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Autore: AlchiMimesIstantanea    05/04/2016    0 recensioni
Le riflessioni di un ex Alchimista di Stato sull'impossibilità di un 'arte che credeva universale.
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Edward Elric
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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~~L’Alchimia,una delle arti più affascinanti al mondo ….
…peccato  sia anche una delle più pericolose.

Fino a qualche tempo fa, anch’io facevo parte di quel mondo, ero un Alchimista di Stato, il più giovane  a quanto sembrava,una mente ribelle,ossessionata da cerchi alchemici e dalle infinite combinazioni con le quali era possibile plasmare la materia. Ero convinto di poter risolvere qualunque cosa solo tramite la scomposizione e la ricomposizione di un qualcosa che non avrebbe mai più riacquistato il suo stato originale .

E’ proprio questo a rendere l’alchimia una scienza imperfetta, l’incapacità di replicare la materia in maniera completa ed omogenea.. di comportarsi quindi come un essere umano.
Io stesso ho tentato più volte di trovare una risposta dinnanzi a questa impossibilità alchemica ma la verità è che non esiste davvero una spiegazione. Un corpo creato artificialmente non sarà mai pari ad una vita nata dall’unione e di conseguenza dallo scambio tra due persone … perché in fondo si tratta proprio di questo…di uno scambio, uno scambio equivalente.

Gia….il famoso principio dello scambio equivalente:
-Per ottenere qualcosa,è necessario dare in cambio qualcos’altro che abbia il medesimo valore-
Per gran parte della mia vita sono sempre stato convinto fosse la legge senza la quale gli alchimisti non sarebbero potuti esistere, la linfa vitale dell’alchimia se non addirittura l’artefice di quest’ultima…..quanto mi sbagliavo.
Credo che uno scambio equivalente esista da sempre, e non è necessario essere un alchimista per comprenderne il significato …è presente dietro ogni piccolo gesto,il sacrificio di una madre per i suoi figli ad esempio….io ed Al abbiamo sempre ricevuto il Suo amore ed anche quando Lei  era esausta o infelice ci donava sempre uno dei suoi meravigliosi sorrisi….cio che desiderava era la nostra felicità ed è riuscita ad ottenerla sacrificando se stessa…. anche se ,sinceramente, l’espressione “scambio equivalente” mi sembra  troppo “fredda” per un atto del genere.

Se devo essere sincero non so perché la mia mente stia riflettendo su un universo a cui ormai non appartengo più da tempo,e nonostante adesso sia io che Al abbiamo di nuovo i nostri corpi,devo ammettere che dentro di me avverto ancora la sensazione che  i miei nervi… siano collegati a cavi d’acciaio.

 
   
 
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