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Autore: Pervinca468    27/03/2016    0 recensioni
Fanfiction su Final Fantasy X / X-2 che vede coinvolti quasi tutti i personaggi principali. (Tidus x Yuna - Lulu x Wakka- Altre possibili coppie) In fase di scrittura, spero vi piaccia!
"Il sole splendeva alto nel cielo, riempiendo il mare e le sue ondine di migliaia di piccoli luccichii, come se fossero le stelle in pieno giorno"
Genere: Avventura, Fantasy, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Lulu, Rikku, Tidus, Wakka, Yuna
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Il sole splendeva alto nel cielo, riempiendo il mare e le sue ondine di migliaia di piccoli luccichii, come se fossero le stelle in pieno giorno. Il vento soffiava giusto quanto bastasse per far muovere le vele. L'enorme vascello di legno finemente decorato di rosso e blu era uno splendore per gli occhi: tre alberi si ergevano imponenti dal ponte, con le loro splendide vele bianche dove era ricamato il simbolo delle rovine di Zarakand; il ponte era tirato a lucido e sembrava che anch'esso brillasse con la luce riflessa del sole,esattamente come succede alla luna. Più a poppa , il ponte terminava con l'entrata alle cabine, costeggia da due rampe di scale che portavano al famoso "timome", dove un uomo dall'aspetto forte (probabilmente il timoniere o il capitano) dirigeva quello splendore come se non pesasse assolutamente nulla; e con gli occhi rilassati guardava il mare in attesa, come tutti, di scorgere la terra ferma da lontano. Nella stiva, una scala portava a un lungo corridoio color rossofuoco sul pavimento, con le pareti verde smeraldo. Lungo quel corridoio, c'erano le cabine a dir poco principesche dove i viaggiatori alloggiavano; tutte sfarzosamente decorate.


Sul ponte non c'era quasi nessuno: qualche bambino che scorazzava qua e là per il ponte, incuriosito dai mozzi e da tutto ciò che vedeva; e una coppia di due persone.
Il ragazzo aveva i capelli biondo canarino, un bel fisico , gli occhi azzurri e un sorriso dolce nelle labbra mentre cingeva con le braccia la ragazza. Questa aveva i capelli biondi anche lei, ma di una tonalità differente da quella del ragazzo. Erano lisci e corti, ma una treccia lunghissima le scendeva da dietro la nuca. Era davvero un bella donna e aveva gli occhi di due colori differenti: uno blu e uno verde, che guardavano il mare con occhi innamorati. Chiunque avrebbe potuto riconoscerli: Tidus e Yuna, i due coraggiosi guerrieri che avevano portato la pace su Spira sconfiggendo Sin.
C'era chi diceva che Tidus fosse scomparso, chi diceva che invece non fosse mai andato via e per finire chi diceva che prima fosse scomparso, ma che poi Yuna fosse riuscita a ritrovarlo. Evidentemente, le ultime due versioni erano quelle più affidabili, poiché ora i due erano uno vicino all'altra, Tidus che stringeva tra le braccia Yuna e lei che raggiungeva le sue mani appoggiate al ventre, ora chiaramente rigonfio. Tidus iniziò a cullarla dolcemente e lei chiuse gli occhi, rilassandosi. Poi, di colpo, si fermò. Sporse la testa un po' in avanti e l'abbassò, per guardarla negli occhi, che lei, sentendosi osservata e sentendo che Tidus aveva smesso di ondeggiare, aveva subito aperto. Ora i due si guardavano in silenzio, finché Yuna non chiese
«Tidus, amore, c'é.....c'è qualcosa che non va?» . La sua voce era dolce e preoccupata. Tidus l'amava quando parlava così... anzi, l'amava e basta.
«Yuna.....tu ti senti bene, vero? Non hai il mal di mare o qualcosa del genere, giusto? Stai....bene?» chiese lui, preoccupato. Yuna era quasi al nono mese di gravidanza, e non si era sempre sentita molto bene, anche se non voleva darlo a vedere. "Prima che nasca il bambino" gli aveva detto nove mesi prima "mi porti a vedere Spira?" . Sul momento, lui le aveva riso dolcemente e le aveva accarezzato la guancia, ma Yuna era serissima e lui non poté fare altro che accontentarla e portarla in viaggio. Ora, provate a immaginare una donna in attesa sopra una barca. Come se non bastasse già la nausea che aveva di solito! Comunque Yuna era sempre stata forte, in fondo; e non c'erano stati molti "inconvenienti".
