Anime & Manga > Uta no Prince-sama
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Autore: Tokiya_Starish    28/03/2016    1 recensioni
-...Anche adesso voglio continuare solamente a cantare! Io mi impegnerò al massimo. Penso che dobbiamo essere noi a decidere chi essere, non gli altri. Quindi insieme, impegniamoci a realizzare i nostri sogni...-
Genere: Fluff, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Haruka Nanami, Tokiya Ichinose, Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Ecco la mia fanfiction della serie Uta no prince-sama. Dall' anno scorso che pensavo di scriverla.
Finalmente l' ho finita e ho deciso di pubblicarla. Mi scuso in anticipo per eventuali errori.  Che dire io adoro il personaggio di Tokiya e la coppia Haruka x Tokiya.

Qui nessuno è fan di questa coppia? Non ho visto una fanfiction con questi personaggi. Ok sono gusti.
Il titolo non mi piace molto, ma non avevo nulla di meglio in mente. 

(Avevo pensato a questo titolo, senza sapere che c'è una canzone di Tokiya dal titolo "Secret Lover" Davvero l' ho saputo dopo! Che coincidenze.)  
In corsivo tra questi apici "ho scritto i pensieri", tra questi -il parlato.- In corsivo/grassetto sono frasi delle canzoni. Le traduzioni delle canzoni, dall' anime.
Ho già pubblicato questa storia su Instagram, dove sono @tokiya_starish

Buona lettura!
 

"Secret Love"

Era un tardo pomeriggio d' estate, gli STARISH erano come sempre tutti molto impegnati.
Oltre ai live e le numerose attività come band, alcuni di loro stavano anche recitando in film, partecipando a pubblicità e anche ad alcuni concerti singoli strumentali.

Tutti, tranne Tokiya Ichinose che a parte qualche breve apparizione che gli era stata richiesta a teatro e programmi radio,
lui più di tanto non si faceva coinvolgere, perché era molto di più interessato al canto e a migliorarsi sempre di più in questo.

Quel giorno il ragazzo, venne convocato da Shining Saotome, il preside dell' accademia. Tokiya lasciò tranquillamente la propria stanza e iniziò a camminare in corridoio.
Girato l' angolo si scontrò con una ragazza, Haruka Nanami. Lui non l' aveva vista arrivare perché stava fissando la sua agenda.
Lei lo stesso, perché stava camminando sognante ad occhi chiusi, con gli auricolari nelle orecchie.

-Attenzione Nanami-san! Scusami, ero distratto...- Prontamente la strinse a sé, evitandole una caduta.
Lei arrossì leggermente e poi rispose: -Non preoccuparti Ichinose-san, anche io avevo la testa tra le nuvole. Sembra che io mantenga la promessa di scontrarmi solo con te... Eh?-  
Finì la frase con un sorriso imbarazzato.  

Durante lo scontro le era scivolato un auricolare dall' orecchio e la musica che la ragazza stava ascoltando, anche se debolmente riusciva ad udirla anche Tokiya.
Per un attimo, lui restò in silenzio ad ascoltare con un' espressione mista tra l' essere sorpreso e felice.

Tokiya sorrise leggermente e le rispose: -Eh si così sembra. Nessun problema... Noto che le ascolti ancora...-
Lei si allontanò di qualche passo. Era imbarazzata, stava ascoltando un CD di Hayato. Fece cenno di si, per poi cambiare discorso.

-Scusa Ichinose-san, ma ora devo proprio andare. Devo prendere alcuni spartiti e poi devo presentarmi all' ufficio del preside.-
Lui era sorpreso, anche lei era stata convocata? Che coincidenza. -Anche io stavo andando nel suo ufficio, se vuoi ti aspetto...- 

Haruka spense il lettore CD mettendolo in borsa e aprì la porta di un' aula di musica. -Sì, va bene, allora aspetta un attimo!-
Entrata nell' aula, prese velocemente gli spartiti che le servivano, per poi uscire e insieme si avviarono verso l' ufficio di Shining Saotome.
Durante il breve corridoio, nessuno dei due disse nulla. Arrivati, bussarono alla porta che subito si aprì.

-Miss Nanami, Ichinose... Vedo che siete qui entrambi. PERFECT!- Disse il preside, facendo un' entrata nel suo stile, con piroetta e riflettori puntati addosso.
I due si guardarono stupiti, poi il preside riprese a parlare. -Come avrete notato gli STARISH, stanno andando alla grande!
MERAVIGLIOSO! Sono molto richiesti come gruppo e anche i ragazzi singolarmente.
Ma... In quanto a te Tokiya Ichinoseee, dovresti impegnarti come tutti loro, in qualche attività alternativa al gruppo...-

Il ragazzo rispose subito. -Non importa, a me interessa solo il canto e cercare di migliorare sempre di più i testi che scrivo e la mia voce.-
Haruka in quel momento pensò: "La sua voce e i testi che realizza, sono già stupendi..."

Il preside a quella risposta decisa, sorrise losco. -Uhuhuh Ichinoseee, proprio per questo che ti ho convocato qui.
Non ho intenzione di costringerti ad impegnarti in attività che non ti interessano. No, no... NO!
Anzi, NOI abbiamo deciso di darti una seconda possibilità per il tuo talento, come cantante solista! OVVIAMENTE se accetterai, dovrai essere certo di impegnarti nella carriera solista
e allo stesso tempo non mancare alle attività e live con il gruppo STARISH! Se vuoi tempo per pensarci, poi mi darai una risposta.-

Tokiya era sorpreso, questo non se lo aspettava, poi rispose.
-Non ho bisogno di pensarci! Accetto e prometto che mi impegnerò al massimo in entrambi i progetti e vi ringrazio!-
Haruka aveva le lacrime agli occhi e cercava di nasconderle.Il preside parlò ancora.

-Miss Nanami, hai scritto e stai scrivendo le brillanti melodie per gli STARISH, volevo informarti 
che collaborerai alla composizione della musica anche per il progetto solista di Ichinose.- 
La ragazza sorrise. -Certamente, sarò felice di collaborare!-  
"Una canzone, più canzoni che solo lui canterà... Il mio sogno si è avverato."

Pensò lei trattenendo quelle lacrime di gioia e poi sorridendo disse: -Ichinose-san,  auguri per il nuovo progetto!-
Lui le strinse la mano, con un sorriso splendente, raro sul suo volto. -Grazie! Non vedo l' ora di scrivere nuovi testi e cantare sulle tue melodie.-
La ragazza imbarazzata, restò senza parole. "Eh? Quell' espressione così felice... " In quel momento pensò per un attimo di avere davanti Hayato.
Poi scosse la testa, ineffetti Tokiya e Hayato erano la stessa persona.

Il preside con sguardo sospetto, dopo essersi schiarito la voce, riprese a parlare ai due. -Miss Nanami, Ichinose... BUON LAVORO e mi raccomando rispettate i REGOLAMENTI!
Questa sera, vi ricordo che siete invitati in giardino! NON MANCATE!-
Entrambi annuirono, ringraziarono di nuovo il preside e poi lasciarono l' ufficio, avviandosi verso la sala comune.

Dopo un profondo respiro, la ragazza parlò. -Ichinose-san, che ne dici di iniziare subito?-
Lui voltandosi verso di lei, rispose. -Certo! Ma aspetta un attimo qui, vado a prendere da bere. Vuoi qualcosa?-
Haruka si era seduta comodamente su un divano. -Sì, un succo d' arancia. Grazie!-

Tokiya andò a prendere le bibite e quando tornò, lei si era addormentata. "Deve essere molto stanca... "
Pensò di accompagnarla in camera, ma era indeciso perché se l' avesse accompagnata, sarebbe dovuto entrare nel dormitorio delle ragazze.
Si trovavano nell' edificio del corso master, Tokiya pensò che al contrario della scuola, lì non aveva mai visto molte persone frequentare i dormitori.

