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Autore: Goldmax    01/04/2009    7 recensioni
D'accordo, i casi erano due. O quella mattina in fronte aveva una segnaletica luminosa che annunciava a tutti quello che stava pensando o semplicemente sua madre lo capiva fin troppo bene. Un'altra prova a favore del fatto che le donne fossero solo seccature.
Ahimè, l'ho fatto di nuovo, la mia mente ha partorito un'altro obbrobrio.. Purtroppo è più forte di me.. Ma d'altro canto come poter resistere allo scrivere una Fanfic sulla coppia più amata (parere mio ok? u.u)di Naruto?
All'inizio dello Shippuden abbiamo tutti visto in che situazione erano Shikamaru e Temari, ma la domanda che mi sono posto è..
Cosa è successo prima?
Con questa Fanfic spero di poter dare una risposta verosimile alla domanda ^_^
Enjoy!
Genere: Romantico, Commedia, Avventura | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Temari, Nuovo Personaggio, Shikamaru Nara
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Again

Again


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Stupido! Stupido! Stupido!
Temari avanzava rapidamente, avanzando da un albero all’altro nella buia foresta, il grande ventaglio ripiegato dietro di sé che le sbatteva sulla schiena ogni volta che poggiava il piede su un ramo. Era entrata da un pezzo ormai, eppure non era ancora riuscita a raggiungere quella dannata torre al centro dell’Area di Addestramento. Digrignò i denti, dandosi una nuova spinta con rinnovato vigore.
Se la ricordava più piccola, ma una volta Gaara la aveva costretta a fare l’intero percorso delle mura perimetrali di Suna a causa di un’insubordinazione. Sessantasei volte. Di corsa. Con Kankuro sulle spalle.
Inutile dire che alla fine aveva provveduto a farla pagare al fratello più grande, e molto a caro prezzo, ma di certo dopo quell’episodio non c’era missione esplorativa o di ricognizione che la spaventasse. Scosse il capo, portando al destra a levarsi il coprifronte di dosso, imperlato di sudore. Lo fissò per un po’, lì nel suo palmo, prima di stringerlo con forza e metterselo in una tasca.
-Inutile eh?
Sibilò, prima di darsi una nuova spinta, infondendo ancora più Chakra nella pianta dei piedi e nelle gamba. Il ramo sotto di lei cedette inaspettatamente a quella pressione. Temari ebbe giusto alcuni istanti per riaversi quando si accorse di avere perso il suo appoggio ed essere ormai in caduta libera.
-Tsk..
Mormorò, portando con rapidità la mano dietro la schiena, slacciando la sicura del ventaglio ed aprendolo con un singolo movimento fluido, come ormai aveva imparato a fare da anni.
La velocità di caduta si dimezzò immediatamente, mentre la ragazza ora scendeva volteggiando inginocchiata sopra il Kaze Tessen. Sotto di lei, il ramo piombava a terra e si spezzava con un grosso rumore di schianto. Un crac secco pervase l’aria, ed una goccia di sudore cadde dalla fronte della ragazza mentre atterrava a sua volta un paio di secondi dopo. Si guardò attorno, cauta.
Il brutto di queste Foreste è che sono così silenziose che ogni rumore prodotto al loro interno si propaga spesso e volentieri per tutti loro anfratti con un volume non indifferente. Ed inoltre sono abitate da animali non molto amichevoli, dall’udito ed olfatto particolarmente sviluppati.
La ragazza rimase immobile ed all’erta a lungo, senza muovere un muscolo od emettere un suono, temendo di aver disturbato il suono di qualche dolce creatura. Ma tutto attorno a lei taceva. Con un lieve sospiro, si raddrizzò, avanzando di un passo.
La Tigre scelse proprio quel momento per balzare fuori dal suo nascondiglio e lanciarsi sulla ragazza.
La Jounin dovette ringraziare il suo sesto senso ed i suoi riflessi, che le permisero di scansarsi in tempo ed evitare miracolosamente la zampata dell’animale. Si morse il labbro inferiore, chiudendo il ventaglio ed abbassandosi per schivare il secondo assalto. L’animale era alto due metri e lungo almeno tre, senza contare il fatto che era davvero rapida. Parlando della forza poi… Provate a fare un paragone con una tigre di dimensioni normali.
Non era la prima volta che Temari ne affrontava una ad ogni modo, quindi sapeva già come comportarsi bene o male. L’importante era essere abbastanza veloci. Quando le passò sopra la seconda vola, la ragazza si abbassò, per poi colpirla in piena pancia con l’estremità del ventaglio chiuso, facendole perdere l’equilibrio e rotolare a terra, già dolorante. La Ninja non si fermò, ben sapendo di non averle fatto quasi niente, saltando in avanti con il ventaglio levato verso il capo.. L’ultima cosa che la Tigre vide quel giorno fu l’arma che calava sul suo muso prima di colpirla in mezzo agli occhi. Poi stramazzò a terra, KO.
Temari sospirò, appoggiandosi al Kaze Tessen. Il combattimento era durato una decina di secondi al massimo, eppure lei era ansante. Non certo per la fatica, quanto più che altro per gli effetti dell’adrenalina che continuavano a scorrerle in corpo. Sebbene questo non si potesse definire tale, era da un pezzo che non sosteneva uno scontro come si deve.
Mi sto rammollendo?
Non era certo da lei ridursi in questo stato dopo una bazzecola simile. Se l’avessero vista i suoi fratelli le avrebbero di sicuro riso dietro.
Scosse il capo, raddrizzandosi e sollevando il ventaglio per riporlo ancora una volta dietro la propria schiena.
La seconda tigre in quell’istante balzò fuori dal suo nascondiglio senza emettere un solo suono, gli artigli protesi verso la schiena della ragazza.

