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Autore: Tezca    31/03/2016    0 recensioni
Un re caduto, tredici guerrieri, sette principesse: la leggenda del Xblade viene finalmente svelata. Sora e i suoi amici dovranno affrontare il potere di Dark Heart e dei suoi cavalieri. Come andrà a finire?
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun gioco
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Il rumore delle onde che si infrangono sulla spiaggia, il vento che scuote le palme circostanti, il fragore della piccola cascata, tutto intorno a Sora era familiare. Ogni suono, ogni luogo sussurravano al ragazzo che quella era casa sua. L'isola non era cambiata affatto, niente era cambiato, solo lui si sentiva diverso. Già, non era più il piccolo bimbo che se la spassava con il suo amico in questo scorcio tropicale. No, ora era un maestro di keyblade! La battaglia con Xehanort aveva segnato Sora nel profondo, lo aveva fatto riflettere. La luce che tanto aveva dato per scontata, che lo faceva svegliare al mattino e che gli diceva quando era l'ora di tornare a casa, era stata messa in discussione da un uomo, forse il più terribile che si fosse trovato di fronte. Lui non poteva più restare lì a giocare, a ridere e a rilassarsi. Era giunto il momento di assumersi le proprie responsabilità da maestro. Aveva deciso, si girò verso Riku e con voce risoluta e disse:
"Accetto l'offerta della maestra Aqua, anche io, come te, voglio difendere ancora la luce."
L'amico annuì e gli mise una mano sulla spalla.
"Lo so che è stato difficile, ma credo che sia la decisione più giusta"
Entrambi si voltarono a mirare per l'ultima volta lo splendido paesaggio della loro isola.
"Spero che alla terra di partenza potremo ammirare lo stesso paesaggio..." disse Riku con aria assorta.
"Ehi ehi! ora fai il nostalgico?! Non eri te quello che diceva: voglio lasciare l’sola!"
Riku lo fissò per qualche secondo con aria perplessa, poi disse:
"Io non parlo così"
I due risero di gusto. Era da tanto che non lo facevano e forse non si ricordavano bene come era, ma entrambi notarono che la loro risata era diversa, c'era una punta di amarezza. La scomparsa del Xblade non presagiva nulla di buono e i due ragazzi lo sentivano in fondo al cuore.
"Andiamo, Kairi ci aspetta"
Sora annuì e si incamminò al fianco dell'amico. Quando stavano per giungere al molo di legno dove erano ormeggiate le loro barche, i due si bloccarono inquietati.
"L'hai avvertito Riku? è un'oscurità enorme!"
"Già, ne sento l'odore...è forte"
"Possibile che sia...."
"No! Non è Xehanort. Questo odore è diverso...puzza di...di..."
Non fece in tempo a terminare la frase che davanti a loro si aprì un portale oscuro.
****************
"Prenditi cura di te, Kairi" la ragazza era in preda ai singhiozzi. "Mi...mi..."
Corse incontro a Kairi e l'abbracciò forte. 
"Mi mancherai"
Le lacrime scendevano su entrambi i visi.
"Anche tu Selphie! Salutami anche Tidus e Wakka"
"Certo"
Le due ragazze si lasciarono e sorrisero.
"Tornerai a trovarmi, vero?"
"Certo, puoi contarci"
Kairi non era del tutto sincera, sapeva che i problemi sorti dopo la sconfitta di Xehanort l'avrebbero tenuta lontana dall'isola per parecchio tempo, ma non voleva far preoccupare la sua amica.
"Be, io devo andare. Devo raggiungere Sora e Riku"
"Certo, stammi bene"
"Anch...."
Una sensazione attraversò la giovane maestra keyblade. Cos'era? Cos'era questo brivido che le correva lungo la schiena? Si voltò d'istinto. Niente, non c'era nessuno dietro di lei, eppure le era sembrato che ci fosse qualcuno. Si voltò di nuovo e Selphie era a terra, gli occhi sgranati, le mani alzate per proteggersi il volto.
" Che hai Selphie? Che ti prende?"