Dopo aver fatto il giro di tutta Spira, Yuna gli aveva detto: " Tidus, il viaggio è stato veramente bellissimo; ma avrei un ultimo desiderio prima di tornare a casa: andare a trovare Lulu e Wakka a Besaid. Sai che sono sempre stati come fratelli per me. E poi....non ho avuto neanche il tempo di portare loro un regalo per il piccolino!" . Poi l'aveva guardato con sguardo supplichevole. E come avrebbe mai potuto Tidus resistere a quell'adorabile visino da Chochobo bastonato? Aveva acconsentito, anche se sapevano di andare incontro a dei rischi. Se però fosse mai accaduto qualcosa, sapeva che Lulu era sempre pronta e riflessiva, sapeva sempre cosa fare e in quel periodo aveva appreso anche la magia bianca; per cui non c'erano rischi. Come se questo non bastasse, Yuna aveva portato con sé Rikku e Paine, che la seguivano costantemente e alcune volte l'avevano anche aiutata e protetta. Chissà perché, le ragazze avevano il bisogno morboso di stare in branco...ma a Tidus in fondo non dispiaceva, perché avere le sue amiche vicine la faceva sentire Yuna molto più tranquilla e poi quelle ragazze che erano cresciute insieme non si potevano praticamente tenere lontane. E finché Yuna era felice, anche lui era felice.
Si ricordava ancora quando l'avevano detto a Rikku, che aveva gridato un "Oh per Yevon! Yunieeeeeee!" E dopodiché l'aveva abbracciata forte e infine era scoppiata in lacrime. Anche Paine, per quanto fosse dura e insensibile, l'aveva abbracciata forte e le aveva sorriso.
Chissà cosa sarebbe successo quando l'avrebbero detto anche a Lulu, che tra le ragazze era quella che conosceva Yuna da più tempo e la considerava come una sorella.
Nei nove mesi che avevano passato in giro per Spira, non aveva detto nulla a Lulu, poiché voleva farlo di persona e così.... eccoli lì, diretti verso Besaid.

La ragazza guardò Tidus con occhi dolci e grati. Aveva sempre apprezzato che il marito (anzi, il fidanzato: volevano sposarsi dopo la nascita del piccolo, dato che Yuna ci teneva ad essere in splendida forma, per quanto amasse l'idea di diventare madre) si preoccupasse di lei. Accennò un sorriso e con voce candida rispose:
«Mai stata meglio. Non ho il mal di mare, sto benissimo....»disse per poi poggiare le sue labbra su quelle del ragazzo per poi ritirarle e continuare «E quando toccherò terra starò ancora meglio. Rivedere il luogo dove sono nata.....e tutte le persone con cui sono cresciuta......mi rende davvero, davvero felice! » disse e sorrise al ragazzo, che per tutta risposta cercò nuovamente le sue labbra per ricevere un altro bacio.
Quando le loro labbra si separarono, Yuna gemette lievemente mentre diceva un flebile «Ahi».
Subito Tidus iniziò a balbettare «Che ....... che cosa c'è?», ma Yuna gli sorrise e voltò la testa a sinistra, per guardarlo mentre diceva: «Mi ha dato un calcetto» e voltò lo sguardo verso il mare.
Subito i muscoli di Tidus si rilassarono e il suo sguardo si addolcì. Con una mano, le accarezzò il ventre, mentre poggiava la testa sulla sua spalla destra e con delicatezza e tutto l'amore che aveva, le diede un bacio sulla guancia, poi un altro, poi un altro ancora; finché non venne interrotto dal timoniere che gridava:
«Terraaaaaaaa!»
Ora in lontananza si vedeva benissimo la spiaggia di Besaid, dove come di norma si potevano distinguere delle figure che giocavano a Blitzball. Chissà se tra loro c'era anche Wakka, che era diventato l'allenatore dei Besaid Aurocks, la squadra di Besaid...
Tidus e Yuna sorrisero, quando una vocina alle loro spalle li fece sobbalzare.
«Interrompiamo qualcosa?» chiese la voce. I due si voltarono e si ritrovarono davanti Rikku e Paine, la prima costantemente vestita delle tonalità di giallo-arancione, l'altra vestita come sempre di nero (anzi, era un miracolo che avesse lasciato il suo enorme spadone in cabina). Entrambe li guardarono e Yuna e Tidus si sciolsero dal loro abbraccio.