 

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Stupida! Stupida! Stupida!
Shikamaru schivò all’ultimo un ramo all’altezza del volto, continuando a procedere imperterrito attraverso la Foresta. Non era passato molto da quando aveva lasciato Hatake su quella strada e si era infilato in velocità nell’Area di Addestramento. Lui più di tutti sapeva quanto pericoloso ed intricato fosse questo posto. Dopo l’esame per diventare Chuunin sai quante volte era stato costretto a fare avanti indietro dal Villaggio alla Torre? L’ultima ci aveva quasi rimesso una spalla.
Devo ancora capire perché i Chuunin non possono avere una “corsia preferenziale” qua dentro…
Si ritrovò a pensare, una smorfia sul volto. Schivò un nido di Sanguisughe, lasciandosi cadere a terra e procendendo a piedi per un po’, guardandosi attorno ora nervosamente. Probabilmente stava inziando a deviare dal percorso iniziale, con tutte quelle svolte. Era tempo di controllare quanto fatto. Scelse un albero che gli sembrava privo di pericoli e vi si arrampicò, arrivando in cima con pochi balzi. Si piazzò in equilibrio precario sulla punta, allargando le braccia per qualche istante prima di fermare il dondolio del suo bacino che minacciava di farlo cadere giù.
Il sole stava lentamente iniziando a sorgere.
Individuò la torre in breve. Come non riuscirci, dato che dominava praticamente tutta la Foresta?
C’era solo da sperare che Temari non avesse avuto problemi ad arrivarvi. L’aveva già fatto in passato, ma durante l’Esame aveva i suoi fratellini a guardarle le spalle, il Kazekage soprattutto, cosa da non sottovalutare. Si morse il labbro inferiore, apprestandosi a scendere.
In quel momento, ci fu una sorta di esplosione, seguita dalla comparsa di un tornado a qualche centinaio di metri da lui. Il ragazzo quasi cadde, trovando appiglio con la propria mano sulla punta del ramo solo all’ultimo, aggrappandovisi con tutte le sue forze mentre la forza di quel tornado arrivava fin lì. A quella distanza non era che semplice vento, ma il Ninja si trovava sulla punta di un albero, che ora stava iniziando ad ondeggiare pericolosamente.
-Temari..
Sibilò a denti stretti. Quando la folata si placò, balzò giù, correndo in quella direzione.
 

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Temari ansimava, quando uscì dal fitto. Si guardò attorno, recuperando fiato.
Era in una radura abbastanza grande, di circa dieci metri di raggio.