L'amica non reagiva, era immobile, sembrava impaurita da qualcosa.
"Selphie! Selphie!"
"è inutile. La paura ormai l'ha resa un pupazzo..."
Kairi si girò di scatto. Uno strano personaggio si parava di fronte a lei. Il volto era celato dall'elmo della sua armatura.
"Chi...chi sei?" disse con un filo di voce la ragazza.
"Non ti è dato saperlo principessa"
La ragazza impugnò il suo keyblade e lo puntò verso l'uomo. Il volto sconvolto, il fiato spezzato. Come faceva a sapere che era una delle 7 principesse? Chi era costui?
"Dimmi chi sei e cosa sai! Sei tu che hai preso il Xblade? Come fai a sapere delle 7 principesse? Sei un servo di Xehanort? Parla o sarò costretta ad usare la forza!"
"Quanto coraggio principessa....ho quasi paura. Sai la paura è un sentimento strano. Ti pervade da dentro e tu non puoi farci nulla. Provi a combatterla, ma piano piano prendi consapevolezza che essa è più forte. Sei costretto ad arrenderti e ti accorgi di essere un burattino nelle mani degli altri."
"Cosa stai dicmmmmhpf"
Qualcosa le aveva fatto morire la parola in gola. Abbassò lo sguardo e vide una mano premergli la bocca e un'altra cingergli la vita. Si voltò e si ritrovò a fissare gli occhi spenti della sua amica. Cosa le aveva fatto? Si girò di nuovo verso l'uomo. Lo strano personaggio aveva portato un dito all'altezza di quella che doveva essere la bocca. Si avvicinò e colpì Kairi alla pancia. La ragazza sgranò gli occhi, sentiva che il keyblade le scivolava dalle mani e le palpebre le si chiudevano, diede un ultimo sguardo all'uomo, sentì il tonfo del suo keyblade e poi il buio.
***********
Dal portale uscì un personaggio in armatura. Era diversa dalle armature che i due ragazzi avevano visto finora. Aveva gambali e bracciali sinuosi, arrotondati. Il colore era pacato, quasi spettrale. L'elmo non presentava spuntoni, anzi era liscio, quasi tondo, e il colore era in tema con il resto. Solo la visiera era di un nero lucido che non permetteva di vedere gli occhi dell'uomo. Avanzò, lasciando che il portale si richiudesse alle sue spalle. I due ragazzi lo squadrarono perplessi.
"è lui..." fece Riku.
Sora annuì. Il ragazzo notò che l'uomo teneva qualcuno sotto braccio. Poi la riconobbe.
"Kairi! Cosa le hai fatto?"
I due evocarono il loro keyblade e in coro dissero:
"Lasciala andare o la pagherai!"
L'uomo non diede cenno di reazione e continuava a fissarli.
Sora partì all'attacco. Con due balzi era davanti al tizio e, senza pensarci, sferrò un fendente al braccio libero dell'avversario. Gli ci vollero due secondi per realizzare che il rapitore era scomparso.
"Sora attento! è dietro di te!"
Non fece in tempo a voltarsi che fu colpito e cadde a terra privo di conoscenza.
"Sora!"
Riku si avventò sull'uomo mantenendo una certa freddezza. Saltò per colpirlo con un fendente volante. Fu un attimo, pochi secondi, il ragazzo non riusciva a capire come, ma era a terra. Il fiato corto. Cos'era successo? Aveva parato il colpo? Si era spostato?
No, aveva parato il colpo e l'aveva scaraventato via, ma con cosa?
In quel momento lo vide, quell'uomo aveva un keyblade.
"Dove l'hai preso?"
"Non sono affari che ti riguardano, fratello"
"Che? Che cosa stai dicendo?"
"Ora vieni con me"
L'uomo colpì Riku allo stomaco con un calcio. Il ragazzo si riversò a terra.
"So...Sora..."
Le tenebre avvolsero il giovane.
