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Autore: Laly of the Moonlight    04/04/2016    3 recensioni
È ormai passato quasi un anno da quando Tidus è scomparso e Yuna ha ormai smesso di sperare nel suo ritorno. Un sogno inaspettato, però, sarà in grado di riaccendere le sue speranze, facendole capire quanto davvero il ragazzo sia importante per lei.
One-shot leggera e senza pretese, scritta in un momento di sdolcinata follia.
Storia partecipante al Contest "La piramide dell'amore" indetto da _ Freya Crescent _ sul Forum di EFP
Genere: Malinconico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Tidus, Yuna
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Una musica lieve si spande nell'aria, dolci note arrivano come una leggera brezza, risvegliando dal suo sonno la giovane evocatrice. L'occhio azzurro si aprì per primo, la vista ancora appannata, seguito pochi istanti dopo dall'altro.
Il buio più assoluto avvolgeva l'esile figura della ragazza.
“Dove sono?”
Yuna si voltò a destra, poi a sinistra.
L'oscurità era ovunque, l'unica fonte di luce in quel mare nero era lei. La ragazza continuò a guardarsi freneticamente attorno alla ricerca di una via d'uscita, senza però trovarla.
Era in un luogo che non conosceva, immersa nelle tenebre più fitte, avrebbe dovuto essere spaventata o forse addirittura terrorizzata... eppure, quel manto oscuro posato sulla sua figura le sembrava caldo, confortante, come il tepore sprigionato dalle soffici coperte in una notte invernale. Lei prese un profondo respiro, cercando di calmare il tumulto del suo cuore, riuscendo così a sentire di nuovo quella strana armonia che l'aveva accompagnata in quel luogo misterioso.
La musica era ovunque, sembrava provenire da ogni luogo e da nessuno in particolare. Lei continuava a guardarsi attorno, confusa.
Infine, alla musica si aggiunsero le parole.

So lately, been wondering
Who will be there to take my place

“Chi è? C'è qualcuno?”

In un punto imprecisato alla sua destra, una luce cominciò a brillare fiocamente, poco più che un leggero chiarore in lontananza. Inconsciamente, Yuna seppe che quella era la fonte della canzone che stava udendo in quello spazio buio.

When I'm gone you'll need love to light the shadows on your face

Pian piano la scintilla luminosa si avvicinò all'invocatrice, ingrandendosi contemporaneamente. Al suo interno conteneva una qualcosa, una sorta di embrione scuro, indistinto. Yuna assottigliò gli occhi eterocromi cercando di capire cosa fosse quella presenza.

If a great wave shall fall and fall upo us all
Then between the sand and stone, could you make it on your own

Finalmente la sfera luminescente fu abbastanza vicina perché lei potesse identificarne il contenuto. Si trattava di un essere umano, un uomo, girato di spalle, i cui capelli, biondi e setosi, si muovevano al ritmo di un vento invisibile. Il ragazzo osservava un punto indistinto davanti a sé, senza percepire la presenza di Yuna nelle vicinanze.

If I could, the I would
I'll go wherever you will go
Way up high or down low, I'll go wherever you will go

“Tidus... ?”
Come riscossosi dai suoi pensieri, il ragazzo si voltò verso di lei, rivelando la sua identità.
La felicità sul volto di Yuna fu palese, mentre correva su un pavimento invisibile per raggiungere lui, Tidus, l'uomo che amava e dal quale si era dovuta separare controvoglia quasi un anno prima. Quando fu abbastanza vicina lei spiccò un balzo, atterrando dritta dritta tra le braccia di lui, che la avvolsero senza indugi.
“Tidus... mi sei mancato così tanto!”
“Anche tu mi sei mancata, Yuna.”
“Come hai fatto a trovarmi?”
“Non l'ho fatto. Questo è un sogno.”
“Un... sogno?”
Il ragazzo annuì.
“Il sogno è lo spazio in cui si può far diventare reale ciò che nella realtà non può avverarsi.”
“Tidus... ” una singola goccia di lacrima si andò a formare ai lati degli occhi della ragazza, comprendendo che quella era solo una breve parentesi irreale, una semplice materializzazione onirica di ciò che lei più desiderava. Lui sorrise, prendendole il viso tra le mani e asciugandole le lacrime con i pollici.

And maybe, I'll found out
A way to make it back someday
To watch you, to guide you, through the darkest of your days

Yuna continuava a guardare negli occhi Tidus, mentre la melodia riempiva lo spazio intorno a loro, crescendo d'intensità.
“Lo sai? È passato tanto tempo dall'ultima volta che sono andata al molo a fischiare come mi avevi insegnato tu. Mi mancavi così tanto che ho cercato di dimenticarti, ho cercato di allontanarti dal mio cuore.”

If a great wave shall fall and fall upon us all
Then I hope there's someone out there
Who can bring me back to you...

Sotto le sue mani tremanti, il corpo di Tidus cominciò a perdere consistenza, mentre iniziava, pian piano a sparire.
“No... no! Tidus... non lasciarmi! Non di nuovo...”
Lei cercò di stringere più saldamente la presa, lui appoggiò una delle sue mani a quella di lei, aggrappata disperatamente ad un lembo del suo abito.

I know now, just quite how
My life and love may still go on
In your heart, in your mind,
I'll stay with you for all the time

“Ovunque andrai, io sarò con te.”
Lentamente, dolorosamente, la luce che aleggiava intorno al ragazzo si affievolì, fino a scomparire del tutto. Yuna pregò con tutto il cuore che il suo amato non la abbandonasse di nuovo, ma le sue preghiere vennero ignorate e lei si ritrovò inginocchiata e piangente in mezzo all'oscurità opprimente. Alzò lo sguardo verso l'alto, singhiozzando, sperando di rivedere il viso del ragazzo.
All'improvviso, udì una voce, una sorta di eco remoto che giungeva a lei attraverso il tempo e lo spazio.
“Yuna, se tardi a trovarmi, insisti. Se non ci sono in nessun posto, cerca in un altro, perché io sono seduto da una qualche parte ad aspettare te.”
La luce invase l'intero campo visivo.


Yuna aprì gli occhi, infastidita dalla luce del sole nascente che filtrava dalle tende semichiuse della finestra. Si alzò a sedere, tenendosi la testa con una mano, ricordando poi lo strano sogno che le aveva tenuto compagnia quella notte. Era passato quasi un anno da quando Tidus era scomparso e lei aveva iniziato a rassegnarsi all'idea di averlo perduto per sempre. Gettò uno sguardo fuori dalla finestra, verso quel mare azzurro e cristallino che aveva visto l'arrivo del giocatore di Blitzball su Spira. Strinse un lembo delle coperte tra le dita, ricordando la sensazione di gioia che le aveva dato stringere gli abiti di Tidus, prendendo infine in cuor suo una decisione.
“Non mi arrenderò. Troverò il modo di trovarti, dovessi metterci anche più di una vita. Te lo prometto.”
Scese dal letto, scostò le tende e spalancò i battenti della finestra, lasciando che la prima brezza mattutina entrasse e le scompigliasse i capelli castani. Chiuse gli occhi, inspirando a pieni polmoni quell'aria dolce e frizzantina che sapeva di novità, di speranza. Portò due dita alla bocca e fischiò, proprio come le aveva insegnato Tidus, spezzando la quiete che aleggiava in quel piccolo angolo di paradiso.
Sorrise, allontanandosi dall'infisso e preparandosi a vivere quel giorno come un nuovo inizio.

  
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