Il posto ideale per riposare senza essere visti…
Si trovò a pensare la Jounin con una smorfia. Scosse comunque il capo. Piazzandosi al centro era allo scoperto, ma avrebbe comunque avuto un discreto tempo di reazione se se ne fosse presentata la necessità. Avanzò lentamente, una mano sulla gamba destra che ora sanguinava. Era stata fortunata. Doveva ringraziare ancora una volta i suoi riflessi e la mira cecata della tigre se se l’era cavata con così poco . La ferita non era profonda, ma faceva un male cane.
-Dannazione alla fauna di questo posto!
Imprecò a denti stretti.
-Temari!
La ragazza si voltò di scatto, il ventaglio in pugno, allarmata. Eppure quella voce l’aveva riconosciuta. Difatti, cinque secondi dopo, Shikamaru uscì a sua volta dal fitto, anche lui ansante.
I due Shinobi si squadrarono per un po’, ai capi opposti della radura.
-Che fai qui?
La frase fu pronunciata da entrambi all’unisono. Shikamaru si accigliò.
-Dovrei essere io a chiedertelo! Come ti è venuto in mente di venire qui da sola?!
Temari digrignò i denti, fissando il ragazzo stizzito davanti a lei
-E a te com’è venuto in mente di seguirmi? Con quella mano poi..
-E quella gamba allora?!
Shikamaru si stava alterando, e la sua espressione di furore era tale che per un secondo anche Temari si trovò zittita. Il Chuunin allungò un dito ad indicare un punto dietro di lei.
-Hai lasciato una scia di gocce di sangue per un bel pezzo di strada! Mi stupisco che gli animali non ti abbiano ancora assalito…
Ora era il turno di Temari di essere furente.
-Me la sarei cavata da sola! Di certo sono in grado di sopravvivere in un territorio sconosciuto.. Almeno molto meglio di qualcuno di mia conoscenza.
E quello di Shikamaru di essere zittito. Il ragazzo sbuffò davanti a quel colpo basso, scuotendo il capo.
-Temari.. Andiamo dai..
Fece per avanzare verso di lei, tendendo una mano verso la ragazza. Questa non si mosse.
-Dobbiamo andare a controllare la Torre no? Non ho intenzione di interrompere la missione..
-Cazzo Temari!
Shikamaru tagliò l’aria con la mano, quasi ringhiando. La ragazza non si scompose, sorridendo invece appena appena divertita.
-Non sono una che abbandona le missioni io..
Il Chuunin aggrottò la fronte, squadrandola. Temari non ansimava più, una mano sul ventaglio.
-Se non vuoi tornare indietro da sola..
Mormorò Shikamaru, una smorfia in volto, estraendo un Kunai dalla propria tasca.
-E allora fatti sotto Nara! Sono anni che aspetto una rivincita!
Temai subito levò il ventaglio, per poi calarlo verso il basso e provocando una potente folata di vento. Shikamaru, che stava per scagliarsi in avanti, si bloccò, digrignando i denti e balzando all’indietro, cercando riparo dalla mossa nascosto tra gli alberi.
Fece appena in tempo a nascondersi dietro un albero quando attorno a lui si scatenò il finimondo. Le lame di vento create da Temari tagliarono praticamente tutto quello che c’era attorno a lui, facendo cadere gli alberi. Il ragazzo si era appena complimentato con se stesso che una lama di vento più grande delle altre centrò l’albero dietro al quale si era nascosto, tranciandolo ad un terzo della sua lunghezza. Shikamaru imprecò.
Temari vide l’albero cadere proprio sopra al punto in cui avrebbe dovuto trovarsi Shikamaru, piombando a terra con un grande fracasso. La ragazza attese, mentre la polvere si posava a terra, che il ragazzo saltasse fuori fiondandosi verso di lei, o che quantomeno gridasse per insultarla. I secondi passarono, ma non successe niente. La Jounin inarcò un sopracciglio muovendosi cauta in avanti. Era già tutto finito?
Aveva coperto circa tre quarti del percorso che la separava dall’albero, guardandosi attorno come temendo un trucco. Non fu delusa. Una linea d’ombra si snodò improvvisamente verso di lei, radida, partendo da sotto un albero. Temari se l’aspettava, e balzò indietro. L’ombra stava quasi per raggiungerla quando si fermò di colpo. La ragazza fece una smorfia di soddisfazione.
-Tutto qui crybaby? Sempre la solita tattica banale?
Urlò, in direzione del punto nel fitto da dove partiva l’ombra
-Tu che dici?
La ragazza si voltò di scatto verso la sua destra, mentre Shikamaru sbucava dal fitto e le lanciava contro due Kunai. Riuscì a porre il ventaglio davanti a sé appena in tempo, deviandoli e portandoli a conficcarsi in un albero a pochi passi da lei. Ghignò.
-Bravo, questa non me l’aspettavo.. Ma ora è il mio turno..
-No, non ancora..
Shikamaru mosse le mani a creare alcuni sigilli e Temari vide che reggeva in mano qualcosa. Dei fili di nylon tesi nell’aria e che erano legati.. All’estremità dei Kunai. Ovviamente Shikamaru aveva pensato davvero a tutto, come sempre.
-Kagemane no Jutsu!
Una nuova ombra partì da quella quasi infinitesimale creata dai fili di Nylon, dirigendosi verso la ragazza. Una sorta di evoluzione del trucco che aveva utilizzato contro Kin ai tempi dell’esame Chuunin.
-Merd..
Temari balzò all’indietro, conscia di avere si e no pochi decimi di secondo a disposizione prima che l’ombra la raggiungesse. Conficcò a terra il ventaglio aperto, interponendolo tra lei e l’ombra. Ovviamente non bastò a fermarla, in quando Shikamaru dovette semplicemente aggirare l’arma per continuare a proseguire verso di lei, ma questo diede abbastanza tempo alla ragazza per levarsi ancora una volta dalla zona calda. Tuttavia era Shikamaru, e non lei, a sorridere.
-Hai perso la tua arma, seccatura..
Decretò il ragazzo, estraendo un paio di Kunai dalla sua tasca ed impugnandoli entrambi al contrario. Ne lanciò uno, prendendo poi a correre verso la Jounin, avvicinandosi sempre di più verso il Kaze Tessen. Temari lo schivò abbassandosi a terra, ma in quel mentre Shikamaru aveva guadagnato la sua postazione a lato del ventaglio.
-E ora? Conosci altre tecniche di combattimento a distanza che non richiedano il tuo ventaglio?
Temari socchiuse le palpebre, divaricando leggermente le gambe. Shikamaru levò il Kunai, attendendo l’attacco.

