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Autore: Rynarf    10/04/2016    0 recensioni
Quest’uomo all’apparenza gentile e pacato è venuto a fare la tua conoscenza una settimana circa dopo la separazione da Marie. Hai la certezza che il vostro incontro non sia stato casuale e credi non sarebbe cambiato nulla anche se non vi foste incontrati.
Parli decisamente poco con lui.
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'Clapis.'
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Luglio – 2005




« Suppongo di conoscere alcune delle domande che ti ronzano in testa, sai? »
Quest’uomo all’apparenza gentile e pacato è venuto a fare la tua conoscenza una settimana circa dopo la separazione da Marie. Hai la certezza che il vostro incontro non sia stato casuale e credi non sarebbe cambiato nulla anche se non vi foste incontrati.
Parli decisamente poco con lui.
Il suo nome è Rupert, ma diversamente da come egli pensa, non lo odi affatto. Il suo volto ti rimembra la patetica scena di un ennesimo e malcapitato moscerino che si spiaccica contro il finestrino dell’esistenza altrui, assolutamente di passaggio; attiverai presto i tergicristalli per sbarazzartene, al momento non ne hai voglia.
Sai di doverlo soggiogare prima che l’altro ti preceda eppure non riesci a levarti dal faccino quell’espressione tendente al rammarico, velata d’inquieto e mai orientata verso un sorriso.
Senza ombra di dubbio provi una remota noia, la quale pare proprio non volerti abbandonare!
Sono questa sedute, già.
È lui.
Rupert è noioso.
Tutto oramai lo è.
Vorresti proprio la tua cara Johanna* per alienarti dal tedio più totale.
« Pare che le persone intorno a te complottino alle tue spalle.
Mentono continuamente, sicuramente ti trovano strano, giusto?
Quando qualcuno ti piace sul serio lo allontani. Non per paura di essere ferito, ma per l’incapacità di provare fiducia nei suoi confronti. So che non te lo spieghi.
Hai difficoltà nel stringere rapporti che vadano oltre la conoscenza, anche se in fondo vorresti.
Ho ragione, Clapis? »
Quel tipo sa perfettamente di essere riuscito a catturare la tua attenzione, il che non ti fa troppo piacere, tuttavia non puoi dargli torto.
Ha esposto perfettamente un dubbio che ti accompagna da un po’!
Nei tuoi occhi probabilmente si scorge uno spiraglio di interessamento e così Rupert decide di procedere senza attendere risposta.
« Questo è chiamato “disturbo schizotipico di personalità” ed è normalissimo che qualcuno ne soffra!
Come fosse un inconveniente insorto nel tuo carattere durante gli anni passati con Marie. »
Oh, già sai a cosa sta andando a parare! Così come sai che non ricorderai mai il nuovo titolo dato alla tua persona. Schizzo-che? Quasi quasi ti viene da ridere, sìsì, ti si è proprio allargato un enorme sorriso sulla faccia.
« Ci metterai tempo ad accettarlo e a comprendere chi realmente sia stato la causa di queste enormi difficoltà. Ma quando riuscirai a capirlo, bhe, vedrai che ti sentirai molto meglio! Arrivando anche a superare molti ostacoli. Devi solo darmi fiducia, col tempo.
Io sarò sempre sincero con te così come spero tu lo sarai con- … Clapis? »
Fragorose risa echeggiano nell’ambiente e tu ti stai piegando sulla sedia senza riuscire a frenarle, mantenendoti la pancia inesistente sino ad arrivare al punto di lacrimare. Te ne sei reso conto tardino. Come colto da spasmi cominci a contenerti, asciugandoti una goccia salinosa sfuggita all’occhio sinistro. Stai esponendo la dentatura malconcia agli occhi dello psichiatra baffuto, questi appare confuso nonché inquietato dalla scoperta di questo tuo lato celato.
Adesso sai perfettamente cosa devi fare, come devi affrontare l’insensato susseguirsi di avvenimenti che tutti comunemente definiscono “vivere”.
« Ma io so di essere malato, Signor Rupert. »
Non è vero.
« Lo so e lo accetto. »
È solo uno stronzo bugiardo.
« Voglio solo guarire! »
Tu sei normale.
« Confido molto nel suo aiuto. »
Come tutti gli altri.
« E farò tutto ciò che posso …»
Marie non era cattiva.
« … per diventare una persona sana. »
Sono loro i malati.
Schifosi bugiardi doppiogiochisti.

L’uomo ti scruta con un’espressione non troppo convinta, successivamente dandoti fiducia e concedendoti un bonario sorriso, velato comunque da incertezza.
« Magnifico, Clapis!
Vedrai che tutto si risolverà presto. »
Ancor dilaga il sorriso mieloso sul tuo volto, ti piace molto sentire la muscolatura tesa in modo così innaturale, è come indossare una maschera di carne! È …
Sì, è- divertente.
Credi di dover trovare molte più cose che ti divertano per passare il tempo in modo che rasenta il piacevole. Tipo il mutare nell’espressione di Rupert, oppure le sue favole.
La vivrai così, semplicemente:
tra un riso di scherno e uno da mal d’animo.

Hehe!


_ _ _

*Johanna è un piccolo coltellino, donatogli da Marie, che in genere Clap porta sempre con sé.

 
  
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