Pioggia che cade, pioggia che batte.
Come bombe che piovono dal cielo, al suolo si frantumano in mille gocce.
Che in questa pozzanghera il riflesso del pensier mio si finge, un'anima frustata ma felice, stanca ma forte, pensierosa ma decisa.
Come un'anima condannata con il passo lento e silenzioso, King si avvia per la strada.
Occhi vuoti ma pieni, pugni stretti ma vuoti, pioggia incessante che bagna le strade, ripulendo tutta la sporcizia quotidiana.
Sguardo fisso nel vuoto che però cade su un punto particolare, un punto vicino.
Ecco lo hai fatto di nuovo, Armor King non vorrebbe vederti così.
Lacrima che scende, lacrima che bagna, mista alla pioggia che cade.
Riflesso dell'anima di un pensiero lontano, irraggiungibile ma così dannatamente vicino.
Lacrima che assorbe, dolore e sangue di mille battaglie, mille incontri, gloria e onore.
King ricacciò indietro le lacrime, il cancello del cimitero non era distante da lui e ci passava davanti tutti i giorni per tornare a casa.
In mezzo a tutte quelle anime, Armor King riposa, felice della vita che ha vissuto e orgoglioso del suo allievo e King questo lo ha sempre saputo.
Sguardo fisso in avanti e pugni stretti ma pieni, occhi carichi e concentrati, acqua che cade.
Pioggia, incessante pioggia e un giaguaro che cammina verso casa.
Manca poco al prossimo torneo e non sarà di certo King a mancare.
Pioggia che cade, pioggia che smette, ciel sereno come mare d'estate e una figura di giaguaro nero che sorride vegliando sul suo allievo, ora e per sempre.