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Autore: TheManiae    22/03/2016    8 recensioni
[Egt]
Che succede quando l'anima si spezza?
Quando la mente di qualcuno si rompe?
Anche l'anima più innocente può diventare un mostro.
Genere: Dark, Horror, Thriller | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Le sei protagoniste, Spike
Note: OOC | Avvertimenti: Contenuti forti
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L'oscurità era vincitrice quella notte a Ponyville.
Non una stella in cielo, mentre nubi nere coprivano la luna e facevano calare sulla città un'aria tetra e gelida.
I pipistrelli stridevano liberamente per le strade sferzate dal leggero vento notturno, mentre le cicale suonavano la loro musica nell'ombra degli alberi.
All'improvviso, una luce verdognola illuminò una finestra del castello di cristallo della principessa Twilight.
All'interno di una grossa biblioteca ricolma di libri e pergamene, un piccolo draghetto dalle squame viola e verdi e con una grossa cresta verde acceso sulla testa stava seduto a terra a leggere una pergamena alla pallida luce di una candela mezza consumata.
Il draghetto guardava la pergamena con gli occhi gonfi e rossi, mentre le guance erano solcate dalle lacrime.


Tanti auguri Spike
Buon compleanno 



C'era solo questa semplice frase scritta sulla pergamena, e sotto di essa stava il disegno del draghetto insieme a 6 giumente sorridenti.
Continuando a fissare quel foglio davanti a lui, Spike non potè evitare di ricordare alcuni avvenimenti accaduti pochi giorni prima.




Una giumenta rosa con la criniera dello stesso colore stava cacciando il piccolo rettile da una pasticceria tirandogli dietro delle padelle.
"HAI ROVINATO IL PARTY! VATTENE!" Urlò la pony infuriata, sbattendo la porta con forza.




Il giorno dopo, Spike era andato al cottage della sua amica Fluttershy per aiutarla ad accudire gli animaletti.
"Spike.... Perché l'hai fatto?" disse la pegaso canarino seduta a terra, piangendo sul corpo mezzo bruciato e immobile di un piccolo uccellino.
Il draghetto cercò di avvicinarsi a lei per aiutarla, ma in un'istante gli arrivò uno schiaffo in faccia.
"Vattene!"





Altre lacrime iniziarono a scendere sulle guance del drago, cadendo sulla pergamena e bagnando il disegno.
"Non volevo...." mormorò tra se e se, ricordando come le piume dell'uccellino l'avessero fatto starnutire proprio su di esso.
Poi all'improvviso, il suo sguardo divenne..... infastidito.




Nel circolo d'allenamento dei Wonderbolts, si stava svolgendo la gara annuale tra i membri della squadra per deciderne il più veloce.
Inutile dire che Rainbow Dash era la prima, e le sue migliori amiche erano tra il pubblico a tifare per lei.
"FORZA RAINBOW DASH!" urlò il draghetto agitando una bandierina multicolore.
Questa però, all'improvviso, fu preso da una corrente d'aria e gli sfuggì di zampa, finendo in faccia alla pegaso ciano, che non vide più nulla e cadde a terra rovinosamente.
Le amiche corsero subito da lei per soccorrerla, ma lei le ignorò voltando le spalle alla folla che rideva.
"Aspetta Rainbow!" disse Spike correndole dietro, ma all'improvviso gli arrivò un calcio in faccia.
"Guarda cosa hai combinato Spike! Ho perso e tutti mi deridono! Non voglio più vederti, Vattene!"




Giorni dopo, Spike stava aiutando Applejack a montare il nuovo pollaio.
"Forza zuccherino, portami quelle travi e abbiamo finito" disse la cowpony tenendo una parete del pollaio in modo che non cadesse a terra.
"Ok!" disse il draghetto correndo verso il mucchio di travi, ma mentre ne raccoglieva una colpì per sbaglio il carretto delle mele, che iniziò a rotolare velocemente verso il pollaio.
"AAAHHH!" Applejack era saltata pochi istanti prima che il carretto colpisse la struttura, e appena il muro di polvere si dissolse, i due videro che dei due oggetti restavano solo mucchi di legna e mele e torte rotte a terra.
"Scusa Applejack..." disse Spike dispiaciuto, ma la pony era rossa di rabbia.
"ORA DOVRO' LAVORARE ORE PER RIPARARE TUTTO!"
"Ma io..."
"NIENTE MA! VATTENE SPIKE!"





