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Autore: Komadocchi    25/03/2016    3 recensioni
Raccolta di storie basate sui prompt di una OTP challenge da 30 giorni, quindi 30 capitoli (link inserito nel primo capitolo). Maneggiare con cautela. Potrebbe causare diabete.
AU dove i ghoul non esistono perché sono in fase di negazione, quindi non aspettatevi nessuna delle personalità multiple di kaneki, e perché i miei due bambini meritano di essere felici. Le storie prevederanno coccole, carezze, pessimo umorismo, molto imbarazzo, pochissimi spoiler essendo una AU. Il rating è arancione perché la challenge prevede un paio di temi caldini e metto le mani avanti, ma quasi tutte le storie saranno da rating verde. Stessa cosa per il genderbender, c'è solo in una storia.
Genere: Fluff, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai, Shoujo-ai, Yaoi | Personaggi: Kaneki Ken, Nagachika Hideyoshi
Note: AU, Raccolta | Avvertimenti: Gender Bender
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Primo giorno: Holding hands
ca. 1200 parole

La neve era scesa per tutto il giorno e aveva ricoperto Tokyo, avvolgendo la città in una bianca coperta che attutiva i suoni di una metropoli in costante movimento. Nagachika e Kaneki avanzavano con cautela, per evitare di scivolare nella neve che in alcuni punti della strada si era ghiacciata col freddo della notte.
Le lezioni erano finite tardi e i due avevano deciso di fermarsi fuori a cena, per poi passare la notte a casa di Kaneki visto che la giornata seguente si sarebbero comunque dovuti trovare per studiare assieme, tanto valeva evitare le perdite di tempo.

Nagachika camminava alcuni metri dietro al moro, osservandolo mentre avanzava leggermente ingobbito nel tentativo di preservare tutto il calore corporeo possibile. Aveva il viso affondato nella sciarpa e le mani nelle tasche.
Il ragazzo sorrise, con un leggero scatto raggiunse l'amico e gli infilò le mani in tasca, intrecciando le sue fredde dita con quelle calde di Kaneki.
Questi sussultò e si fermò.  Erano in una strada laterale pressoché deserta, visto il freddo e l'orario, però il contatto fisico era comunque imbarazzante per il moro.
"Hide!" protestò, leggermente esasperato. Era abituato ai "dispetti" dell'amico ma era stata una giornata lunga e si sentiva un po' stanco. Non voleva restare lì fermo con il rischio di essere visto in una situazione così scomoda.
"Solo un minuto, il tempo di scaldarmi le mani" promise Nagachika.

Kaneki fissò intensamente le punte delle scarpe, a disagio. Voleva che la questione finisse il prima possibile. Dopo una manciata di secondi spostò lo sguardo verso l'altro, che teneva la testa appoggiata sulla sua spalla destra e il torso leggermente aderente alla sua schiena.
Aveva gli occhi chiusi e un'espressione beata. Sembrava quasi un angioletto, un putto dispettoso di un qualsiasi dipinto europeo. Nuvole di condensa uscivano dal naso arrossato ad ogni espirazione, e il ragazzo poteva sentire i movimenti di quei respiri regolari contro la sua schiena. Un sentimento diverso dal disagio cominciò a farsi strada nel suo petto, arrossendogli le gote e il naso già martoriati dal freddo. Le dita cominciarono a sudare leggermente nella stretta e fu scosso da un brivido.
Nagachika sentì l'amico tremare nel suo strano abbraccio e aprì gli occhi.

"Scusa, non volevo farti prendere freddo. Volevo solo scaldarmi un po', ho messo una giacca leggerina stamattina". Si scusò con voce bassa.
"Non fa niente",  mormorò il moro, la voce ovattata dalla sciarpa.
Lo osservò ancora per qualche secondo, mentre Kaneki aveva distolto lo sguardo dal suo viso e sembrava fissare con insistenza un palo della luce più avanti.
"Beh, incamminiamoci prima che ti prenda qualche malanno!"
Fece per sfilare le mani dalle tasche dell'amico, ma incontrò un'inaspettata resistenza: il ragazzo non sembrava voler lasciarlo andare.
"Kaneki?"
"Ecco... anche io ho messo una giacca un po' leggera... come dire..."
Nagachika lo sentì stringere leggermente la presa, quasi cercasse di prendere coraggio.
"Vuoi camminare in questa posizione verso casa? Per me non c'è problema..." lo prese in giro.
"No! Sto cercando di dire... ecco..."

