fA Palermo nel cuore del centro c'è
un'antica focacceria
davanti alla Chiesa di San Francesco, si ritrovano sempre li
seduti al tavolo che fu di Sciascia a bere Heineken e caffè
sono la banda del sogno interrotto di una Sicilia che non c'è
-Allora miei signori. Abbiamo
mezzi, abbiamo uomini e il Duce in persona mi ha dato poteri straordinari di
ogni nostra azione sull’isola. Il nostro obiettivo è combattere la Mafia con
ogni mezzo e sradicare il suo dominio nel territorio siciliano.-
Queste erano le
parole di quel mobiano, forte, determinato e serio
come suo solito. Ormai si era dato alla fama nel mondo come Shadow, il Prefetto
di Ferro, l’unico mobiano che lo Stato aveva riposto le speranze nella
liberazione contro la “tirannia mafiosa”.
Da giorni le sue
azioni avevano portato enormi successi e per la prima volta i mafiosi erano
stati messi alla sbarra, buttati in galera e condannati per le loro malefatte.
-Preparatevi. A
momenti.. faremo di nuovo visita ai mafiosi.. e li terremo dietro le sbarre.-
continuò, facendo cenno alle decine di persone tra magistrati, carabinieri e
uomini di fiducia a prepararsi al momento.
Mentre tutti
uscivano dalla stanza, il Prefetto di rimase da solo nel suo studio per
riordinare le varie pratiche di accusa e di processi. La sua attività nel
territorio gli aveva fatto capire che la malavita organizzata può arrivare a
colpire chiunque, che sia un povero disgraziato o addirittura un persona
importante come un questore o le istituzioni stesse.
-A costo di sembrare
più mafiosi di loro Prefetto?- domandò Omega. Ormai il vice prefetto Omega era
diventato il più fidato collaboratore di Shadow. Ciò
che non condivideva era il fatto che Shadow arrivava
a fare dei “colpi bassi” per riuscire a catturare i mafiosi, come bloccare
l’acqua a una città o tenere in ostaggio donne e bambini. Nemmeno a lui
piacevano, ma se era un metodo per portare allo scoperto i criminali, era
meglio utilizzarli.
Shadow non ci mise tanto a rispondergli. Sapeva cosa faceva
e sapeva il significato delle sue parole. -Esatto. A costo di sembrare più
mafiosi di loro. Noi siamo qui per fare il nostro dovere, non dimenticarlo.
Dobbiamo usare ogni modo per vincere questa crisi.-
Dopo quelle
parole, silenzio. Shadow si mise le dita sulle tempie
e non disse altro. Sarà lo stress? Si chiese Omega, aspettando una risposta dal
Prefetto. Da oltre cinque anni erano in quella terra e finalmente stavano
avendo dei grossi risultati.
-E su questo,
abbiamo entrambi la stessa veduta Eccellenza.-
-Forza, dobbiamo
muoverti. Stavolta c’è qualcosa di nuovo a Palermo e non lasceremo che i
mafiosi facciano ancora il loro comodo.- riprese Shadow,
mentre si preparava a uscire.
-Sempre al suo
servizio Eccellenza Shadow.- finì Omega, seguendo a
ruota il Prefetto.
Come gli altri
dopo di lui.. non riuscì a finire il suo lavoro. La differenza tra lui e gli
altri? Lui non è morto per mano della mafia.. e ha potuto vivere la vita ancora
per un po’. Cesare Mori.
c'è
Isidoro, c'è Simone, Beppe il biondo della pantera
Alex De Lisi l'artista da guerra che usa il pennello come una bandiera
il loro capo Ottavio Navarra è stato eletto adesso sta a Roma
si è comprato un vestito decente ma dentro ha ancora più rabbia di prima
Appena fuori dalla
prefettura della città, un anziano coccodrillo vestito tutto in ghingheri viene
fermato da un giovane, chiedendo una sua intervista. Lui accettò senza esitare.