********

Riku dischiuse gli occhi. A primo impatto non riuscì a vedere nulla, l'oscurità era troppo fitta. Dov'era finito? Sicuramente l'uomo con il keyblade l'aveva portato qui, ma perchè? E Kairi? Anche lei era finita lì? E Sora? Aveva preso anche lui? Doveva trovarli! Tentò di alzarsi in piedi ma ricadde immediatamente a terra. Il colpo inflittogli dal tizio l'aveva scombussolato. Questa volta non si sforzò troppo e si mise a gattoni. Cercò una parete verticale a tastoni. La trovò poco distante da lui, strisciò verso di lei e ci si appoggiò a fatica. 
"Sora! Kairi! Siete qui? Rispondete!"
Niente, silenzio assoluto, solo la sua voce echeggiava che rimbalzava sulle pareti. Riprovò altre due tre volte poi si arrese. Era evidente che non erano lì, ma allora dove li avevano portati? E soprattutto erano vivi? Un brivido attraversò la schiena del ragazzo al pensiero della peggiore delle ipotesi. No, Sora e Kairi sono troppo forti per farsi uccidere facilmente, insieme avevano affrontato Xehanort! Ma non si sentiva rassicurato, tutt'altro continuava a preoccuparsi per la sorte dei suoi amici.
Nel frattempo i suoi occhi si erano abituati al buio e riuscì a scorgere, seppur a grandi linee, dove si trovava. Era una stanza. Si vedeva una scrivania e quello che doveva essere un letto. L'idea di stendersi lo attirava ma preferì rimanere seduto a terra. 
Passarono minuti, o forse erano ore, dal primo al secondo tentativo di mettersi in piedi. Questa volta ce la fece. Si alzò e cercò immediatamente la porta. Trovò la maniglia e la spinse verso il basso, ma era ovviamente bloccata. Evocò allora il keyblade e tentò di aprirla. ma sorprendentemente fallì. Rimase scosso dal fallimento, che cosa aveva quella serratura? Perchè non si apriva? Riprovò due, tre, quattro volte e la cosa andò più o meno come la prima. Riku si arrese alla prigionia e tornò seduto dov'era,o forse era un altro punto? Quell'oscurità lo mandava al manicomio!
Trascorsero momenti interminabili, il ragazzo era sempre più in preda all'angoscia sul destino di Sora e Kairi, quando udì dei passi. Si alzò di scatto e si nascose in un angolo dietro la porta. Era pronto a colpire qualsiasi carceriere si fosse presentato all'uscio.
La porta si aprì e Riku senza pensarci due volte fece calare la Via per L'alba sul malcapitato. Sentì che il keyblade aveva cozzato contro qualcosa. Guardò meglio e vide un braccio che bloccava il suo keyblade.
L'uomo non diede cenno di aver accusato il colpo, si girò verso di lui e disse:
"Seguimi"
*************
Kairi aprì gli occhi. Una flebile luce illuminava la stanza e le permise di scorgere dei troni posti a semicerchio. Dalla loro disposizione dedusse che ce n'è erano altri alle sue spalle. Dunque non era in una prigione, ma in una specie di sala per le riunioni di una qualche setta. Notò che era in ginocchio. Provò quindi a muovere le mani e i piedi, che le diedero la conferma che era stata legata. Tentò di strattonare i legacci, ma capì  che era inutile. Qualcosa le impediva anche di parlare. Era prigioniera dunque, ma perchè era lì? Che cosa volevano farle? Strattonò ancora ma nessun successo. Al terzo strattone una voce pacata e calda raggiunse le orecchie della ragazza.
"è inutile tentare di liberarsi, principessa. Quei legacci sono frutto del mio potere e solo io posso scioglierli."
Da dove veniva quella voce? Kairi alzò lo sguardo per guardarsi attorno ma non vide nessuno sui troni. Poi notò che c'era un punto oscuro davanti a lei. Un intervallo troppo grande tra due troni. La voce proveniva da lì.
Il misterioso personaggio sembrò capire ciò che la ragazza avrebbe voluto chiedergli, perché rispose ad ogni presunta domanda che le balenava nella mente.
