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Autore: TheManiae    03/04/2016    7 recensioni
[Egt]
Molte storie sono sempre le stesse.
Buoni che lottano contro i cattivi, salvano popoli, conquistano cuori e vivono felici e contenti.
Ahh, che sogno...
Peccato che questa non è una di quelle storie.
Genere: Azione, Guerra | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri, Nuovo personaggio, Queen Chrysalis, Re Sombra
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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This day has been just perfect
The kind of day of which I've dreamed since I was small
Everypony I'll soon control!
Every stallion, mare, and foal
Who says a girl can't really have it all?



Queen Chrysalis rise di gusto, osservando i suoi amati sudditi invadere la città e intrappolare le guardie incompetenti e i pony impauriti nella melma verde.
Accanto a lei, atterrò un changeling alto circa fino al suo collo e molto possente, con un'elmo e un'armatura neri e azzurro scuro dai bordi affilati, grandi ali traslucide sulla schiena, una corta corda cerulea, occhi a doppia iride da felino verdi, una grossa cresta color palude dietro la testa e un corno contorto simile a quello di Chrysalis.
"La città è quasi sotto il nostro controllo mia regina! Restano poche sacche di resistenza sparse in giro, ma saranno presto eliminate!" disse il changeling in tono militare, togliendosi l'elmo e rivelando una corta criniera.
"Molto bene comandante Locust, appena ogni resistenza sarà debellata portate i prigionieri nelle segrete del castello e fate nutrire i droni, saranno affamati" disse lei continuando a fissare il paesaggio devastato e pieno di nere figure.
"Certamente madre"
Mentre il changeling stava per volare via, vide una luce rosea provenire da dietro di lui, e assieme alla regina si voltò per capire cosa stesse succedendo, restando a bocca aperta.
Il comandante Armor e la Principessa Mio Amore Cadenza stavano volteggiando a mezz'aria, mentre delle scie magiche rosa li avvolgevano in una sfera.
All'improvviso, ci fu un lampo accecante, e un'onda del medesimo colore si diresse a tutta velocità verso i due sul balcone.
"NOOOOOOOOOOOOOOOOO"




Nulla.
Chrysalis aprì un'occhio confusa, non avvertendo nessuna spinta.
Invece, avvertiva una sensazione di potenza ancora più potente della precedente, sentendosi più viva che mai.
Guardando fuori, vide i suoi changeling uscire dal momentaneo attimo di confusione, e volare più veloci e attivi di prima.
Invece i pony nella sala, che intanto erano stati di nuovo intrappolati nella melma, guardavano la scena con orrore.
"Ma.... Come..."  fu solo questo che la principessa dell'amore riuscì a dire, dato che la regina changeling le era volata incontro chiudendola la bocca con lo zoccolo.
"Povera sciocca principessina. Speravi forse di cacciarci via? Folle! Con la tua ondata d'amore ci hai solo reso più forti che mai!" disse lei, per poi ridere malignamente schernendo i prigionieri, che la fissavano con odio.
"Locust mio caro, porta i prigionieri nelle segrete, e fai in modo che questi due stiano in due baccelli collegati, il loro amore ci sarà utilissimo" disse leccandosi le zanne, per poi girarsi mentre il gruppo di pony veniva portato via urlante da grossi changeling in armatura cerulea pesante.
Chrysalis fissò sorridendo il trono, e posò uno zoccolo forato su uno dei braccioli dorati, accarezzandolo delicatamente.
"Il trono di Celestia.... Mia madre diceva che un giorno mi ci sarei seduta io..."
Il corno contorto della regina si illuminò di una malevola luce verde acceso, e una fiamma del medesimo colore inglobò il trono, che iniziava a contorcersi e scurirsi.
Quando la magia finì, al posto dello scintillante e caldo trono roseo e d'oro si ergeva un contorto trono nero dai bordi curvi e affilati, pieno di buchi e con tessuti color palude, con un simbolo che rappresentava un cuore bucherellato spezzato a metà, e con al centro una fiamma verde che ardeva verso l'alto.
Chrysalis si sedette su di esso, e osservando la sala devastata rise, rise con gusto e malvagità.
Canterlot era sua, e presto, tutta Equestria sarebbe stata sua.






