“Credo
dovresti andare”
“Non
so dirti quanto mi
dispiace Spencer… io…”
“Caleb
ti prego… esci
di qui”
Spencer se ne
stava seduta sullo sgabello della cucina mentre
ripensava per l’ennesima volta alla mattinata che aveva
passato. Avevano trascorso
una settimana d’inferno, la preoccupazione per la scomparsa
di Hanna aveva
gettato lei e le sue amiche in uno stato di panico assoluto, e quando
alla fine
erano riuscite a salvarla dalle grinfie del loro nuovo persecutore
avevano
passato con lei tre notti di fila per assicurarsi che stesse bene. Non
erano
ancora riuscite a capire chi ci fosse dietro, ma il sollievo di riavere
Hanna
con loro aveva eclissato tutto il resto. Spencer era sicura di poter
tornare a
respirare, ma l’alba di un nuovo giorno aveva portato con se
un sapore amaro.
Il suono del
campanello fece riemergere Spencer dai suoi
pensieri, non aveva nessuna voglia di avere ospiti al momento, quindi
decise di
ignorarlo; ancora una bussata, e un’altra ancora, poi
finalmente silenzio, fino
al momento in cui il cellulare iniziò a vibrare. Senza
entusiasmo Spencer lo sollevò
e vide il nome di Aria sul display, rifiutò la chiamata, ma
mentre lo rimetteva
giù iniziarono ad arrivare messaggi su messaggi.
“So
che ci sei apri la
porta”
“Non vado via finché non mi apri”
“Ho il portatile e due libri con me posso star qui fuori
tutto il giorno”
“O posso andare da tua madre e prendere le chiavi di
riserva”
Spencer sorrise,
Aria riusciva ad essere più ostinata di lei
quando voleva. Andò ad aprire la porta, e sulla soglia
c’era Aria con un
sorrisetto ironico sul viso, - Vedo che tirare in ballo tua madre
funziona
ancora – disse divertita, ma Spencer non riuscì a
sorridere più di tanto. Le
fece segno di entrare e le chiuse la porta alle spalle.
- Come mai sei qui? – le chiese Spencer
cercando di non far trapelare nulla di quello che provava. Aria non
rispose,
mise giù la borsa e la giacca e si fermò per un
secondo a fissare Spencer, che
solo in quel momento notò il suo “Sguardo alla
Aria” come lo chiamavano loro.
Aria scherzava sempre sul suo “Sguardo alla
Spencer” che era a metà tra
assolutamente accusatorio e dolcemente comprensivo, ma la versione di
Aria era
diversa un misto tra preoccupazione, dolcezza e fermezza.
Aria prese un
respiro profondo e si avvicinò a lei inchiodandola
con lo sguardo, - Caleb mi ha chiamata – disse quando le fu
accanto. A sentire
quel nome il cuore di Spencer fece una capriola, e lei cercò
in ogni modo di
evitare che le lacrime le riempissero gli occhi, ma ogni sforzo fu
inutile. –
Perché? – chiese dando ad Aria le spalle sperando
di nascondersi, anche se era
perfettamente consapevole che fosse inutile,
- Non ha detto molto… - rispose lei con calma
– Solo che avevi bisogno
di me -.
Il cuore di
Spencer batteva all’impazzata mentre le immagini della
sua ultima conversazione con Caleb si facevano di nuovo strada nei suoi
pensieri;
“Tu la
ami vero?”
“Spencer
ti prego non…”
“Dillo…
ti prego ho
bisogno che tu lo dica”
- Spencer
– La voce di Aria riportò Spencer sulla terra,
l’ultimo posto al mondo in cui desiderava essere in quel
momento, - Ehi…
guardami – disse ancora Aria toccandole il braccio con la sua
solita dolcezza –
Cos’è successo? – chiese infine con
palese preoccupazione nella voce; Spencer
respirò prendendo
coraggio e si voltò
verso l’amica, che quando la vide sul punto di piangere non
disse nulla,
semplicemente le si avvicinò ancora e la strinse forte, e
come succedeva ogni
volta che Aria era al suo fianco, Spencer si lasciò andare
alle lacrime ricambiando
il suo abbraccio.
