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Autore: MegamindArianna    07/04/2016    6 recensioni
"Sapevo già che lei era lì, ma speravo per non so quale miracolo divino che fosse riuscita a salvarsi."
Lo space ranger non aveva alcun poter per salvarli tutti. Per salvare lei
Questa è la mia prima FF su questo film che adoro da quando sono bambina.
Spero vi piaccia!
Genere: Drammatico, Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Buzz Lightyear, Un po' tutti
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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POWERLESS

Il calore che irradiava era insopportabile.

Strinsi i pugni e sentii la punta delle dita morbide; la plastica che componeva la mia armatura si stava lentamente sciogliendo.

Tastai i detriti sotto di me che, scivolando verso la fiamma dell’inceneritore, ci trasportavano verso una lenta e dolorosa fine.

La vita mi scorreva davanti come un lungo film per il quale avrei pagato con i miei stessi pezzi pur di non vederne il finale.

Guardai per l’ultima volta i miei compagni di avventure. 

Woody, Mr. e Mrs. Potato, Rex, Slinky, Hamm. Bullseye, alle mie spalle, muoveva freneticamente le zampe. Immaginare i suoi occhi innocenti guardare spaventato quella fiammata che presto lo avrebbe divorato mi fece salire un groppo in gola.

“Buzz!” sentii urlare.

Sapevo già che lei era lì, ma speravo per non so quale miracolo divino che fosse riuscita a salvarsi.

Mi voltai.

Jessie.

“Buzz! Cosa facciamo?”

Il suo respiro era affannato. Il rosa sulle sue guance era macchiato da grosse chiazze grigiastre. I suoi bellissimi vestiti da cowgirl erano ancora intrisi della vernice dei bambini del Sunnyside. I suoi occhi verdi erano pieni di paura.

La sua ultima disavventura stava per concludersi. E io non potevo fare nulla per impedirlo.

La sua voce tremava mentre pronunciava il mio nome.

Avrei tanto voluto avere più tempo per stare con lei. Avrei pagato con qualsiasi cosa. Avrei dato la mia vita di giocattolo per vederla sorridere di nuovo.

Cercai disperatamente nei suoi occhi una via di fuga da quello che stava succedendo a me, ai miei amici e a lei.

Lei mi aveva cambiato.

Nonostante le mie ali fossero finte, con un suo sorriso mi faceva volare. Nonostante l’aria intorno a me non fosse rarefatta come credevo la prima volta che atterrai su quello strano pianeta chiamato “la stanza di Andy” il suo sguardo brillante mi mozzava il fiato. Nonostante fossi un giocattolo pluridecorato, le movenze del suo corpo e quegli abiti da cowgirl del Vecchio West mi facevano perdere la mia credibilità di space ranger.

Tutto il mio mondo ruotava intorno a lei. Anzi…

Lei era il mio mondo.

E quel bellissimo mondo lo stavo perdendo. Per sempre.

Sentii gli occhi pizzicare.

Un giocattolo non versa lacrime. Eppure avrei tanto voluto farlo.

Mettermi ad urlare e maledire il destino mentre il mio viso veniva rigato da calde lacrime che tante volte avevo visto sul volto di Andy quando era bambino.

Era la mia ultima occasione. Avevo una sola opportunità di stringerla. Non ne avrei avute mai più.

Guardai la sua mano tremante e la afferrai ignorando la mia paura.

Anche le sue dita erano appiccicose. Ma non mi importava.

Volevo unirmi a lei per sempre e il calore le avrebbe sciolte insieme. Quale poteva essere una fine più dolce?

Prima osservò le nostre mani e poi incrociò il mio sguardo. Capì la mia rassegnazione.

Tentai di dirle qualcosa, rassicurarla, farle capire che dopotutto eravamo rimasti insieme. Ma non riuscii a dire nulla. Ci furono solo sguardi.

Guardò dietro di sé e afferrò il povero Bullseye che smise di agitarsi non appena Jessie gli toccò la zampa.

Tutti quanti si presero per mano. Tutti legati in un’ultima disperata stretta d’addio.

Woody cercava ancora di risalire quell’ammasso di spazzatura. Nonostante la situazione, cercava comunque di restare aggrappato a qualcosa pur di non arrendersi. Ma stavolta non vi era via d’uscita.

Quando gli porsi la mia mano, giurai di non aver mai visto tanta disperazione e afflizione sul suo volto.
Mi sembrava di guardare i miei occhi riflessi in uno specchio. Aveva il mio stesso sguardo.

Il mio dolore si fece ancora più grande.

Woody e Jessie. Il mio migliore amico ed il mio amore. Entrambi alla fine dei loro giorni.

E io ero impotente.

Alla fine afferrò anche lui la mia mano. E la strinse talmente forte da farmi male. Ma sopportai perché sapevo cosa provava.

Si voltò e con la mano libera strinse la zampa di Slinky guardando fisso il centro dell’inceneritore.

Tutti si strinsero tra loro cercando l’ultimo conforto da un amico caro. Woody non si muoveva.

Mr. E Mrs. Potato si abbracciarono tenendo fisso lo sguardo. Non serviva parlare per dirsi addio.

Guardai Jessie. Afferrai con più forza la sua mano e avvicinai la mia fronte alla sua. La sentii singhiozzare.

Quanto amore avevo ancora da darle. Non mi ero nemmeno confessato a lei.

Dal primo giorno mi aveva colpito ma mai avevo osato parlarle di quanto fosse importante per me.

Volevo che lo sapesse. Lo desideravo da talmente tanto.

Il fuoco era terribilmente vicino. Quasi riuscivo a contare le scintille che emanava.

Aprii gli occhi. Mi avvicinai al suo orecchio e dissi in un soffio...

Te amo.

D’un tratto, i miei occhi vennero colpiti da una luce accecante.

Era davvero la fine?
 
  
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