"Io sono Dark Heart, mia giovane principessa. Non ti è dato sapere perché ti trovi qui, sappi solo che sei utile ai nostri progetti. Sei nel regno dell'oscurità e la luce che illumina il centro della sala è la luce di Kingdom Hearts. La luce del vero Kingdom Hearts."
"Mmh?" 
Il mugugno di Kairi trapelò tutto il suo stupore. Era nel regno dell'oscurità,era davanti a questo Dark Heart, ma sopra ogni cosa era illuminata da Kingdom Hearts. All'uomo nell'oscurità, comunque, non parve importare la reazione della ragazza e proseguì:
" Tra poco saranno qui i miei tredici figli. Principessa, se ti comporterai secondo i nostri progetti, il tuo caro amico Riku non farà una brutta fine come l'altro"
Kairi era sconvolta! Non solo Riku era prigioniero ma Sora era...era...era morto!
Il suo urlo disperato era forte anche con il bavaglio. Le lacrime sgorgavano senza fermarsi. Sora! Sora! Continuava a mugugnare il suo nome. Strattonò ancora più forte. Voleva liberarsi, voleva uccidere quell'uomo, voleva vendicare Sora.
" Sei sconvolta? Mi dispiace. Era più di un amico giusto? Una vita così giovane, una persona così piena di luce, un ragazzo così...inutile! La sua fine è più che meritata. Nessuno poteva farci nulla, nessuno poteva toglierlo dal suo destino."
Kairi non poteva più sopportare le parole di quell'uomo. Non gli bastava aver ucciso Sora, ma osava anche infangare la sua memoria. Stava scoppiando, impiegò tutta la sua forza per liberarsi, ma nulla. Alla fine fu sopraffatta dal dolore e si chiuse in se stessa poggiando la testa a terra. 
Intanto nella sala si adunavano delle persone in armatura, Kairi però non sentiva più nulla, sentiva solo la voce di Sora nelle orecchie, vedeva solo il suo sorriso negli occhi.
*********
Riku fu condotto attraverso un corridoio buio dal misterioso uomo. Il tizio non dava cenno di conversazione e il ragazzo si concentrò su dove mettere i piedi. Arrivarono ad una rampa di scale, le percorsero in un periodo che sembrava interminabile. Scendevano rapidamente, era una scala a chiocciola. Riku dedusse che si trovavano in una torre. Giunti alla fine varcarono un secondo corridoio e poi un enorme portone. Si ritrovò in una sala circolare con tredici troni, tutti recanti un simbolo. Il mezzo era illuminato da una luce flebile. Guardò il centro della sala, c'era una persona rannicchiata, legata mani e piedi. Scrutò meglio: era Kairi! Si precipitò verso di lei! La chiamò.
"Kairi! Kairi!"
Un keyblade lo bloccò e l'uomo che lo accompagnava disse:
"Siediti al tuo posto o uccideremo la ragazza".
Il giovane strinse i pugni, sapeva che c'erano tredici guerrieri riuniti in quella sala e tutti al livello, se non superiore, dell'uomo che li aveva catturati. Digrignò i denti e si sedette sull'unico trono rimasto vuoto, quello recante una scimmia sulla sommità.
Una voce dall'oscurità cominciò a parlare. La voce veniva da un punto oscuro della sala ed era quasi surreale. 
"Benvenuti figli miei e benvenuto Riku."
Riku fu sorpreso. Come conosceva il suo nome? Chi era quell'uomo? Chi erano questi tizi? Sentiva nell'aria un'oscurità tremenda, ma non era omogenea. Tutti avevano un odore diverso, un'oscurità differente. Poi si rivolse all'uomo nell'ombra. Niente, non sentiva nessuna oscurità. Come era possibile? Non avvertiva oscurità, avvertiva....avvertiva....
"No! Impossibile! Come puoi emanare un odore del genere?"
"Calmati figlio mio"-fece la voce-" tu sei l'ultimo frammento di oscurità,il tredicesimo frammento. Tu rimpiazzerai il traditore Xehanort."
