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Autore: pampu    31/03/2016    2 recensioni
Trama
Tyler calcò il cappello sulla testa sperando di non essere riconosciuto.
Quando decise di lasciare il cast di Teen Wolf fu un duro colpo per Dylan.
Purtroppo questa situazione stava diventando controproducente per la loro carriera e Tyler decise di porre fine a quella relazione soprattutto per il bene del più piccolo.
L’unico con cui parlava di lui era Ian.
Sempre Ian lo aveva informato del fatto che Dylan era stato dimesso.
Questa volta non ci aveva pensato due volte. Finita l’ultima intervista aveva salutato tutti ed era volato fino a lì.
Tratto dal Capitolo 3
" - Va tutto bene piccolo. Sono qua e sto bene. –
- Ma poteva finire male. Ed è tutta colpa mia. Si può sapere cosa ti è passato per la testa? –
- Sinceramente? Ti ho visto cadere e ho solo pensato che non potevo lasciarti andare. Il mio corpo si è mosso da solo. –
- Potevi morire! –
- Ma non è successo. – "
Genere: Generale, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Dylan O'Brien, Tyler Hoechlin
Note: Lemon, OOC | Avvertimenti: nessuno
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Buonasera a tutti!!! Dunque... eccomi qua con una nuova scommessa: una minilong sui nostri Ty e Dyl...
Mi è venuta questa malsana idea leggendo la notizia dell'incidente di Dylan... ho subito pensato: "chissà come l'ha presa Tyler?". E così è partito il mio film mentale... 
Doveva essere una oneshot e invece...
Spero vivamente che possa piacervi... fatemi sapere cosa ne pensate. La storia l'ho già finita quindi vi assicuro che non resterà incompleta.
Un ringraziamento speciale va alla mia Beta che questa volta oltre alla forma mi ha aiutato in un momento particolarmente ostico... Questa storia mi ha particolarmente toccata... Buona lettura!!!


Il sole stava pian piano sparendo all’orizzonte.

Tyler calcò il cappello sulla testa sperando di non essere riconosciuto. Stava sudando ma non era a causa del caldo di Los Angeles. Erano trenta minuti buoni che camminava su e giù davanti a quel campanello, indeciso se suonare o meno.

 

Quando aveva letto la notizia dell’incidente di Dylan sentì una stretta al cuore.

Fosse stato per lui sarebbe salito sul primo aereo per Vancouver per accertarsi delle condizioni del ragazzo. Ma non poteva abbandonare il tour promozionale di Everybody Wants Some e... In più non era certo che al collega facesse piacere la sua presenza.

In realtà erano tutte scuse: la verità è che era un codardo.

Aveva paura di leggere in quegli occhi così espressivi tutta la sofferenza e l’odio che aveva provocato in quel ragazzo quasi un paio di anni prima.

Quando decise di lasciare il cast di Teen Wolf fu un duro colpo per Dylan.

Aveva protestato con tutti quelli della produzione arrivando addirittura a minacciare l’abbandono anche lui. Ma Tyler, insieme a Posey e Holland, erano riusciti a calmarlo e fargli cambiare idea.

I primi mesi di lontananza furono difficili per i due. Erano distratti e sfruttavano ogni momento libero per sentirsi o vedersi.

Purtroppo questa situazione stava diventando controproducente per la loro carriera e Tyler decise di porre fine a quella relazione soprattutto per il bene del più piccolo.

Lasciarlo fu difficilissimo.

Vederlo cadere in pezzi davanti a lui e imporsi di non fare niente, gli spezzò il cuore e continuare a ripetersi che lo stava facendo per il loro futuro, non aiutava.

Si dice che il tempo aiuta a dimenticare, ma per lui non è stato così. I sensi di colpa lo divoravano al punto tale, che decise anche di mettere fine alla sua storia con Brittany.

Troncò praticamente ogni rapporto con i ragazzi del cast, se non quando partecipavano alle convention e anche il quei pochi giorni, nessuno sollevava l’argomento Dylan.

L’unico con cui parlava di lui era Ian, che gli era stato sempre vicino come un fratello.

Era stato lui ad aggiornarlo sulle condizioni del ragazzo.

Sempre Ian lo aveva informato del fatto che l’attore era stato dimesso ed era tornato nella sua casa di Los Angeles, per affrontare la convalescenza.

Questa volta non ci aveva pensato due volte. Finita l’ultima intervista aveva salutato tutti ed era volato fino a lì.

 

E Adesso dubitava della sua decisione.

Se non avesse voluto vederlo? Se lo avesse cacciato via! senza nemmeno farlo parlare? Ma soprattutto...

Se non fosse solo? Una fitta di gelosia lo colpì in pieno e senza rendersene conto suonò.

La serratura del portone scattò.

Titubante percorse i tre scalini che lo separavano dall’ingresso lasciato socchiuso. Stava evidentemente aspettando qualcuno, constatò con una punta di rammarico.

Spinse la porta ed entrò.

Incredibile come in due anni non era cambiato nulla in quella casa...

Una voce arrivò dalla cucina.

- Mamma ti avevo detto che facevi a meno di passare anche stasera. Sono convalescente, ma riesco ancora a prepararmi da mangiare! –

Tyler lo raggiunse.

- Ciao. –

Dylan fece cadere il piatto che aveva in mano frantumandolo sul pavimento.

- Cosa ci fai qui? – chiese con voce fredda.