«No,no, nulla.....stavamo solo......parlando un po'» rispose imbarazzato Tidus per poi guardare Yuna in attesa di conferma. Lei sorrise e annuì, poi disse:
«Siamo quasi arrivati»
Ora teneva le mani giunte davanti a sé, appoggiate al ventre
«Proprio per questo vi abbiamo chiamati: avete giusto il tempo di fare le valigie , poi approderemo a Besaid» intervenne Paine.
Tidus e Yuna annuirono e le ringraziarono, poi si diressero verso la poppa, aprirono la porticina e scesero le scale che conducevano alle cabine. Tidus reggeva la mano di Yuna, mentre l'aiutava a scendere le scale che per lei si stavano dimostrando un vero problema. Per fortuna, pensava Tidus, a Besaid non ci sono scale, se non quel paio al Tempio Yevonita.
La loro cabina portava inciso in un riquadro il numero 2, ed era finemente decorata con un letto matrimoniale appoggiato al muro a sinistra, un grosso mobile sulla destra, una scrivania subito a sinistra di chi entrava, un finestrone di fronte e un lampadario di mille colori che scendeva dal tetto, e aveva dei cristalli che scendevano a spirale dal filo, così che fungesse anche da scacciapensieri emettendo, quando la barca era in movimento, un suono a dir poco.....magico. I due ragazzi iniziarono a preparare i loro bagagli. Tidus aveva un borsone molto grande, più che altro perché le cose che aveva erano molto ingombrati e richiedevano spazio come ad esempio la palla e l'uniforme da Blitzball. Yuna invece aveva solo un piccolo bagaglio a mano, che iniziò con cura a riempire di tutte le cose che aveva portato con sé . Più che oggetti personali, la borsa conteneva molte stuoie e copertine e vestitini da neonato che Tidus le aveva praticamente obbligato di portare, nel caso in cui ce ne fosse stata l'evenienza. Quando finì di sistemare le sue cose, Tidus si fermò a guardare la giovane donna che amava con tutto sé stesso.
La osservò mentre con delicatezza apriva i cassetti e ne tirava fuori un paio di copertine accarezzandole con lo sguardo, poi le piegava con precisione e le riponeva sistematicamente in quella borsa che a malapena riusciva a contenere tutto ciò che avevano portato sulla nave. Poi restò con gli occhi fissi a fissare la borsa, immersa nei suoi pensieri. Tidus notò che aveva l'aria triste, così si sedette sul letto vicino a lei.
«Hei...tutto ok?» le chiese con un tono di voce leggermente spento. La sua amata sospirò e chiuse gli occhi, mentre cercava le parole giuste.
Dopo qualche secondo, disse:
«É quasi il momento. Me lo sento. ........ ........... sarò una brava madre? Me lo sono sempre chiesta.....» a quella frase aprì gli occhi e guardò Tidus. Sembrava che potesse scoppiare in lacrime da un momento all'altro. Il ragazzo non capiva cosa avesse potuto ridurla di colpo così. Sapeva degli sbalzi d'umore che poteva avere, ma lei non ne aveva mai avuti, era sempre rimasta la Yuna di sempre; e Tidus pensava che anche in quel momento lo fosse, che non fosse una semplice crisi o un semplice sbalzo d'umore. Sapeva, anzi, era certo che ci fosse qualcosa di più che lui non sapeva.
Si avvicinò a lei e le passò una mano tra i capelli, con dolcezza. Poi le passò il dorso della mano sul viso mentre qualche lacrima usciva dai suoi occhi .
«Sarai bravissima come lo sei sempre stata. Nostro figlio ti amerà e sarà felice con te allo stesso modo di come lo sono ora io. Io ti amo, Yuna. Con tutto il cuore, ti amo e non smetterò mai di amarti» rispose lui. Poi la baciò e la strinse forte, mentre lei smetteva di piangere, a poco a poco, tranquillizzandosi.
Dopo un po' che erano stretti in quell'abbraccio (nessuno dei due riuscì a capire quanto tempo effettivamente fosse passato) e in quei baci, poiché dal primo ne era seguito un altro, poi un altro ancora, poi Tidus si era spostato e con delicatezza aveva poggiato le labbra sul ventre di Yuna, in un bacio a stampo attraverso la stoffa; la barca ebbe un fremito, poi uno scossone, tanto che Tidus dovette stringere forte a sé Yuna per paura che potesse farsi male, infine sentirono cessare quel costante movimento delle onde che si infrangevano sulla stiva, segno che erano arrivati a destinazione. In silenzio, i due presero i rispettivi bagagli e si avviarono verso l'uscita, tenendosi per mano. Nuovamente Tidus aiutò Yuna a salire le scale (che si dimostrò più faticoso di doverle scendere) e i due si ritrovarono nuovamente sul ponte, dove Rikku e Paine li stavano aspettando, anche loro con i rispettivi bagagli tra le mani.
