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Autore: _malikseyes    21/04/2016    7 recensioni
“Fallo per me. E' il calciatore più forte della squadra e la sua immagine deve essere perfetta. Alla società non vanno bene le foto con una ragazza diversa ogni sera e i suoi comportamenti. Dobbiamo trovargli una ragazza che sappia tenergli testa almeno per un po'. Si tratta di qualche mese, il tempo di far capire che è cambiato e poi finirà tutto”
In che guaio mi stavo cacciando?
Sarei stata la fidanzata di Jonathan Filippi, il calciatore più forte del momento e la persona più arrogante al mondo.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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“Mi manchi terribilmente” dissi guardando lo schermo del computer.
“Anche tu, davvero. Mi sento davvero vuoto senza di te” disse Jonathan abbassando lo sguardo.
“Maledetta Germania e maledetti esami” dissi piagnucolando.
“Manca poco, no? Passeremo un’estate fantastica solo noi due” disse sorridendomi dolcemente.
“Lo spero davvero Than, ho un disperato bisogno di prenderti a schiaffi e baciarti” dissi ridacchiando.
“Ovviamente sei sempre la solita violenta, mai un gesto dolce” disse alzando gli occhi al cielo.
“Scusami? Sono un tesoro!” dissi alzando un sopracciglio.
“Smettila di mentire, bugiarda. La distanza invece di addolcirti ti ha reso solo più antipatica” disse facendomi una linguaccia.
“Non è per nulla vero!” protestai. Jonathan scoppiò a ridere per la mia espressione da bambina offesa.
“Quanto mi manchi!” disse sospirando. “Mi manca perfino sopportare le tue crisi isteriche dovute alla fisica.”
“La situazione è davvero grave se senti la mancanza delle mie crisi” dissi cercando di sdrammatizzare.
“Ora devo andare a dormire che sono le due e domani ho l’allenamento di mattina” disse sbuffando.
“Prima o poi il mister ti ucciderà dato che fai sempre tardi!”
“Non è colpa mia se la mia ragazza è in Italia e sento la sua mancanza!”
“Allora ucciderà me” dissi ridendo.
“Non credo proprio, ti difendo io. Ora vado a dormire, buonanotte pulce!” disse sorridendomi dolcemente.
“Buonanotte Than, ti amo” dissi per poi ricambiare il sorriso.
“Ti amo tanto anche io” mi mandò il solito bacio e staccò la videochiamata.
Mi mancava tantissimo. Ormai giocava con il suo amato Bayern Monaco da quasi due stagione, un anno e mezzo. Inizialmente volevo ucciderlo per aver scelto una delle squadre che più odio ma alla fine me ne sono fatta una ragione. Than è cresciuto amando quella squadra ed era un sogno per lui. Affrontare la distanza è stata una delle cose più difficili di tutta la mia vita. Poter sentirlo vicino solo tramite uno schermo, non vederlo per mesi, mi aveva distrutto. Non avevo voglia di fare nulla senza Than. Ero abituata a passare le mie giornate con lui, mi sentivo vuota, incompleta. Dopo tanto tempo ero riuscita ad abituarmi ma faceva comunque male.
 
“Qualcuno qui è triste” disse Ciro entrando in camera. Erano cambiate tantissime cose. Avevo finalmente dato il permesso ai miei fratelli di entrare in camera. Era una cosa davvero stupida e insensata non lasciarli entrare.
“Mi manca Jonathan” dissi stendendomi sul letto.
“Dai che tra poco finisce il campionato e sarà tutto tuo” disse cercando di consolarmi.
“Non lo vedo dalle vacanze di Natale, ho bisogno del mio ragazzo!” dissi arrabbiandomi. Mi succedeva spesso ogni volta che pensavo che non potevo abbracciare il mio ragazzo ogni volta che volevo.
“Dai Au, tra poco sarà tutto tuo” disse lasciandomi un bacio sulla fronte e andando via.
 