Probabilmente Haruka era l' unica ragazza. Ed i senpai, i membri dei Quartet Night, non erano presenti perché erano impegnati in live tour.
Gli altri dov' erano? O erano impegnati al lavoro o stavano architettando qualcosa. 
Allora sperando di non trovare nessuno nei corridoi del dormitorio, dopo queste riflessioni, decise di portare Haruka in camera.

Si avvicinò lentamente al divano, posò le bibite nella borsa della ragazza, poi arrivato a lei, delicatamente la prese in braccio come se fosse una principessa.
Successivamente prese in mano anche la borsa e si avviò verso la camera di Haruka. Per sua fortuna, il corridoio era tranquillo.
Arrivato, poggiò una mano sulla maniglia, facendo pressione. Ma la porta era ovviamente chiusa.

"Ora dove trovo la chiave..." Decise di cercare alla cieca nella borsa della ragazza. "Questo è il cellulare, questo il CD... Ecco un piccolo mazzo di chiavi, sarà tra queste."
Guardandole, notò che su una chiave era inciso il simbolo della scuola e un numero, confrontandolo con quello sulla porta davanti a sé, capì che stava anche sbagliando stanza.

Guardandosi attorno, trovò la porta giusta e avvicinandosi girò la chiave nella serratura che subito si aprì. Entrato nella camera, accese la luce e richiuse la porta dietro di sé.
Mise la borsa sulla scrivania e poi piano, facendo attenzione a non svegliarla poggiò Haruka sul letto.
Tornando indietro verso la porta per riprendere le chiavi, su una parete notò esposto in cornice, il poster di se stesso di quando interpretava Hayato
e sulla libreria i vari CD degli STARISH, vicini ad un' altra copia del CD di Hayato.

Lui sorrise, si avvicinò ad Haruka accarezzandole piano i capelli e le sussurrò debolmente, quasi come se non volesse farsi sentire. -Ti piace ancora Hayato?-
Lei si mosse e da sotto il cuscino, cadde un piccolo diario. Tokiya restò come imbambolato a fissare Haruka, che quando si era mossa, la gonna che portava si era alzata leggermente.
Poi tornando in sé, chiuse gli occhi e imbarazzato cercò di coprirla con il lenzuolo. La sua attenzione passò al piccolo diario che era caduto sul tappeto.

Incuriosito e pensando di trovarci scritta qualche nuova melodia, dopo essersi seduto alla scrivania, sorseggiando la sua bibita, iniziò a leggere qualche pagina.
Subito si stupì leggendo quei pensieri profondi nei suoi confronti.
"Caro diario, oggi sono stata per la prima volta ad un concerto di Hayato-sama. Lui era perfetto, la sua voce bellissima come sempre. Davvero il live è stato molto emozionante e divertente.
Stupendo quando ha cantato Nanairo no compass, mentre lo ascolto cantare... Mi sento così bene! Sicuramente sarò presente a tutti i suoi prossimi concerti.
Se avessi la possibilità di esprimere un desiderio... Vorrei in futuro, riuscire a fargli cantare alcune mie melodie.
Cosa sto scrivendo, è impossibile! Alla prossima, aggiornerò presto!
"

Tokiya, lentamente voltò pagina. "Caro diario, oggi è il compleanno di Hayato-sama! Non sai quanto mi piacerebbe stare con lui almeno in questo giorno e festeggiarlo insieme!
Chissà se in questo momento lui sta festeggiando? Cosa starà facendo?
Vorrei tanto abbracciarlo...
" Lui pensando che ciò che aveva appena letto era abbastanza, chiuse il diario, poggiandolo sulla libreria.

Era visibilmente imbarazzato, ma ormai l' aveva letto. Guardando Haruka che dormiva tranquilla, si chiese. "Ti piaccio ancora così?"
Avvicinandosi all' orecchio della ragazza, sussurrò. -Sono qui...-  
Ed iniziò a cantare piano, proprio "Nanairo no compass". -Ah, il suono di questo vento misterioso... Consegnato solo a te... Cuore sensibile...-

Le accarezzò una guancia e senza pensarci avvicinandosi di più, sfiorò le labbra di Haruka con le proprie.
Solo un tocco leggero, non voleva svegliarla. Ma lei al contatto, lentamente schiuse gli occhi.
Tokiya prontamente si allontanò di scatto poggiandosi alla scrivania, dandole le spalle. In quel momento si sentì un perfetto idiota.

Lei svegliandosi, si strofinò gli occhi e notò di essere in camera sua. Fissò Tokiya e poi il poster,  imbarazzata e stupita gli chiese.  
-Ichinose-san... Perché sei qui? Eri tu a cantare poco fa?-

Lui sbuffò mostrandosi leggermente alterato, cercando di nascondere l' imbarazzo.
-Eh? Mi chiedi perché sono qui? Non ricordi? Ti sei addormentata e quindi ho pensato di portarti a riposare in camera tua.
No, non ho sentito nessuno cantare. Ti sbagli... Probabilmente stavi sognando...-

Haruka abbassando lo sguardo, sospirò triste e gli rispose: -Può essere... Scusami per essermi addormentata. Dovevamo iniziare a decidere la musica e le nuove canzoni per te...-
Lui le poggiò una mano sulla spalla. -Nessun problema, non devi scusarti e sopratutto non essere triste per così poco. Scusa se ti ho risposto duramente...-
Distolse lo sguardo da lei e continuò a parlarle. -Eri stanca, non devi preoccuparti. Non c'è alcuna fretta. Possiamo iniziare anche un altro giorno!-

Lei annuì con un lieve sorriso. -Si è fatto tardi... Adesso è meglio prepararsi e andare in giardino, l' invito del preside. Ricordi?- Disse Tokiya andando verso la porta.
La ragazza scese dal letto e arrivata a lui lo abbracciò da dietro. -Asp... Aspetta! Grazie Ichinose-san...-
Lui poggiò le proprie mani su quelle della ragazza che lo abbracciavano. -Nanami-san... Ma che ti prende?-

Silenzio nella stanza, lei posò la testa sulla schiena di lui. -Lo so che prima hai cantato tu quella frase, non puoi mentire...
La tua voce, la riconoscerei tra mille. Grazie per aver cantato per me. Pensi che farai ritorno come Hayato?-
Il ragazzo sospirò, pensando di aver fatto una figuraccia, rispose. -Hai vinto... Lo ammetto, ero io a cantare. Comunque no, non penso.
Per il nuovo progetto solista, credo che terrò il mio nome. Quello era un personaggio che si può dire mi forzarono ad interpretare. Avevo poca libertà di scelta.- 

Haruka aveva un' espressione triste. -Capisco... Non è giusto. Non so cosa pensavano nella tua agenzia precedente...
Eri un ottimo cantante, lo sei anche adesso e sono sicura lo sarai anche in futuro!- 
Lui le sorrise leggermente. -Grazie Nanami-san... Volevano manovrare le mie decisioni, annullando di proposito anche alcuni live.
Volevano che smettessi di cantare, per impegnarmi nella recitazione. Dicevano che ero più portato per recitare. Ma io volevo... Anche adesso voglio continuare solamente a cantare!
Io mi impegnerò al massimo. Penso che dobbiamo essere noi a decidere chi essere, non gli altri. Quindi insieme, impegniamoci a realizzare i nostri sogni.
Qui adesso è molto meglio, il preside Shining ha dato a tutti possibilità di scelta...-

Lei era incredula. -Mi avevi detto qualcosa, eppure mi sembra impossibile... Tutto ciò è così triste.
Se non si fossero comportati così, magari avresti continuato. A me hai sempre trasmesso molte emozioni...
Le tue canzoni, le ho sempre adorate tutte, con la tua canzone mi hai salvata. Ho deciso di impegnarmi a diventare compositrice, grazie a te.-
Seppur imbarazzata, con le guance rosse continuò a parlargli.