"Dopo la caduta della capitale, fu facile conquistare il resto del paese, e anche se le città più grandi resistettero un po, entro un mese abbiamo preso tutta Equestria!"
Locust alzò lo zoccolo forato davanti alla folla di soldati, che lo imitarono urlando e facendo ronzare le ali.
Questi changeling stavano sull'attenti, schierati in lunghe file da battaglia, con gli stendardi logori che sferzavano nel gelido vento, le lance e le alabarde chitinose messe sull'attenti e le armature leggere color blu che ne coprivano i toraci, mentre gli zoccoli affondavano nella neve fresca.
Erano radunati su una scogliera innevata in mezzo a una pianura completamente coperta di neve, mentre una leggera tormenta copriva il cielo con nubi scure.
"Ora, Abbiamo a che fare con un nuovo nemico!" disse Locust, indicando all'orizzonte, un minuscolo puntino nero attorno quale si intravedeva un'aurea rossa che creava un netto contrasto col paesaggio freddo.
"King Sombra, il tiranno dell'Impero di cristallo, è tornato assieme al suo regno maledetto! Ha schiavizzato i suoi abitanti di nuovo, e ha ripreso il controllo dell'Impero."
"Ora ci manda contro i suoi zombie dagli occhi verdi, ma non ha capito con chi ha a che fare!"
"Equestria è nostra! E nessuno ce la porterà via!"
Il comandante lanciò un urlo animalesco, e i soldati lo imitarono agguerriti, facendo ronzare le ali e sbattendo gli zoccoli a terra.
Il comandante si alzò in volo e si diresse verso la città, e assieme a lui l'orda ronzante si sollevò da terra come un'unico essere. Uno sciame talmente fitto da oscurare quel poco di sole che c'era.
Volarono per alcuni minuti, finché sentirono il suono di tamburi di guerra, e poco dopo videro davanti a loro una gigantesca armata, talmente vasta che riempiva la valle per larghezza.
Mentre si avvicinavano, una salva di frecce di cristallo dalle punte rosse e le piume nere fece precipitare una ventina di changeling a terra, mentre degli enormi pezzi di pietra infuocati venivano lanciati da delle catapulte.
Quando erano a circa duecento metri dal nemico, Locust vide che la tempesta aumentava di intensità, mentre in alto nuvoloni neri avanzavano inesorabili sopra di loro, provenienti dalla città.
"Quel re codardo pensa di spiazzarci con la neve e il gelo, ma non ci riuscirà! Distruggiamo il suo esercito e prendiamoci la sua testa!"
Il comandante era in prima linea a guidare la carica contro le forze avversarie, e fu il primo a gettarsi sugli schiavi soldati con la sua spada, seguito da centinaia di sottoposti che si schiantarono sui nemici in una tempesta di fiamme verdi.
Quando gli schieramenti si scontrarono a vicenda, fu come un martello sull'incudine.
I pony insettoidi si avventavano sugli avversari strappando pezzi di carne a morsi e infilzandoli con armi contorte, mentre gli schiavi zombie gettavano a terra i changeling e li uccidevano usando spade e lance di cristallo rosso.
Quei poveri esseri erano il risultato di un'abile fusione tra scienza e magia. Armature di ferro nero borchiate e caschi con inquietanti occhi verdi che ne controllavano la mente. Erano talmente presi dall'obbedire agli ordini del loro padrone oscuro da ignorare perfino le ferite più letali, come la perdita di un'arto, e l'unico modo sicuro per ucciderli era decapitarli di netto.
In mezzo alla marea di equini, alcune figure avanzavano dondolando goffamente le grosse asce di cristallo, indossando pezzi di armatura nera e scagliando cadaveri di changeling a ogni fendente.
Erano grossi esemplari di cani stana-diamanti, probabilmente catturati mentre cercavano gemme nelle miniere vicine e ipnotizzati da Sombra, come testimoniavano gli occhi rossi e verdi, e usati come bestie da guerra.
I tre canidi più grossi, ognuno alto almeno due pony e mezzo, si diresse verso Locust mulinando le grosse armi per farsi strada nella marea insettoide, ma quando il primo, armato di un grosso martello, stava per calare l'arma sulla testa del changeling, un grosso ragno nero con alcune placche metalliche dipinte di viola su zampe e addome saltò addosso al cane, buttandolo a terra e mordendolo al collo con le zanne affilate, e quello fece qualche rantolio strozzato prima di bloccarsi.
Altri ragni raggiunsero la battaglia, dono dello sciame Akhidna, e molte furono le vittime che mieterono le loro zanne  e il loro veleno acido.
All'improvviso le catapulte, che fino a quel momento aveva martellato le linee changeling, cessarono di sparare colpi.
"Ce l'hanno fatta finalmente" disse sorridendo il comandante, riferendosi alla squadra di agenti della Gilda dei sussurri che aveva mandato a zittire le catapulte molto prima dello scontro. Avrebbe chiesto un risarcimento.
Il changeling smise di pensare a quelle cose parando un colpo di spada avversario e decapitando il proprietario dell'arma con un rapido colpo, per poi massacrare altri due nemici.