Il giorno seguente la mia voglia di seguire i corsi era pari a zero. Non prestavo attenzione, non prendevo appunti e non parlavo nemmeno con i miei compagni. Rispondevo solo ai messaggi di Nicole perché mi assillava. Dopo le web con Jonathan ero sempre così. Odiavo il mondo.
“Au, hai dormito male?” mi chiese Karolina, una mia compagna di corso, mentre eravamo sedute al bar dell’università.
“Ieri sera ho “visto” Jonathan e mi manca sempre di più” dissi sbuffando.
“Oh, dai che presto lo vedrai! Come sta?”
“E’ stanco per gli allenamenti ma sta abbastanza bene. Non fa altro che lamentarsi” dissi alzando gli occhi al cielo.
“Mi ricorda qualcuno” disse Karolina riferendosi a me. Alzai gli occhi al cielo e la ignorai.
 
Appena misi piede fuori dall’università mi sentii subito meglio. Era stata una mattinata super pesante e stavo per crollare. Trovai Nicole che mi aspettava tutta sorridente sugli scalini della struttura. Subito mi abbracciò.
“Oggi sono super ultra mega iper felice!” disse mentre mi abbracciava.
“Che cos’è successo?” dissi ricambiando l’abbraccio.
Si staccò e cominciò a parlare.
“Settimana prossima vedo Teo!” disse saltellando come una bambina.
Sorrisi dolcemente, era tenerissima.
“Finalmente!”
Da: Than
Puoi farmi un favore? Dovresti andare a casa mia e prendere un libro.
 
A: Than
Cosa devi fare? Comunque va bene, ora vado, dimmi solo che libro.
 
Da: Than
E’ il libro con la copertina rossa, è nel secondo cassetto in camera mia. Stasera capirai, ora vado a fare la seduta pomeridiana! Ti amo
 
A: Than
Ci sentiamo stasera, ti amo!
 
 
Nicole mi diede un passaggio e poi scappò all’università dato che i corsi per lei non erano finiti. Spesso andavo a casa di Jonathan per studiare e per dare una pulita. Era bruttissimo non vedere Jonathan girovagare per la stanza ma mi ero abituata ormai. Appena arrivai spalancai le finestre in salotto e in cucina per far cambiare un po’ l’aria e andai in camera per cercare questo famoso libro. Svuotai il cassetto ma non c’era traccia di questo libro con la copertina rossa. Proprio mentre stavo per mandare un messaggio a Jonathan sentii qualcuno coprimi gli occhi con le mani. Inizialmente ero terribilmente spaventata, così tanto che stavo per urlare, ma poi quelle mani mi erano familiari, così come il tocco leggero. Era Jonathan. Mi girai togliendo le mani e mi ritrovai il mio ragazzo in tutta la sua bellezza.
“Jonathan, o mio Dio, sei davvero tu!” dissi abbracciandolo.
“Pulce, quanto mi sei mancata” disse stringendomi e prendendomi in braccio.
“Non ti lascio più, te lo giuro!” dissi allacciando le mie gambe attorno alla sua vita.
“E chi ti lascia più andare” disse per poi baciarmi. Finalmente potevo finalmente avere le sue labbra soffici sulle mie, potevo sentire le famose farfalle nello stomaco, il mio cuore che era sul momento di esplodere per la felicità. Finalmente potevo sentirmi completa.
“Sei un fottuto stronzo, non puoi farmi queste sorprese” dissi appena si staccò da me.
“Mi sono mancati perfino i tuoi insulti” disse ridendo.
Lo baciai di nuovo e lui mi poggiò sul letto.
“Tu non puoi capire quanto ti desidero, finalmente sei tutta mia” disse per poi baciarmi ancora.
 
