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Autore: SerenitaDolce95    09/04/2016    0 recensioni
Vi dico immediatamente che non ci penso neanche a riportare la collana alla negoziante di quella bigiotteria. Questa collana è il solo ricordo che ho di Ottaviano e non mi separerei da lei per niente al mondo. Sapete cosa faccio? Io scapperò via da questo posto schifoso. Tornerò nell’Antica Roma costi quel che costi. Domani non riporterò indietro nessuna collana. Se mia madre non intende chiarire quello che deve chiarire con Cesare vuol dire che ci penserò io a parlare a Cesare. Metterò a rischio la mia vita; ma se devo morire, non morirò fino a quando, non avrò chiarito questa storia.
Devo riprendermi quello che è mio. Devo riconquistare anche la fiducia di Ottaviano in me e rimettere a posto la nostra storia. L’unico problema è che mi serve un piano strategico per uscire fuori di casa. Non posso aspettare domani mattina. Domani mattina potrebbe essere troppo tardi. Eppure, questa non sarebbe la prima volta che evado di casa in piena notte. La cosa si ripete a quanto pare. Lo capisco che è un metodo del tutto incivile uscire di casa senza dirlo ai genitori, ma devo farlo. Non ho intenzione di arrendermi. Ho deciso: questa notte evado. Adesso mi metto
Genere: Commedia, Demenziale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Crack Pairing
Note: AU, Missing Moments, OOC | Avvertimenti: Contenuti forti
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Tredici

 

Devo riprendermi da questo stato di shock. Io amo Ottaviano e farei di tutto per restare sempre al suo fianco, ma quello che Cesare mi ha chiesto di fare, mi sembra per fino troppo. Lo sapevo che per sposarsi ci vuole comunque l'autorizzazione dei genitori, ma io non so come fare. Inoltre, non ho ancora rivelato a Ottaviano le mie vere origini. Alla faccia di Claudia! Lei mi aveva dato un segnale. Mi sembra così stupido saper di essere nella sua stessa situazione e nel mio caso, senza aver nessun bambino in grembo. All'improvviso ho paura anche io di perdere la fiducia di Ottaviano e anche quella di mia madre.

   Non vorrei mai che fare ciò che mi ha ordinato Cesare porti alla fine della mia storia d'amore e del bellissimo legame affettivo con mia madre. Dato che non ho mai avuto un padre, perdere anche mia madre sarebbe davvero troppo per me. Senza il suo consenso però al matrimonio, devo rifiutare l'idea di poter finalmente prendere marito e accettare di dover lasciar perdere Ottaviano. Ora capisco perché le storie d'amore sono tutte molto complicate. Non penso esistano storie d'amore dove fila sempre tutto liscio se esistono, mi taglio le mani.

   Non posso farci niente. Devo prendere una decisione anche se sarà dura, ma anche se dura la devo prendere comunque. Non ho via di uscita. Questo matrimonio vorrebbe dire la realizazione dei miei sogni. Davvero sono così fifona da non riuscire a dire questo a mia madre? Ultimamente sono proprio messa male. Sono sicura che Cesare aveva tutto studiato e forse, ha capito anche chi sono veramente.

   Sono appena tornata a casa nella Roma dei miei giorni che è molto peggio di quella antica. L'unica cosa favorevole è che nei miei giorni non sono più i papà a scegliere il marito per la figlia. Io poi non ho mai conosciuto mio padre perché è morto quando ero molto piccola per incidente d'auto o almeno, questo è quello che mi ha sempre detto mia madre. Mai fidarsi delle parole degli altri. Con le parole si possono fare brutti scherzi. Penso che anche nell'Antica Roma, non conviene fidarsi di tutti. L'unico che sicuramente sa vita e morte di tutti è proprio il nostro tanto amato Cesare.

   Mia madre sta guardando la televisione. Devo assolutamente farmi coraggio. Non posso stare imbambolata a guardarla negli occhi. In questo momento, sono molto tesa.

   « Madre, noi due dobbiamo parlare » dico di colpo, rivolgendomi a lei con una voce molto seria.