Lo scontro durava da ore oramai, ma nessuna delle due parti era disposta a cedere un solo metro di terra all'altro, e la piana di terra si stava riempiendo dei cadaveri di ogni schieramento.
All'improvviso, una risata possente si udì al di là delle linee nemiche, mentre i tamburi riprendevano a suonare a ritmo lento.
Un'enorme ombra si poté vedere dietro alla tormenta che spazzava il campo di battaglia, che avanzava lentamente, quando un grosso raggio giallo e nero partito da essa non esplose in mezzo allo schieramento insettoide, scagliando molti esemplari morti carbonizzati ovunque.
La creatura avanzò di colpo, saltando in mezzo alle linee changeling e iniziando a ucciderne molti sparando raggi di morte dalle corna nere e contorte e schiacciandone altri sotto gli zoccoli coperti di ferro nero.
L'essere era un'enorme centauro dalla pelle rosso sangue, con indosso un'armatura di ferro scuro come notte che ne copriva petto e zoccoli, mentre il muso era simile a una scimmia demoniaca, con denti grossi e affilati incastrati in un sorriso perenne, una barba e una criniera bianco latte e un paio di occhi completamente neri e dalla pupilla gialla.
"TEMETE LORD TIREK!" urlò il mostro continuando a massacrare divertito sia changeling che schiavi, indifferente a chi uccideva.
"Dannato mostro..." mormorò Locust osservando la devastazione che quell'essere causava, quando all'improvviso, una serie di comete verdi provenienti dalle nuvole si schiantarono contro il centauro, facendolo sbilanciare e arretrare.
Le comete si rivelarono essere una ventina di changeling pretoriani, molto più grossi dei normali soldati, con armature pesanti blu scuro, enormi ali da vespa e alte creste colorate dietro la testa, dello stesso colore dell'armatura .
Questi pretoriani iniziarono a colpire ripetutamente il centauro con le alabarde e le spade che avevano, ma non riuscirono a intaccare l'armatura, e chi ci riusciva lo stuzzicava solo.
"VI SCHIACCERO' TUTTI QUANTI!" Urlò il mostro scacciandoli via come mosche, scagliando raggi ovunque e pestandoli con gli zoccoli, ridendo sadicamente.
Poi Locust si ricordò una cosa, mentre una gigantesca palla di fuoco verde proveniente dall'altro centrava Tirek in faccia, bruciandogli un po di barba.
I pretoriani sono la guardia scelta della regina, e se loro sono li...
Infatti, alla guida di centinaia di pretoriani, Queen Chrysalis in persona discese dalle nuvole nere, producendo un ronzio quasi insopportabile.
Era vestita di un'armatura verde acceso dai bordi affilati che ne copriva petto, schiena e zoccoli, con davanti un cuore nero spezzato a metà con una fiamma verde che partiva da esso, e accanto a lei stava un enorme falcione nero contorto sollevato con la magia, con una lama a forma di cuore pieno di fori sull'altro lato del bastone.
Con un urlo animalesco, puntò l'arma vero il centauro, e le orde alle sue spalle gli volarono incontro ringhiando di rabbia e attaccandosi su ogni parte del corpo, colpendolo ripetutamene con le armi e i denti.
Il mostro urlava di rabbia, scalciando a caso e tentando di levare gli esseri insettoidi con spazzate delle enormi braccia, ma quelli non demordevano e restavano attaccati, continuando a ferirlo.
A quel punto Chrysalis caricò verso il volto di Tirek, evitando raggi sparati a caso dalla rabbia, e con un rapido colpo piantò l'arma nell'occhio destro, facendolo urlare di dolore mentre sangue nero pece cadeva a terra sciogliendo la neve.
"ALLONTANATEVI!" Urlò la regina changeling alle sue truppe, volando all'indietro evitando una grossa zampa rossa che l'essere si era portato d'istinto all'orbita vuota e sanguinante, e mentre le truppe si staccavano e si ritirarono, Chrysalis caricò un altro colpo col falcione, stavolta infilandoglielo nel mezzo della fronte.
Il centauro arretrò urlando di rabbia e dolore tenendosi la ferita sulla testa con le mani artigliate, mentre da essa iniziavano a dipanarsi ovunque crepe che emettevano un'inquietante luce violacea.
Le crepe coprirono del tutto il corpo del mostro, e in un'istante un lampo accecante accecò tutti quanti, pochi istanti prima che un'onda d'urto titanica sbalzasse i partecipanti della battaglia a terra.