Yuna guardò il mare azzurro e magnifico per il quale le spiagge di Besaid erano tanto amate, quella sabbia finissima e bionda quasi come i suoi capelli, quelle scogliere altissime, quel piccolo porto, le rovine....... Yuna poteva sentire anche il profumo dei fiori proveniente da quel luogo ricco per lei di ricordi dell'infanzia e dell'adolescenza. E si trovava ancora a qualche chilomentro di distanza!
Chiuse per un attimo gli occhi e inspirò profondamente l'aria pervasa dalla leggera brezza marina, che trasportata un forte ma piacevole profumo di salsedine. Molti ricordi le tornarono alla mente, ma poi pensò che molte esperienze stava per viverle proprio in quel luogo, così riaprì gli occhi e sorrise. Un sorriso diretto sia a Tidus che a Paine e a Rikku; che proprio in quel momento stava dicendo:
«Uuuhhh Yunie! Non è cambiato quasi nulla dall'ultima volta che siamo venite qui a trovare Lulu! Ora, però, avremo sicuramente più tempo per godercelo, questo soggiorno a Besaid! » dal suo tono di voce si poteva capire quanto fosse elettrizzata e impaziente come sempre.
«Certamente! Sempre che Lulu non decida di mandarti in missione per cercare piante velenose per i suoi intrugli, o ti usi come cavia per i suoi incantesimi!» aggiunse ironica Paine, facendo ridere tutti e accennando anche lei a un sorriso.
Il ponticello in legno che partiva da metà ponte e che permetteva ai passeggeri di scendere, venne calato giù dai mozzi e poggiò sul piccolo molo di Besaid , lasciando libero il passaggio e la discesa a terra.
«Cosa stiamo aspettando?» intervenne Yuna «ANDIAMO!» gridò poi ridendo mentre scendeva a tutta velocità dal ponte, con il suo bagaglio e il suo scettroda evocatrice in mano . Tutti restarono per un secondo allibiti a guardarla, completamente immobili. Poi si precipitarono a insegurila gridando contemporaneamente:
«Hei aspetta Yunie!»

Per quanto non potesse muoversi così bene, c'è da dire che quando Yuna desidera intensamente qualcosa e vuole raggiungerla, è più veloce di un chocobo durante una gara a scommesse. Mentre la inseguiva, Tidus la guardò e sorrise. Quel corpo magnifico della sua amata ora ondeggiava e si muoveva sinuosamente, e nonostante il ventre rigonfio il ragazzo pensava che la sua fidanzata fosse la creatura più bella del mondo. E per lui lo sarebbe sempre stata. Sempre.
Yuna arrivò fino al ponte di legno che collegava la barca alla spiaggia, continuando a correre e provocando gli scricchiolii delle assi. Cercò il più possibile di fare attenzione (d'altronde, nove mesi le erano bastati per capire quanto doveva essere prudente) , ma non riusciva a fermarsi: era così felice! Il cuore le batteva forte nel petto tanto che pensava che le potesse scoppiare.
Rallentando appena, svoltò una lieve curva (un incrocio tra i due ponti, quello orizzontale e quello verticale, che davano poi origine ai ponti per attraccare le barche) e si ritrovò a correre sulla sabbia.
Non aveva bisogno degli occhi per capire, cosa la circondava: sapeva benissimo tutto, come se avesse occhi ovunque.
Era nella spiaggia est, quella dove solitamente si svolgevano gli allenamenti di Blitzball: un'enorme spiaggia costeggiata da un'acqua cristallina e purissima, abitata da molte creature. A nord, la spiaggia era circondata da piccole montagnette verdi, che sfociavano in un lungo ponte argilloso, al quale si accedeva tramite una piccola stradina a nord-ovest della spiaggia.