"Cosa? Cosa sarei io? Cosa dovrei fare? Chi sei tu? Io non sono tuo figlio! Libera Kairi! Dove avete portato Sora?"
"Calmati figlio mio. Tutti i frammenti che vedi qui sono figli miei. Tu sei l'erede del frammento della curiosità..."
"Cosa? Come?"
"Basta interruzioni. Giovane sfacciato!"
Un potere assurdo si levò da uno dei troni. Riku si sentiva surclassato, si sentiva dominato da un potere enorme. Tacque, il suo stesso corpo glie lo imponeva.
"Calmati, il ragazzo ha tutto il diritto di conoscere. La conoscenza è fondamentale per gli esseri umani"
Dal punto da cui proveniva la seconda voce arrivava un'aura di sapere. Una conoscenza enorme si propagava da quel tizio. Si propagava e si imponeva con forza. Era come se il suo sapere dovesse raggiungere ogni singola cosa.
L'uomo che lo aveva chiamato figlio ricominciò a parlare con lo stesso tono di prima.
"Lascia che ti spieghi. Xehanort era uno dei miei figli, ma surclassato dalla sua brama di curiosità ci tradì. Purtroppo lui era il possessore del frammento della curiosità, indispensabile per i nostri piani. Fortunatamente per placare la sua sete, usò te come contenitore per il suo heartless. Così facendo ti lasciò una parte del frammento, che è cresciuto in te. fino a svilupparsi del tutto. Evidentemente tu sei molto affine a Xehanort."
Riku digrignò i denti, non gli piaceva essere paragonato a quel vecchio, ma non osò controbattere, era intimorito da quell'oscurità così dominante che lo aveva redarguito prima. Nel frattempo il suo sguardo era caduto su Kairi, che ancora non si era mossa. Stava bene?
Intanto la voce continuò:
" Ora quel frammento è maturo, bisognerà solo risvegliarlo. Così finalmente sarai parte della nostra grande famiglia."
"No,mai! Non acconsentirò mai a cedere all'oscurità per i tuoi piani"
"Immaginavo che avresti detto così. Non sono così stolto. Qui veniamo al motivo per cui la principessa è qui. Se tu rifiuterai di collaborare la ragazza morirà come è già successo all'altro tuo amico."
Riku rimase di pietra. Sora era morto? Avevano ucciso Sora? No, non è possibile.
"Stai mentendo!"
L'uomo che lo aveva catturato parlò.
" Ho colpito il tuo amico con il mio keyblade. L'ho intrappolato nelle sue paure. Piano piano la paura lo divorerà dall'interno fino a distruggere il suo fragile cuore. A quest'ora le sue agonie si saranno spente nell'abbraccio della morte."
"No!"
In preda alla rabbia, Riku scattò in piedi e con un balzo attaccò il suo rapitore. L'uomo lo afferrò per la gola, bloccando con l'altra mano il keyblade. Avvicinò, quindi, la sua bocca all'orecchio di Riku e disse
"Prova a rifarlo e la ragazza farà la sua stessa fine"
Riku fu scaraventato a terra vicino a Kairi. Si voltò e la vide in preda al dolore. Dunque l'aveva già saputo, piangeva da tutto quel tempo. Riku non riusciva a trattenere le lacrime. Strisciò verso Kairi e le appoggio una mano sulla schiena, mentre con l'altra si copriva il volto. Sangue, saliva e lacrime si mischiarono insieme. Gli uomini che li circondavano non davano cenno di alcuna reazione. L'uomo nell'oscurità disse:
"D'ora in poi,figlio mio, chiamami Dark Heart. Da domani comincerà il tuo addestramento. Se vuoi che la tua amica sopravviva dovrai obbedire ai tuoi fratelli."- poi si rivolse al numero sei e al dieci-"figli miei portate il ragazzo nella sua stanza e la principessa nelle segrete".
Uno afferrò Kairi.
"No! Lasciatela!" 
