mi sosterrete è molto importante per me" disse Demi tornando a sedersi. "La mia famiglia è fondamentale per la mia vita."
Spiegò che avrebbe fatto dei controlli per capire se era tutto a posto. In base a ciò, avrebbe deciso cosa fare. Era sicura di quella sua decisione e avrebbe lottato con tutte le sue forze per avere un figlio.
Per tutto il resto della serata la famiglia parlò del più e del meno e scherzò allegramente.
Demi se ne andò quand’era già tardi. Appena uscì di casa trovò molti paparazzi che iniziarono a scattarle delle foto. Lei sorrise a tutti, ma non disse nulla. Salì in macchina e andò a casa. Il giorno dopo, decise, si sarebbe recata dal ginecologo appena ne avesse avuto il tempo. Era pronta ad iniziare quel viaggio.



NOTA:
oggi, il 7 dicembre 2017, ho finalmente scoperto di che razza è il cane di Demi. Avevo cercato informazioni ma non ero riuscita a trovare nulla finché una mia amica me l'ha detto. Per chi non lo sapesse, come non ne ero a conoscenza io fino a qualche ora fa, lo yorkipoo è un incrocio tra un barboncino e un terrier. Ringrazio qindi Emmastory per avermelo detto. Ho deciso di mettere solo in questo capitolo il nome della razza del cane.
   
 
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