Man mano che si avvicinava, Yuna iniziava a distinguere i volti dei giocatori. Due di loro stavano facendo le flessioni, altri tre stavano correndo qua e là per la spiaggia e circa un altro paio erano vicino l'acqua, a provare nuovi tiri sulla superficie del mare, per poi ritrovarsi a correre in acqua per andare a riprendere la palla. Vicino a loro, un uomo con i capelli arancioni e retti in testa, stava con le mani incrociate e le gambe leggermente divaricate. In volto era segnato da un'espressione critica, ma i grandi occhi verdi tradivano quella durezza, rivelando lo sguardo tranquillo e allegro di sempre.
Yuna avrebbe riconosciuto quell'uomo tra mille: si trattava di Wakka, marito di Lulu, nonché guardiano dell'evocatrice durante il pellegrinaggio per sconfiggere Sin, nonché come una sorta di fratello per lei; da sempre.
I suoi capelli arancioni erano coperte di sabbia, la pelle era leggermente abbronzata a causa delle tante ore di allenamento sotto il sole, le grandi mani stringevano una palla da blitzball blu e bianca, quella che di solito si usa per l'allenamento, un po' graffiata, ma che brillava alla luce del sole.
Quando vide quelle figure che si stavano avvicinando alla spiaggia con una tale velocità, si mise una mano dritta sulla fronte, per coprirsi gli occhi dalla luce accecante del sole, e strizzò gli occhi. Non riusciva a distinguere bene le figure, ma capiva che erano umani e che erano quattro. E ciò bastò per tranquillizzarlo: aveva temuto che fossero mostri o qualcosa del genere. Anche se avevano sconfitto Sin, a Besaid i mostri non mancavano di certo. E potrebbe sembrare una cosa quasi normale, dato che Besaid è molto vicina alla spiaggia e affiancata da una foresta mastodontica ricca di rovine!
Quando Yuna vide che li stavano osservano da lontano, alzò il braccio e lo agitò in segno di saluto, correndo ancora più veloce, mentre Tidus, Rikku e Paine continuavano a correrle dietro invano, cercando in tutti i modi di raggiungerla.
« Mmmm? Chi sono quelli?» chiese Wakka, ma non ottenne risposta e continuò a scrutare l'orizzonte
Ora poteva distinguere un po' meglio le figure: una ragazza bionda correva avanti a tutti, seguita da un ragazzo biondo, dietro di lei, alla sua destra, e da due ragazze, una con i capelli arancioni, l'altra con i capelli grigi.
Anche il ragazzo alzò il braccio per salutarlo gridando:
«Heeeeeeeeeeeeeiiiiiii!»
Wakka strizzò maggiormente gli occhi. Quella voce gli era sembrata così familiare, eppure non riusciva ancora a capire di chi fosse
Non ebbe neppure il tempo di rispondere, che la ragazza gli arrivò vicino a l'abbracciò ridendo
« Wakka.... » disse con tono dolce
Il ragazzo restò immobile con gli occhi sgranati, prima di prendere la ragazza per le spalle , guardarla negli occhi e mormorare un:
«Yu.......Yuna? »
La ragazza lo guardò divertita e ed emise un lieve risolino. Non aveva mai visto Wakka così tanto sbalordito in vita sua, se non quando Lulu aveva risposto "sì" alla sua proposta di matrimonio.
«Sorpresa!» esclamò lei sorridendo come sempre
Wakka osservò ogni parte del suo corpo, quasi per rendersi conto che Yuna fosse davvero lì. Quando il suo sguardo si posò sul suo ventre rigonfio, Yuna avrebbe giurato che aveva gli occhi lucidi. Guardò prima il ventre, poi i suoi occhi bicolore e infine l'abbracciò teneramente esclamando
« Oh per Yevon, Yuna! Sei davvero tu! Sei qui e sei.....» non finì la frase che le lacrime scesero dai suoi occhi verdi, rigandogli le guance squadrate. Con dolcezza, mentre la stringeva, le baciò la nuca, sentendola sussultare anche lei scossa dal pianto.
« La mia sorellina........é tornata. Dobbiamo festeggiare! »disse Wakka asciugandosi le lacrime e sorridendo a Yuna, che si sciolse dall'abbraccio e gli prese le mani, annuendo
Nel frattempo tutti i blitzballer che si stavano allenando, vedendo quella scena restarono immobili, poi si avvicinarono formando un semicerchio dietro Wakka. Quando udirono la frase "la mia sorellina è tornata. Dobbiamo festeggiare" , si inchinarono tutti insieme, portando le mani prima in alto, poi in basso per congiungerle; nel saluto Yevonita, quasi gridando un sonoro:
« Bentornata, Evocatrice Yuna! »
Yuna sorrise loro e ricambiò il saluto (che è un saluto, una preghiera e una benedizione) da alzata, aggiungendo poi vari cenni con le mani per salutarli ad uno ad uno.