- Va tutto bene
– sussurrava Aria mentre la stringeva –
Sfogati – ripeteva, mentre la corazza Spencer andava
definitivamente in pezzi.
Avrebbe voluto dire tante cose in quel momento, ma sapeva che con Aria
non
c’era bisogno di dire nulla, lei ci sarebbe stata comunque.
Rimasero così per
quelle che sembrarono ore, e quando si separarono Aria le sorrise
dolcemente
mentre le prendeva il volto tra le mani per asciugarle le ultime
lacrime, - Ora
ordiniamo una pizza, apriamo una bottiglia di vino e
c’è stiamo sul divano a
guardare qualche stupido programma in tv ok? – disse Aria
riuscendo a farla
sorridere, e per questo Spencer le fu infinitamente grata, - Grazie
– riuscì a
dirle con voce spezzata e Aria la prese per
mano e si avviarono in cucina.
- E’
ancora innamorato di lei – disse Spencer mentre sorseggiava
il suo quarto bicchiere. Aria non le aveva chiesto nulla per tutto il
pomeriggio; avevano pranzato, bevuto, riso e preso in giro i peggiori
programmi
che passavano in televisione, Spencer era sicura che avesse capito che
fosse
Caleb la causa del suo stato d’animo e apprezzò la
vicinanza di Aria ancora di
più per la sua scelta di non chiedere nulla, sapeva che
avrebbe parlato quando
se la fosse sentita. – Non so cosa farà
Hanna… non so se lui le dirà la verità
ma… lui la ama -. Aria le prese la mano e la strinse
– Mi dispiace Spenc –
disse dolcemente – Tutta questa situazione
è… - - Me la sono cercata – la
interruppe Spencer – Lo sapevo… sapevo in cuor mio
che non avrebbe mai
dimenticato Hanna, ma ho permesso a me stessa di sperare e…
me lo merito -.
- Non dire
così… è Caleb che dovrebbe sentirsi in
colpa non
tu – provò a calmarla Aria, ma nel cuore di
Spencer la verità era solo una. –
Non dovevo farlo… non dovevo tradire Hanna in quel modo
– disse mentre altre
lacrime cercavano di farsi strada. – Non hai tradito nessuno
Spencer… ti sei
innamorata non devi fartene una colpa -. Spencer incrociò il
suo sguardo,
vedeva la sincerità nei suoi occhi mentre le parlava.
- Non ti ho mai
detto di essermi innamorata – disse Spencer e
Aria le strinse ancora la mano – Non c’era bisogno
di dirlo -. Spencer abbassò
lo sguardo – Credi che Hanna lo ami ancora? –
chiese, forse più a se stessa che
ad Aria, - Sta per sposarsi Spenc – - Non è quello
che ti ho chiesto Aria –
disse e Aria distolse lo sguardo sospirando, - Credo che Hanna non
abbia mai
smesso di amarlo -.
Spencer prese un
altro sorso di vino e sprofondò ancora di
più sul divano, - Se sarà sincero con
lei… - iniziò Spencer fissando il
soffitto – E Hanna deciderà di stare con lui,
sarò felice per loro -, - Spencer…
- - Le devo almeno questo Aria – disse interrompendola
– E le voglio troppo
bene per non essere felice per lei -. Aria non disse nulla,
s’immerse nei suoi
pensieri e Spencer sapeva che stava cercando le parole giuste da dirle,
ma
sapeva anche che anche per lei e per Emily quella situazione era
complicata.
- Ancora non sai
cosa farà Hanna. Potrebbe sposare Jordan e
Caleb potrebbe ancora cambiare idea – disse Aria, ma senza
troppa convinzione. –
Non voglio che Caleb cambi idea – rispose sicura Spencer,
mettendo giù il
bicchiere vuoto – Anche lei lo ama ancora, lo sappiamo
entrambe – disse incrociando
lo sguardo di Aria, - Non voglio che Caleb torni da me, voglio che
combatta per
lei. Voglio che sia sincero e che le provi tutte per riprendersi Hanna.