Quando Chrysalis riaprì gli occhi vide di essere a terra su una distesa di neve, e alzandosi osservò attorno a se centinaia di soldati di entrambe le fazioni a terra mentre cercavano di rialzarsi per continuare la lotta, mentre davanti a lei c'era un grosso cratere fumante.
Nel cratere si trovavano alcune decine di cadaveri urlanti carbonizzati in modo irriconoscibile, con le orbite e le bocche che risplendevano di luce violacea, dandogli un'aspetto demoniaco.
Al centro della zona esplosa, c'era ancora il corpo fumante del centauro con la faccia e le zampe rivolte verso l'alto in un silenzioso grido, mentre dentro bruciava ancora come gli altri corpi a terra.
La regina, mentre estraeva l'arma dalla fronte del gigantesco cadavere, osservò la lotta attorno a se che riprendeva, per poi spostare lo sguardo verso l'Impero di cristallo.
A quel punto, capì cosa doveva fare per finirla.




Una distesa di morte.
Ecco cosa sembrava a Chysalis il territorio dell'Impero di Cristallo.
La terra era arida e secca, con nemmeno una pianta, ma solo grossi cristalli neri come notte che spuntavano dal terreno.
La città stessa trasmetteva un senso di oscuro e dannato, con gli edifici appuntiti e oscuri, le torri di guardia disseminate dappertutto, gli schiavi legati da pesanti catene che lavoravano alla luce delle spettrali torce viola, e infine il castello stesso, circondato da viticci di cristallo nero che ne soffocavano l'antico splendore.
La regina si era diretta li assieme a una squadra di 100 pretoriani e al suo figlio e comandante Locust, e per fortuna, dato che appena raggiunsero la città videro un paio di centinaia di soldati zombie, assieme a qualche cane stana-diamanti.
"Io vado a cercare Sombra, voi teneteli impegnati" ordinò la monarca, e dopo un veloce saluto col capo volò fino al balcone del palazzo, mentre la sua scorta si gettava sugli schiavi con foga animalesca e ringhiando agli avversari.
Chrysalis varcò la soglia del balcone a passo lento, e notò subito come ogni parete o mobile fosse costituito di cristallo oscuro, che alla luce delle infernali torce violacee assumeva riflessi inquietanti.
Non trovò nessuno a intercettarla, ma sapeva che il tiranno la stava aspettando di certo.
Dopo alcuni minuti di camminata lenta, attenta a ogni possibile trappola, la regina raggiunse un'enorme portone di legno, con inciso sopra un'occhio affilato e con affianco un paio di torce, che con la loro malevola luce creavano l'impressione che fissasse proprio lei.
Scacciò quel pensiero e senza esitazione aprì il portone ed entrò.



