Film > Descendants
Ricorda la storia  |      
Autore: Fuuma    16/04/2016    1 recensioni
Ogni divieto è un invito a nozze per i Rotten Four.
{ benlos }
Genere: Fluff, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Characters: Rotten Four; Ben;
Pairing: BenxCarlos {benlos};
Warning: slash;
Words: 726
Prompt di: Jordan Hemingway Efp ~ Descendants, Rotten 4+Ben, una semplice caccia al tesoro, dicevano. Peccato che ora si trovassero DAVVERO nei guai. (Decidi tu se e quali dinamiche di coppia mettere ^^)
Disclaimers: I pg appartengono alla Disney.
Scritta per la Drabble Weekend 19/09-20/09 2015 @We are out for prompt
 



«Corri Carlos, corri!»
«Cosa credete che stia facendo?!»
Le urla dei ragazzi esplodevano nella foresta, spandendosi in più eco tra gli alberi incantanti che tendevano rami e sbattevano radici al loro passaggio.
Jay era in testa al gruppo, il tappeto volante, arrotolato e caricato sulla spalla sbatteva le nappe dorate contro le sue cosce; alle volte sembrava mostrare un cenno di vita, una delle estremità arrotolate si sollevava, faceva per srotolarsi, ma finiva sempre con il ricadergli addosso, troppo vecchio, troppo sfilacciato o solo troppo marcio per essere utile. Proprio un bel premio per una maledetta caccia al tesoro!
Subito dietro il figlio di Jafar, Mal cercavano di ricordare la strada giusta per tornare all'Auradon Prep (e magari farla pagare alla Fata Madrina per essersi dimenticata di avvertirli che la Foresta fosse viva e non amava chi calpestava le aiuole o inciampava per sbaglio nelle radici dei piccoli pioppi rischiando di sradicarli completamente. E grazie tante!) ed Evie la difendeva dalla pioggia di castagne e ricci caduti dalle fronde.
Elegante anche con una pentola in mano usata come una mazza, colpì l'ennesimo riccio, rispedendolo al mittente.
«E tu che ti sei lamentata quando l'abbiamo presa in prestito durante il pranzo con Rapunzel.» commentò Mal, sorridendole orgogliosa per il colpo.
«Non potete rimandare i complimenti dopo e pensare a come salvare ME?!»
A chiudere la fila, parecchi metri più indietro, Carlos correva a perdifiato affiancato da Dude e dal suo abbaiare spaventato e circondato da una muraglia di Denti di Leone che gli turbinavano addosso e si disperdevano ad ogni follata di vento. Disperato, continuava a mulinare le braccia, cercando di liberarsene e, contemporaneamente, evitando di inciampare – di nuovo – in qualsiasi radice.
«Perché non potevamo fare una partita con i videogames come avevo proposto io?!» si lagnò.
«Perché non sarebbe stato un'avventura?»
«TI ODIO, JAY!»
«Ti amo anch'io, amico!»
Nemmeno in quella situazione i due avevano smesso di punzecchiarsi e, lasciandosi stupidamente distrarre, Carlos aveva rallentato la corsa, tropo concentrato nelle smorfie del volto. Fu allora che una delle radici degli alberi più vicini si sollevò, sovrastandolo.
«CARLOS, ATTENTO!»
Poco prima che si abbattesse su ragazzo, lasciando sul terreno il profondo solco del suo passaggio, un nitrito si perse nell'aria.

«Ok, ricapitoliamo un attimo per tutti quelli che si sono persi un passaggio.» con le dita strette alle redini di un destriero dal manto nero pece, Mal guardò con tanto d'occhi i propri amici e il Principe arrivato letteralmente su un cavallo bianco a salvare la… il… villain. «Come facevi a sapere che ci avresti trovato qui?»
Ben sorrise.
«Una caccia al tesoro e il divieto assoluto di entrare nella Foresta Incantata? Direi che non è stato così difficile indovinare, Mal.»
La sua risata fu un toccasana per tutti e quattro i ragazzi e ad essa si aggiunse quella di Jay – incitava un purosangue dal manto castano, un mustang senza sella che il Ladro cavalcava a pelo con confidenza, come se lo avesse fatto da sempre (ed in seguito, una volta tornati alle stalle della scuola, non si sarebbe stupito più di tanto a scoprire che il nome del mustang fosse Spirit, quello Spirit).
Alle spalle di Mal, con le braccia allacciate alla vita dell'amica, Evie tirò un sospiro di sollievo.
«E aspettate quando sistemerò il Tappeto.» chiocciò allegra.
«Puoi farlo?»
«Mio caro Jay, non c'è niente che io non possa rendere più bello.» sorrise con labbra piene e rosse, sbattendo le ciglia.
L'unico che ancora non aveva aperto bocca era Carlos. Stringeva tra le braccia Dude e sul volto aveva ancora un'espressione scossa; era difficile capire se fosse perché aveva appena rischiato la vita o perché si trovava sulla cima di un bestione che galoppava veloce come il vento. Dietro di lui, Ben lo teneva prigioniero di un abbraccio che si allungava sino alle redini, mantenendo su queste la propria presa.
«Va tutto bene, Carlos?» gli chiese.
«Ce-certo.»
Avrebbe dovuto impegnarsi di più per suonare convincente.
«Non c'è niente di cui aver paura.»
«Non ho paura!» urlacchiò, troppo acuto.
Ben annuì, si chinò in avanti e fece aderire completamente il petto contro il fianco sottile del più piccolo. «Bene.»
Stampò un bacio fugace alla sua guancia, sentendone il calore dipanarsi sulla pelle di Carlos e tra le lentiggini che risaltarono sul suo rossore.
E, con un colpo di redini, cavalcarono tutti e cinque verso la scuola.

   
 
Leggi le 1 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Film > Descendants / Vai alla pagina dell'autore: Fuuma