Ho fallito,non ce l’ho fatta,per l’ennesima volta nella mia vita mi sono dimostrato un debole,non ti ho salvata.
Tremo,tremo come non ho mai fatto in vita mia,faccio persino fatica a piangere guardo il tuo meraviglioso corpo giacere inerme sul patibolo,ti avrei dovuta salvare portare via,non l’ho fatto e ora la mia anima è lacerata e il mio cuore straziato.
I giganti stanno attaccando la città,come una fortuita e macabra coincidenza,i mie compagni prendono le loro attrezzature alla svelta,io non ho la forza,non voglio nemmeno perdere tempo,lascio cadere le mie spade provocando un sordo rumore metallico,salgo piano piano su quella maledetta piattaforma di legno, cado in ginocchio,senza accorgemene ho iniziato a piangere,in un pianto silenzioso,ma decisamente il più doloroso di tutta la mia vita,che ora si è svuotata,è diventata priva di senso.
Sei morta,e il modo ha perso i suoi colori e suoni.
Mi chino su di te,bacio le tue labbra,le tue bellissime labbra,sono ancora calde,hanno mantenuto lo stesso buonissimo sapore dei nostri vecchi e segreti baci te li ricordi vero Annie?
Quando ci vedevamo di nascosto la notte,dietro quei vicoli bui e scuri che diventavano il nostro piccolo nido d’amore, dietro quelle sbarre fredde e crudeli dalle quali  avrei dovuto portarti via,ma non l’ho fatto,non ti ho salvata e ora tu non ci sei più.
Sento dei passi avvicinarsi a me,passi di piedi troppo grandi,piedi non umani,un ombra mi sovrasta,sento le urla di Mikasa,mi dice di scappare,di difendermi,ma non me ne curo per me esisti solo tu.
Che senso ha vivere se al mio fianco non ci sei tu?
La mano del mostro mi afferra e mi stringe,sento le mie ossa andare in frantumi,è buffo,il dolore che ho dentro è talmente forte da non farmi sentire quello fisico,vedo la mia amica,si fionda fulmina a tranciare la parte vitale del mostro,che mi lascia cadere poco distante da te.
Uso le mie forze,le mie ultime forze per strisciarti accanto,ti bacio di nuovo,e quel delizioso sapore copre l’acre e dolciastro sapore del sangue del mio sangue.
Sono felice,morirò affianco a te,le forze mi abbandonano,mi sento crollare fra le tue braccia,proprio come dopo aver fatto l’amore con te,quando passavo i più bei momenti della mia vita.
Sento la mano di Mikasa che mi scuote e la sua voce che mi chiama,ma è tardi,la vista mi si offusca e gli occhi mi si chiudono.
 
[…]
 
Riapro lentamente le palpebre,sono sdraiato in un soffice prato,e tu sei davanti a me,mi sorridi,con quel sorriso che amo più di ogni altra cosa al mondo,mi porgi la mano e riesco di nuovo a sentire il tuo tepore,mi alzo di scatto e ti stringo fra le lacrime tu fai lo stesso,ci baciamo per poi dirigerci,verso l’orizzonte,verso un eternità assieme.