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Autore: Troki_98    01/04/2016    0 recensioni
Un racconto con una morale che scrissi anni fa, una delle mie prime storie, la storia di un uomo che per amore del fratello offese la Morte.
Genere: Fantasy, Generale, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Non si tratta propriamente di una favola, presenta più le caratteristiche di una fiaba, ma avendo una morale ho deciso di inserirla in questa categoria.
La storia fu scritta quando ero una bambina ma questa è una versione più recente (risalente comunque a qualche anno fa), buona lettura :3



C'erano una volta due fratelli, Mullah e Shori, che abitavano in una casa isolata.
Mullah era il fratello maggiore e faceva il pescatore come suo padre, Shori invece si dedicava alla caccia. I pesci di Mullah e la selvaggina di Shori venivano poi venduti al mercato del villaggio più vicino.
Un giorno Mullah, tornando dalla pesca a reti vuote, non trovo Shori ad aspettarlo e così andò a cercarlo nel bosco dove il fratello era solito cacciare. Passarono molti giorni prima che Mullah trovasse i resti del cadavere di Shori in una grotta, squarciato e divorato da un animale feroce.
Fu distrutto dalla perdita del fratello, la persona che voleva più bene al mondo, e si infuriò con la Dea della Vita che aveva deciso di togliergli Shori così presto. 
Rimasto ormai solo nella sua casa, Mullah decise di venerare la Dea della Morte che adesso custodiva l'anima di Shori per assicurare al fratello la felicità nell'aldilà.
La Dea della Morte fu molto incuriosita dal comportamento anomalo di Mullah, tutti infatti la temevano e nessuno aveva mai istituito un culto in suo onore. La Dea decise perciò di testare la fede di Mullah nei suoi confronti e, trasformandosi in un boscaiolo, chiese a Mullah di essere ospitata per alcuni giorni.
Durante questi giorni la Dea osservò i riti di Mullah e gli chiese:
-Perchè tu, infrangendo ogni regola, veneri e onori la Dea della Morte? Non la temi?-
-In realtà non m'importa nulla della Dea della Morte, la venero solo perchè l'anima del mio amato fratello è con lei. Spero che così facendo lo tratti bene e non gli faccia subire le pene eterne.- rispose lui.
La Dea s'indignò a queste parole e rivelandosi a Mullah gli disse:
-Se così vuoi, così sarà. 
L'anima di Shori tra le tue mani vivrà
.- e scomparve.
Il giorno dopo Mullah trovo un piccolo globo luminoso sul suo letto e capì che si trattava dell'anima di Shori. L'anima poteva parlare ma non era in grado di muoversi autonomamente e Mullah la portava sempre con sè.
-Fratello, mettimi in acqua. Non ho più fatto un bagno da quando sono morto e il mare mi manca tantissimo.- disse malinconica l'anima di Shori mentre si trovava a pescare sulla barca insieme a Mullah. Il fratello maggiore fece ciò che l'anima desiderava ma appena essa entrò in acqua la sua luce si spense.
Un vento nero e una nebbia scura portarono sulla barca la Dea della Morte, incappucciata e terribile.
-Hai davvero pensato che io potessi affidare un'anima a un mortale come te? Stolto! L'anima di Shori verrà con me nell'inferno e sarà torturata fino alla fine dei giorni!- esclamò la Dea, prima di dissolversi nell'aria.
Straziato da ciò che aveva appena sentito, Mullah si gettò in mare e si lasciò annegare, sperando di raggiungere il fratello.
L'anima di Mullah fu ben accolta dalla Dea della Morte che fu felice di porterla vedere soffrire tra le sue grinfie.
Mullah non seppe mai che l'anima di Shori viveva lieta in Paradiso, ignorando la sorte del fratello maggiore. 


Un'inutile precisazione è che non è esattamente una one-shot perchè ha 493 parole ma l'ho voluta etichettare così per capriccio v.v
La morale è simile a quella de "La storia dei tre fratelli" de "Le fiabe di Beda il Bardo", se avete letto Harry Potter sapete a cosa mi riferisco, cioè che nessuno può sconfiggere o ingannare la Morte.
  
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