-Ichinose-san anche tu sei stato motivato da qualcosa o qualcuno per puntare a diventare idol?- 
Un sospiro da parte di Tokiya. -No, nessun motivo particolare è partito tutto da me. Ho sempre adorato cantare.
Anzi questa mia decisione, ha portato anche eventi spiacevoli nella mia famiglia... Mio padre non era d' accordo e perciò ha lasciato me e mia madre.- 

-Ichinose-san, io... Mi dispiace tantissimo... Scusami...- 
Lui poggiò entrambe le mani sulle spalle della ragazza, cercando di rassicurarla. -Calma Nanami-san... Non preoccuparti!-
Lei annuendo riprese a parlare. -Sai in passato mi hanno chiesto... Perché ti piace Hayato? La mia risposta... Perché le sue canzoni sono meravigliose!- 

Lui era imbarazzato. -Nanami-san, prima hai detto che ti ho salvato con la mia canzone...  Ma successivamente mi hai ricambiato il favore, salvandomi con le tue melodie.  
Ti confesso che so quanto ti piaceva Hayato... Io... L' ho letto poco fa, ho letto qualcosa in quel piccolo diario...-
Tokiya indicò dove poco prima l' aveva poggiato, lei allarmata sciolse l' abbraccio e lui andò a prendere il diario e poi continuò a parlarle.

-Dimmi Nanami-san preferisci Hayato? Desideri ancora tutto ciò che hai scritto qui? Adesso potrei interpretarlo solo per te...- Dopo attimi di silenzio, lei rispose.
-Eeeh? Cosa? Co... Come l' hai trovato...  Ri... Ridammelo! Ho adorato Hayato e... Ehm adesso... Adesso adoro te Ichinose-san.
Sei tu, per me sei sempre tu! A me va bene se sei te stesso. Anche se in passato sei stato scontroso con me.
Sono felicissima di poter scrivere musica per te, sono sicura che avrai di nuovo il successo che meriti come cantante solista!-

Lui sorrise. -Nanami-san... Oltre ad essere la mia compositrice, sarai la mia prima fan. In passato ero freddo e  scontroso con te, perché solo tu mi avevi riconosciuto.
Avevi capito che ero Hayato, ed io non volevo farmi scoprire da nessuno. Perdonami...- Voltandosi abbracciò di nuovo la ragazza, poi si avvicinò a lei come se volesse baciarla.
In quel momento scoccò la mezzanotte e l' orologio suonò. Entrambi si spaventarono e si allontanarono l' uno dall' altra.

Haruka fissò l' orologio, poi il calendario. -Ma oggi... Oggi è il tuo compleanno! Auguri Ichinose-san! Ecco avevo preparato un regalo per te.- Disse lei porgendogli un pacchetto.
-Grazie, ma non era necessario...- Rispose lui e mentre lei lo fissava, il ragazzo iniziò a rimuovere il nastro e la carta regalo.
Avvolto dalla carta, c' era un piccolo contenitore che proteggeva un ciondolo per cellulare a forma di chiave di violino. -Grazie Nanami-san...-
Disse di nuovo imbarazzato, mentre lo poggiò a lato del suo cellulare. Subito dopo riprese a parlare con la ragazza .  

-Io a te non ho mai regalato nulla... Anzi non so nemmeno quando è il tuo compleanno. Devi dirmelo. Ti confesso che anche io ho un regalo per te, vorrei che tu lo accettassi...- 
Lei era sorpresa. -Perché un regalo?- Lui le posò l' indice sulle labbra. 

-Aspetta... Grazie per essere la nostra, la mia compositrice. 
Lo so che non dovrei, perdonami Nanami-san, ma non posso continuare a fingere di essere indifferente...
Io vorrei conoscere di più di te. Non riesco più a mentire...- La fissò in un attimo di esitazione, poi deciso si piegò a baciarle una guancia, un tocco leggero che poi divenne più deciso.

Lei era rossa in volto, imbarazzata e incredula. -Ichi... Ichinose-san, stai bene?  Aspetta... Non possiamo...- Non sapeva cosa dire, pensava fosse un sogno.
-Sono serio Haruka... Posso chiamarti per nome? Anche tu, se vuoi, puoi chiamarmi Tokiya.  A parte questo... Vorrei essere il tuo ragazzo.
Non posso più nascondere i miei sentimenti. Oltre ad essere la mia compositrice... Tu vorresti diventare la mia ragazza?- 

Sul volto di Haruka scese una lacrima. -Io sono felice, sì vorrei essere la tua ragazza, da tanto tanto tempo...
Ma sono sicura che tra poco mi sveglierò e tutto questo svanirà. Mi resterà solo il ricordo di un bellissimo sogno.- Lui la guardò negli occhi. 
-Questo non è un sogno, sarà il nostro segreto...- Si avvicinò a lei abbracciandola, i loro volti erano vicini, in silenzio si fissarono negli occhi per alcuni attimi.

Erano entrambi emozionati. -...Se c'è un sogno nel quale crediamo entrambi, la luce del sole di quel giorno sarà ancora più bella...-
Tokiya sussurrò quella frase della sua canzone, le accarezzò le guance e gentilmente le prese il volto tra le mani, dopo altri attimi di esitazione, si chinò a baciarla.
Le loro labbra si unirono e i cuori battevano forte. Quello era il primo bacio per entrambi. 

Desideravano da tempo quel bacio. Si baciarono a lungo, quando poi si fermarono per riprendere fiato, Tokiya le sussurrò in un orecchio. -Ti amo Haruka... Continuerò a cantare per te.-
-Anch' io... Anch' io ti amo Tokiya...- Dopo quella risposta, Haruka si avvicinò a lui abbracciandolo forte e accarezzandogli i capelli. -Quanto ho desiderato farlo prima...-

Intanto un losco figuro, vestito da ninja si stava arrampicando sulla terrazza. 
Era il preside Shining che stava cercando proprio i due che erano in ritardo, per i fuochi d' artificio che aveva programmato in giardino e per la festa a sorpresa del compleanno di Tokiya.
-Ecco vi ho trovati!- I colpi ripetuti sul vetro della finestra, spaventarono entrambi che ancora si stavano abbracciando.

Tokiya preoccupato andò ad aprire la finestra. -Preside Shining, da quanto è qui?- Intanto Haruka, sperava che il preside non li avesse visti. 
-Sono stato qua tutto il tempo, vi abbiamo chiamati dal giardino, non avete sentito? Era ovvio che foste qui, l' unica luce accesa...- Disse il preside guardandosi attorno.
-No...- Risposero entrambi, davvero non l' avevano sentito.

-Perché eravate impegnati a fare ALTRO. Non è Così?- Tokiya senza inventare scuse e senza esitare, esclamò. -
Io amo Haruka! Capisco che c'è un regolamento da seguire, ma questo sentimento per me è diventato impossibile da trattenere e nascondere.
Mi dispiace aver mancato a questa regola, se mi vorrà punire... Va bene, lo accetto. Ma per favore... Non mi impedisca di amarla.- 
Haruka si avvicinò di un passo e imbarazzata. -Anch' io provo lo stesso...-

Shining era stupito. -Bene, Ichinose... Miss Nanami... Siete diretti... Potrei permettervelo, anzi se è così...
Ve lo permetto, MA tutto questo dovrà RESTARE SEGRETO. Non dovrete farvi notare da NESSUNO. OKAY?-
"Ineffetti non volevamo farci notare nemmeno da lei..." Pensarono annuendo, mentre si strinsero per mano, felici della reazione abbastanza tranquilla del preside e della sua benedizione.

