Film > Dragon trainer
Segui la storia  |       
Autore: cricrifanficlover01    05/04/2016    2 recensioni
"Non mi sarei mai immaginata che una cosa simile sarebbe potuta accadere. Non avrei mai immaginato che Hiccup fosse una persona simile. Mi era sembrato un ragazzo così dolce, sensibile...lo conoscevo da quando avevo solo tre anni, eravamo cresciuti assieme. Eppure a quanto pare non lo conoscevo abbastanza bene, o forse una parte di lui, quella più oscura e nascosta, mi era ignota. È incredibile quante cose si scoprano vivendo.
Lui ha lasciato un deserto dentro di me."
[Hiccup OOC 100%]
Genere: Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Astrid, Hiccup Horrendous Haddock III, Un po' tutti
Note: Lime, OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

CAPITOLO 2

Stavolta non ho portato nessun pugnale, perché non ce ne sarà bisogno. L'unica cosa che voglio fare è vendicarmi, e quanti modi di farlo esisteranno in questo mondo? Sono sicura che non sia così duro e freddo come mi ha fatto credere..non esiste più l'Hiccup di una volta in lui, però una traccia ne è rimasta.

–Haddock.– dico, con tutto l'odio iniettato nei miei occhi.

–Cosa c'è, Astrid? Non ti sei ancora stufata di aver a che fare con me?– chiede, ignorandomi totalmente. Ha lo sguardo rivolto verso un libro che tiene tra le sue mani. Vorrei tanto sapere cosa sta leggendo, ma decido di saltare questa tappa e invece prenderglielo e buttandoglielo fuori dalla finestra senza degnarlo di un solo sguardo.

–Ti ricorda qualcosa il nome Rikke?

Si tirò leggermente su, chiudendo per un millesimo di secondo gli occhi. Finalmente si girò verso di me. Imprecai nella mia mente. Magari non l'avesse fatto. Non so cosa di preciso nei suoi occhi, però...essi hanno uno strano potere di farti dimenticare tutto, ogni cosa. E come se non fosse successo nulla tu finisci nella sua trappola. Stupida e fottuta trappola.

Tu sei più intelligente Astrid. Non lasciarti abbindolare.

–È una delle pochissime ragazze castane del villaggio, ovvio che mi ricordo di lei.– risponde, abbassando lo sguardo nuovamente e alzandosi dal letto. Rabbrividisco. Per mia fortuna vuole solo prendere un altro libro, perché si dirige verso la libreria addossata alla parete e ne prende uno a caso, senza nemmeno guardare il titolo.

–Sto parlando seriamente, bastardo!– dico, diventando sempre più infuriata.

–Io sono serio.

Basta, non ne posso più.

Mi avvicino a lui, prendendolo per un braccio e tirandolo in piedi. Lo guardo negli occhi, restando concentrata. Lui cerca di baciarmi, sfacciato com'è, ma io non glielo permetto, spostandomi di qualche centimetro da lui.

–Se mi baci lascio stare te e tutte le ragazze del villaggio, okay?– dice, e sembra sincero. –Solo se mi baci.

Io sbuffo, ma decido di assecondarlo, perché voglio che questa storia finisca. Ma nel preciso momento in cui le nostre labbra si toccano, il mio punto di vista sulle cose si stravolge. Il suo tocco è così dolce e deciso..cerco di ricordare cosa ha fatto, ma mi sembra così irreale. Sembra un ragazzo così dolce, com'è possibile che non so sia realmente? Che sia un mostro?

–Resta qui con me ancora una notte.– mormora contro le mie labbra, implorandomi. Vorrei rispondergli di no, ricordargli che la condizione era un solo bacio...ma la realtà è che lo voglio, più di quanto ci abbia fatto caso. E se la cosa sta bene ad entrambi...che male c'è?

“Sarà l'ultima volta”, prometto a me stessa.

***

La situazione è tornata normale, più o meno. Non posso dimenticare il passato, ma a quanto dice Rikke, amica di numerose ragazze del villaggio, Hiccup ci ha dato un taglio.

“Fortunatamente” mi ritrovo a pensare, mentre le parlo.

–Ma mi spieghi cosa gli hai fatto per farlo convincere?– mi chiede lei dopo un po', nella nostra conversazione.

–Nulla di particolare, davvero. Forse ha capito che si stava comportando in modo non opportuno, soprattutto per essere il figlio del capo.– rispondo con calma, non spaventandomi quando Rikke mi rivolge una faccia un po' scettica, come se non credesse alle mie parole. –Che c'è?– le chiedo.

–Hiccup non fa mai così, davvero.