Fu in quel momento che arrivarono Tidus, Rikku e Paine, correndo a più non posso. Quando giunsero vicino a Yuna, Tidus si mise le mani sulle ginocchia, respirando esausto e Rikku si tenne il petto con una mano, cercando di far tornare il respiro regolare. Solo Paine non sembrava minimamente stanca, anche se si poteva notare dalla scollatura della maglia che stana respirando molto velocemente.
« Finalmente......siamo........aaaarrivati!» esclamò Tidus ansimando a causa della corsa, mentre Rikku e Paine annuivano con cenni di assenso.
Alla vista dei tre Yuna si lasciò scappare un sorrisetto e si avvicinò a Tidus, per poi chinarsi leggermente fino a raggiungerlo e baciarlo sulle labbra, velocemente.
Il ragazzo la guardò negli occhi: era così carina, così dolce e premurosa e sembrava così fragile, così supplichevole!
«E ok! Sei perdonata! » Rispose il ragazzo alzandosi eretto e cingendo Yuna con un braccio, lasciando che si appoggiasse a lui e anche lei riprendesse fiato, mentre lui stringeva l'altra mano in un pugno salutando Wakka, con un "battipugno" .
«Ehi Wakka! Come stanno andando le cose qui a Besaid? » chiese Tidus rivolgendosi verso il moro
Questi incrociò le braccia e con fare convinto rispose:
«Tutto procede a meraviglia, come sempre. E ora che siamo più tranquilli, con meno mostri (anche se devo confessarvi che qualche piccolo attacco l'abbiamo subìto) abbiamo avuto modo di favorire la nascita di iniziative, e soprattutto di feste e riunioni per movimentare un po' la vita.
Come puoi vedere, queste pappemolli qui dietro sono i nuovi giocatori che sto allenando per la squadra di blitz....»

Sentendo ciò che aveva detto Wakka sul loro conto, i blitzballer ripeterono il saluto, imbarazzati, chinando la testa.
Dopo aver visto quella scena e aver visto Tidus rispondere al saluto chinando il capo (per non dover allontanare Yuna da sé ); Wakka si portò una mano alla nuca, dandosi un lieve colpetto sulla fronte
«A proposito!» esclamò per poi guardare Tidus «Perché non dai tu delle belle dimostrazioni ai giocatori? Sono certo che servirebbe loro a maturare e, soprattutto, a fargli finalmente capire come si gioca!» continuò sorridente.
A quella proposta Tidus apparve leggermente imbarazzato, e si portò una mano dietro la nuca, poi si ricompose e guardò Wakka.
«Ci sto!» disse con voce sicura portandosi la mano che prima aveva messo dietro la testa davanti a sé , chiusa a forma di pugno.
«Splendido!» rispose Wakka sorridendo, voltandosi poi verso i giocatori dicendo: «Avete sentito pesciolini d'acqua dolce? Al lavoro, se non ci tenete a fare una brutta figura!» . Tutti tornarono ad allenarsi, raddoppiando la velocità con cui svolgevano le azioni. Wakka guardò gli amici con occhi soddisfatti; ma venne interrotto da un pugno nello stomaco da parte di Rikku, che subito scoppiò a ridere, seguita dagli altri.
«Hahahahaha Wakka! Fai il duro ma sei sempre il solito mollaccione! Hahahahahaha» disse, piegandosi in due dalle risate
« Hahahahaha mi siete mancati, ragazzi!» disse portando una mano ai capelli di Rikku e scombinandoli.
«Anche tu! » risposero tutti all'unisono e continuarono a ridere, stringendosi poi in un grande e caldo abbraccio che profumava di sabbia e di mare. Profumo di casa. Profumo di Besaid. Per Yuna era una vera gioia essere lì e voleva assaporarsi ogni singolo momento, ogni singolo sorriso, ogni singolo saluto e ogni singola parola delle persone che incontrava.
«Wakka... magari Tidus può passare dopo, vero? Perché... ora dovremmo andare a salutare anche Lulu » disse Yuna guardandolo. Prima che potesse darle una risposta, si udì la voce di un bambino sui 12-13 anni che a chiamava a gran voce:«Yuna!». Lei distolse lo sguardo da Wakka e vide il bambino avvicinarsi, correndo. Quando arrivò gli sorrise e lo prese in braccio, riempiendolo di baci.