Un animale non è da considerarsi sconfitto se gli si staccano gli artigli. Può sempre combattere con le zanne..
Era una lezione che aveva imparato tempo addietro, e che l’aveva reso più cauto.
-Sta a vedere Crybaby… Non devi mai sottovalutare un manipolatore del vento..
La Jounin portò le mani dietro la nuca. Il ragazzo, dal canto suo, non osava avvicinarsi. Aveva penalizzato Temari con quel suo trucchetto, certo, ma non era il caso di cantar vittoria. Ora doveva semplicemente portarla a scoprirsi un’altra volta..
La ragazza si sfilò il coprifronte, staccando la placca di metallo dal tessuto. Fissò per qualche secondo il ninja davanti a lei. Poi, con eccezionale velocità, caricò il braccio dietro la schiena, scagliando la placca verso il ragazzo. Shikamaru inarcò un sopracciglio osservando il metallo roteante volare verso di lui. Era abbastanza lento perché il ninja potesse bloccarlo. Che cosa stava facendo? Tutto qui? Doveva esserci per forza qualcosa sotto. Invece di bloccarlo il ragazzo si spostò di lato, cercando semplicemente di deviarlo con la punta del Kunai. Quando però le due armi entrarono in contatto, la placca semplicemente tagliò il pugnale come se si fosse trovata davanti del burro. Shikamaru sgranò le palpebre, scostandosi quel tanto che bastava ad evitare del tutto l’arma. La placca non lo sfiorò, ma nel fianco del giovane si aprì comunque una lacerazione. Poco profonda, ma dolorosa.
-Urgh!
Shikamaru si piegò su se stesso, premendosi una mano sulla ferita. Si diede dell’idiota. Con Asuma come maestro come fare a non pensare ad una cosa del genere? Era ovvio che tra gli usufruitori dell’elemento Vento non poteva essere l’unico in grado di infondere Chakra nelle “armi”. Si raddrizzò, digrignando i denti e fissando l’avversaria. Temari sorrideva.
-Alle spalle…
Disse. Shikamaru agrottò la fronte, giudicandolo un trucco, ma l’istinto ebbe la meglio. Si voltò proprio mentre la placca era ad un metro dalla sua fronte. Ancora per istinto, il ragazzo si piegò all’indietro, schivando l’arma per un pelo. Cadde a terra, mentre la placca continuava la sua corsa ritornando verso Temari. Shikamaru, esterrefatto, si voltò verso la ragazza
-Beh.. Controllare la direzione di qualcosa di così aerodinamico è piuttosto facile..
Commentò, scrollando le spalle, per poi fare un gesto della mano. Il coprifronte le passò dietro la schiena, cambiando direzione e tornando verso il giovane. Shikamaru fece in tempo ad alzarsi, ma in breve tempo si trovò a che fare con una sorta di danza selvaggia per schivare quel coltello volante. Scartò, saltò, fece capriole, si contorse in aria.. Ben presto aveva perso il conto degli assalti ed iniziava a sentirsi sfiancato. Non riusciva a trovare un modo per capovolgere la situazione, non stavolta. Ad un certo punto sentì premere la sua schiena sul tronco di un albero.