Poi il preside corse sul balcone, facendo segno agli altri in giardino, che aveva trovato Tokiya e Haruka.
Le voci dei loro amici li chiamarono. -Harukaaa, Tokiyaaa cosa ci fate ancora lì? Scendeteee!-

I due arrivarono in giardino e  Syo appena vide Tokiya disse alterato: -Ehi, noi organizziamo una festa per te e tu non ti presenti?-
Quindi iniziò a correre, inseguito da Natsuki. -Scusate dovevo iniziare a preparare una nuova canzone...- Rispose Tokiya, guardando tutti.

Poi arrivò Natsuki.  -Buon compleanno Tokiya-kun e congratulazioniii! Fermati Syo-chaaan, non mi sfuggirai!-
-Grazie! Quindi già sapete che riprenderò anche il progetto solista?- 

Ren poggiò il bicchiere che aveva in mano su un tavolo. -Certo Icchi, noi sappiamo tutto! Buon compleanno!- Poi Intervenne Masato.  -Ci ha informati il preside. Auguri Tokiya!-
Poco dopo arrivarono Otoya e Cecil e anche loro gli augurarono buon compleanno. -Auguri Tokiya!-

Subito Otoya alzando una mano, fece cenno agli altri, per suonare la canzone di buon compleanno che avevano preparato.
Iniziarono Natsuki e Syo con un duetto di viola e violino, successivamente si aggiunsero in sottofondo Otoya suonando la chitarra e Cecil il flauto.

Così, dopo qualche attimo anche Ren con il sassofono e Masato con il pianoforte. Un insieme di suoni nell' aria, che uniti formarono una meravigliosa melodia.
-Grazie a tutti ragazzi! Grazie davvero.- Tokiya era commosso, Haruka avvicinandosi gli strinse una mano tra le sue.

Quando finirono di suonare, tutti insieme festeggiarono e si divertirono, con i fuochi d' artificio che scoppiarono in cielo, illuminandolo di vari colori. 
Il tempo passò in fretta, avevano deciso di non fare troppo tardi, perché quel giorno che stava per cominciare erano tutti molto impegnati, dopo un' ora decisero di andare a dormire.
Tutti si salutarono e andarono nelle loro camere. Haruka restò indietro a fissare l' orologio. Anche Tokiya si era fermato, come se volesse aspettarla.

Infatti poi la prese gentilmente per mano, portandola in un' aula lì vicina e dopo essere entrati, lui si appoggiò con la schiena sulla porta, chiudendola.
Abbracciò forte la ragazza e sussurrandole buonanotte, la baciò nel buio. -Buo... Buonanotte To...Tokiya...- Rispose lei, successivamente anche loro due andarono nelle rispettive camere.


Quella notte l' inizio del 6 Agosto, il compleanno di Tokiya, l' avevano trascorsa proprio bene.
Haruka adesso si trovava nel letto di camera sua a pensare a tutta la giornata appena passata e all' amore che Tokiya le aveva confessato.
Il suo amore corrisposto. Con questi pensieri, non riusciva a dormire, allora guardò il cellulare, indecisa se mandare un messaggio a Tokiya.
"Se stesse dormendo? è tardi..." Pensò tra sé e non volendo disturbarlo, decise di non scrivergli. Quindi decise di fare qualche passo in cortile.

Camminando, senza nemmeno rendersene conto, arrivò vicino alla finestra della camera di Tokiya. Dall' esterno si poteva notare che la luce era ancora accesa e lei incuriosita si avvicinò.
Haruka si aspettava comunque di vederlo dormire e invece Tokiya era appena uscito dalla doccia. Vide il ragazzo a torso nudo, che avvicinandosi al letto indossò una canottiera.
Lei mettendosi le mani sugli occhi, sospirò per non urlare e dopo iniziò a parlare a se stessa. -Sono una brutta persona, non dovrei spiare... non dovrei spiare... non dovrei spiare...-

Tokiya, sentì dei rumori provenire dall' esterno e andò alla finestra, notando la ragazza nascosta dietro un albero. -Haruka, ma cosa ci fai ancora sveglia e perché sei qui?-
Lei gli rispose che non riusciva a dormire, in quel momento lui l' avrebbe volentieri invitata nella sua camera.  
Ma sapeva che non si poteva, perché se fossero stati scoperti sarebbe stata la fine, già avevano osato troppo. Silenzio tra i due, poi lei parlò.

-Penso che tra poco tornerò in camera, questa mattina ci aspetterà il lavoro!- Lui annuendo, la salutò.
La ragazza era tornata in camera e non riuscendo ancora a dormire, decise di iniziare a scrivere la musica per la canzone del progetto solista di Tokiya.
La mattina seguente si trovarono tutti insieme a fare colazione. Tokiya fissò per tutto il tempo Haruka, mentre lei spalmava marmellata alla pesca sui biscotti.
Decise di comportarsi normalmente, perché in quel momento oltre ai suoi compagni, chiunque poteva essere in giro.

Dopo aver fatto colazione, ognuno di loro andò al proprio lavoro che aveva in programma.
Ren e Masato ad un concerto di strumenti, Natsuki e Syo a registrare alcune pubblicità, Otoya e Cecil ad un programma tv. 
Haruka e Tokiya restarono da soli, la ragazza dopo essersi lavata le mani, iniziò a parlare.

-Tieni Tokiya! Questi sono per te.- Lui senza guardarla rispose. -Grazie, ma non mi vanno i biscotti...-
Non erano i biscotti ciò che lei gli stava per dare, ma alcuni spartiti, su cui aveva scritto le note delle nuove melodie. Tokiya era stupito. -Cosa sono... Li hai già scritti? Quando?-

Lei gli rispose subito. -La notte scorsa. Non avevo sonno ma ispirazione, quindi le ho scritte automaticamente.- Finì la frase con un sorriso.
Lui era preoccupato. -Quindi non hai dormito... Haruka, devi riposarti!- 

La ragazza scosse il capo. -Non preoccuparti, sto bene così. Davvero! Poi oggi, il tuo compleanno... Vorrei passarlo con te...- Disse timidamente.
Lui arrossì leggermente e facendo finta di nulla, guardando gli spartiti parlò tranquillamente. -Adesso io dovrei impegnarmi a scrivere almeno un testo...- Prese una tazza di tè e andò a sedersi sul divano.

Rileggendo le melodie, disse: -Complimenti Haruka, sono stupende!- Lei lo seguì, sedendosi sulla poltrona adiacente e restò a fissarlo con un dolce broncio.
Notandola, Tokiya sospirò. -Va bene, avevi in programma qualche idea particolare per oggi?- Haruka rispose di no, per poi chiedergli. -Di solito come festeggi il compleanno?- 
In quell' istante, a lui tornarono alla mente le parole che lesse nel diario della ragazza. "Non sai quanto mi piacerebbe stare con lui almeno in questo giorno e festeggiarlo insieme!"

Dopo aver bevuto un sorso di tè, Tokiya rispose. -Diciamo che non l' ho mai festeggiato bene come in questi anni trascorsi con voi e come la notte scorsa.-
Dopo aver guardato la propria agenda, le parlò ancora. -Adesso che ci penso in città c'è un festival, ti va di andarci?-
L' aveva segnato sull' agenda che dal 1° al 7 Agosto c' era quel festival e almeno un giorno di quelli, avrebbe voluto andarci con Haruka.