- Volevo vedere come stavi. –

- Sto bene. Ora che l’hai visto puoi anche andartene. –

- Dyl... -

- Non hai il minimo diritto di stare qui! –

Quelle parole così dure, così poco da lui, ferirono Tyler, ma se le meritava.

Si meritava tutto quello.

- Mi dispiace... - tentò

- Ti dispiace?! Ti dispiace per cosa? Per l’incidente? Per il mio viso sfigurato? Per avermi detto che mi amavi, quando non era così? Per avermi ingannato? Per avermi mentito? Per avermi abbandonato? Per avermi spezzato il cuore? Per cosa ti dispiace? Dimmelo! – urlò fuori di se.

Lacrime di rabbia solcavano il suo viso.

Quell’esplosione fece sobbalzare il maggiore che si avvicinò al castano e gli posò una mano sulla guancia non fasciata.

- Non osare toccarmi! – disse scacciando via la man dell’altro per poi accasciandosi al suolo, vinto dal pianto.

Tyler lo guardava con la morte nel cuore. Era stato lui a ridurlo così!

Cosa poteva fare per rimediare?

Si inginocchiò davanti a Dylan e lo abbracciò.

- Lasciami! Ti ho detto che non devi toccarmi. –

Più tentava di divincolarsi e più il maggiore aumentava la presa.

- Mi dispiace, mi dispiace così tanto. – continuava a sussurrargli nell’orecchio tentando di calmarlo.

Dopo minuti che parvero interminabili il più piccolo cominciò a calmarsi.

- Perché? – chiese con voce flebile.

- Perché cosa? –

- Perché mi hai abbandonato? –

- Non potevo permetterti di rovinarti la carriera per me. Sei un attore brillante e professionale. Farai un sacco di strada! Io... Io ero solo una distrazione. Saresti arrivato al punto di odiarmi e questo, non lo avrei sopportato. –

- Così hai deciso di farti odiare lasciandomi? –

- L’ho fatto per il tuo bene. Prima o poi avresti capito... –

- L’unica cosa che ho capito è che ero solo un peso per te. Non ero abbastanza. –

- Cosa stai dicendo? –

- La verità. Dopo avermi lasciato ti sei lanciato a capofitto in nuovi progetti e ti sei totalmente allontanato da noi… da me. Era chiaro che ero io a limitarti. –

- Non hai capito niente  – disse sollevandogli il viso per poterlo guardare negli occhi  - ti ho lasciato perché ti volevo troppo... ci volevamo troppo e questo, ci stava distruggendo. –

- Avrei rinunciato a tutto per te. –

- E’ proprio questo il problema. Non te lo avrei permesso. –

- Pensi che sia ancora un ragazzino che non sa cosa vuole vero? –

- No, non è così. Sei un ragazzo splendido e talmente altruista da mettere davanti i sogni delle persone che ami ai tuoi e... Non è giusto. –

- Quindi, non mi hai lasciato perché non mi amavi più? –

- No, ti amavo ancora. Dylan io ti amo ancora. –

Lo stupore si impossessò degli occhi color caramello del più piccolo.

- Quindi c’è ancora una possibilità per noi due? –

- Dyl... - sospirò Tyler

- No, no, no, no. Non dirlo! – supplicò Dylan.

- Dylan, ascoltami. Non possiamo. Se adesso tornassimo insieme saremmo ancora al punto di partenza. –

- E allora perché sei venuto qua? Per spezzarmi ancora una volta?! –

- Hai ragione, non sarei dovuto venire. Me ne vado. –

Gli lasciò un delicato bacio tra i morbidi capelli, poi si alzò e si avviò verso l’uscita.

- Non andartene. Resta ancora una volta. Solo per una notte... Ti prego. –

Tyler si fermò sulla porta indeciso sul da farsi.

Sapeva che non era una buona idea, ma lo voleva così tanto. Si girò verso Dylan e quando lo vide con la mano protesa verso di lui il suo corpo agì da solo. Prese il castano per mano e lo aiutò ad alzarsi. Lo strinse a se e lo baciò.

Fu come tornare a respirare.

Il moro lo sollevò e lo portò in camera. Lo adagiò sul letto e cominciò a vezzeggiare quel corpo che gli era mancato così tanto con mani, labbra e lingua.

Dylan si lasciò andare a quelle attenzioni sospirando e gemendo senza vergogna. Alternavano voraci baci a dolci carezze riscoprendo, a poco a poco, il piacere che riuscivano a donarsi a vicenda.

Nonostante il desiderio, mTyler fu dolce e attento, mentre si perdeva finalmente nell’antro caldo del compagno.

- Sei bellissimo. – non riuscì a trattenere il maggiore.

Il primo timido sorriso si dipinse sulla faccia di Dylan.

- Poche chiacchiere e più fatti. – rispose nascondendo l’imbarazzo che i complimenti gli avevano sempre procurato.

Si amarono per tutta la notte fino a crollare esausti.

- Ti amo. – soffiò il più piccolo prima di addormentarsi tra le braccia del moro.

Tyler lo strinse maggiormente a se baciandolo tra i capelli con un peso enorme nel cuore e gli occhi pieni di lacrime.

Aspettò che Dylan dormisse profondamente, si alzò dal letto, raccolse i suoi vestiti, si chinò un ultima volta sul corpo del minore, per lasciargli un leggero bacio a fior di labbra.

- Ti amo anch’io. –

E se ne andò.
   
 
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