"Volevo solo aiutarle....." mormorò il draghetto, iniziando a stringere la pergamena con gli artigli.
Poi, i due momenti peggiori della settimana arrivarono come una doccia fredda, e sul muso di Spike si formò uno sguardo di rabbia pura.




Era appena andato a trovare Rarity per portarle alcune gemme stupende che aveva trovato.
Immaginate la sorpresa, quando l'aveva trovata già in compagnia a qualcuno.
Nel suo letto.
Era corso via senza che nessuno se ne accorgesse, e si era disteso sul suo letto a piangere disperatamente.
Quando si era ripreso, aveva spettato Twilight per trovare un po di consolazione e chiedere consigli.
Ma lei era tornata estremamente tardi, con Gufolisio sulla groppa.
"Twilight, devo dirti una cos-" "Non ora Spike"
L'alicorna era visibilmente assonnata e stanca.
"Ho portato Gufolisio a Canterlot per i controlli medici annuali degli animali, e sono stanca. Me lo dirai domattina"
Non aggiunse altro.
Andò a dormire, lasciando il draghetto solo nel salone del castello.





"Mi ha ignorato.... Quando avevo più bisogno di lei...."
Mentre parlava, iniziò a stringere sempre più la pergamena, strappandola un pochino sui bordi.
"E Rarity...."
A quel nome, un lieve fumo nerastro iniziò a uscire dalla bocca del draghetto, mentre dalle narici uscivano piccole fiammelle a ogni respiro, e le lacrime gli rigavano le guance.
In un'istante, qualcosa si ruppe.
L'animo del piccolo draghetto si spezzò, facendolo affondare in abissi che mai avrebbe creduto esistere dentro di se.
Con gli artigli, fece a pezzi la pergamena con una furia animalesca, e appena ogni brandello fu a terra, sputò un getto di fiamme sui resti.
Alla luce delle fiamme, il drago fissa la carta che bruciava con occhi diversi.
Occhi di un'anima rotta.
Occhi pieni di odio.
Occhi pieni di follia.








Twilight si svegliò all'improvviso.
Non sapeva perché, ma aveva avuto una bruttissima sensazione.
Da sotto la porta della stanza vide una luce, e incuriosita, scese dal letto per controllare.
"Spike? Sei tu?" chiese scendendo le scale, notando che la luce proveniva dalla biblioteca.
"Ma cosa stai...." 
Entrando nella sala, vide uno spettacolo raccapricciante.
Nella biblioteca, le tende e le libreria stavano bruciando coperte da fiamme verdi che raggiungevano il soffitto, mentre in mezzo alla sala, Spike era girato di spalle, producendo versi inquietanti.
"Che succed-Oh Celestia!"
Il draghetto si era voltato, fissando l'alicorna con occhi da rettile affamati, mentre la bocca era sporca di sangue e nella zampa teneva il cadavere di Gufolisio, per metà divorato e con alcuni organi che penzolano dallo stomaco aperto.
Senza nemmeno il tempo per reagire, Twilight si ritrovò a terra col drago sopra di lei, e lanciò un'urlo di dolore acuto, mentre le zanne del rettile gli penetravano nel collo ripetutamente, e gli artigli dilaniavano la carne del petto.
Dopo due lenti minuti di agonia, nei quali l'alicorna aveva tentato inutilmente di lottare contro la furia omicida del drago, Spike si fermò e la fissò negli occhi con aria curiosa.
"S-Spike.... Ti prego...."
Il draghetto rimase a fissarla per alcuni secondi, per poi morderle la giugulare con forza, e strapparle un grosso pezzo di carne.
La pony cercò di urlare, ma dalla bocca uscivano solo rantolii incomprensibili e sangue che sporcò ogni cosa delle vicinanze, finché, pochi istanti dopo, si fermò.
Spike osservò il cadavere della sua ex-madre per alcuni secondi, per poi colpirlo ripetutamente con gli artigli, aprendo squarci ovunque e facendo schizzare sangue su di lui e su tutta la stanza in fiamme.
Alla fine, rimase solo una poltiglia irriconoscibile di ossa, carne, pelo viola e sangue.
Quando ebbe finito il macello, il drago uscì dalla stanza, mentre le fiamme finivano di consumare ogni cosa.