“Ma il mister non ti ucciderà dato che hai saltato l’allenamento? E quando riparti?” chiesi mentre Jonathan mi accarezzava i capelli.
“E’ stato proprio il mister a dirmi di tornare da te. Secondo lui vederti, anche se per poco, avrebbe sicuramente migliorato la situazione. E non posso non dargli ragione” disse facendomi sistemare meglio sul suo petto nudo. “Comunque domani mattina ho il volo.”
“Protesto, non ti faccio partire” dissi sbuffando.
“Non pensiamoci ti prego, godiamoci al meglio questi momenti insieme” disse sorridendomi.
“Che ne dici se mangiamo qualcosa?” aggiunse.
“Va bene, ti preparo io qualcosa da  mangiare” disse felice. Ero migliorata davvero tanto in cucina e non vedevo l’ora di far assaggiare le mie creazioni a Than. Mi alzai dal letto, misi l’intimo e presi una maglia e una tuta dall’armadio di Jonathan.
“Il mio armadio è stato svuotato” disse guardandomi e scuotendo la testa divertito.
“Esagerato! Ho preso solo in prestito qualcosina” dissi sorridendo innocentemente.
“Mi sono rimasti solo jeans e mutande!”
Alzai gli occhi al cielo. “Stanno meglio a me queste cose, non trovi?”
“In realtà ti preferisco nuda ma sì, stanno meglio a te” disse ridendo.
Gli lasciai un bacio a stampo e poi lo trascinai con me in cucina.
 
“Quanto mi erano mancate le nostre serate pizza e film” disse felicissimo.
“Finiremo come sempre a non guardare tutto film ma sono piccoli dettagli” dissi ridendo.
Mentre stavamo guardando il film suonò il campanello.
“Aspettavi qualcuno?” disse Jonathan guardandomi.
“No! Hai avvisato qualcuno?”
“Nemmeno la mia famiglia! Ora vado a vedere chi è” disse alzandosi dal divano.
Dopo qualche minuto tornò Jonathan con in braccio Insigne.
“Hai capito questo stronzo che cosa ha fatto? E’ tornato a Napoli senza avvisare nessuno! Devo scoprire che il mio migliore amico è qui tramite Instagram” disse dandogli un pugno.
Erano tenerissimi.
“Eddai nanetto mio, volevo stare con Au. Domani prima del volo passo allo stadio” disse facendo scendere Lorenzo.
“Non mi interessa! Sei comunque uno stronzo” disse Lorenzo buttandosi sul divano.
“Qualcuno qui è geloso” dissi ridendo.
“Non sono geloso ma almeno poteva avvisare, sono il suo migliore amico” disse sbuffando.
Jonathan si buttò sopra di lui e cominciò a picchiarlo.
“Mi perdoni?” disse mentre lo teneva fermo.
“Sisi, basta che ora mi lasci respirare” disse Lorenzo ridendo.
Tra di loro c’era una bellissima amicizia.
 
“Ora ci vediamo appena finisce il campionato, non credo che la società e il mister mi consentiranno queste fughe romantiche” disse abbracciandomi.
“Altri tre mesi, ce la possiamo fare” dissi stringendomi nel suo abbraccio.
“Non voglio lasciarti” sussurrò.
Mi strinsi ancora di più a lui, per quanto possibile.
“Devo andare” disse allontanandosi.
Non risposi. Odiavo questa situazione.
“Au, lo sai che vederti così mi fa troppo male” disse abbracciandomi di nuovo.
“Dai vai! Appena arrivi scrivimi un messaggio” dissi cercando di non piangere come al solito. Ero troppo emotiva, dannazione.
Mi baciò, mi sorrise e andò via e solo in quel momento cominciai a piangere. Era bruttissimo stare senza di lui, ero abituata ad averlo nella mia quotidianità. Passavamo ogni singolo giorno insieme e senza preavviso mi ero ritrovata a passare le giornate senza il mio uomo.
 
 
“Qualche” anno dopo.