Voglio
che siano felici, così tra venti anni quando festeggeremo
insieme il
ringraziamento con i nostri figli che si rincorreranno per tutta casa,
questa
storia sarà solo uno dei tanti aneddoti che li hanno portati
a essere felici
insieme -.
Aria non disse
nulla, le sorrise lievemente e le mise una
mano sulla guancia guardandola negli occhi, - Sei la persona
più forte e
cocciuta che abbia mai conosciuto lo sai? – disse con una
tale dolcezza che
fece sorridere anche Spencer – Si ne avevo
l’impressione – rispose, ma Aria non
sorrise, divenne improvvisamente seria, - So quanto tua sia forte, e
quanto tu
sia brava a nascondere ciò che provi…
è normale sei una Hastings dopo tutto -
iniziò Aria sempre dolcemente – Se lì
fuori vorrai essere la solita Spencer, ok
va bene. Ma qui… adesso… Spencer non è
necessario – disse e Spencer iniziò a
sentire le lacrime che ancora una volta le inondavano gli occhi, - Cosa
non è
necessario? – riuscì a chiedere, e Aria le
scostò i capelli dal viso accarezzandole
il viso con il pollice, - Non è necessario che tu sia forte
– disse sorridendo
teneramente – Non qui… non con me -.
Le lacrime
iniziarono a rigare il viso di Spencer – Non posso
crollare Aria… - disse all’amica, - Ho paura che
se lo faccio, non riuscirò più
a fermarmi -, - Nessuno dice che devi fermarti Spencer –
rispose Aria – Fuori da
quella porta puoi essere una Hastings… ma qui sei Spencer
– disse Aria – E Spencer
può piangere, specialmente se ha il cuore spezzato -. A
quella parole Spencer
crollò del tutto, mise la testa sulle gambe di Aria e
lasciò che tutto quello
che sentiva venisse fuori; dolore, paura, rabbia, frustrazione, ma
anche gratitudine
per avere un’amica come Aria al suo fianco, - Ci
sarò sempre per te – le sussurrava
Aria, mentre Spencer perdeva tutte le sue lacrime.
- Resti a
dormire? – chiese Spencer quando si resero conto
che era mezzanotte passata – Perché no –
rispose Aria sorridendo – Non ho
impegni con Ezra fino a domani sera, dobbiamo lavorare al lancio del
libro -.
Spencer sorrise – Solo per il libro? – chiese
sarcastica – Come va tra voi? -.
Aria alzò gli occhi al cielo poggiando la testa sul divano,
- E’
meravigliosamente complicato – rispose Aria, - Hai parlato
con Liam? – chiese Spencer
prendendo posto al suo fianco, Aria incrociò il suo sguardo
con una vena di
tristezza negli occhi, - Stamattina -, Spencer si bloccò per
un secondo –
Stamattina? -, - Si appena prima che Caleb mi chiamasse -.
Spencer prese la
mano di Aria, - Avevi appena chiuso con Liam…
e se comunque venuta qui per me? – chiese commossa, e Aria
sorrise – Ma certo
che l’ho fatto – rispose lei ricambiando la
stretta, e non ci fu bisogno di
aggiungere altro. – E come è andata con Liam?
– chiese Spencer, quando deciso
che era il suo turno di ascoltare, - Male – rispose Aria
atterrita, - Male
male? – chiese Spencer sorridendole. Aria annuì
senza entusiasmo, - Apro un’altra
bottiglia ok? – disse facendo sorridere Aria, - Ottima idea
– disse lei.
Spencer sorrise, e pensò che magari da li a 20 anni il cuore
le si sarebbe
spezzato altre cento volte, ma con Aria al suo fianco, sarebbe andato
tutto
bene.