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Autore: Crateide    04/04/2016    4 recensioni
Questa raccolta si basa su alcuni prompt che mi sono stati assegnati sul gruppo facebook we are out for prompt.
Genere: Comico, Fluff, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Flynn Rider/Eugene Fitzgerald, Rapunzel, Un po' tutti
Note: AU, Lime, Raccolta | Avvertimenti: Incompiuta
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Prompt: quando fare cupcakes è più complicato di quello che sembra.

Assegnatomi da: HollyMaster Efp

 

 

 

 

 



 

 

 

 

 

 

 

Eugene aveva deciso che non sarebbe intervenuto. Voleva godersi la scena da un luogo defilato, un po’ perché aveva paura di cosa la moglie avrebbe combinato ai fornelli e un po’ perché desiderava fare commenti sarcastici senza il rischio di ricevere una padellata in faccia.

Rapunzel aveva indossato una cuffietta lilla, un grembiule bianco dai ricami fiorati e un’espressione determinata e concentrata. Prese aria e chiuse gli occhi per incanalare le energie, come se stesse per compiere un’operazione difficilissima. Li riaprì poco dopo e osservò gli ingredienti disposti sul tavolo. Una gocciolina di sudore corse lungo la guancia rosea, mentre le labbra s’increspavano e le sopracciglia si abbassavano sugli occhi smeraldini.
- Bene! – disse, richiamando l’attenzione di Eugene, che già rideva sotto i baffi – mi servono 120 grammi di farina, di zucchero e di burro – e li indicò per assicurarsi che ci fossero – due uova, il sale, il limone e la vaniglia... direi che ho tutto, posso iniziare!

Rapunzel saltellò sul posto e batté le mani, eccitata. Prese una ciotola arancione e la dispose davanti a sé con una precisione quasi maniacale, come se la buona riuscita dei cupcakes dipendesse tutta dalla posizione dell’oggetto.
- Bene! Iniziamo! – afferrò le due uova e, senza misurare la forza, le ruppe l’una contro l’altra, facendo cadere nella ciotola un misto di tuorlo, albume e guscio.

Rapunzel mugugnò.
- Accidenti!
- AHAHAHAHAHAHAHAHAH!

Si volse di scatto, fulminando il marito con lo sguardo.
- Non è semplice come sembra, Eugene! – gli urlò – non sono mai stata molto brava in cucina, anche se ho sempre amato cucinare!

Eugene tossicchiò per riprendere contegno e alzò le mani.
- Certo. Perdonami. Faccio il tifo per te, amore mio. Sono certo che riuscirai nell’impresa e che, questa volta, i cupcakes saranno commestibili.

La principessa gonfiò il petto e gli diede di nuovo le spalle. Certo che lo sarebbero stati! Non aveva intenzione di sbagliare!

“Ti farò vedere io!”. Prese altre due uova dal cartone da sei e questa volta le ruppe una alla volta, facendo molta attenzione.
- Ce l’ho fatta! – esultò, buttando i gusci nel secchio sotto di lei – e adesso, devo preparare la farina e il burro!

Afferrò una seconda ciotola un po’ più grande della prima e con un po’ troppo entusiasmo vi rovesciò dentro la farina. Una nuvola bianca si sollevò in aria e le pizzicò fastidiosamente il naso.
- E...E...ECCIÙ!

E metà della farina volò via, insozzandole le guance e il mento. A quella scena, Eugene rise ancora più sguaiatamente, tanto che gli uscirono le lacrime dagli occhi.
- Due a zero per la farina! – disse.

Rapunzel gonfiò il petto e si volse, rossa in volto.
- Io non mi sto divertendo affatto! – piagnucolò – voglio solo cucinare qualcosa di dolce per l’anniversario!

Eugene tacque e aggrottò le sopracciglia, perplesso.
- Quale anniversario? – chiese, stranito.
- Come sarebbe a dire “quale”? Non ricordi che domani sarà esattamente un anno che ci siamo conosciuti?!
- Un anno? Di già? – si morse il labbro inferiore, dandosi dello stupido – perdonami, non lo ricordavo...

La principessa si asciugò gli occhi, afflitta.
- Volevo che fosse una sorpresa... che fosse un giorno speciale!

Eugene si alzò e la raggiunse, dandole un lungo bacio sulla fronte. Le prese il viso fra le mani e sorrise, mentre con le dita scacciava via le lacrime che le avevano rigato il viso.
- Cuciniamo insieme, amore mio – le sussurrò – in fondo, quando ci siamo conosciuti, abbiamo condiviso dei momenti meravigliosi che mai dimenticherò.

Rapunzel gli gettò le braccia al collo e lo baciò con tutto l’amore che sentiva arderle nel petto, mentre nella mente le tornavano alla memoria tutti i ricordi che avevano arricchito l’anno appena passato. Se quel lontano giorno Eugene non fosse entrato nella torre, lei non avrebbe mai conosciuto né la libertà né l’amore.
- Ti sporcherai... – gli sussurrò sulle labbra.
- Vorrà dire che, poi, faremo il bagno – le rispose, rubandole due baci.

Rapunzel rise, sentendo le mani del marito farsi più audaci. Gli cinse di nuovo il collo e dischiuse le labbra, perdendosi in un lungo e appassionato bacio. Eugene la sospinse contro il tavolo e nell’impeto fece cadere a terra la ciotola piena di farina.

La principessa si stava lasciando trasportare dalla passione, quando con la coda dell’occhio scorse Pascal comparire sulla spalla del marito e divenire rosso come un peperone. L’istante dopo, il camaleonte aveva infilato la coda nell’orecchio di Eugene, il quale era balzato indietro con un grido.
- Pascal! – Rapunzel fece appena in tempo a mettere le mani a coppa e a recuperare l’amico di sempre, che iniziò ad inveire contro i due.
- Ehi Pascal! Hai scelto il momento sbagliato! – urlò Eugene, massaggiandosi l’orecchio.

Per tutta risposta, l’animale si agitò ancora di più e fece intendere ai due che quello non era né il luogo né il momento adatto per abbandonarsi l’una fra le braccia dell’altro.
- Oh Pascal! – rise Rapunzel, intuendo il vero motivo di quell’intrusione – sei incredibile!
- Hai forse capito cosa vuole questo ranocchio?
- Camaleonte. È un camaleonte!
- Oh, insomma! Non stiamo a puntualizzare ogni volta!

Sospirò, reprimendo dentro di sé una risata.
- Il fatto è che gli avevo promesso un cupcake tutto suo – spiegò infine la principessa – e adesso lo pretende. Sta aspettando da tre giorni!

Eugene sospirò, afflitto.
- Bene... accontentiamolo! – le si affiancò, rubandole un bacio e scoccandole uno sguardo pieno di malizia – ma noi due riprenderemo più tardi il discorso che abbiamo interrotto.

Rapunzel avvampò. Improvvisamente, i cupcakes non erano più così importanti...

 

 

 

 

   
 
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