Se non riesci a trovare una soluzione ed adattarti in corsa alle mosse ed ai cambiamenti che avvengono in modo imprevisto attorno a te..
Le parole di suo padre gli rimbombarono nella mente, mentre la placca volava di nuovo verso di lui, all’altezza del suo collo. Si abbassò all’ultimo, mandandola a conficcarsi nell’albero per un quarto della sua lunghezza, tremante. In fretta, si rialzò, prevedendo che da un momento all’altro Temari l’avrebbe semplicemente portato ad estrarsi da quel punto, pronto per riprendere. Ma non accadde nulla.
-Ehi, Nara..
La voce di Temari si fece udire di nuovo. Il Chuunin si volse di scatto, un orrido presentimento in mente. La Jounin era accanto al ventaglio, e lo stava estraendo con studiata calma, sorridendo pericolosamente.
-Cosa avevi detto a proposito della mia arma?
Disse, levando il Kaze Tessen per poi riabbassarlo con forza. Shikamaru ebbe pochi decimi di secondo per agire, facendo una capriola in avanti e riparandosi dietro una roccia abbastanza grande. L’aveva appena raggiunta quando il vento arrivò. Dietro il suo “riparo”, Shikamaru poteva sentire distintamente il rumore della pietra scricchiolare per la potenza del colpo. Poi il tutto si placò.
-Finiamola ora!
La voce di Temari si fece udire dalla distanza. Era seccata. Nonostante tutto quel piagnone era riuscito ancora una volta a scamparla.
-Come vuoi..
Fu la debole risposta dell’altro. Temari agrottò la fronte. E ora? Il ragazzo si era trovato un riparo dietro il quale poter studiare la propria mossa senza essere visto.

O forse no?
La ragazza mosse appena il capo, osservando la placca in metallo che aveva lanciato poco fa. Era abbastanza lucida da permettere di distinguere il riflesso della sagoma del ragazzo. Sembrava stesse eseguendo alcuni sigilli. Un attimo dopo, qualcosa emerse dal terreno fino ad assumere forma umana.
Un clone?
Non poteva essere una tattica così semplice. Doveva esserci qualcosa sotto. La ragazza si portò il pollice alla bocca, mordendoselo a sangue. Nello stesso momento il clone (o quello che la ragazza giudicò essere tale) sbucò dalla roccia, lanciandosi verso di lei con un Kunai in mano.
Temari era pronta
-Kuchiyose No Jutsu! Kirikiri mai!
Fece scorrere il pollice sul ventaglio, provocando una linea di sangue, per poi sventolarlo una singola volta. Una donnola armata di falce sbucò all’improvviso dal nulla, il risultato dell’evocazione, per poi fiondarsi sul ragazzo. Lo colpì in pieno, tagliandolo a metà prima di proseguire verso l’alto. Tuttavia, invece di svanire in uno sbuffo di fumo, il clone si trasformò in una sostanza nera che cadde a terra davanti a lei. Prima che Temari potesse capire cosa stava succedendo, da dietro la roccia sbucò una linea d’ombra, che raggiunse la sostanza nera, fondendosi.