L'aria dentro era incredibilmente pesante, le confondeva la mente, e dovette scrollare la testa un paio di volte per schiarirsi le idee.
La sala era enorme, sorretta da due file di colonne di cristallo e illuminata da torce appese a esse, mentre in fondo c'era il trono.
Era formato da diversi cristalli neri con riflessi violacei, che si innalzavano verso il centro, sulla sommità della quale era incastrata una grossa gemma bianca, coperta da viticci di cristallo neri che brillavano a intermittenza. Probabilmente aspirandone la magia, pensò Chrysalis.
Accanto allo scranno c'erano due grossi bracieri di ferro nero che ardevano, illuminando due grossi stendardi posti sul muro dietro di loro che mostravano un grosso cristallo nero a tre punte in campo rosso.
E sul trono, stava una figura uscita dai più profondi angoli del tartaro.
Pelo nero come notte, coperto da un'armatura di cristalli neri sul petto, un mantello di pelliccia rosso dai bordi bianchi sulla schiena, una criniera fatta di ombre vive circondata da una corona di denti di drago, con un rubino al centro, zanne affilate che spuntavano da una bocca contratta in un sorriso di scherno, e sulla fronte un corno rosso sangue ricurvo.
Ma la cosa più maligna erano gli occhi.
Iridi di fuoco infernale con pupille affilate da drago, che sembravano poterti guardare dentro l'anima e strappartela.
Chrysalis osservò la figura davanti a se, indecisa se definirlo mostro o demone.
Mentre lo osservava, lui parlò con voce calda e accogliente.
"Quindi sei tu la famosa Queen Chrysalis, colei che ha battuto le sorelle immortali e ha conquistato l'intera Equestria..."
Il tiranno iniziò a scendere dai gradini del trono, sorridendo beffardo.
"Certo che in mille anni quelle due ragazzine si sono indebolite, se è bastato un misero insetto a batterle!" disse sfrontato, evocando una falce dal manico nero e la lama di cristallo rosso sangue, e con forza lanciò un fendente dall'alto verso la monarca, ma l'unica cosa che colpì fu il pavimento che si crepò.
Chrysalis era saltata all'indietro, e mentre l'avversario estraeva l'arma da terra gli lanciò contro una sfera di fiamme verdi, che esplose appena lo raggiunse, ma quando la polvere causata da essa si diradò vide che l'altro si era nascosto dietro un muro di cristalli evocati.
Lo sguardo della regina si riempì di stupore, quando vide una nebbia nera iniziare a fuoriuscire lentamente dai cristalli, e all'improvviso il muro esplose in avanti scagliando schegge affilate ovunque.
Chrysalis, che si era riparata dai pezzi dietro uno scudo di fiamme, si tuffò rapidamente di lato, evitando un'enorme volto animalesco fatto di tenebre con occhi dalla sclera verde acido, che andò a sbattere contro una colonna, scheggiandola.
"Brutto insetto! Schiaccerò te e tutta la tua schifosa razza!" urlò l'essere d'ombra con mille voci demoniache, spalancando la bocca piena di zanne e eruttando una vampata di fiamme viola dirette verso la pony insettoide.
Rispose anche lei con una fiammata verde dal corno, e i due attacchi si annullarono a vicenda a mezz'aria, ma il momento di distrazione permise a Sombra di piombare addosso all'avversaria e tirarle una zampata fatta d'ombra, scagliandola a terra con forza.
"Ahahahah! Veramente patetica! Non riesco a credere che quelle due guastafeste si siano fatte battere da te!" disse il tiranno, mentre l'oscurità iniziava a diradarsi, lasciando solo l'unicorno con la falce che strisciava la lama sul pavimento mentre avanzava verso l'avversaria.
La changeling tentò di alzarsi, ma si ritrovò la lama della falce premuta sul collo, e mentre un rivolo di sangue verde scendeva lungo il carapace l'unicorno sorride malignamente.
"Sai, devo ringraziarti. Quel centauro mi avrebbe di certo tradito prima o poi, e il potere oscuro che mi sono ripreso mi ha rilassato, ma ora sono costretto a ucciderti" 
Il volto della monarca si incupì un istante, prima di scoppiare in una grossa risata divertita, lasciando l'altro confuso e infuriato.
"Che diavolo hai da ridere!?"
"Semplice mio caro re..." disse sparendo in una fiamma verde, e al suo posto c'era il comandante Locust che lo guardava beffardo "Non ho ucciso io Tirek, è stata lei"
Prima che potesse voltarsi, Sombra sentì un bruciore acuto sul fianco destro, e una forte spinta lo lanciò contro il trono, facendolo sbattere sulla scalinata con forza.
Da dietro una colonna, la vera Chrysalis avanzò con passo sicuro e con un sorriso soddisfatto mettendo in mostra le zanne affilate, e raggiunse la pedana affiancata dal figlio.
"Già stanco mio caro?" disse ridacchiando, ma il suo sorriso svanì quando vide gli occhi dell'unicorno fissarla con odio, oramai del tutto verdi con scie viola che partivano da essi.
TI STRAPPERO' IL CORNO E LO METTERO' IN MOSTRA COME TROFEO!" Urlò dalla rabbia lo stallone tentando di colpirla con la falce, ma lei la bloccò in tempo col falcione, e i due iniziarono un selvaggio scontro corpo a corpo, con le armi che cozzavano tra loro e creavano scintille.
Dopo dieci minuti di lotta ravvicinata, erano entrambi pieni di piccoli tagli e con le armature ammaccate e piene di crepe, ma nessuno aveva intenzione di arrendersi.
"Stai ferma e MUORI!" urlò Sombra tentando una spazzata con la falce, ma Chrysalis la evitò saltando in aria e allontanandosi di qualche metro volando.
"TORNA QUI CODARDA!" urlò il tiranno ricoprendosi di ombre e saltando verso l'avversaria, raggiungendola e colpendola sul muso con una sfera d'energia sparata dal corno, spedendola a gran velocità contro il muro.
Il colpo fu tale da spezzare il cristallo, creando un piccolo buco dal quale i due videro la battaglia che continuava tra gli schiavi e i pretoriani, visibilmente a favore di quest'ultimi.
"A quanto pare i tuoi soldati se la stanno cavando egregiamente.... Vediamo se sanno fare di meglio" disse l'unicorno, mentre il corno veniva circondato da scie verdi e viola, e sulla superficie danzavano piccoli fulmini neri.
Tre ululati riempirono l'aria, facendo fermare lo scontro, e all'improvviso una grossa figura nera sfondò la porta di un grosso edificio, gettandosi sui changeling e attaccandoli furente con i grossi artigli neri e le tre teste canine con gli occhi rossi e verdi, segno che il tiranno si era preso qualche altro aiuto dal Tartaro oltre al centauro.
"E mentre il mio piccolo Fufi gioca con i suoi nuovi amichetti, io mi divertirò un po con te" disse Sombra sadicamente fissando Chrysalis con gli occhi pieni di magia nera.
Lei tentò di resistere e di attaccarlo, ma appena incrociò quegli occhi si accasciò a terra, mentre i suoi occhi si tingevano di rosso e verde.