Urlò Riku. Un calcio allo stomaco gli spezzò il fiato e le lacrime. Le forze gli vennero di nuovo meno. Chiuse pian piano gli occhi ancora intrisi di lacrime. Il buio lo avvolse completamente di nuovo.
*******
Mere ombre si contorcevano nell'oscurità. Piccoli occhi gialli sciamavano in gruppi uniformi guidati unicamente dal loro irrefrenabile desiderio di ottenere cuori. Sora non riusciva a contarli, erano troppi, come avrebbero potuto sconfiggerli tutti? Gli heartless che dovette affrontare ai confini del mondo erano pochi rispetto a tale numero. Persino gli shadow che si erano formati dal danneggiamento del Kingdom Hearts di Xemnas impallidivano di fronte ad una quantità così elevata. L'aiuto dei suoi amici basterà a fermarli? Si girò verso i suoi compagni di viaggio, li guardò uno ad uno e con grande gioia vide la determinazione nei loro occhi. Sì, erano solo 12 contro un centinaio di milioni, ma Sora sentiva che ce la potevano fare, si fidava dei suoi compagni. 
"Andiamo!" disse il ragazzo, fiducioso della determinazione ritrovata e del suo potere: i suoi amici!
Terrà scattò in avanti, conficcò il geoflagello a terra e gridò
"Terremoto"
Colonne di rocce spuntarono dal terreno abbattendo heartless su heartless. A quel punto un aura marrone circondò il giovane
"Iter Fatale"
La forza che scaturiva in quella forma era imponente. Terra si lanciò verso i ranghi serrati degli shadow e ne spezzò la guardia. Quando sembrava che gli heartless lo stessero per circondare ecco che in cielo si levò un globo di fiamme. Il piccolo sole cominciò a sparare tanti piccoli firaga che colpirono gli avversari come una pioggia battente.
"Aqua sei grande" -disse Ven- "Ma io non sono da meno!"
Il ragazzo passò in accelerando e cominciò a mietere vittime alla velocità della luce, Sora faceva fatica a seguire i suoi movimenti veloci e precisi allo stesso tempo.
"Ehi! Ehi! chi pensate di lasciare indietro?"
Riconosceva quella voce, era Lea. Insieme a Roxas e Xion formavano un trio formidabile. Mentre Roxas e Xion colpivano gli heartless con una pioggia di raggi di luce, Lea attaccava con le sue potenti tecniche infuocate. Sora si stava esaltando. I suoi amici mostravano una determinazione e una forza invidiabile. Anche il re, Pippo e Paperino scesero in campo. Topolino si destreggiava con il suo cercastelle decimando le truppe avversarie, Pippo. Intanto, faceva roteare il suo scudo in ogni direzione per dividere gli heartless in piccoli gruppi che Paperino finiva con i suoi potenti thundaga. Si impegnavano tutti, ma ora toccava a loro. Sora disse:
"Kairi, Riku andiamo!"
"Sì" risposero in coro i due.
In breve tempo la massa di heartless era stata quasi annientata. Sora sentiva la vittoria vicina. All'improvviso tutto scomparve e rimasero solo loro dodici raggruppati in cerchio, schiena contro schiena. Cosa stava succedendo? Dove erano gli shadow?
Dalle tenebre si sentivano dei passi. Sora irrigidì i muscoli. Sentiva un enorme forza avvicinarsi a lui, chi era?
Un uomo in armatura si fece avanti. Alzò il suo keybade spettrale e lo puntò verso Sora.
"Vi ucciderò tutti" sussurrò.
Terra e Ven partirono immediatamente all'attacco mentre Aqua lanciava un potente blizzaga dalle retrovie. L'uomo parò gli attacchi dei due maestri e saltò per evitare la magia.
"Te la restituisco..."
Dal suo keyblade uscì una strana magia. Sora ci mise qualche secondo a capire che era un enorme fantasma di ghiaccio. Aqua tentò di schivarlo, ma lo subì in pieno. 
"No,Aqua!" urlarono Terra e Ven.