Non so cosa intenda di preciso con queste parole, ma non voglio scoprirlo, perciò le rivolgo uno svogliato –Ciao, ora devo andare. ed esco il più in fretta possibile dalla sua camera. Ma Rikke è veloce, esclusivamente nel scendere da camera sua, perché non lo fa come una comune mortale. Lei scende dalla finestra, come facevo io con la finestra della stanza di Hiccup. Io però, a differenza sua, lo facevo perché ero obbligata : non potevo farmi vedere da Stoick.

–Astrid! Fermati!

Prende a corrermi dietro, seguendomi ovunque io vada. Alla fine mi blocco su un sentiero, stanca di correre senza una meta precisa. Non voglio tornare a casa, là c'è mia zia, che comincerà a parlarmi come se non ci fosse un domani. È una persona molto loquace, troppo loquace.

–Astrid, io non te lo sto dicendo per farti star male. Lui non ha davvero mai fatto così. Non ha mai smesso davvero.

–Il problema qui non è dalla parte delle ragazze, okay?

–In che senso, scusa?– mi si mette davanti, guardandomi con i suoi occhioni color nocciola. Essi straripano di curiosità, ma sono sicura che sia anche molto confusa.

–Se non volete che lui usi la sua stupida trappoletta dei suoi occhi verdi, allora stategli alla larga. Sinceramente l'ho visto rarissime volte fuori da casa sua, e stava cavalcando Sdentato. Il problema vero sono io, okay?

Sembra ancora più confusa, ora. –Cosa c'è che non va in te, Astrid?

–Io sono innamorata di lui, Rikke. Ma lui continua a comportarsi da stupido.– mi predo la treccia tra le mani, strattonandola. –Non so cosa fare.

Lei non risponde subito, come fa di solito. Di solito ha sempre la risposta pronta, ma questo l'avrà lasciata spiazzata più del normale.

–Cercati un altro.

Si gira di spalle e cammina via, portandosi con lei tutte le mie speranze di un Hiccup diverso, quello che conoscevo da piccola. Quello dolce, sensibile, altruista. Dev'esserci ancora quell'Hiccup, nascosto in qualche oscura parte di lui. Ne sono sicura.

Qualcosa passa sopra la mia testa a gran velocità, qualcosa di grande. È sera, perciò non riesco a capire cosa sia. Poco dopo però passa nuovamente, atterrando davanti ai miei occhi. Sdentato, con Hiccup naturalmente.

–Vieni a fare un giro, audace?

Io lo guardo infastidita dal suo nomignolo. –No, grazie, Haddock.– rispondo, girandomi dall'altra parte e decidendo di tener duro, di cercare di dimenticarlo. Cammino spedita, in modo che non gli venga minimamente in mente l'idea di provare a seguirmi.

Quando arrivo a casa mi sento strana : una parte di me è orgogliosa di averlo fatto, l'altra mi sta imprecando contro. Lo desidero così tanto...eppure non è il massimo che potrei trovare. Anzi, è il peggio.

Perché? Perché mi sta succedendo questo?

Salgo in camera e mi ritrovo con la schiena contro la porta un'altra volta, un'altra volta in lacrime. Non voglio dargliela vinta, non voglio che si prenda tutto ciò che ho e poi mi lasci senza niente...ma se non inizio a dimenticarlo, succederà esattamente questo. Ce la posso fare, devo solo ritornare in me stessa.

Raccolgo la mia ascia da dove l'avevo lasciata precedentemente, ovvero sul letto, e mi dirigo fuori casa di nuovo, verso uno dei boschi intorno al villaggio. Non voglio fare nulla in particolare, voglio solo fare la cosa che mi viene più naturale : scaricare la rabbia tirando l'ascia contro i tronchi degli alberi. Non è una cosa positiva, perché così la corteccia si danneggia, ma sinceramente mi ricorda solo le mie “ferite di guerra”. Qualcuno di noi nasce capace, forte, potente; qualcun altro purtroppo è l'esatto contrario : incapace, debole, ignorato da tutti. Ormai non so più a quale delle due categorie io faccia parte. Sembra che io stia precipitando dalla prima alla seconda, mentre Hiccup sta diventando sempre più forte. Ma lui non è più l'Hiccup che conoscevo..accetta davvero di essere così, per diventare forte? Non lo riconosco.

Sento la presenza di qualcuno alle mie spalle, degli occhi puntati su di me, ma mi impongo di ignorare questa sensazione. Non voglio neppure sapere chi sia, voglio solo avere un po' di tempo per chiarirmi le idee.



ANGOLO AUTRICE :

You tell me “take this”, but I don't wanna wake up in your wasteland.

Gahhh, non sapevo proprio che scrivere per rendere il capitolo un po' più lungo XD Quindi...boh. È già un miracolo che sia riuscita ad aggiornare.

Perciò...

Addio.

By cricrina01.

   
 
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Film > Dragon trainer / Vai alla pagina dell'autore: cricrifanficlover01