Erano circa le 3 di notte, quando Rainbow raggiunse le sue amiche davanti al cottage di Fluttershy.
Tutte e cinque erano visibilmente stanche, soprattutto la pegaso ciano.
"Dove diavolo è finita Twilight? Nella lettera diceva di incontrarci qui" disse Rarity tra uno sbadiglio e l'altro, cercando di tenere gli occhi aperti.
"Ehy ragazze...."
Il gruppo si voltò in direzione della voce, che altri non era che il piccolo Spike che le osservava da un cespuglio.
"Ehy Spike, ma che succede?" chiese Dash leggermente seccata dal fatto di essere stata svegliata a quell'ora.
"Seguitemi, Twilight vi aspetta" disse con un tono stranamente serio, e si voltò immergendosi nella vegetazione, seguito dalle 5.




Il gruppo camminò per molti minuti, facendosi strada tra i cespugli e i rami, cercando si stare dietro Spike senza perderlo di vista.
"Ehy Spike, quanto manca?" chiese Applejack spostando un ramo.
"Non preoccupatevi, tra poco sarà finita... la strada...."
Quelle parole lasciarono una strana sensazione di inquietudine nelle equine, che però svanì subito.
Dopotutto, era il loro dolce e amorevole Spike.
Dopo pochi minuti però, il draghetto iniziò a camminare più velocemente, e in pochi attimi svanì alla vista.
"Spike! Aspetta!"
Il gruppo iniziò a corrergli dietro, me dopo un minuto buono di corsa si accorsero di averlo del tutto perso.
"Dannazione! ora si è pure perso!"
"Cerchiamolo, forza dividiamoci" disse AppleJack, e ognuna prese una direzione diversa.




Fluttershy stava camminando da meno di cinque minuti, e aveva già saltato tre volte dalla paura al sentire i suoni della foresta.
"Calma Fluttershy, sei solo.... nella terribile Everfree Forest.... da sola...."
"Oh no Fluttershy, non sei sola"
La pony giallo canarino non ebbe nemmeno il tempo di voltarsi verso la fonte della voce, che qualcosa la gettò a terra e la bloccò a pancia in giù.
La pegaso avvertì una zampa viscida e squamosa accarezzarle le piume delle ali, e un brivido freddo le attraversò la schiena.
"Dolce piccola Fluttershy.... Che belle ali che hai....."
Più veloce di un battito, un dolore fortissimo assalì la schiena della pony, che lanciò un urlo acutissimo e iniziò a piangere.
Sentiva delle piccole zanne lacerargli la carne dell'ala destra, ma agitarsi era inutile, il suo aggressore era piccolo ma estremamente forte e la tratteneva a terra.
Finalmente egli smise di mordere, e Fluttershy lasciò cadere la testa sul terreno, continuando a piangere in silenzio.
"Buona.... ma voglio qualcosa di più croccante"
Un nuovo dolore assalì la pegaso, che iniziò a urlare sempre più forte, rischiando di strapparsi le corde vocali.
Sentiva l'assalitore tirare l'ala con forza, mentre i tendini già rosicchiati si strappavano uno a uno.
Con un ultimo strattone, l'ala venne strappata dalla schiena, portandosi dietro anche un pezzo di pelle e pelo giallo e rosso.
La pony non urlò. Non ne aveva più la forza.
Rimase a terra a piangere in silenzio, sperando fosse solo un'incubo.
Il suo assalitore apparì nel suo campo visivo, e alzando la testa lo fissò sconvolta.
"Sp...Spike?"
Il draghetto la fissava con occhi folli, tenendo sopra la testa una grossa e pesante pietra.
"Salutami quella stronza di Twilight"
Splack




Pinkie saltellava allegramente nella foresta, ridendo di ogni cosa.
Rideva degli alberi dalle facce spaventose.
Rideva delle piante carnivore giganti.
Rideva dei fiori blu scherzosi.
All'improvviso però, smise di ridere.
Davanti a lei, c'erano decine di carcasse bruciate e squartate di animaletti della foresta.
L'odore ferroso del sangue e la puzza di carne bruciata riempiva le narici della pony, mentre dagli occhi iniziarono a cadere lacrime che scivolavano sulle guance e cadevano a terra.
Pinkie si sedette continuando a fissare i piccoli cadaveri, non riuscendo a smettere di piangere in silenzio.
Poi sentì un fruscio alle sue spalle, e si voltò di scatto spaventata.
"C-chi c'è?"
Nessuna risposta, ma solo un'altro movimento tra i cespugli alla sua destra.
"Chi c'è!?"
Pinkie era totalmente terrorizzata, sia per l'individuo misterioso che la osservava che per il mucchio di cadaveri bruciati.
"Esci fuori!" disse sentendo un'altro fruscio a sinistra.
"Non costringermi a-AH!"
In meno di un'istante, una figura nera si era gettata su di lei e l'aveva buttata a terra.
Si era messa a urlare di terrore, mentre l'essere la colpiva il viso con una pietra frastagliata ancora e ancora.
Pinkie sentiva grossi tagli sulla faccia e il sangue caldo le ricopriva del tutto il muso, continuando a urlare e agitarsi tenendo gli occhi chiusi.
Finalmente, l'aggressore smise di colpirla e, sentendo la pietra cadere a terra, aprì un'occhio terrorizzata, dato che l'altro era gonfio e sanguinante.
Il suo viso, pieno di sangue e con molti squarci che mostravano i muscoli sotto, si tramutò in una smorfia di terrore, mentre vedeva sopra di se il piccolo Spike che la fissava con occhi animaleschi.
L'ultima cosa che vide era il draghetto che si gettava sulla sua faccia con la bocca piena di denti spalancata e gli artigli affilati protesi in avanti.