Di certo non avrebbe detto di no a un giovanotto.
-Mi mandano
in una realtà come Palermo con gli stessi poteri del prefetto di Forlì, se è
vero che esiste un potere, questo potere è solo quello dello Stato, delle sue
istituzioni e delle sue leggi. Non possiamo delegare questo potere né ai
prevaricatori, né ai prepotenti, né ai disonesti.-
-Se posso
permettermi, può rilasciare qualcos’altro signor Prefetto.. sempre riguardo la
mafia?- domandò il giornalista lince, ammaliato alla sola vista di quell’eroe.
Vector esitò prima di dire altro, ma poi pensò subito a tutto
il suo lavoro e poté dire qualcosa di concreto.
-Non chiedo
leggi speciali, chiedo chiarezza. Mi fido della mia professionalità, sono
convinto che con un abile, paziente lavoro psicologico si può sottrarre alla
mafia il suo potere.- continuò Vector, dando però il
tempo al giovane di scrivere ogni sua parola, ogni suo pensiero.
-Ho capito
una cosa molto semplice, ma forse decisiva. Gran parte delle protezioni
mafiose, dei privilegi mafiosi, certamente pagati dai cittadini, non sono altro
che i loro elementari diritti. Assicuriamoglieli, togliamo questo potere alla
mafia, facciamo dei suoi dipendenti i nostri alleati.-
Parole
vere.. troppo reali. Il gatto ascoltò e trascrisse ogni parola del Generale,
ringraziandolo per aver perso parte del suo tempo nel concedergli questa
intervista. Anche se non durò molto, visto che si avvicinò uno degli agenti di
scorta di Vector.
-Generale è
meglio che ci muoviamo. Qui non è sicuro.- disse Espio, uno dei carabinieri che
Dalla Chiesa si fidava. Un tipo giovane, come il suo secondo agente, Charmy. Il giovane capì e se ne andò e lo stesso lo fece il
Prefetto, accompagnato dai suoi agenti verso la macchina per andare a cenare.
Purtroppo, non
sapeva cosa gli sarebbe accaduto pochi attimi dopo.
Era notte, niente
il vista.. deserto.. rumori di Kalashnikov.. 3 morti.. nessun sopravvissuto.
Lì è morta la speranza dei siciliani onesti. Strage via Carini. Carlo
Alberto Dalla Chiesa.
Didilala-hey didilala-hay
se non sono ancora stanchi non si stancheranno mai
non li fermano con gli spari, non li fermano con le TV
sono i veri siciliani e non si fermeranno più
Radio Aut, la
radio indipendente accesa tra le città di Cinisi e
Palermo. Chi la costituiva? Dei giovani comunisti appassionati di due cose:
politica e sbeffeggiare i mafiosi.
-OK Blade, quando vuoi.-
disse uno dei tanti, dando il permesso al suo coetaneo di fare come suo solito,
il cronista della radio.
-Come sempre sono pronto. Apriamo le danze su.-
-Ok.. musica pronta.. microfono pronto.. siamo in
onda. Vai Blade!
Parlantina vicina al dialetto dell’isola, scherzoso come
sempre, ma sempre serio a punzecchiare chi gli stava suoi coglioni: gli “uomini
d’onore”, i mafiosi. Chiamata anche la montagna di merda di Cinisi.