Un vero e proprio clone d’Ombra?
Come diavolo c’era riuscito quel piagnone? La sostanza si tramutò in ombra vera e propria, che si tese verso la Jounin. Stavolta, non riuscì a schivarsi in tempo, e venne catturata dalla tecnica.
-Cazz…
Temari assistette immobile all’alzarsi di Shikamaru dal suo nascondiglio, un piccolo sorrisetto del ragazzo alla vista della linea nera. Ma era Temari quella con il sorriso più aperto.
-Non fargli troppo male..
Shikamaru alzò lo sguardo verso l’alto. Troppo tardi. La donnola piombò nuovamente verso il basso, avvolgendo il suo ragazzo nella sua danza di lame in pochi secondi. Shikamaru non urlò nemmeno, si limitò a venire scaraventato via pochi istanti dopo, cadendo a terra in modo scomposto.
La linea d’ombra svanì a breve, dissolvendosi. Temari prese ad avanzare verso il ragazzo.
-Cretino! Non lo sapevi che anche se blocchi il padrone, l’Evocazione non puoi fermarla?
La donnola scosse il capo, prima di sparire nuovamente. Temari le rivolse un sorriso grato, per poi chinarsi verso Shikamaru. Il ragazzo era ancora a terra, coperto da un’infinità di piccoli tagli, palesemente privo di sensi.
-Vittoria mia..
Sorrise, raddrizzandosi. In quella, il volto di Shikamaru prese a deformarsi. Subito, l’intero corpo si trasformò nella sostanza nera di poco fa.
-No!
Esclamò Temari, balzando indietro. Dietro di lei, il terreno esplose, ed una figura uscì rapida dalla voragine, proiettandosi verso la Jounin.
Temari fu veloce. Riuscì persino a voltarsi del tutto prima che Shikamaru le bloccasse i polsi.
Poi i due caddero a terra, un tonfo che strappò un gemito alla ragazza. Quando riaprì le palpebre chiuse per il contraccolpo, la figura del Chuunin troneggiava sopra di lei, bloccandola contro il terreno e tenendole i polsi a terra.
-Più che altro sapevo che avresti guardato il riflesso della placca.. Così ho preparato un altro clone fuori dalla tua vista..
Non sorrideva, si limitava a fissarla serio senza smuoversi da quella posizione. Temari tentò di divincolarsi, ma senza speranze. In quella posizione non poteva far nulla, senza contare che il ventaglio nel frattempo era volato due metri più in là. La jounin sbuffò.
-Bravo, vuoi una medaglia?
-No, semplicemente farti tornare indietro con me..
Shikamaru scosse il capo, palesemente stanco. Probabilmente stava pensando a come diavolo riusciva a non cadere a terra sfinito. Temari gli concesse un’occhiata, socchiudendo le palpebre.
-E vederti di nuovo prendermi allegramente per il culo? Ma dico, hai idea di come si senta una ragazza dopo un comportamento del genere? Lo so che pensi che io sia una irresponsabile, una che non sa badare a se stessa.. Ma mi hai ferito! Lo capisci? Con quel tuo comportamento mi hai ferito!
Gli occhi di Temari luccicavano. La ragazza era vicina alle lacrime, ma fissava il Chuunin con aria quasi rabbiosa. Stavolta fu Shikamaru a distogliere lo sguardo. -Mi dispiace.. Ero fuori di me..
Lentamente, il Chuunin tornò ad osservarla. L’espressione non era cambiata. A quanto pare come scusa non era sufficiente. Si morse il labbro.
-Ascolta, ti dirò le cose come stanno.. Sei egocentrica, logorroica, prepotente, spunti ovunque anche quando non sei desiderata ed attiri problemi come la carta moschicida..
Temari incarcò le sopracciglia, socchiudendo le palpebre. Solo perché era bloccata là sotto non voleva dire che non fosse pericolosa. Shikamaru colse il messaggio e si affrettò a concludere.
-Ma sei anche la Ninja più bella ed irresistibile che conosca..
Le parole gli uscirono di bocca prima che il ragazzo si rendesse conto di averle anche solo pensate. Si sentì come se il suo volto stesse andando a fuoco, ed ebbe la consapevolezza di avere il volto color pomodoro. Il disagio fortunatamente fu parzialmente colmato da vedere un lieve rossore dipingersi anche su Temari. Questa distolse lo sguardo.
-E dovrei crederti?
Shikamaru si raddrizzò appena, levando le mani che bloccavano i polsi della ragazza.
-Prova a credere a questo..
Temari girò appena il volto, ma fu la destra di Shikamaru a portarle il mento verso di lui. Poi, l’unica cosa che vide fu il ragazzo chinarsi in avanti. E l’unica cosa che sentì le labbra poggiarsi sulle sue. In quel momento, il dolore, la fatica, la rabbia.. Parvero scomparire. Invece di scostarsi, la Jounin abbracciò il Chuunin, stringendolo a sé.