"Dove... Dove sono?"  disse la regina guardandosi attorno, notando di essere finita in un luogo totalmente coperto di nebbia, talmente fitta che non riusciva a vedere a un metro da se.
"Benvenuta nel tuo peggiore incubo" disse una voce demoniaca proveniente da ogni parte attorno a lei, e improvvisamente la nebbia sparì, rivelando una piccola cella fredda e umida, e muovendosi sentì di avere delle grosse catene sugli zoccoli e un collare sul collo.
Improvvisamente, nel buio che si estendeva davanti a se, vide l'avvicinarsi di una fiamma di una lanterna, mentre una figura si muoveva verso di lei.
Appena la figura raggiunse le sbarre della cella, gli occhi della monarca si riempirono di odio puro.
"Patetica creatura. Davvero pensavi di riuscire a prendere il mio regno e di sconfiggermi? Non ho mai affrontato una regina changeling peggiore di te!" Disse Princess Celestia fissandola sorridendo, per poi iniziare a ridere schernendo l'altra.
Chrysalis guardò il pavimento, mentre la criniera cerulea le copriva il volto, e l'altra la fissò soddisfatta vedendola singhiozzare.
Ma il suo sguardo cambiò, quando l'altra alzò il volto, e quelle che lei credeva singhiozzi erano in realtà risate trattenute.
"Pensi forse di ingannarmi con questi trucchetti? Non hai capito una cosa mio caro Sombra. IO SONO LA MIGLIOR REGINA CHANGELING MAI ESISTITA!" Urlò creando un'onda di fiamme verdi con il corno, che fece dissolvere muri e sbarre nel nulla, mentre l'alicorna divenne un unicorno completamente fatto di ombre, con occhi verde acido e il corno rosso ricurvo.
L'avatar di Sombra sparò un raggio di magia nera contro la changeling, che risposte con un raggio verde dell medesima potenza, che si scontrarono e iniziarono una specie di tiro alla fune al contrario.
"TE LA MOSTRO IO LA VERA MAGIA!" Urlò Chrysalis aumentando la potenza del raggio, e quello iniziò a arretrare sempre più verso il tiranno, finché non lo raggiunse, e con un'urlo fatto di mille voci demoniache, l'essere fu consumato dal raggio, dissolvendosi nell'aria.