--Oook,
siamo nei paraggi del maficipio di mafiopoli.. del municipio di mafiopoli--
--E’ riunita la commissione
edilizia.--
--All’ordine del giorno:
L’approvazione del progetto Z11.--
--Il grande capo Tano Seduto
si aggira come uno sparviero per la piazza.--
--La commissione e’ riunita,
si aspetta il verdetto. Tutti i grandi capi delle grandi famiglie indiane
sedute qua.--
--C’e’ manu
cusuta, cusuta mano. C’e’ quarara calante, eccola la col suo bel pennacchio.--
--Poi c’e’ anche
l’esploratore e infine a presiedere la seduta in tutta la sua maestosità.. C’e’
il grande capo.. i due grandi capi: Tano Seduto e Geronimo Stefanini,
sindaco di Mafiopoli.--
--I membri della commissione
discutono, qualche divergenza, ma sono fondamentalmente d’accordo.--
--Si stanno mettendo
d’accordo nell’approvare il progetto Z11.--
--Qualche minuto, pochi minuti
e verrà effettuato. Cosa verrà effettuato?--
--Fratelli, la nostra riserva
indiana e’ stata finalmente aggiudicata.--
--Ok, vi daremo prossime informazioni a momenti,
intanto godetevi un po’ di buona musica: https://www.youtube.com/watch?v=zVcfIqQIg5I
-Le canti come sempre Blade.-
fece uno dei ragazzi, dando una pacca sulla spalla all’attorone
che era Blade.
Lui non aveva paura di denunciare le malefatte che i
mafiosi commettevano ogni giorno grazie a Punta Raisi. Il sangue di suo padre
non contava.
Ciò che gli importava davvero era ridicolizzare quegli “uomini d’onore” e se
volevano ammazzarlo beh, allora dovevano capire COME e QUANDO ammazzarlo.
Non gli importava se quel leccaculo di suo padre lo aveva cacciato di casa, non
gli importava se i mafiosi lo odiavano sempre di più. La mafia uccide.. e il
silenzio pure.
(https://www.youtube.com/watch?v=I5XTj72skCc
secondo me.. vale e varrà solamente l’originale.)
9 maggio 1978.. una ferrovia distrutta.. lui
scomparso.. e solo Cinisi lo ricordò. Peppino
Impastato.
Hanno
sfilato in manifestazione, raccolti distratta solidarietà
hanno pianto Falcone e gli altri, hanno guardato sbarcare i parà
volantinato Zen e Acquasanta e non so quanti altri quartieri
intanto il governo ha sbloccato gli appalti e la mafia riapre i cantieri
-Ma lo devo fare per forza?-
pregò Sonic, sempre inchiodato al suo posto di lavoro
nella Prefettura di Palermo. A fargli compagnia però, c’era stavolta il suo
vecchio amico (se non fratello) Tails, che era come
sempre a fargli manforte.
Negli ultimi tempi
avevano affrontato molte tematiche: l’assassinio di Vector
Dalla Chiesa e di Big Chinnici, l’organizzazione del Pool Antimafia e del ben
ricordato Maxiprocesso tenutosi a Palermo grazie alle testimonianze di vitale
importanza di Scourge Buscetta. Purtroppo c’erano
anche le cattive notizie, come il suo quasi attentato dinamitardo e le continue
minacce del “Corvo” e della mafia stessa. Ormai era diventato un obiettivo da
distruggere.. e come disse Scourge, lo
distruggeranno sia professionalmente, che fisicamente. Solo sua moglie Amy
e il suo migliore amico gli stavano accanto in quei momenti, troppo stressanti
e pericolosi. Ormai.. aveva un bersaglio dipinto dietro la schiena.. e di certo
un intervista non avrebbe giovato.
-Suvvia, che
sarà mai vecchio mio? È una semplice
intervista.-
-Lo sai che non ho
tempo per questo.- ribatté Sonic.
-Tranquillo.
Stasera tu e Amy siete invitati a cena da me questa sera.-
-Allora dovrà
darsi da fare Cosmo.- commentò Sonic, immaginandosi
la povera Cosmo sempre bloccata ai fornelli per sfamare lui e la sua famiglia.
-Forza, adesso preparati e fatti onore.- finì Tails,
uscendo dall’ufficio e dando così posto alla giovane giornalista.
Anche ella molto
giovane e si poteva sentire il suo marcato accento. Passarono ore chiusi in
quell’ufficio a parlare. Lei faceva le domande e lui rispondeva senza mezzi
termini. Non era come un interrogatorio, ma sembrava più una parlata amichevole
tra vecchi amici.