-Certamente, Andiamo Tokiya!- Rispose lei con un sorriso e dopo essersi preparati, uscirono insieme.
A quel festival, c' era tantissima gente. Persone che danzavano, che suonavano e tante bancarelle. -Haruka, attenzione a non perderti. Stammi vicina...-
Disse il ragazzo protettivo, prendendola per mano. Lei strinse la mano di Tokiya. -Si... Non mi perderò!-


Camminarono per un' ora mano nella mano, poi quando si fermarono a mangiare qualcosa, Tokiya disse: -C'è tanta gente, ma pensavo fosse meglio. Haruka, se ti annoi torniamo indietro.-
La ragazza poggiò la testa sulla spalla di lui. -A me basta stare con te...- Rispose imbarazzata, mentre mangiò l' ultimo pezzetto di crepes sporcandosi gli angoli della bocca.

Voltandosi verso Tokiya, sorrise. Lui la guardò imbarazzato, poi lentamente le si avvicinò fino a baciarle un angolo della bocca.
-Sei sporca di cioccolato...- Quindi le porse un fazzoletto. Le guance di Haruka divennero tremendamente rosse, poi balbettando disse: -Vado... Vado a buttare il sacchetto...-
Di corsa andò verso un contenitore e buttò la spazzatura. Per tornare da Tokiya, fece qualche passo ma non riuscì a tornare da lui, che la ragazza ebbe un improvviso capogiro.

Per poco non cadde a terra, ma il ragazzo avendola notata le corse subito incontro, abbracciandola.
-Haruka, sei stanca... Torniamo! Ti porto io.- Disse Tokiya, offrendosi di portarla sulle spalle. Lei inizialmente esitò e disse di no, ma poi si lasciò convincere.

Salì sulla schiena del ragazzo e si strinse a lui.  Riusciva a sentire il suo profumo e il calore del suo corpo. -Grazie Tokiya...- Lasciandosi trasportare, si rilassò appoggiando il mento sulla spalla di lui.
Il ragazzo pensando che lei si fosse addormentata, non disse nulla.

Ma dopo qualche passo le labbra della ragazza, si posarono sul collo di lui in un timido e leggero bacio e gli sussurrò all' orecchio. -Tokiya... Posso camminare.-
Il ragazzo deciso le rispose. -No, adesso riposati un po'. Ti porto io...-

Camminando, tornò all' edificio del corso master. Quando in prossimità di arrivare, lei disse di nuovo.
-Adesso siamo quasi arrivati. Riesco a camminare e poi se qualcuno dovesse vederci...- Tokiya si fermò, facendola scendere. -Hai ragione...- 

Entrati nell' edificio, lei decise di andare a riposare. Mentre lui, di scrivere almeno un testo. Quindi si salutarono ed ognuno andò nella propria camera.   
Il tempo passò, lui aveva preparato i testi delle canzoni, già fatto alcune prove e mancava poco al suo debutto come solista, solo due giorni.


Tokiya si stava impegnando molto nelle prove, anche la storia d' amore con Haruka, andava benissimo. Erano passate settimane da quando entrambi si erano dichiarati.
Si amavano e riuscivano a mantenere in segreto il loro amore. Quella sera, anche se c' era un forte temporale, avevano deciso di uscire insieme, il maltempo non li avrebbe fermati.

Si trovavano in un ristorante a cena insieme. -Tokiya... Adesso piove davvero tanto. Forse era meglio rimandare.-
Lui guardò Haruka e poi fuori. -Non preoccuparti, se dopo pioverà ancora così, per tornare chiamerò un taxi.- Presero posto al tavolo prenotato e poco dopo iniziarono la cena.

La ragazza mangiando con gusto disse: -Non conoscevo questo posto e non avevo mai mangiato niente di così buono, è tutto squisito!-
Tokiya rispose con un lieve sorriso. -Piace molto anche a me. Assaggia anche questo.-
Prese il cucchiaio e lo passò in una salsa e in un' altra pietanza, poi lo avvicinò alla bocca di Haruka.

Lei era imbarazzata, ma poi lo assaggiò. -Buonissimo!-  Mentre cenarono, la ragazza gli chiese anche come stavano andando le prove per l' imminente primo live da solista.
-Tokiya, ormai manca poco.- Lui annuì. -Esattamente dopodomani. Va tutto bene, domani ci saranno le prove finali. Tu ci sarai?-
Lei lo fissò. -Certamente, non posso mancare!- Finito di cenare, Tokiya strinse la mano di Haruka che lei teneva appoggiata sul tavolo, nella sua.

-Ho scritto una canzone per te, che esprime come mi sento adesso. Perché se non fosse stato per te, non avrei sentimenti da esprimere. Questo è per te!-
Disse porgendole una piccola scatolina. -La canzone... Non vedo l' ora di ascoltarla, grazie!-
Sorrise al ragazzo e aprendo la scatolina, vide che conteneva un gioiello, una catenina con un ciondolo a forma di chiave di basso. -Ma è stupendo...- 
Lui sorrise e poi rispose. -Anche io ne ho uno.- Facendole notare che anche lui lo portava al collo.

-Guarda, avvicinandoli e unendoli i due ciondoli formano un cuore.- Mentre le allacciava la catenina, avvicinandosi le sussurrò all' orecchio. -Haruka-chan...-
Lei era rossa come un pomodoro. -Tokiya... Ma è bellissimo, lo terrò come un tesoro!- Strinse una mano di lui che era ancora appoggiata sulle sue spalle.

-Tenendo tutto di nascosto, mi sembra di fare un torto agli altri...- Silenzio tra i due poi il ragazzo le rispose. 
-Hai ragione, il preside ci ha chiesto di tenerlo segreto. Ma chissà, forse se dovessero sapere di noi due, probabilmente anche loro lo accetterebbero.-
Lei annuì. Poco più tardi, chiamarono il taxi per tornare all' edificio del corso master. Arrivati, scesero dall' auto. non pioveva più, ma c' era un vento molto forte.

Oltrepassato il cancello, nel giardino dell' edificio  udirono delle voci. -Se hai da fare con una o più delle tue ragazze, a me non importa. Ma non prendermi in giro. Dovresti rispettare le regole!-
Poi il rumore di passi sull' erba e due figure di corsa poco più distanti da loro. Masato e  un attimo dopo, Ren che lo inseguiva.

-Dai era uno scherzo! Ovvio che verrò con te al concerto di Icchi. Ehi mi senti? Sto parlando con te!- Con una breve corsa Ren arrivò al compagno e afferrandolo lo spinse contro un albero.
Masato lo guardò con aria di chi non ha paura di nulla e rispose con un pugno. Si fissarono in silenzio per alcuni attimi.

Ren si sfiorò il mento dolorante, poi sorrise e voltandosi si allontanò verso la porta d' entrata dell' edificio. Tokiya e Haruka cercando di non farsi notare, aspettarono che Ren e Masato entrassero nell' edificio.
Poco dopo anche loro due andarono verso la porta d' entrata. Aprirono la porta lentamente e dall' altro lato c' erano ancora Ren e Masato. -Voi, che ci fate qui a quest' ora?- chiese Ren.
-Diciamo che come voi, anche noi due abbiamo un segreto da nascondere.- Rispose Tokiya e chiarendosi, da complici decisero di mantenere i segreti.