Rainbow Dash stava volando sopra la foresta, cercando ovunque Spike, quando all'improvviso sentì un'urlo acuto in lontananza.
"FLUTTERSHY!"
Più veloce di un fulmine, era volata verso l'origine dell'urlo, sfondando diversi rami atterrando.
"Fluttershy! Dove sei? FLUTTERSHY!"
Mentre la cercava, sentì di aver posato lo zoccolo su qualcosa di caldo e viscido.
"Bleah! Ma cos...."
Si era ammutolita all'istante, vedendo di aver calpestato una pozza di sangue.
Facendosi coraggio, seguì la scia del sangue per alcuni metri, finché non la vide.
A terra stava il cadavere della pegaso canarino a pancia in giù, con diversi graffi sulla schiena, con l'ala destra brutalmente strappata li accanto e una grossa pietra sulla testa ormai spappolata della pony.
Rainbow Dash sbiancò a quella vista, e alcune lacrime caddero a terra.
Si voltò di scatto, volando più velocemente che poteva nella vegetazione della foresta.
Non importava dove stesse andando, o dei tagli causati dalle piante, tutto pur di non vedere più quell'immagine, che continuava a balenargli davanti agli occhi.
Improvvisamente, con gli occhi annebbiati dalle lacrime, sbatté contro una radice e iniziò a ruzzolare per terra, sbattendo il muso vari volte e finendo la sua corsa contro un'albero.
Quando si risvegliò, sentiva un forte dolore alla testa, e portandosi lo zoccolo sulla fronte sentì una sensazione di viscido e umido.
"Dannazione..." disse cercando di alzarsi, ma appena lo fece fu costretta a rimettersi seduta.
Guardando dietro di se, vide la zampa posteriore destra piegata in modo innaturale,  e capì di essersela rotta nella caduta.
Si alzò di nuovo, zoppicando in cerca di aiuto.
"Ciao Dashie"
All'improvviso, da un cespuglio apparve Spike che sorrideva soddisfatto.
"S-Spike? Che ci fai... Non importa, aiutami a trovare le altre"
Il draghetto si avvicinò alla pegaso ciano, affiancandola per aiutarla a camminare.
"Oh certo, ti aiuterò..."
All'improvviso, le colpì la gamba rotta con la coda, facendola cadere a terra in lacrime.
"MA COSA FAI SI PUO' SAPERE?"
Mentre tentava di rialzarsi, il drago le afferrò la zampa con forza, provocandole un dolore allucinante.
"AAAAHHHH!!! BASTA BASTA!"
Dash tentava di colpirlo per allontanarlo, ma ogni colpo era fermato da una nuova fitta di dolore, che le provocavano spasmi.
"Mi aspettavo di più dalla grande e incredibile Dash... Oh beh, addio Rainbow"
Il draghetto si lanciò sulla pegaso, e usando una pietra affilata presa da terra la infilzò ripetutamente al petto e allo stomaco, sorridendo in modo malato.
Rainbow tentò di difendersi, ma inutilmente, e dopo pochi attimi gli occhi pieni di lacrime divennero vuoti e spenti e si accasciò a terra senza vita, col drago che continuava a colpirla.