-Dottor Falcone,
lei è costretto a viverre sedici ore su ventiquattro in un piccolo ufficio di
acciaio e cemento per lottare contro la mafia, non può assaporare i piccoli
piaceri della vita quotidiana. È vero quello che dicono?-
A tale domanda
Falcone rispose sempre sereno, con uno smagliante sorriso –Beh, diciamo che c’è
molto di vero. Si, indubbiamente questo tipo di attività.. incide pesantemente
sulla privacy. Questo non c’è dubbio.-
-Eeee.. come lo vive lei?- chiese la giornalista, curiosa
nella risposta del giudice. -Mah, direi con rassegnazione.- rispose,
tenendo sempre il suo sorriso.
Ci fu un attimo di
pausa, poi l’ultima domanda.
-Lei ha detto..
pare che abbia detto: < il vigliacco muore più volte al giorno, il
coraggioso una volta sola. > Questo significa che non ha paura?
Prese respiro. Poi
rispose. –L’importante non è stabilire se uno ha paura o meno, ma saper
convivere con la propria paura e non farsi condizionare dalla stessa. Ecco, il
coraggio è questo, altrimenti non è più coraggio ma incoscienza.-
-Quale è una sua
citazione riguardo la mafia?- chiese per l’ultima volta la ragazza, ormai
affascinata dalle parole di quell’uomo.
–Che non è invincibile.
È un fatto umano e come tutti i fatti umani ha un inizio e avrà anche una
fine.- finì, stranamente contento.
https://www.youtube.com/watch?v=-Ly9XS4iLj8
(AUTORE: Certe parole dovete sentirle, non leggerle.)
Esempio? Si.
Uomo? Si.
Eroe? Si. Ma purtroppo strappato troppo presto dalla vita terrena.. Era il 23
maggio 1992: strage di Capaci. Giovanni Falcone.
Non so se noi ne avremo il coraggio, se prenderemo la
via del nord
o meglio ancora via dalle palle, fare in culo a tutti voi
perché nella banda del sogno interrotto non sono molti i fortunati
sono in tutto quaranta persone di cui trentotto disoccupati
Canta!
MESI PIÙ TARDI..
Una volpe
distrutta, seduta a un divano del soggiorno, stava facendo anche egli
un’intervista, poco dopo i fatti che hanno diviso la sua vita da quella del suo
vecchio amico Sonic. Ormai da come parla e da come si
vede, è distrutta nel cuore.. ma forte, perché vuole mandare avanti il lavoro
suo e del suo più caro amico.
-Da quanto lei e
il dottor Falcone siete stati amici?- questa era la prima domanda che si sentì
dire dal giornalista.
-Beh, la nostra
amicizia.. risale da quando eravamo bambini perché siamo nati.. in due palazzi
della vecchia Palermo, distanti appena duecento metri. Non abbiamo frequentato
la scuola assieme perché lui era più grande di me. In quel periodo non c’era
niente da rinsaldarsi, perché è sempre stata un’amicizia saldissima. Però negli
anni dove fummo tenuti a Caltanissetta, potei io, ma soprattutto mia moglie
Cosmo, nel conoscere di più la moglie di Sonic,
permettendo così un’amicizia saldissima con Amy.
-Lei ha amato
Palermo o non l’ha mai amata?- domandò il giornalista, tenendo nota delle
parole del giudice.
-Palermo non mi piaceva, per questo ho imparato ad amarla.
Perché il vero amore consiste nell’amare ciò che non ci piace per poterlo
cambiare.-
-Cosa
ha pensato della lotta alla mafia che lei e Sonic
avete mandato avanti per così tanto tempo?- chiese ancora.