Masato e Ren promisero di non dire a nessuno di aver visto Tokiya e Haruka rientrare tardi e loro lo stesso di non raccontare del litigio tra Ren e Masato.
Dopo aver salutato i presenti, Haruka tornò in camera sua, decise di scrivere una lettera a sua nonna.

A parte durante le vacanze e qualche altra rara occasione, non poteva andarla a trovare, allora ogni tanto le scriveva delle lettere. Seduta alla sua scrivania, con un sorriso iniziò a scrivere.
"Cara nonna, sono così felice. Amo un ragazzo stupendo, anche lui mi ama. Si, mi sono fidanzata. Ma tutto questo qui deve restare segreto.
Ti prometto che un giorno, spero presto , verrò a trovarti e te lo farò conoscere...
" Finito di scrivere la lettera, fece un bagno e andò a dormire. 

Il giorno seguente Tokiya , aveva la febbre. Quello era il giorno prima del suo debutto e lui era malato.
Il ragazzo cercò di nasconderlo per non far preoccupare gli altri e poi non voleva mancare alle prove finali del pomeriggio. Ma Haruka, subito si accorse che Tokiya non stava bene.
Lui stava camminando in corridoio, dopo qualche passo si aggrappò al muro. La ragazza preoccupata, gli si avvicinò e notando l' espressione sofferente sul volto del ragazzo, gli sfiorò la fronte.

-Ichinose-san... Ma hai la febbre alta. Tutto per colpa mia, ieri non dovevamo uscire con quel temporale.-
Lui scosse la testa. -Non è colpa tua, sono stato io ad invitarti. Devo... Devo andare alle prove di oggi. Ci riuscirò!-
Da dietro l' angolo, apparve il preside. -Ichinosee, queste prove per te non sono necessarie, ne hai già fatte molte. Quelle di oggi, puoi saltarle.
Se domani vuoi esibirti al tuo primo live, per oggi ti consiglio di stare a riposo e curarti.- 

Il ragazzo fissò a terra stringendo i pugni. -Va bene, allora oggi starò qui. Ma domani ci sarò, non voglio che sia rimandato!- Tokiya senza dire altro, tornò in camera sua.
Il preside annuendo, camminò verso il suo ufficio.

Mentre Haruka andò in infermeria a recuperare il necessario per curare la febbre e mentre camminava per il corridoio, incontrò Otoya che era di corsa.
-Mi raccomando Nanami, prenditi cura di Tokiya!- Facendo il segno di vittoria, corse via. 
-Certamente...- Rispose lei e riprese a camminare. Arrivata alla camera di Tokiya, provò a bussare alla porta ma non ricevette risposta. Allora decise di entrare, la porta era aperta.

Entrata nella stanza, mentre richiudeva la porta, notò Tokiya nel suo letto che riposava tranquillo.
Haruka senza fare troppo rumore, posò la medicina sul tavolino, poi andò nel bagno in parte alla camera e riempì d'acqua la vaschetta che aveva preso in infermeria.

Aprì il rubinetto e l' acqua fresca le bagnò i polsi e le mani, lei dopo essersi lavata le mani, raccolse la vaschetta e tornando in camera, la poggiò sul comodino. 
Prese il fazzoletto di stoffa e dopo averlo immerso nell' acqua e strizzato, lo poggiò delicatamente sulla fronte di Tokiya, per dargli un po' di sollievo.

Lui dormiva, ma a quel contatto afferrò la ragazza per il polso e la avvicinò a sé sul letto abbracciandola.  
Lei imbarazzata balbettò. -Scu... Scusa se ti ho svegliato, non volevo disturbare...-

Tokiya aprì lentamente gli occhi e notando che stava abbracciando Haruka, lasciò la presa imbarazzato e si girò nel letto dalla parte opposta, distogliendo lo sguardo da lei.
-Nessun disturbo... Grazie.- Sussurrò. La ragazza sorrise e avvicinandosi di nuovo gli chiese.
-Sicuro di farcela domani?- Haruka preoccupata, gli porse la medicina. -Se vuoi possiamo chiedere di rimandare...-

Lui scosse la testa e prese la medicina, bevendo un po' d' acqua. -Grazie... Ho detto che ce la farò, senza dubbio. Non rimanderò nulla, canterò lo stesso!-
Haruka annuì sorridendo e facendosi coraggio, si avvicinò di più a lui per baciarlo, ma Tokiya si voltò di lato. Lei ci restò male. -Perché non...-
Lui disse: -Ehi, non pensare che io non voglio baciarti... Scusa... Non vorrei attaccarti questa febbre.-

Fissandola negli occhi, il ragazzo alzò la mano e dopo averle sfiorato il mento e la guancia, passò le dita in una carezza sulle labbra della ragazza.
Introdusse l' indice nella bocca di lei e dopo se lo passò sulle proprie labbra, sorridendole imbarazzato.

Le guance di Haruka si colorarono di rosso e lei in un gesto quasi robotico prese il fazzoletto da Tokiya e lo bagnò di nuovo nell' acqua, per poi appoggiarglielo sulla fronte.
Sedendosi su una sedia in parte al letto, parlò. -Domani verrò nel backstage... Poi penso che... Andrò nel pubblico.-

Lui mettendosi seduto nel letto, stese un braccio per accarezzarle i capelli e rispose. -Va bene...-
Lei sorrise. -Adesso, vado. Cerca di riposare.- Il ragazzo annuì, sdraiandosi nel letto.
La serata passò, più tardi Haruka decise di portare la cena a Tokiya, nonostante lui le aveva detto di non aver appetito. Ma convinto da lei, mangiò qualcosa. 


Arrivò il giorno del debutto da solista di Tokiya. Erano tutti emozionati e lui stesso lo era, nonostante cercava di nasconderlo.
Lui si trovava nel backstage, nel suo camerino. A breve sarebbe iniziato il concerto. Bussarono alla porta del camerino ed uno degli assistenti andò ad aprire.

-Ichinose, è Nanami-san.- Lui girandosì sulla sedia rispose. -Falla entrare.- Un' altra assistente disse: -Ichinose, stia fermo. Devo finire di acconciarle i capelli.-
La sua pettinatura era la stessa, solo un po' più spettinata. Lui si guardò allo specchio. -I capelli vanno bene così, bel lavoro. Scusate un attimo.-

Alzandosi, andò da Haruka che lo stava aspettando. Il costume di scena che indossava Tokiya, a parte il colore, era un vestito simile a quello usato da Hayato.
Camicia e pantaloni bianchi, giacca smanicata nera damascata con la coda dietro lunga fino alle caviglie, Il colletto della giacca era bianco e ornato da ghirigori viola e oro.
Aveva stivali e guanti corti neri e in vita aveva legato un laccio viola al quale aveva attaccato il ciondolo a forma di chiave di basso che ricadeva sul fianco.

Haruka non aveva ancora visto quel vestito. Appena lo vide, bisbigliò in lacrime. -Ti dona tantissimo questo vestito... Volevo augurarti, buona... Buona fortuna!-
Lui le poggiò entrambe le mani sulle spalle. -Non piangere... Lo sai che non voglio vederti così.- Lei annuendo, singhiozzò ancora.

-Vieni con me...- Disse lui prendendola per mano e uscirono da una porta che conduceva ad un piccolo corridoio che dal palco, era collegato con le prime file del pubblico.
Non c' era nessuno dello staff, quindi lui abbracciò forte la ragazza, sussurrandole all' orecchio. -Per favore, fammi un sorriso...-

Lei alzò lo sguardo e accennando un sorriso disse: -Hai un buon profumo...- Lui la fissò imbarazzato e poi la riavvicinò a sé, la baciò gentilmente sulle labbra e poi le scompigliò i capelli.
-Vai da quella parte e ti troverai vicino alle prime file del pubblico. Ti saluto, tra poco si comincia. Guardami, darò il massimo di me stesso!-
Dopo averle battuto il cinque, allontanandosi le mandò un altro bacio con la mano.