   « Cosa succede? » mi domanda lei.

   « Si tratta di Ottaviano. Mi ha chiesto di sposarlo, ma Cesare ha detto che il matrimonio non si può celebrare senza che i genitori di entrambi gli sposi siano d'accordo » spiego, mettendomi quasi a piangere.

   « Cosa vuoi dire con questo? » mi chiede lei.

   « Cesare vuole avere un incontro con te » rispondo io.

   In un attimo, vedo mia madre in stato di pietrificazione. Sembra che non ha più il coraggio di dire una parola. Sembra semplicemente una statua di pietra. Sembre un gargoyle. Anche per me è stata una cosa prematura annunciare questa notizia e lo sapevo bene che non avrebbe gradito per niente questa cosa. Cosa posso fare io se nell'Antica Roma sono queste le regole? Non sono io che ho deciso le regole dei cittadini romani. Giuro su Dio, che se mai riusciro a sposarmi con Ottaviano, farò di tutto per convincere mio marito, a rivedere le regole per le celebrazioni dei matrimoni.

   Mia madre non ha ancora detto niente. Posso capire che non sia tanto contenta che la sua unica amata figlia potrebbe essere data in sposa a Ottaviano in ogni momento. Per una volta però, potrebbe anche lasciarmi libera di seguire le mie scelte. Se non faccio le mie scelte, non potrò mai capire le svariate faccie che ha questo mondo. Mi sembra pure giusto, che io debba seguire i miei passi e non quelli che mi dicono tutti gli altri esseri umani.

   « Mi dispiace figlia mia, io non approvo il matrimonio e scordatelo pure, che io vada a parlare con Giulio Cesare » mi dice lei, con una voce fredda e decisa.

   « Per favore madre! Vi supplico. Io sono molto innamorata di Ottaviano, darei qualsiasi cosa per lui. Non mi fate rinunciare anche all'amore, ve ne prego! » dico, supplicandola.

   « Troverai un ragazzo migliore figliola. Un ragazzo che ha un lavoro, uno stipendio e sopratutto, un ragazzo di questi tempi. Ottaviano lascia che resti soltanto un sogno » mi consiglia lei.

   « Mah... io lo amo madre, come potete chiedermi questo? » continuo ad insistere, questa volta cominciando a singhiozzare.

   « Figlia mia, tu lo sai cosa vuol dire diventare moglie di un futuro imperatore di Roma? Lo sai che tutte le volte che lui andrà in battaglia, tu dovrai assicurarti che a Roma le cose vadano nel verso giusto? Cosa farai non appena lui, si allontanerà da te un giorno? Non è facile essere moglie di un imperatore specialmente se suo padre è Giulio Cesare » mi dice lei.

   « Mi spieghi perché odi così tanto Cesare? » domando io questa volta, scoppiando su tutte le furie.

   Lei smette di parlare. Mi sembra come se sentire il nome Cesare, la spaventi e io non capisco che motivo possa avere, per aver paura di un nome simile. A me è un nome che non spaventa per niente. A dirla tutta, Cesare mi sembrava un tipo schivo all'inizio, ma dopo oggi, ho incominciato a pensare cose totalmente diverse anche se, ritengo che la cosa del permesso dei genitori per far sposare i propri figli la sapeva da sempre, ma ha voluto farmi una sorpresina. Vuoi vedere che adesso che ho messo d'accordo lui, comincia mia madre a rompere le scatole. Volete vedere che è così? Che rompimento di scatole. Non c'è proprio niente da fare. Devo convincere mia madre con tutte le mie forze.

   « Madre, te ne prego! Io lo amo » continuo a dire.

   « Oh madonna mia! Parlerò con Cesare, ma una volta che ti troverai nei casini, non contare su di me. Io non posso aiutarti » mi dice lei.

   « Grazie mamma! Ti voglio bene » dico, cambiando improvvisamente umore.

   Che bello! Domani porterò mia madre nell'Antica Roma e lei finalmente parlerà con Cesare. Comincio a pensare che la nostra storia stia per arrivare quasi alla conclusione.

 

 

 

   
 
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