-Per finire dottor Borsellino, dopo la
morte di Falcone come è cambiata la sua vita?-
-La morte di Falcone
è ovviamente.. mi ha lasciato in uno stato di.. grave situazione psicologica
per il dolore provato, in quanto non si tratta soltanto di un collega di lavoro
ma probabilmente del più vecchio dei miei amici che.. è venuto meno. Ho
temuto.. nell’immediatezza nella morte di Falcone una.. drastica perdita di
entusiasmo nel lavoro che faccio. Fortunatamente ho ritrovato.. almeno la
rabbia per continuarlo a fare.-
Ciò che si
vedeva era un uomo distrutto.. ma che non aveva gettato la spugna.
19 luglio 1992..
egual fine per lui.. Strage Via D’Amelio. Paolo Borsellino.
https://www.youtube.com/watch?v=NL0trFpyxOA
(C’è lo hanno sempre nascosto.. perché darci tutto questo dolore?)
Didilala-hey didilala-hay...
se non sono ancora stanchi non si stancheranno mai
non li fermano con gli spari, non li fermano con le
TV
sono i veri siciliani e non si fermeranno più.
Non erano semplici uomini.
Erano nati con dei sogni e con delle aspirazioni.. ma uccisi troppo presto.
ANGOLO DELL’AUTORE
Lo so.. lo so!
Sicuramente vi state chiedendo cosa cacchio sia questa shot!
Ammetto che è totalmente diversa dalle ultime che ho fatto, in questo caso
“Cut” e “I’m at soup” (madonna per quelle shot dovrei essere arso vivo xD)
ma questo è un caso diverso. Nel senso che è.. un tributo ad alcuni eroi che si
sono battuti per un’Italia senza la mafia (in questo caso i principali eroi
contro Cosa Nostra). È stato.. abbastanza semplice. Grazie a questi
personaggi e ad alcuni del mondo di Sonic, sono
riuscito a carpire delle uguaglianze, così da poter unire in una specie di
Cross-over. Per esempio, in questo caso, abbiamo Cesare Mori e Shadow, entrambi forti, seri e di forte carattere, il senso
di giustizia che condividono Giovanni Falcone e Sonic,
o il mio senso di astio verso i mafiosi come Giuseppe Impastato (e tranquilli:
non sono figlio di mafiosi xp)
La verità è che
volevo pubblicare tale shot in alcuni giorni
importanti, come il 9 o il 23 maggio (precisamente la scomparsa di Peppino
Impastato e Giovanni Falcone), ma dopo i fatti di “Porta a Porta” riguardo
l’intervista al figlio di Totò Riina.. mi ha convinto a condividere questo mio
piccolo pensiero con voi.
Però prima di
andare, vorrei farvi una domanda. Secondo voi.. un programma nazionale può
permettersi di ospitare un mafioso anzi, il figlio di un assassino come Totò
Riina e permettersi di pubblicare un libro dove non giudica manco un poco le
azioni criminali del padre?
Permettetemi di
dire che così abbiamo buttato per l’ennesima volta 30anni di guerra alla Mafia,
composte da dolore, eroi, sacrifici, morti e tradimenti. Spero che possiate
dirmi la vostra riguardo tale fatto e se siete consapevoli di ciò.
Ricordo che tale
fan fiction è stata scritta NON per far polemica ma per ricordare alcuni uomini
che noi italiani dobbiamo sempre rispettare. Vi ringrazio moltissimo ragazzi.
^.^
Knight CuttingBlade
P.S: Non dimentichiamo gli eroi. Se loro non erano degli
eroi, allora chi lo è mai stato?
Youtube e Internet in generale sono pieni di interviste,
tributi, documenti e film su di loro.. perché non ne approfittiamo?
Vi ringrazio
dell’attenzione. SEMPRE E SOLO NO
ALLA MAFIA.
Canzone
utilizzata: “La Banda del Sogno Interrotto” dei Modena City Ramblers..
ed è tutta italiana! :D
-Cesare Mori/Shadow the Hedgehog
-Carlo Alberto Dalla Chiesa/Chaotix
-Peppino Impastato/Blade
the Hedgehog
-Giovanni Falcone/Sonic the Hedgrhog
-Paolo Borsellino/Miles
Tails Prower