Poco dopo il concerto iniziò, Tokiya più volte cercò lo sguardo della sua ragazza nel pubblico, anche se con quei riflettori era difficile.
Sopratutto quando cantò la canzone che aveva scritto per lei. -Tu sei l' unica che conosce questo mio sorriso...-
Lei ascoltandolo cantare, e ascoltando quella canzone dedicata a lei, non poteva impedirsi di innamorarsi sempre di più.

Anche la successiva, anche se quella canzone l' aveva già sentita cantare da lui, a sentire quelle parole... -Resta come sei, ferma così, confermalo solo con le tue labbra.
Tu sei l' unica che si può specchiare nei miei occhi. Fiore che sboccia alla fine del mio sogno,guida noi due, ti prego. Posso dire solo cinque parole: Io non ti lascerò mai.
-
In quell' istante Haruka non riuscì a trattenere altre lacrime. Quel primo concerto di Tokiya fu un successo, aveva fatto il sold out. Il pubblico era stato attivo e tutti si erano divertiti.

Anche il ragazzo era contento e soddisfatto. Quando tornò all' edificio del corso master, ricevette i complimenti dai suoi amici, da Haruka e dal preside,
che li aveva convocati tutti perché doveva parlargli della fine del corso master. Tutti loro erano seduti sui divani.

-Bene, ci siete tutti. Annuncio che il master course è finito. Io con l' agenzia ho preparato degli appartamenti per tutti, perché per me è come se voi foste miei figli.-
Disse soffermandosi vicino a Cecil e Otoya. -Da adesso in poi potrete avere anche impegni personali, sportivi o di altro tipo.- Finì la frase guardando Tokiya.

-Però dovrete essere sicuri di riuscire a gestirli, senza disturbare gli impegni della vostra carriera.
Haruka parlò per prima. -Io penso che andrò a trovare mia nonna e starò da lei per un po' di tempo. Però poi vorrei tornare e stare con voi, accetto preside, grazie!-

Poi parlò Masato -A me per ora, non mi va di tornare a casa. Non sono mai andato molto d' accordo con la mia famiglia.
Quindi accetto l' appartamento. La ringrazio preside.- 

Ren lo guardò di traverso poi disse: -Penso che anche io mi fermerò agli appartamenti offerti dall' agenzia prima di andare a trovare mio fratello. Grazie!-
Dopo parlò Syo. -Io come Ren, penso che andrò a trovare mio fratello. Ma per adesso starò nell' appartamento dell' agenzia. Grazie!-

Natsuki abbracciò Syo. -Io vorrei andare in Francia, ma penso che starò qui e dove andrà Syo-chan, lo seguirò ovunque!- Lui urlò. -Smettila Natsukiii. Lasciamiiii!-
Natsuki sorrise, senza lasciarlo andare.

Poi parlò Cecil. -Io dovrei tornare ad Agnapolis, ma non vi lascerò.
Vi prometto che tornerò presto e starò con voi in questi appartamenti!- E salutando, ringraziò tutti.

Successivamente parlò Otoya -Io accetto molto volentieri l' appartamento, grazie preside!- Esclamò stringendogli la mano nelle sue.
Tokiya pensò di andare con Haruka a trovare sua nonna. -Anche io accetto di stare con voi nell' appartamento dell' agenzia, ma prima vorrei andare a trovare alcuni vecchi amici.-

Il preside sorrise. -Molto bene! Quindi oltre che sul palco, prima o poi ci ritroveremo tutti qui, vi aspetterò.- Finì la frase salutando e andando via.
Tutti iniziarono a sistemare le valigie e tutto ciò che avevano nelle loro camere, per trasferirsi nei nuovi appartamenti.

Haruka si avvicinò a Tokiya. -Quindi vai subito a trovare i tuoi amici, o resti qui?-
Lui sorrise. -Non devo andare da nessuna parte, ho detto così perché vorrei stare con te, vorrei anch' io venire con te a trovare tua nonna. Posso?-

Haruka non si aspettava che lui dicesse proprio quello che lei voleva chiedergli. -Certo che puoi! Stavo per chiederti se volevi venire con me.
Le avevo scritto una lettera e lei mi ha risposto che avrebbe voluto conoscerti!- Silenziò poi Tokiya disse: -Quindi sa già di noi... Le hai già parlato di me?-

Haruka dopo qualche passo, rispose. -Ovvio, non preoccuparti. Non disturbi se è questo a cui stai pensando.-
Si salutarono anche loro e andarono nella propria stanza, la mattina successiva partirono insieme. Il loro viaggio fu gradevole e tranquillo.


Arrivati, suonarono e la nonna di Haruka esclamò. -Benvenuti! Entrate pure!- Notando che era la nipote, parlò di nuovo. -Ciao Haruka, da quanto tempo! Vi stavo aspettando.-
Dopo si rivolse a Tokiya. -Quindi tu saresti il fidanzato della mia piccola Haruka. Sembri un bravo ragazzo, benvenuto!-

Lui la ringraziò. -Piacere di conoscerla, mi chiamo Ichinose Tokiya.- La nonna lo fissò dalla testa ai piedi e avvicinandosi ad Haruka le parlò piano in un orecchio.
-Davvero un bel ragazzo. Noto una certa somiglianza... Non dirmi che è proprio chi penso io? Il tuo idolo...-

Tokiya era imbarazzato, non riusciva a sentire cosa stavano dicendo e pensava di essere antipatico alla nonna di Haruka. La ragazza sorridendo ad entrambi rispose -Si... hai indovinato.-
La nonna guardandosi attorno disse: -Ma cosa stiamo aspettando, forza entrate!- Accompagnò Tokiya all' entrata, palpeggiandogli il braccio, lui non era molto tranquillo ma non disse nulla.

-Accomodatevi pure, vi preparo il tè o preferite altro?- Tokiya rispose tranquillamente. -Non si preoccupi.-
Poi suonò di nuovo il campanello. -Vado io nonna!- Esclamò Haruka, andando ad aprire la porta.

-Devono essere le mie amiche, mi avevano detto che sarebbero venute a trovarmi.- Infatti erano proprio loro, le amiche della nonna di Haruka.
La ragazza le salutò e poi si rivolse a sua nonna. -Allora noi andiamo in camera, così sistemiamo anche la valigia.-

La nonna le  rispose. -Va bene, quando sarà pronto il tè, ve lo porterò.- Salirono le scale e andarono in camera di Haruka. -Tokiya, puoi mettere qui la valigia.-
La camera era ordinata e modesta, il letto sulla destra. La scrivania e una  piccola libreria sulla sinistra e difronte la finestra.

L' attenzione di lui, venne catturata da una mensola e un cassettone sulla stessa parete, che erano addobbati di gadget di Hayato, tutto sistemato come se fosse un santuario.
C' erano foto, poster, braccialetti, pupazzi, il calendario e ovviamente i CD.

Il ragazzo lasciando la valigia, si avvicinò e prese un peluche di Hayato. Uno di quelli che se veniva premuto, diceva in continuazione "OHAYAHHO! NYA!".
Tokiya lo picchiò sul mobile come se stesse picchiando con il martello. Haruka corse da lui e prese il peluche dalle mani del ragazzo. -No... Per favore.-
Lui distolse lo sguardo. -Scusami... Sei davvero una grande fan.-

In quel momento pensò che forse aveva fatto bene a portare con sé anche il vestito di Hayato, che voleva dare a lei. Le sorrise leggermente e Haruka rispose con un altro sorriso.
Poco dopo la nonna bussò alla porta, portando il tè e i biscotti. -Grazie Nonna!- Disse Haruka richiudendo la porta e poi si rivolse a Tokiya.

