L’amore vince sempre

Nanda Parbat è piena di ricordi.
Memorie di un passato lontano, di un amore tormentato e di parole mai dette.
Per tanti anni quella fortezza nata fra le montagne è stata la tua casa. E ora, è giunto il momento di dirle nuovamente addio.
Ra’s ti ha liberata. Sa che vi rincontrerete, ma fino ad allora pazienterà. D’altronde, ha vissuto per oltre un secolo; può attendere un altro po’.
O forse, potrebbe non rivederti mai più.
Potresti cambiare il tuo passato, se lo volessi.
Se ora sei qui, se sei viva, è solo grazie a Nyssa, colei che ti ha salvata più di una volta da una morte certa.
Potresti fare in modo che non accada. Hai già cambiato gli eventi unendoti alla Lega con cinquant’anni di anticipo. Ti basterebbe tenere la bocca chiusa per far sì che lei non ti trovi mai e che viva la sua vita tranquilla, lontana da te, lontana dalla donna che ha rovinato il suo destino facendola innamorare di lei.
Potresti evitare tutte le conseguenze a cui ha portato la vostra relazione. Sarebbe un bene per entrambe, e lo sai.
Potresti, se lo volessi.
Non vuoi.
Desideri esattamente il contrario: vuoi che Nyssa si ricordi di te, che sia la tua salvatrice, sempre e comunque. Vuoi che ti porti con sé alla Lega, che ti addestri e che si innamori di te. Vuoi rivivere tutto quanto, perché, nonostante tutte le cose che sono successe, nonostante il dolore, le ferite e le lacrime versate, non puoi immaginarti una vita in cui lei non ne faccia parte.
Nonostante tutto, non vuoi cancellare il tuo passato con Nyssa.
Da una lato, daresti qualunque cosa per poter rivivere le emozioni di un tempo; ma dall’altro, sai bene che la cosa migliore da fare è fare finta di nulla.
D’altronde, l’hai detto tu stessa: «Il mio volere è irrilevante. Io servo Ra’s al Ghul.»
Fallo anche adesso, t’imponi. Tu vuoi Nyssa, ma non puoi averla, perché Ra’s non ha mai accettato la vostra relazione e mai la accetterà. E, quando scoprirà di voi, se la prenderà con Nyssa.
Devi fare quello che è giusto per la tua amata: garantirle un futuro da leader nella Lega, senza alcuna distrazione. Ma, al contempo, anche la frase che dicesti ormai due anni fa a Kendra e Ray si fa spazio fra i tuoi ricordi, accrescendo la tua insicurezza.
«Ascoltate, voi due potete contare l’uno nell’altra. Molte persone, in qualsiasi epoca, non hanno questa fortuna. State attenti.»
Non è vero. Tu quella fortuna ce l’hai avuta, ma non ce l’avrai mai se lasci che sia la testa anziché il cuore a decidere per te.
Non demordi. Continui a camminare al passo di Rip, cercando di non pensare a lei, malgrado sia difficile.
Il destino ha deciso così. E tu lo devi accettare.
Ma basta un istante affinché scatti qualcosa dentro di te, qualcosa che non puoi controllare.
Hai resistito abbastanza, Ta-er al-Sahfer.
Non ce la faccio.
Non ti rendi nemmeno conto di aver fatto marcia indietro, ma Ra’s sì. La Testa del Demonio ti osserva incuriosito, in attesa di udire il suono della tua voce, che stavolta appare quasi supplichevole.
«Nell’Ottobre del 2008, assicurati che tua figlia si trovi al largo di un’isola nel Mare del Nord della Cina, Lian Yu.»
Le parole escono rapidamente dalla tua bocca senza che tu possa rifletterci un secondo di più. Rip era stato chiaro al riguardo: non si può cambiare il passato, né tantomeno anticipare il futuro a qualcuno. Eppure, il Signore del Tempo non fa nulla per ostacolarti, come se già sapesse quello che avresti detto.
«Perché dovrei mandare Talia a fare un viaggio simile?»
Un sorriso si fa spazio fra le tue labbra. È quasi involontario, ma Ra’s lo nota all’istante.
Sorridi, perché tu sai tutto. Sai cosa accadrà se Nyssa ti salverà da Lian Yu, sai quali saranno le conseguenze di quel gesto, così come sai che, una volta che Ra’s ti rincontrerà, tra tanti anni, ti vedrà sotto una luce diversa. Ti odierà. Ma va bene così.
«Non Talia.» Sospiri. Non sai nemmeno tu perché i tuoi occhi si inumidiscono. Forse sono i ricordi, forse è il pensiero di non aver più avuto l’occasione di parlare con Nyssa dopo la tua resurrezione. O forse, è solo perché sei ancora innamorata di lei, e finalmente sei riuscita ad ammetterlo a te stessa. «La figlia che non ti è ancora nata. Sono piuttosto sicura che la chiamerai Nyssa.»
In un istante, il peso che da oltre due anni portavi sul cuore si affievolisce. È bastato pronunciare quel nome per farti sentire meglio, per farti sentire nuovamente a casa.
Solo ora, mentre attraversi il santuario di Nanda Parbat per l’ultima volta, capisci che il luogo, l’epoca o le persone che ne fanno parte non hanno alcuna importanza: l’amore ‒ quello vero ‒ vince sempre.
Attraversi il portone senza riuscire a smettere di sorridere, lasciandoti alle spalle tutti gli eventi avvenuti negli ultimi due anni. Una lacrima ti attraversa lentamente la guancia, per poi posarsi sulla curva delle tue labbra.
Ra’s sorride a sua volta, ignaro di ciò che il futuro ha in serbo per lui.

Mi ci è voluto un po’, ma alla fine ce l’ho fatta! Non so descrivere quanto abbia amato questa scena, è stata stupenda, sotto ogni punto di vista. E non lo dico solo perché sono di parte ‒ okay, forse un pochino sì ‒, ma anche perché dopo il discorso che Sara ha fatto a Stein nello scorso episodio sul suo “problema” nel relazionarsi in seguito alla sua resurrezione, sentirle pronunciare il nome Nyssa è stato un colpo al cuore. Un po’ perché è praticamente dalla 4x03 di Arrow che aspetto un momento simile, un po’ perché Ra’s e Sara che parlano di Nyssa è un mio headcanon da quando shippo quelle due. E poi, veramente, non mi aspettavo che la nominasse. È stato fantastico. Sara avrebbe potuto tranquillamente proseguire per la sua strada, perché avendo già fatto parte della Lega con cinquant’anni d’anticipo, aveva sicuramente cambiato gli eventi, perciò c’era una probabilità che in questo modo Nyssa non l’avrebbe mai trovata. Lei, però, se n’è voluta assicurare, come per far capire che, oltre a non voler cambiare il suo passato nonostante non sia stato dei migliori, non vuole nemmeno non conoscere la donna che le ha salvato e cambiato la vita. E non credo ci sia dimostrazione d'amore più bella di questa.