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Autore: LordSidious    15/04/2016    0 recensioni
E se la realtà stessa dell'universo nascondesse qualcosa di oscuro e indecifrabile? E se la realtà stessa fosse solo un gioco delle nostre menti? Cosa è realtà e cosa è finzione?
"Kalindar is here, Kalindar awaits you, Kalindar will bring peace upon all of us"
Genere: Guerra, Mistero | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash, FemSlash
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Idivien

Respirava tranquillamente, il bacino si alzava e si abbassava, le coperte le trasmettevano un calore senza pari e la tempesta di vento e pioggia le facevano capire quanto fosse fortunata a poter rimanere nella sua confortevole stanza quella mattina, ma d’altronde chi non avrebbe agito come aveva fatto lei. Certe giornate ti inducevano a fare carte false pur di rimanere dentro quel piccolo e caloroso mondo che si nascondeva dentro le coperte del proprio letto. E lei non aveva saputo resistere.
“Me ne frego dell’università. Oggi si sta troppo bene qui dentro”.
Presa totalmente da quelle piacevoli sensazioni, non si diede troppa pena dell’ora, almeno finché non aprì un occhio e osservò l’orario che veniva segnato dalla sua sveglia digitale posta sulla scrivania vicino allo schermo del suo PC.
“Come è possibile che siano già le 11.00? Dannazione, ma è mai possibile che il tempo debba passare così in fretta… ? Datti una calmata!”.
Si sgranchì rumorosamente le gambe e cominciò a tastare l’aria fredda con i piedi. Non si sentiva così tanto pigra da quando aveva lasciato il suo fidanzato qualche mese prima. Riacquistando un po’ di forza di volontà, si strappò via, veloce e indolore, la pesante coperta e rimase immobile a guardare il soffitto, cercando di metabolizzare quel maledetto senso di disagio mattutino.
“Mi serve un caffè caldo”.
Fu proprio quell’idea a darle la forza di riprendersi e alzarsi, trascinandosi in cucina e preparando la macchinetta del caffè. Attese tutto il tempo accanto al fuoco caldo, osservando dalla finestra le condizioni climatiche: il cielo sembrava sul punto di scatenare la “tempesta perfetta” ma il vento sembrava ridurre la pioggia che comunque già scendeva copiosamente.
Fu il rumore della macchinetta a risvegliarla da quel torpore. Bevutasi la sua tazza di caffè, percepì distintamente le energie ritornare nel suo corpo e rinvigorirlo.
“Mamma tornerà dal lavoro tra un’oretta al massimo e preparerà il pranzo. Dunque, non ha alcun senso mettersi a studiare statistica inferenziale proprio ora… Cosa potrei fare... ? Bingo!”.
Trovata l’idea, si mise all’opera. Si diresse nella sua stanza, si sedette sulla sedia davanti la scrivania e accese il computer. Attese pazientemente che quell’arnese, ormai abbastanza antiquato, riuscisse ad elaborare anche il più semplice dei compiti e cominciò a navigare per la rete. Trovò facilmente tra i “preferiti” ciò che stava cercando: aveva sussurrato quel nome di tanto in tanto, ma non vi aveva trovato mai nulla di speciale.
“Dannazione, nemmeno la pagina riesce a caricare. I vicini dovrebbero farsi la fibra, così saremmo tutti più felici!”.
Improvvisamente, con un guizzo, lo schermo si fece completamente nero e un cerchio bianco ne apparve al centro. A poco a poco cominciò a riempirsi fino al completamento del caricamento. La scritta a caratteri cubitali non la sorprese più di tanto. Ultimamente era abituata a vederla spesso.

KALINDAR
The land of quietness

Sussurrò di nuovo quel nome ma di nuovo non le apparve niente di speciale. Anzi, le sembrava sempre più ridicolo.
“6 nuovi messaggi, vediamo un po’ chi è”.
Sospirò non poco stizzita quando scoprì che due erano pubblicità “moleste”, altri due erano messaggi del suo fidanzato e un altro era il messaggio di un suo “compagno d’arme”. Il sesto, invece, richiese più tempo per essere caricato dal computer, ma, quando vi lesse un invito ad un evento  speciale, sorrise soddisfatta.
“Speriamo che anche CrashB84 sia stato invitato. Sarebbe noioso parteciparvi senza compagnia”.
Cominciò a leggere, incuriosita, la descrizione dell’evento. Era indubbiamente interessante e quando vi lesse anche il premio rimase sorpresa. Raramente ne aveva visto uno così alto. Si sfregò le mani e si preparò ad una lunga sessione di “elaborazione, costruzione e invasione”. Non si sarebbe fatta sfuggire quell’opportunità.
Purtroppo non avrebbe potuto immaginare nulla di ciò che le successe, né tanto meno sperare di prevederlo. Forse, avrebbe potuto prevenirlo scegliendo l’università in quel giorno tempestoso, ma d’altronde, la creatura dalla pelliccia bianca che apparve letteralmente dal nulla alle sue spalle mentre lei, con le cuffie che pompavano musica rock e la testa impegnata in quel “gioco”, non era qualcosa di lontanamente immaginabile.
Fu letteralmente fatta a pezzi. Le sue viscere si sparsero per tutta la stanza, mentre le venivano strappate le braccia. Il sangue tappezzò letteralmente la stanza. Non si sentì nemmeno un urlo. Sonia, semplicemente, non ne ebbe il tempo e probabilmente non soffrì poi molto: la creatura, per prima cosa, le fracassò il cranio.
Completata l’opera, l’essere dalla pelliccia bianca si immobilizzò al centro della stanza, piegato verso il pavimento, con le braccia penzolanti e sporche di sangue, non tanto perché se si fosse eretto completamente avrebbe sfondato il soffitto, ma perché trovava più comoda quella posizione. Rimase immobile per una decina minuti, poi, lentamente, parti del suo corpo cominciarono a “spezzettarsi” in cubi che si separavano dal fisico del mostro e poi si smaterializzavano. Gli ci vollero più di cinque minuti per dissolversi nel nulla.
Nella stanza sembrava essere rimasto attivo solo lo schermo del PC, andato quasi completamente distrutto, insieme al resto della stanza. Per un certo periodo di tempo, lo schermo rimase acceso, completamente oscurato, senza che fosse nemmeno collegato al resto del computer o ad una presa elettrica. Sette minuti prima che rincasasse la madre di Sonia, mostrò due scritte in successione, poi si spense definitivamente.

Kalindar
Idivien
(Crociata)
 
A holy war, for the growth of the universe, for the God that will shape all the existing.
Soon, the Sons of Kalindar will be reunited, again…
   
 
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