«Hahahahaha dai Yuna, smettila! Mi fai il solletico, dai! E poi non devi stancarti, guarda che sono grande e pesante ormai!» protestò lui leggermente preoccupato. Yuna lo guardò e sorrise, un sorriso materno. Quel bambino che ora teneva in braccio era uno dei (all'epoca pochissimi) bambini di Besaid, quelli che insistevano sempre per giocare con lei (che dopo di loro era la più giovane del villaggio), quelli che lei aveva un po' cresciuto, in fondo. Lui in particolare era quello più affezzionato a lei, quello che era scoppiato in lacrime la prima volta che era partita da Besaid per iniziare il suo pellegrinaggio in giro per Spira, per diventare evocatrice.
«Hai ragione, …sei un ometto adesso...» gli disse sistemandogli i capelli sporchi di sabbia e di terra del tempio. «Ma ciò non toglie il fatto che io possa riempirti di baci, signorino!» disse baciandolo sulla guancia, prima di scoppiare entrambe a ridere. Yuna poi lo appoggiò nuovamente al suolo e allora poté sentire la risposta di Wakka:
«Naturalmente, Yuna! Fallo venire dopo, o quando vuole, tranquilli! Per prima cosa, andate a salutare Lulu. Sapete, anche se non lo dimostra, ci tiene moltissimo a queste piccole cose....e tiene moltissimo anche a voi! Andate alla nostra tenda, sistematevi (inutile dire che siete nostri ospiti) e poi con calma Tidus può venire, ok?»
La ragazza gli sorrise dolcemente, annuendo e così fece anche Tidus, mentre Rikku lo ringraziava mormorando un «Sei molto gentile Wakka, ti ringrazio a nome di tutti».
Sentendo quella discussione il ragazzino che Yuna aveva preso in braccio (che si chiamava Zack in onore di un personaggio storico importante) iniziò a saltellare implorando l'invocatrice con gli occhi grandi e supplichevoli:
«Lady Yuna, andate a trovare Lulu? Posso annunciarvi io? Posso?»
A quella vista, Wakka rise fragorosamente e gli scombinò i capelli. Zack lo guardò storto e quasi con aria di sfida, dicendo:
«Hei! Guarda che sono molto veloce!»
«Non ne dubito» rispose lui «Ma non credi che prima dovresti dare delle spiegazioni a Yuna? Guardale il viso, poveretta! L'hai fatta restare sotto shock!» continuò scoppiando a ridere. Effettivamente Yuna era rimasta leggermente sorpresa dalle parole di Zack. C'erano così tante cose che erano cambiate durante la sua assenza! Probabilmente avrebbe passato i primi giorni a stupirsi di tutto come una straniera appena arrivara a Spira!
«Hai ragione Wakka.... scusa Yuna! » disse il ragazzino per poi dare finalmente a tutti delle spiegazioni:
«Vedete, fin da piccolo sono stato sempre molto veloce, soprattutto perché correvo avanti e indietro per il tempio fino a Besaid arrivando a raggiungere la spiaggia e qualche volta anche la foresta! » iniziò a raccontare. A Yuna venne leggermente da ridere e bisbigliò: «Ne so qualcosa». Zack le sorrise, ricordandosi che lei si prendeva sempre cura di loro, e si ricordava sicuramente dei loro giochi e delle loro gare. Anche a Tidus scappò un sorriso, pensando alla "piccola Yuna" che ne combinava di tutti i colori al tempio, o correva avanti e indietro come aveva raccontato quel ragazzino. La stessa ragazza che ora cingeva con le braccia, sentendo che il suo respiro tornare regolare dopo la corsa o le risate. La stessa ragazza che ora aspettava il loro primo bambino, che Tidus, con le mani appoggiate al ventre della bionda, sentiva scalciare forte. Al ragazzo venne l'impulso di baciarla, così le appoggiò delicatamente le labbra sulla guancia. La sentì inizialmente scattare di sorpresa, poi rilassarsi sospirando e infine appoggiare le mani candide e delicate sulle sue. Quando il bacio finì, gli accarezzò le mani e si appoggiò meglio a lui, lasciandosi cullare dalla dolcezza del momento e continuando ad ascoltare il ragazzino, che nel frattempo continuava dicendo:
« Quindi diciamo che ho avuto il mio bell'allenamento. Ora sono velocissimo e quindi sono diventato un po' il corriere espresso di Besaid. Diffondo notizie, porto messaggi, annuncio le visite...so praticamente tutto di tutti! Da grande, il mio sogno sarebbe diventare un giocatore di Blitzball anch'io! E poi...Wakka me l'ha promesso! E tra qualche anno potrei iniziare a portare messaggi anche fuori Besaid, nelle città vicine ». Mentre spiegava era tutto contento e il suo tono di voce era sognante.