-Accomodati pure!- Lui si mise seduto alla scrivania, lei seduta sul letto e gustarono il tè. -Stasera dormirai qui.- disse la ragazza, facendo segno sul suo letto.
-Ma questa è la tua camera!- Parlò Tokiya leggermente imbarazzato al pensare di dormire con lei. -Io starò bene sul divano, giù in sala. Non preoccuparti!-

Il ragazzo scosse la testa. -No! Dormirò io sul divano e tu qui.- Lei ribattè di nuovo. -No Tokiya, sei nostro ospite perciò tu starai in camera.-
Lui non era d' accordo e aggiunse. -Allora se io starò qui, anche tu dovrai dormire nel tuo letto. Altrimenti io sul divano e tu qui. Queste sono le mie opzioni.-

Lei ci pensò un' attimo. -Anche io? Si... Va bene.- "Siamo fidanzati, possiamo anche dormire insieme." Poco più tardi scesero per la cena.
Finito di cenare Haruka andò a suonare al suo pianoforte, Tokiya la seguì e  mentre leggeva un libro, l' ascoltava suonare.

Dopo un po' tornarono in camera e Haruka disse: -Tokiya vuoi andare prima tu a fare il bagno? Oppure vado io?-
Lui si alzò dalla sedia -Vado io, grazie!- Prese dalla sua valigia il pigiama e poi Haruka gli indicò il bagno.
Intanto lei tornò in camera a sistemare quei gadget di Hayato sul cassettone, mettendone alcuni nei cassetti.

Quando finì di farsi il bagno, tornò con solo i pantaloni del pigiama e il torso nudo.  -Ti aspetterò qui.- Disse Tokiya sedendosi sul letto.
Haruka rossa in volto, lo fissò annuendo in silenzio. Anche lei andò a farsi un bagno e Tokiya, decise di farle un regalo, che si poteva definire anche uno scherzo.
Voleva vedere la sua reazione. Allora mentre la ragazza era in bagno, lui prese dalla propria valigia, il vestito di Hayato e lo indossò, sdraiandosi poi nel letto.

Mentre aspettava, chiuse gli occhi e si appisolò per qualche minuto. Quando Haruka tornò in camera e lo vide, quasi cacciò un urlo.
Ma poi si avvicinò chiamandolo piano. -Tokiya?- Lui si spaventò e quasi cadde dal letto. -Haruka... Sei già qui.-

Lei indossava una camicia da notte estiva, era simile ad una lunga canottiera con dei fiocchi sulle spalline. Balbettando gli chiese: -Perché sei vestito come Hayato?-
Lui sospirò. -Questo è il vestito che usavo quando mi esibivo come Hayato, vorrei regalarlo a te. Però prima vorrei farti un regalo che ho visto sembra che non hai tra i tuoi gadget.- 

-Eh? cosa? Non è necessario.- Disse lei. Tokiya prese un cartoncino dalla sua valigia, aveva pensato a tutto. E con un pennarello, le firmò l' autografo di Hayato.
Tornando a sedersi sul letto, lo consegnò a lei. -Hai ragione, non ho mai avuto l' autografo...- Lei con gli occhi lucidi, gli saltò al collo, cingendolo con le braccia.

Tokiya perse l' equilibrio e cadde sul letto. Haruka si trovò sdraiata sopra di lui. -Scusa...-
Disse lei alzandosi, ma Tokiya la fermò trattenendola per un braccio. -No, resta... Vorrei regalare a te questo vestito.-

La ragazza poggiò la testa sul petto di lui. -Lo accetto volentieri, grazie. Io voglio chiederti una cosa. Vorrei... Risentire quel Nya, detto da te.-
Tokiya le accarezzò i capelli. -Questo è decisamente imbarazzante, ma posso farlo per te Haruka.-

Lui accomodandosi con la schiena appoggiata alla testata del letto, invitò la ragazza a sedersi vicino a lui. Con dolcezza le mise un braccio sulle spalle e la avvicinò a sé.
Passò una mano in una carezza sul suo viso, spostandole i capelli dietro un orecchio e avvicinandosi le sussurrò all' orecchio. -Nyaah...-

Lei con le guance rosse, alzò lo sguardo incontrando il volto vicino e gli occhi blu di lui che la fissavano, con un' espressione altrettanto imbarazzata.
Anche le guance di lui arrossirono leggermente. Stavano insieme da un po' ormai, ma quell' imbarazzo c' era sempre. 

Haruka seppur molto imbarazzata, decisa iniziò a slacciargli la giacca e sbottonargli la camicia. -Cosa... Cosa stai facendo?- Balbettò lui.
-Hai detto che vuoi regalarmi questo vestito, to... Toglilo.- Lui sdraiandosi la lasciò fare e lei con le mani tremanti, più volte deglutì a vuoto.

Gli sfilò lentamente la giacca lasciandola sul letto e poi finendo di sbottonargli la camicia, gli tolse anche quella. Lui restò a torso nudo.
-Haruka...- Disse lui serio. -Mi permetti di amarti?-

Facendo sdraiare la ragazza, si sdraiò in parte a lei, guardandola negli occhi, non riuscì a resistere alla tentazione di baciarla con passione.
-Si, ma per me è la prima volta, non ho mai avuto un ragazzo.- Lui la guardò stupito. -Anche per me è lo stesso, sei la mia prima ragazza.-

Lei spalancò gli occhi. -Non ci posso credere, con tutte le fans che hai avuto...-
Lui sorrise. -Questa è la verità. Me lo impedivano di innamorarmi. Sono felice di aver trovato te.-

Con una carezza le schiuse le labbra e la baciò di nuovo possessivo. Abbracciandola, inconsapevolmente una mano sfiorò il seno della ragazza.
Lei sorpresa gemette nel bacio e lui imbarazzato, scusandosi ritirò la mano.

-No, non preoccuparti Tokiya... Ti amo.- Haruka prese e strinse una mano del ragazzo tra le sue e lo guidò ad appoggiarla di nuovo su di sé.
Lui accettò l' invito, accarezzandole di nuovo il corpo. -Anche io ti amo.- Le slacciò un fiocco di una spallina e le baciò la clavicola e la spalla poi salì leccandole il collo.

Lei non riuscì a trattenere i gemiti. -Tokiya...- Ansimava il nome del suo ragazzo e con entrambe le mani si coprì la bocca e il volto.
-Haruka, guardami e lasciami sentire la tua voce, sei bellissima.- Lui le prese una mano, portandosela sul petto nudo. -Senti il mio cuore, batte forte per te...-

Lei con le guance rosse e le lacrime agli occhi annuì. -Va tutto bene...-
Cercava di rassicurarla ma anche lui era emozionato, mentre la spogliava e si lasciava spogliare da lei, le mani di entrambi tremavano.

Lui la baciò ancora e guidandola a sdraiarsi sul letto, si sdraiò accanto a lei.
Mentre continuava a baciarla, le accarezzò il fianco, poi l' interno delle cosce allargandole di più le gambe e lei si strinse a lui.

-Rilassati... Siamo solo io e te...- Quella notte si amarono con passione tra quelle lenzuola.
La strinse di nuovo e con il petto premuto contro la schiena di lei, così dolcemente abbracciati, si addormentarono insieme.
Qualche giorno dopo, incontrarono di nuovo i loro amici sul palco, perché c' era un concerto degli STARISH.

Fine.
 
  
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