 
“Non ci posso credere, la mia sorellina ha finalmente coronata il suo sogno!” disse Ciro abbracciandomi.
“La mia pediatra preferita!” disse Gennaro unendosi all’abbraccio.
“Non ci posso credere!” urlai cominciando a saltare come una bambina.
“Oh devi crederci! Sei ufficialmente un medico” disse Nicole abbracciandomi.
“O mio Dio, Niki..” solo ora realizzavo. Ero finalmente diventata un medico. Dopo anni lunghissimi e pesanti passati sui libri ce l’avevo fatta. Un sogno che diventava realtà.
“Scusate avete visto la mia pediatra preferita?” Era la voce di Jonathan.
“Jonathan cosa diamine ci fai qui? Non dovresti essere in Germania?” dissi saltando in braccio al mio ragazzo.
“Oh andiamo, potevo mai perdermi la laurea della mia pulce?” disse stringendomi.
“Oggi è una giornata bellissima!” dissi guardando tutte le persone che erano attorno a me.
“La secchiona quindi si è laureata con il massimo dei voti” disse sorridendo.
“Oh smettila, non sono una secchiona” dissi alzando gli occhi al cielo.
“Invece lo sei” disse dandomi un bacio a stampo. “Ho un regalo per te!” disse sorridendomi.
“Cosa?” dissi illuminandomi come una bambina la notte di Natale.
“Lo avrai più tardi” disse facendomi la linguaccia.
“Ti odio, Filippi!” dissi sbuffando.
 
“Jonathan ma perché mi hai portato al centro di Napoli?”
“Qui tutto ha avuto inizio, la nostra prima uscita! Ricordi?”
“E come posso dimenticarla! Eri sulla mia lista nera in quel periodo” dissi ridendo.
“Lo so, lo so e sono anche cambiate tantissime cose da quel giorno. Sei diventata la persona più importante della mia vita e non sto esagerando. Nessun’altra donna mi ha mai fatto provare anche solo la metà di quel che fai tu con un semplice sorriso o sguardo. Non credevo di trovarmi mai in una situazione del genere” disse ridacchiando nervosamente. “Non so davvero come dirtelo, ma voglio passare ogni singolo momento della mia vita con te, voglio costruire una famiglia con te. Pulce, vuoi sposarmi?” disse con gli occhi lucidi per poi inginocchiarsi.
“C’e’ bisogno anche di chiederlo? Certo che ti voglio sposare!” dissi per poi scoppiare a piangere come una bambina. Ero felicissima. Con Jonathan avevo trovato l’amore e per nessun motivo al mondo avrei rinunciato a lui. Lo amavo con tutta me stessa.
 

 
Fine.

 
 
Non mi sembra vero, questa storia è ufficialmente finita. Non so nemmeno se ci sarà qualcuno che si ricordi ancora di me, Jonathan e Aurora. Sono sparita, lo so e mi dispiace davvero tanto per questo. Ho avuto problemi con il computer e la mia voglia di scrivere era pari a zero per alcune situazioni che si sono create nella mia vita. Mi dispiace tantissimo, davvero. Mi sento terribilmente in colpa per aver abbandonato voi e i miei amati personaggi. Ho sentito il bisogno di mettere fine a questa storia. Il finale non doveva essere questo ma scrivere di Jonathan e Aurora mi ricorda la relazione con il mio ex e almeno a loro volevo dare un bel finale. Sono cambiata tanto e ogni volta che provavo a scrivere il finale di questa storia mi saliva un nervoso assurdo. Avrei voluto cambiare la maggior parte dei capitoli, la trama, tutto! Non l’ho fatto semplicemente perché dopo mi sarei sentita troppo in colpa e anche per rispetto di tutte le persone che hanno seguito la storia.
Ringrazio tutte le persone, dalla prima all’ultima, che hanno letto e seguito la mia storia. Ringrazio chi ha messo tra i preferiti\seguiti\ricordati. Ringrazio chi ha recensito i capitoli e chi ha sopportato i miei capitoli a dir poco pazzi. Mi scuso ancora. Grazie a tutti, spero di potervi risentire presto.
La vostra, I xx
  
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