Sombra arretrò coi denti stretti e uno zoccolo sulla testa, mentre il verde negli occhi si spegneva a scatti fino a sparire del tutto.
"Brutta strega! Ti farò decapita-urgh!"
Sfruttando il momento di distrazione, Chrysalis aveva piantato la lama del falcione proprio in mezzo al petto dello stallone, che ora fissava l'arma con orrore e sgomento.
Mentre lei estraeva l'arma, il tiranno arretrò tenendosi la ferita dalla quale usciva una strana sostanza nera melmosa, e tossendo la medesima sostanza dalla bocca fissò la regina con odio e rabbia.
*Crick*
Entrambi osservarono la ferita con stupore, notando che da essa si era generata una grossa crepa viola luminosa che arrivava fino a sotto il mento, e molte altre iniziarono a formarsi sul corpo del tiranno.
Alcuni pezzi di pelle si staccarono dall'unicorno, rivelando sotto di essa una massa informe di tenebre che vorticavano agitate.
Infine, Sombra urlò al cielo la sua rabbia col viso per metà fatto di tenebre, prima di sparire in un'esplosione di luce dalla quale si generò un'onda d'energia viola, che distrusse ogni traccia di magia oscura che toccava, lasciando indenni i due changeling.
Chrysalis osservò a bocca aperta la sala, poco prima nera e inquietante, riprendere il suo vero aspetto, risplendendo di mille colori diversi, con le torce che ardevano di fiamme azzurrine.
Anche il trono ora risplendeva alla luce dei bracieri dorati, non più soffocato dai viticci neri ne dagli stendardi, mentre la gemma a forma di cuore risplendeva gettando una luce purissima ovunque.
Osservando fuori, la regina vide le nubi nere dissolversi nel nulla, lasciando splendere il sole sulle case cristalline e sui verdi prati che circondavano la città, mentre a terra la battaglia era cessata, ora che gli schiavi erano finalmente liberi dal loro demoniaco tiranno.




