Film > Biancaneve e il Cacciatore
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Autore: kamy    11/04/2016    2 recensioni
[Seguito What if del prequel Il cacciatore e la regina di ghiaccio]. [AU, ma non mi è entrato nelle note].
Wanda è figlia di Freya. Quando hanno cercato di dare fuoco alla neonata, questa è diventata una strega di fuoco.
Ed ora il vecchio re, padre di Biancaneve, la vuole come sposa.
Genere: Introspettivo, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Re Magnus
Note: Missing Moments, OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Ringrazio anche solo chi legge.
Scritta sentendo Castle di Halsey.
Wanda è figlia di Freya. Quando hanno cercato di dare fuoco alla neonata, questa è diventata una strega di fuoco.


Castle

Wanda si tolse la corona di ossidiana rossa e allungò il braccio facendola cadere giù dal trono. Uno dei portantini che tenevano i due tronchi su cui era assiso il trono, la evitò continuando a tenere la schiena e la testa curva.

“Continuo a dire che una carrozza sarebbe andata benissimo ugualmente” sibilò. Si guardò la mano, ricoprendola di fiamme rosso-viola. La gemma a forma di goccia al suo collo brillò, illuminata dalla luce del sole. Uno dei portantini deglutì rumorosamente, continuando a guardare il terreno.

“Per noi è un onore portare la futura regina” sussurrò. Wanda si sdraiò lateralmente sul trono, facendo ondeggiare le gambe snelle oltre il bracciolo di legno nero del trono.

“Anche se è una strega nata dalle fiamme con cui hanno cercato di bruciarla da neonata?” domandò acida. I due portantini dietro rabbrividirono. Una contadina che vide passare il gruppo si fece il segno della croce e chinò il capo.

“Non so se è peggio lei o le due regine che sono appena morte” sussurrò il marito, raggiungendola con la zappa in mano. La moglie sgranò gli occhi e si premette un paio di volte indico e medio sulle labbra.

“Non lo dire. Potrebbe punirci” supplicò. Wanda corrugò la fronte e strinse gli occhi, avvertendo una fitta al cuore. Chiuse il pugno e conficcò le unghie nella pelle e alzò lo sguardo.

“Com’è il re che devo sposare? Vorrei evitare di fare la fine della mia cara zietta. Né oro, né ghiaccio si abbinano al fuoco” spiegò. Le sue ciocche castano-vermiglio le ondeggiavano intorno al viso, mosse dal vento.

“Il re è anziano, ma saggio. E’ rimasto vedovo da poco, con una bambina a carico” spiegò uno dei portantini. Wanda roteò gli occhi e fece volteggiare davanti ai propri occhi una fiamma.

“Certo che non imparano mai questi vecchi re. Non sopravvivono a lungo alle loro nuove e giovani regine… sono sempre così sfortunati” bisbigliò. Alzò lo sguardo, sporgendo la testa e vide avvicinarsi il castello. Era di pietra nera, le guglie si alzavano fino al cielo. Un gigantesco pesco cresceva accanto a una delle fiancate e i suoi rami carichi di fiori entravano in una delle finestre.

“Ho appena capito dove si trova la giovane principessina. Sembra una di quelle con la fortuna di essere raccomandate da fatine buone, poteri immensi e natura rigogliosa” brontolò. Sporse il labbro inferiore e sospirò.

“Segno che lei sarà una spina del fianco e la compianta madre anche di più” brontolò. Wanda vide i portantini cominciare a risalire una lunga scalinata. Si raddrizzò sul trono e saltò giù, mettendosi a correre lungo i gradini.

“Vostra altezza!” gridò un portantino, mentre il gruppo si metteva a inseguirla. Wanda si afferrò la gonfia gonna rosso vermiglio, la sollevò con entrambe le mani e si mise a correre. Con un calcio, dato con il piede fasciato da uno stivale rosso fuoco con il tacco lungo una mano, spalancò le porte della sala del trono.

Su un trono era seduto un uomo anziano, curvo, lacrime gli rigavano il viso dalla pelle ingiallita.

Wanda si piegò in avanti facendo l’inchino e si rizzò, venendo avvolta dalle fiamme.

“Non lanciate malefici nella mia dimora. Questo luogo è protetto da ogni malvagità dal ricordo della mia adorata sposa” farfugliò, detergendosi le labbra rugose con la lingua. Wanda sospirò e spense le fiamme.

“Avrei preferito sbagliare sul vostro conto. Non dovreste essere con vostra figlia?” chiese. Il sovrano ondeggiò una mano davanti al viso.

“Mi sposerò proprio perché qualcuno si occupi di lei. Amo mia figlia, ma di più il bene di questo paese” ribatté.

“Amate davvero questo regno. Tanto da lasciare la gente povera, in mezzo al lerciume. E renderete anche rigoglioso i campi, ma forse solo delle lacrime che versate per la vostra defunta moglie. Se la amate così tanto, non risposatevi”

Gli occhi del sovrano lampeggiarono e l’uomo si passò la mano nella barba bianca.

“Voi dovreste stare in silenzio. La vostra bellezza è pari al cielo, ma dalla vostra bocca escono solo insolenze” sibilò.

“Problemi vostri che volete sposare una strega” ribatté Wanda. Scoppiò a ridere vedendo le rughe sul viso del sovrano ispessirsi.

“Guardie, scortate la futura regina nelle sue stanza. Imparerà la decenza” ordinò l’anziano. Wanda fece ondeggiare le lunghe ciglia nere.

“Oh, voi non avete capito. O imparerete a dimenticare la vostra santa moglie o presto il vostro regno dimenticherà voi” sibilò. Le guardie la afferrarono per entrambe le braccia e la trascinarono via.

  
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