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Autore: Lesye    03/04/2016    3 recensioni
La protagonista ha seri problemi a relazionarsi con l'altro sesso. Fa palesemente di tutta l'erba un fascio, giudicando tutti gli uomini inutili, bugiardi e arroganti. Ma la nostra eroina, riuscirà davvero a mantenere le distanze da questi “uomini pericolosi”?
Genere: Fluff, Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Castiel, Dolcetta, Lysandro, Nathaniel, Un po' tutti
Note: Lime, OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Ragazzi pericolosi.






Odiavo gli uomini. I loro forti profumi, i bruschi modi, la loro arroganza, insomma non mi piaceva nulla. Fin a pochi mesi fa, avevo sempre frequentato un'accademia femminile, appunto per questo mio leggero disturbo. Ma, mia madre decise che, dovevo superare quest'avversità e mi iscrisse in una scuola mista, spostandomi proprio all'ultimo anno di liceo. Non avevo mai avuto una figura maschile stabile, mio padre era scappato, quando aveva saputo di me. I parenti ci abbandonarono, non volevano una donna non sposata e, incinta per giunta a parer loro, di “chissà chi”. Insomma con tutte le sue forze mia madre mi tirò su, diffidente e sospettosa. Spesso fin da piccola, mi avvertiva di non fidarmi degli uomini, erano bugiardi e ingannevoli, ma adesso che ho diciannove anni, voleva che mi innamorassi. Ma come potevo fare se, per colpa sua guardavo sprezzante l'altro sesso, senza riuscire ad avvicinarmi? Tutte le ragazze nell'istituto privato mi dicevano sempre che ero una “bellezza sprecata”. E' vero, ero esteticamente bella, con i miei lunghi capelli biondo miele e, i miei occhi verde chiaro, il mio fisico era magro e tonico, non ero eccessivamente alta ma, nella norma di un metro e sessanta tre. Alla fine tutto questo che mi serviva? Tra mille dubbi ed incertezze, presi il mio zaino lo sistemai sulle spalle e varcai la soglia di quel nuovo liceo, dove ormai mi ero trasferita già da un mese. Avevo avuto modo di conoscere le ragazze della mia classe: Melody, Kim, Violet, Iris e Rosalya. Con l'ultima diventammo subito amiche, mi dava consigli su moda, trucco e vestiti. Anche se, non provavo il desiderio d'essere toccata da un uomo, adoravo invece farmi guardare. Mi piaceva essere sempre bella e curata, soltanto per me stessa. Indossavo sempre gonne, raramente pantaloni, oggi avevo un'adorabile vestitino a maniche lunghe di pizzo, con una gonna a ruota e, gli immancabili tacchi, quest'oggi erano stivaletti neri, come l'abito. Nella mia classe c'erano solo quattro ragazzi: Nathaniel, Kentin ed i gemelli Alexy e Armin. Il primo era il delegato di istituto, insieme alla prima delle cinque ragazze che avevo precedentemente nominato. Mi era capitato di parlarci solo una volta, per pura urgenza, avevo bisogno di una mano per finire il completamento dell'iscrizione. Prima di varcare la soglia della nostra classe, l'aula A, un ragazzo nel corridoio mi fischiò. Lo guardai, con quanto più disprezzo e odio potevo mandare, tramite un'occhiata. Andai lì a grandi falcate, lo vidi ghignare.
- “Che problema hai, bifolco!?”- Urlai praticamente, il ragazzo di fronte a me aveva un commentabile color rosso, che gli pervadeva tutti i capelli. Non era della mia classe, infatti si stava recando presso l'aula B. Aveva un abbigliamento aggressivo, come la sua espressione. Indossava, stretti pantaloni neri che, lo fasciavano, una maglietta rossa con un teschio, ed il classico giubbotto da macho, nero di pelle. - “Apprezzavo soltanto...”- Lo disse, con un tono così ammiccante che, mi sentii sporca, come se mi avesse denudata con gli occhi.
- “Sei davvero un cafone, alle pecore si fischia.”- Incalzai incazzata.
- “Mi scusi, dolcezza.”- Disse deridendomi. Me ne andai infuriata, mentre mi avviavo ad entrare, mi fischiò ancora dietro, con l'aggiunta di una fragorosa risata. Decisi di ignorarlo e continuare per la mia strada. Era quel genere di ragazzo totalmente inutile e pieno di se, decisamente superficiale.
In classe, ormai nessuno faceva più conto a me, anzi, mi trattavano tutti come se ci fossi sempre stata. L'unico ragazzo con cui potevo parlare tranquillamente era Alexy, essendo omosessuale, non lo vedevo come una minaccia.
- “Margot,”- mi chiamò Rosalya, la guardai, con i miei occhioni verdi.
- “Dimmi,”- dissi semplicemente.
- “Oggi c'è il cambio dei posti, tocca a te, sorteggiare.”- Con ansia, mi avvicinai alla cattedra dove c'erano ancora un paio di bigliettini chiusi. socchiudendo gli occhi, ne afferrai uno.
- “Numero undici.”- Dissi ad alta voce, sommessamente Nathaniel si alzò, spostandosi al posto, dove una volta c'era Rosalya, ormai, mia ex compagna di tavolo. Mi avvicinai nervosa, al mio banco, risiedendomi, il sangue mi bolliva. Guardai il biondo di fianco a me, spalle larghe postura impeccabile, molto curato e, due occhi dorati da togliere il fiato. Ma tra tutti perché proprio un uomo, così attraente e pericoloso! Questa mia breve vita da liceale stava diventando davvero faticosa...

 

 

 

Angolo mioooo
Salve a tutte ragazze, volevo sperimentare qualcosa di nuovo, una storia più complicata. La protagonista come avrete letto, ha seri problemi a relazionarsi con l'altro sesso. Fa palesemente di tutta l'erba un fascio, giudicando tutti gli uomini inutili, bugiardi e arroganti. Ma la nostra eroina, riuscirà davvero a mantenere le distanze da questi “uomini pericolosi” ?
Vorrei avere delle vostre opinioni, fatemi sapere se vi sembra interessante o no!

Un bacione Lesye.

  
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