Quella sera, gli ex schiavi furono portati nella sala del trono da guardie changeling, e tutti coloro che l'avevano vista in precedenza notarono i cambiamenti.
Le pareti cristalline erano coperte di una strana patina scusa, dandogli un'inquietante aspetto marcio, ancora più incentivato dalle fiamme verdi delle torce.
Il trono era formato da cristalli azzurri con uno strano materiale nero alla base, con un paio di stendardi logori che ritraevano un cuore nero spezzato e bucherellato in campo ceruleo, con una fiamma verde che partiva dal centro.
Lo scranno era formato dagli stessi cristalli azzurro scuro, e su di esso sedeva Queen Chrysalis, il cui carapace nero creava contrasto col mantello di pelliccia azzurro e bianco sulla schiena e una specie di armatura di argento sul petto, mentre la corona del ex tiranno stava abbandonata su un cristallo nell'angolo.
Infine,sulla sommità dei cristalli, era incastrata la gemma a forma di cuore che risplendeva di luce azzurra, e ogni pony che ne la guardava anche solo per un'istante sorrideva felice, riacquistando visibilmente colore.
Locust avanzò accanto alla regina, con una benda stretta attorno al collo a coprire la ferita, e si tolse l'elmo facendo il saluto con lo zoccolo.
"Mia regina, loro sono gli ultimi rimasti della popolazione dell'Impero di cristallo" disse il changeling indicando i pony con lo zoccolo, e Chrysalis li fissò attentamente.
"Tu! Avvicinati" disse lei indicando una pony dal manto azzurro spento con la criniera violacea, occhi celesti e una spiga di grano sul fianco.
"Dimmi il tuo nome"
"A-Amber Leaf v-vostra maestà...." disse lei intimidita dall'aspetto della regina, abbassando il muso fino a terra.
"Quella gemma lassù, sai dirmi cos'è?" chiese lei indicando la pietra sopra il trono, non riuscendo a capire perché da esso sentiva provenire una grande dose di magia sentimentale.
"Quello mia signora è il cuore di cristallo, il nostro artefatto più potente"
"Il più potente.... E cosa fa di preciso?"
"B-beh... Assorbe i nostri sentimenti di felicità e amore e li diffonde su tutta Equestria, proteggendoci inoltre dal gelido clima del nord"
"Uhm... Comandante Locust. Sistemi l'artefatto nel suo piedistallo al centro della piazza." ordinò la regina, e il changeling in armatura obbedì prendendo la gemma e uscendo dalla stanza, mentre i pony sorridevano felici.
"E guardie... Rinchiudete questi pony nei bozzoli e radunateli in piazza, così nutriranno meglio il loro prezioso cuore"
A quelle parole, decine di changeling in armatura scesero ronzando dal soffitto sui pony ora terrorizzati, catturandoli nella loro melma e rinchiudendoli in bozzoli verdi.
"Ma... Mia signora, perché!?" urlò Amber osservando i pony che venivano catturati e rinchiusi, e di colpo si ritrovò la regina a due centimetri dal suo viso con il suo zoccolo forato sotto il muso.
"Hai presente le storie dove i buoni battono i cattivi?"
L'altra annuì tremando e con le lacrime agli occhi dalla paura.
"Beh, non è una di quelle" disse spalancando le fauci piene di zanne, e una scia verde iniziò a fuoriuscire dalla gola della pony finendo in quella della changeling, mentre il manto diventava sempre più grigio.




Dopo la battaglia dell'impero, la conquista dell'intera Equestria era finalmente completa.
Ci furono molti tentativi da parte delle nazioni alleate di Celestia di liberare la principessa e il regno, ma i la regina e i suoi soldati, con l'energia dell'Impero e di Princess Cadence, furono imbattibili, e alla fine tutti i regni dovettero arrendersi alla nuova regnante di Equestria.
Fine.



"Bella storia nonno Cocoon!" disse una piccola pupa changeling nel suo letto.
"Grazie, ora però devi dormire piccola mia" disse un changeling anziano seduto su uno sgabello.
"Ancora una ti prego!" disse la piccolina facendo gli occhi dolci, e l'anziano sospirò sconfitto.
"Uhm" Mormorò lui pensando. "Ti racconterò di quando la principessa Luna scatenò la ribellione dei 100 giorni"
"Siiiii!"












ANGOLO CONQUISTATORI DI EQUESTRIA
*Ride malvagiamente assieme a Chrysalis*
MUAHAHAHAHAHAH!!!
Beh, come ha detto la mia regina, in questa storia non c'è buono vs cattivo.
C'è solo cattivo contro cattivo, e nella lotta al potere vince solo il più forte.
Beh, spero vi sia piaciuta.
Alla prossima!
*Ride ancora malignamente*

Would to serve in Heaven, or rule in the Hell?

   
 
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