Ancora una volta Yuna gli sorrise. Era certa che quel ragazzo avesse del talento e poi era molto carino da parte sua fare una cosa del genere.
« Beh, se le cose stanno così accettiamo molto volentieri, vero ragazzi?» chiese guardando poi i suoi amici. Tidus annuii subito appena girò un po' la testa per guardarlo, Rikku e Paine, che avevano ascoltato il discorso in silenzio, le sorrisero.
«Certo!» le risposero tutti e tre insieme.
«Solo una cosa...» gli raccomandò Yuna tornando a guardare lui«Per Lulu la nostra visita dev'essere una sorpresa. Quindi non dirgli che siamo noi!» disse facendogli l'occhiolino. Lui annuì e iniziò a saltellare tutto contento.
«Che bello! Che bello! Vado, corro, volo!» canticchiò per poi iniziare a correre.
Yuna rise e anche lei iniziò a correre, seguita subito, stavolta, da Rikku e Paine che correvano al suo fianco, salutando Wakka con la mano, dirette verso la stradina alla destra del porto, fra due collinette sabbiose, che portava dritta a Besaid.
«Ancora?» chiese Tidus, strabuzzando gli occhi. «Devo andare Wakka...a dopo! » disse velocemente stringendogli la mano
«Sii prudente Tidus. A dopo!» lo salutò, giusto un attimo prima che partisse all'inseguimento dei quattro.
Rikku e Paine correvano tenendo Yuna per mano. Avevano molta paura che andando così veloce potesse cadere, così stavano attentissime. Lei, da parte sua, teneva le mani delle amiche accarezzandole leggermente. Sapeva quanto fossero premurose nei suoi confronti, le era grata; e voleva loro un gran bene. Il ragazzino correva qualche metro avanti a loro. Bisognava ammettere che era davvero molto veloce! Sembrava volare sul terreno, come se l'attrito e la resistenza esercitata dall'aria per lui non esistessero.
Ora i quattro stavano percorrendo la discesa che dall'altura che portava alla spiaggia, arrivava fino all'entrata di Besaid, fino all'incrocio che portava alla foresta se si svoltava a destra, a Besaid se si proseguiva dritto. Dalla stradina si aveva un'ottima vista del villaggio, infatti si potevano già vedere in lontananza le capanne e il grande tempio. Al bordo sinistro della strada (per chi scendeva, destro per chi saliva) c'era infatti un "poggiamano", ossia delle sbarre di ferro poste, appunto, all'altezza delle mani che permettevano sia di aiutare le persone a salire, sia di appoggiarsi e godersi la vista. Dei fasci d'erba crescevano ai lati della zona percorribile della stradina, ed emanavano un dolce profumo di erba, di foresta. Profumo di casa.
Era proprio lì dove Yuna, Rikku e Paine avevano incontrato Lulu una delle ultime volte, durante il loro viaggio. Si ricordava ancora quando aveva detto loro di essere incinta: Yuna era praticamente scoppiata di gioia! Si ricordava ancora quando proprio dovedora stavano passando, Lulu le aveva fatto un lungo discorso augurando loro buona fortuna e alla fine il bimbo aveva scalciato...
Chissà come avrebbe reagito quando Yuna le avrebbe dato la stessa notizia! Lulu era sempre stata come una sorella per Yuna. Era stata praticamente cresciuta da lei (insieme a Wakka, certo, ma si sa che il rapporto tra ragazze è differente da quello tra un ragazzo e una ragazza). Le aveva anche fatto da guardiana. Si era dimostrata coraggiosa e protettiva, e seppur con tutti si comportasse freddamente, come fosse insensibile, con Yuna aveva sempre mostrato il suo lato protettivo e materno. Era riflessiva, pronta a tutto, coraggiosa e soprattutto aveva un gran cuore e i nervi saldi. Già, chissà come l'avrebbe presa...Yuna non vedeva l'ora di riabbracciarla!
 
 

Pervinca468
   
 
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