 

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-Io te l’avevo detto.
Una delle due ombre appollaiate sull’albero sbuffò, distogliendo lo sguardo dai due ragazzi.
-Capirai.. Mi sono annoiato tutto il tempo.
L’altra a quel punto si lasciò andare ad una risatina.
-Oh andiamo.. Un bello scontro con un finale da film.. Che pretendi di più?
-Io te l’ho detto.. Non mi sono mai annoiato in vita mia come ora.. Quei due mocciosi sono pessimi
Vi fu un nuovo sbuffo da parte della seconda figura, mentre tornava ad abbassare lo sguardo sui due Ninja, ora abbracciati uno accanto all’altro.
-Immagino che dovremmo tornare al lavoro..
Lamentò.
-Si. Ed alla svelta..
Un gemito, e poi le due figure scomparvero nel nulla.
 

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Inutile.. Prometto prometto ed alla fine mi ritrovo con tempi del genere.. Stavolta non posso davvero essere scusato, vi ho detto che avrei aggiornato a febbraio ed eccoci qui un mese e mezzo dopo. Fortunatamente non è un pesce d’aprile.. Quello che avete appena letto è un vero e proprio parto.. Risultato di crisi mistiche, blocchi letterari e momenti vuoti. Questo è stato senza dubbio il capitolo più difficile da leggere. I nostri dovevano incontrarsi, far sfociare il litigio in uno scontro e riappacificarsi. E non è stato affatto semplice da scrivere. Ad ogni modo dico solo che mi son preso delle libertà riguardo le loro tecniche. Non aggiungo altro e mi limito a rispondere, visto che non voglio farvi aspettare oltre prima di mettere online il capitolo..

 Bambi88: lo ammetto, far intervenire quei due è stato un lampo di genio XD (-Modesto un piffero NdS) Temari era abbastanza aggressiva qui?
Lily90: per essere migliorata è migliorata.. ma han davvero dovuto patire molto.. Viva comunque l’empatia tra donne. Intanto vado a segnare un altro punto per Kakashi =P
Gloria7: ti rendi conto che ti ho avuto sulla coscienza fino ad ora? L’idea di avere una lettrice che attendeva con un fervore così grande il nuovo capitolo.. Beh, è stato distruttivo. Non prendertela a male, ti prego, non ce l’ho con te. Ma l’idea che una FF possa contare così tanto per una persona.. Oh beh, scusa per il ritardo..
Shatzy: sopravvivere per sopravvivere ne sono uscito.. ma a quale prezzo? A te, amante dei siparietti, non ho potuto dar molto spazio in questo capitolo, ma mi auguro che il bacio ti abbia sciolto almeno un pochino.. E viva gli autori maschi XD
Soarez: Shika cretino, Shikaku grande, viva il BDS.. Ok, ho appuntato tutto. Ah, e Kasumi non è sua nipote no XD Acqua alta mi spiace.. Ci stiamo avvicinando sempre più alla fine.. Ci sarai?
Elyador: Non c’è che dire.. Con gli aggiornamenti siamo davvero casi disperati XD Vabbè, tralascio eventuali commenti secondari.. Tanto ci diremo tutto appena ci ribecchiamo.. Mi avvio a postare il capitolo..

  
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