Non fecero in tempo a realizzare che la loro amica era morta, che il tizio in armatura affondò il keyblade nello stomaco di Terra. Il ragazzo si accasciò privo di forze. Ven sconvolto evocò un enorme tornado che si abbatté sullo strano personaggio, senza, però, procurargli alcun danno. L'uomo colpì con il suo keyblade la testa di Ven, uccidendolo sul colpo.
"No,basta smettila!" urlò il re, che partì alla carica. 
"Aspetti vostra maestà!" gridarono in coro Pippo e Paperino, mentre lo rincorrevano. 
L'uomo era un fulmine, sconfisse Paperino e Pippo con il suo fantasma, questa volta di pure fiamme, e poi colpì al petto Topolino.
Erano morti anche loro? Sora non ebbe il tempo di realizzarlo, perché nel frattempo l'uomo si era materializzato davanti a lui. Il ragazzo lo guardò impaurito, le mani strette attorno al keyblade tremavano. Cos'era quella sensazione?
"Questa è la paura!" disse il tizio in armatura.
"Riku! Kairi!" 
Nessuna risposta.
"Roxas, Xion, Lea, Topolino, Paperino, Pippo, Ven, Terra, Aqua!"
Neanche da loro ricevette risposta. 
"Sono tutti morti! Li ho uccisi tutti! Il tuo potere è la tua più grande debolezza! Hai paura? Sì, hai paura! Lo sento....lo avverto nel tuo cuore. Puoi andare con loro se lo vuoi....io posso farlo, posso ricongiurgervi.....dammi il tuo cuore! Cedi alla paura!"
Sora era bloccato. Impietrito dalla paura non riusciva a muovere un muscolo. 
L'uomo poggiò la sua mano sul cuore di Sora.
"è mio!"
Il ragazzo se lo sentì risucchiare via.
"Sora! Sora! Sora! Non mollare"
Paperino? Quella era la voce di Paperino?!
"Sora devi resistere!"
Pippo?!
"Sora, tu puoi farcela, lo so che puoi!" 
Re Toplino!
"Avanti Sora! Reagisci!"
E questa voce? Aspetta, ma era la voce di Aqua!
Sora si sentì di nuovo in forze. Afferrò la mano del tizio e la tolse via dal suo cuore.
"I miei amici sono la mia forza!"
Gli sferrò un fendente con il keyblade e l'uomo sparì, così come era apparso, all'improvviso.
"Ce l'ho fatta ragazzi, l'ho sconfitto!"
Lacrime sgorgavano sul volto di Sora.
"Non siete morti invano!"
"Chi sarebbe morto?! Eh?! Svegliati brutto pigrone!!!" 
La voce di Paperino?! Da dove veniva? 
"Paperino! Dove sei?"
Sora avvertì una forte fitta alla testa!
*********
"Paperino! Smettila di colpire Sora!"
"Sta zitta Aqua! Ci da per morti, non glie la posso far passare liscia!"
"Ho detto smettila!"
La faccia di Aqua divenne improvvisamente scura. Paperino sentì le penne drizzarsi sulla schiena.
"Ok!"
"Gaush Paperino! Sai che non devi far arrabbiare Aqua! Yuk!
"Pfuii, sta zitto tu!"
"Fate silenzio, si sta svegliando!"
Sora aprì lentamente gli occhi. La prima cosa che vide fu la faccia di una giovane donna dai capelli azzurri.
"A-Aqua?!"-disse con un filo di voce- "Che cosa è successo?"
"Cosa è successo?! Cosa è successo?! Ci hai fatto preoccupare a morte!"
Sora fu aggredito da un Papero furioso e con le lacrime agli occhi. Poi venne investito anche da un grosso cane.
"Pippo! Paperino!"
Aqua si alzò e corse alla porta.
"Maestro Yen Sid, Topolino! Sora è sveglio!"
Maestro Yen Sid?! Topolino?!
"Dove sono?"
Disse Sora divincolandosi dall'abbraccio dei suoi amici.