Era da un'ora ormai che Rarity camminava nella foresta, ma non aveva ancora incontrato nessuno dei suoi amici, aveva solo udito i versi terrificanti degli animali della foresta.
"Possibile che non ci sia nessuno? Spike! Twilight! Qualcuno!"
Mentre camminava chiamando le amiche, per poco non inciampò in qualcosa di soffice.
"Ma cosa...."
Rimettendosi in piedi e voltandosi, vide di essere inciampata sul cappello da cowpony di Applejack, che era sporco di una sostanza rossa.
"Il cappello di Applejack... ma dov'è lei?"
All'improvviso, sentì qualcosa di umido caderle in testa, e d'istinto si toccò la criniera per controllare.
Una piccola macchia rossa le sporcava il manto bianco neve, e con crescente terrore alzò lo sguardo.
L'unicorna lanciò un urlo di orrore, osservando la figura che penzolava da un ramo.
Applejack era coperta di sangue e ferite, con un grosso squarcio sul petto dal quale uscivano le budella, le quali erano state intrecciate al collo e appese all'albero a mo di impiccagione.
La cosa peggiore però, era l'espressione ancora viva di terrore puro sulla faccia della pony terra.
"Oh no... Oh no no no no no...."
All'improvviso, Rarity avvertì qualcosa toccarle la spalla, e lanciò un urlo saltando in avanti e voltandosi.
Davanti a se, vide Spike sporco di sangue e con un'espressione di paura sul volto, con le lacrime agli occhi.
"Rarity.... aiuto...."
Il drago abbracciò la pony con forza, sporcando il manto della medesima con sangue e lacrime.
"Spike, che è successo?" disse lei cercando di restare calma, cosa molto difficile in quel frangente.
"Era orribile.... tutto quel sangue...."
"Spike, chi è stato a fare questo?"
Il drago stava per rispondere, quando il suo sguardo si illuminò di terrore.
"DIETRO DI TE!"
Rarity si voltò di scatto, pronta ad affrontare qualsiasi mostro avesse provato a far del male al suo piccolo Spike.
Non c'era nessuno.
"Te l'avevo detto che era dietro di te" disse una voce familiare, ma sicura e che trasudava malvagità pura.
Prima di potersi voltare, sentì un dolore acuto alle gambe e in meno di un secondo fu costretta a terra dal draghetto.
"Spike? Ma che stai..."
"L'altra volta ho visto quello stallone che faceva così... vediamo se ti piace ancora..." disse il drago, per poi prendergli l'orecchio sinistro con la bocca.
Invece di mordicchiarlo però, lo afferrò con forza e lo strappò dalla testa della pony, macchiando tutto di sangue.
Rarity lanciò un urlo di dolore, e stranamente riuscì ad alzarsi facendo cadere Spike a terra.
Mentre arretrava tenendosi la ferita con lo zoccolo, vide il drago alzarsi e fissarla con occhi folli.
"Buona...  ma preferisco la carne... cotta!"
Prese un respiro improvviso, e lanciò una fiamma verso l'unicorna, colpendola alla zampa anteriore e facendola cadere a terra.
L'odore di pelo e carne bruciata si diffuse ovunque, e mentre reggeva lo zoccolo bruciacchiato piangendo in silenzio, guardò il rettile avvicinarsi sorridendo.
"S-Spike....." disse tra le lacrime.
Il drago non le rispose, iniziò solo a inspirare gonfiandosi il petto.
"Ci vediamo nel Tartaro" disse poco prima di lanciare una grossa fiammata, che ricoprì del tutto la pony urlante e incendiò anche i cespugli vicini.
Il draghetto rimase a lungo a fissare la sua ex amata agitarsi e urlare tra le fiamme, mentre pelo e carne venivano consumati.
Quando non rimase altro che un corpo nero e fumante, Spike si voltò e si inoltrò nella foresta, sparendo tra le fiamme che consumavano ogni cosa.




Quella notte di tenebre fu segnata da due tragici eventi.
Il primo era la morte violenta delle portatrici degli elementi e della principessa Sparkle, cosa che rattristò tutta la popolazione di Equestria.
Il secondo, era la distruzione del castello dell'amicizia e di una parte della Everfree forest da parte delle fiamme, che incendiò anche alcune case vicine a essa e fece fuggire molti animali pericolosi in direzione della città.
Fu un vero massacro quella notte d'inferno, nei quali gli unici vincitori erano Ombra e Fiamme.
















ANGOLO KISHI-*UNA FIAMMATA BRUCIA KISHIN* SPIKE
Spike: Salve
Vedo che avete appena assistito al mio piccolo massacro
*Si pulisce le zanne con un'osso di pegasus*
Beh, spero di avervi fatto venire un poco di ribrezzo
Alla prossima strage incendiaria.
*Da fuoco alla telecamera*



 
   
 
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