Ormai era rosso come un peperone fino alle orecchie, e Nagachika in quel momento pensò che era più adorabile di qualsiasi ragazza avesse mai visto.
"Stai cercando di dirmi che vuoi andare a casa mano nella mano, come se fossimo due fidanzatini?" gli sussurrò all'orecchio, stuzzicandolo.
"NO! Io..."
Cominciò a tremare, e non per il freddo.
Il ragazzo si sentì stringere il cuore, capiva perfettamente l'amico e non se la sentiva di prenderlo in giro più di quanto non avesse già fatto.
Sfilò la mano destra dalla tasca e gli arruffò dolcemente i capelli.
"Hidee!" protestò di nuovo Kaneki.
"Quanto manca a casa tua? Dieci minuti? Visto che non c'è nessuno, posso far finta di essere la tua ragazza."
L'altro si voltò a guardarlo con fare interrogativo.
"Massì dai, la tipa dell'Anteiku di cui parli sempre, quella a cui piace leggere. Se vuoi chiederle di uscire devi avere un po' di esperienza, no? Pensi di poterle far sentire una mano sudaticcia mentre camminate fianco a fianco, mano nella mano, nel silenzio della notte? Beh, io, Nagachika Hideyoshi, non permetterò al mio migliore amico di fare figure pessime! Ne va della mia reputazione di amante!"
"Ma se sei più solo di me!" protestò Kaneki, leggermente sollevato.
"Non sono solo perché le ragazze non mi desiderano, sono solo perché non ho ancora trovato la Ragazza. La mia Musa, colei che è Perfetta. La plebe non è degna della mia perfezione."
"Ma smettila, scemo." ridacchiò.
Nagachika si staccò dall'abbraccio e si mise davanti al ragazzo, esibendosi in un inchino esagerato.

"Allora, vuoi essere il mio dolce principe per i prossimi dieci minuti, Kaneki Ken?"
Lui si ingobbì ancora di più, ormai solo gli occhi sporgevano dalla sciarpa.
"E se ci vedono?"
Fece finta di pensarci su.
"Mmmmhhhh... beh,  potresti stringermi la mano nella tua tasca. Così da distante sembrerà solo che stiamo camminando l'uno accanto all'altro! Se qualcuno si avvicina possiamo separarci senza dare nell'occhio."
Kaneki rimase in silenzio per qualche secondo, poi annuì.
"EVVAI!"
"Shhhh, Hide, non c'è bisogno di farlo sapere a tutto il vicinato." brontolò.
Nagachika infilò la mano nella tasca sinistra di Kaneki e intrecciò di nuovo le dita con le sue. Gli accarezzò leggermente il dorso con il pollice e il moro sobbalzò.
"Ahahahah, scusa, dovevo. Volevo vedere che faccia avresti fatto."
"La faccia di uno che sta per cambiare idea su questa trovata"
"No, davvero, scherzavo. Ti preeeego..."

Sospirò. Essere amici di Nagachika richiedeva un sacco di energie. Ma in quel momento, mentre camminava mano nella mano con il suo migliore amico sotto la luce fioca dei lampioni, si sentiva incredibilmente felice.
Hide con il suo calore, fisico e mentale, spazzava via il suo costante senso di solitudine. Era come un raggio di sole. Fastidioso se ti entra negli occhi di prima mattina, ma quando ti scalda le ossa crea una delle sensazioni più piacevoli che si possano provare. E in quel momento Kaneki provava esattamente la seconda sensazione. Quella notte non lo avrebbe lasciato solo. Avrebbe sentito il suo respiro pesante mentre dormiva nella sua stessa stanza. Probabilmente si sarebbe svegliato di soprassalto perché con una pedata avrebbe rovesciato di sicuro qualcosa. E ne era immensamente felice. Sperava che quei dieci minuti non finissero mai e dentro nel profondo se ne vergognava. Ma fece del suo meglio per scacciare quei sentimenti, il senso di colpa poteva aspettare domani per farlo star male.
Quello che non sapeva era che non era solo lui a combattere tra felicità e senso di colpa.

Nagachika Hideyoshi, mentre camminava fissando il cielo nuvoloso, non riusciva che a pensare a quando gli piacesse stringere la mano sudaticcia di Kaneki, e a quanto avrebbe voluto stringerla per sempre.



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Non scrivo una ff più o meno dal 1470 a.C. quindi spero che questa roba sia leggibile e apprezzabile. Ho deciso di fare una 30 days OTP challenge tutta dedicata alla Hidekane, la potete trovare qui -> http://30dayotpchallenge.deviantart.com/journal/30-Day-OTP-Challenge-LIST-325248585
Ho utilizzato i cognomi per entrambi perché se chiamo ken per cognome, hide merita lo stesso trattamento.
La fine ancora non mi convince, ma ho dovuto troncare sennò riempivo tutti i giorni con questa. Insomma, ci sarà spazio per fangirlare nei giorni e nei prompt a venire.
Spero che fangirliate come ho fangirlato io mentre scrivevo (tra l'altro doveva essere dal punto di nagachika nella mia testa mentre la buttavo giù, com'è che di colpo il punto di vista prevalente è quello di kaneki? ooooohhh stiamo calmini ken, con queste manie di protagonismo) (ditemi che non sono l'unica scema che fa fatica a "tenere sotto controllo" quello che fanno i personaggi, del tipo che pensi "tizio fa x" e poi rileggi quello che hai scritto e tizio fa tutt'altro ma tu non ti sei accorta di come sia potuto succedere durante il processo creativo).

   
 
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