"Sei nella mia torre" disse il vecchio mago appena giunto sull'uscio.
"Cosa? Come sono finito qui?E Riku? E Kairi? E quell'uomo in armatura?!"
I suoi amici si guardarono afflitti. Il re si fece avanti.
"Sora, vedi, quando ti abbiamo recuperato.....bhe come dire? C'eri soltanto tu in fin di vita sulla spiaggia....e una giovane ragazza sulla spiaggia di fronte all'isola....ma per lei non c'erano più speranze...."
"C-c-cosa?! No! NO! No! Non è vero! Se li è portati via! Di nuovo! Li hanno portati via di nuovo! Ma perché? perché?!"
Sora era sconvolto, le lacrime non si fermavano, non riusciva a darsi pace.
"Sora, mi dispiace....non siamo arrivati in tempo...."
"Non sono in grado di proteggerli! I miei amici! Li hanno portati via e io non ho fatto nulla! WAAAAAAAAH"
"Sora...calmati....non sappiamo cosa gli sia successo...ma sono sicuro che sono vivi!"
Le parole del re non diedero il minimo conforto a Sora.
"è tutta colpa mia....sono troppo debole...."
"Oh, piantala di auto commiserarti!"
Un ceffone arrivò sul volto di Sora. Il ragazzo si girò e vide il volto di Aqua paonazzo. Un misto tra lacrime e rabbia.
"Guarda! Nessuno di noi è riuscito a proteggerli! Tutti stiamo soffrendo! Ma non per questo non c'è più speranza! Possiamo ancora salvarli! Insieme! Insieme salveremo Riku e Kairi e insieme sconfiggeremo questa nuova minaccia! Sei con noi, Sora?"
Sora guardò i volti dei suoi amici. Erano gonfi di lacrime, ma anche pieni di determinazione. Volevano salvare i suoi amici, volevano salvare i loro amici!
Con un gesto Sora si asciugò le lacrime, si alzò in piedi, si diede due pacche sulle guance e disse:
"Hai ragione Aqua! Insieme salveremo i nostri amici! Insieme possiamo fare tutto! Insieme siamo forti! Scusate se mi sono lasciato prendere dalla disperazione....avevo dimenticato che ci siete voi a darmi la forza! Ma ora non succederà più! Sì, sono con voi!"
Il suo sorriso fu condiviso da tutti nella stanza.
"Bene! Dopo questa scarica di energia devi rimetterti in sesto Sora! Hai dormito per una settimana. Hai bisogno di recuperare le energie. Nel frattempo elaboreremo un piano di azione."
Aveva ragione il maestro Yen Sid, doveva recuperare le forze.
"Riku! Kairi! Sto venendo a salvarvi!"
**********
Kairi fu portata in una stanza circolare, simile a quella precedente, solo più piccola e con solo sette troni. I suoi legacci alle mani e ai piedi furono rilasciati quando fu messa su uno dei troni. Il bavaglio non le venne tolto. Una volta seduta altri legacci le bloccarono mani e piedi.
" Questa è la tua nuova casa, principessa. Presto avrai compagnia, non temere..."disse il suo carceriere prima di lasciarla sola nell'oscurità della stanza. Kairi non aveva fatto molto caso alle conversazioni all'interno della sala di prima. Aveva soltanto avvertito la voce di Riku. Anche lui era stato fatto prigioniero. Volevano qualcosa da Riku...e lei era il mezzo per ottenerlo. Non solo Sora era morto ma ora volevano usare Riku....o forse anche lei? Tredici troni di oscurità, 7 troni di.....
La ragazza sgranò gli occhi. Il XBlade!
Volevano ricreare il Xblade? Quindi non c'era solo Xehanort...se solo Sora fosse ancora...
In quel momento sentì un calore nel cuore. Lo sentiva, sì, era proprio lui. Sora era ancora vivo! Sora era vivo! Lacrime di gioia sgorgavano dagli occhi della ragazza. 
Sbrigati Sora, salvaci! Salva Riku!
   
 
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